“Ancora una volta il Movimento 5 Stelle ed il consigliere comunale Francesca Menichino mostrano una limitata conoscenza degli apparati comunali che se abbinato ad un giudizio quanto meno offuscato, generato dalla malafede, provoca l’emissione di notizie che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti”.
Il sindaco Monica Sabatino risponde per le rime all’esponente pentastellato difendendo l’operato e la trasparenza dei dipendenti comunali e soprattutto l’azione amministrativa posta in essere dal’esecutivo.
«Nei giorni scorsi – spiega il primo cittadino – il Movimento 5 stelle ha messo in dubbio il corretto agire dell’ente comunale in merito alla nomina del responsabile dei servizi manutentivi, ruolo attualmente ricoperto dall’ingegnere Domenico Pileggi. Lo scorso martedì 3 febbraio è stata la stessa Menichino a mettere in subbuglio gli uffici di corso Umberto I in quanto non aveva rinvenuto sul sito del comune l’avviso per lo svolgimento della prova selettiva di tale concorso.
Ma le cose non stanno così.
La Menichino ha richiesto a tale scopo l’intervento dei Carabinieri della locale stazione che, ricevuti dal dirigente responsabile degli affari generali, hanno potuto constatare che l’avviso in questione era correttamente pubblicato sul nuovo sito dell’ente comunale, non soltanto tramite la consultazione diretta, ma anche utilizzando il motore di ricerca interno del sito stesso. Ricordo a me stessa, infatti, che l’ente municipale si è dotato da qualche tempo di un nuovo portale che consente una maggiore indicizzazione degli argomenti, facilitando così la ricerca dei singoli documenti. In quell’occasione è stato possibile appurare che non vi era alcuna avviso relativo all’effettuazione di una prova selettiva, tanto che nessun candidato si era presentato, ma si indicavano soltanto i tempi relativi all’apertura delle buste.
La procedura in questione si è normalmente svolta per come previsto nel pomeriggio di martedì 3 febbraio.
Il giorno dopo, mercoledì 4 febbraio, sono stati pubblicati i nomi dei candidati e sono stati resi noti gli orari per l’effettuazione dei colloqui, fissati per il pomeriggio di venerdì 6 febbraio a partire dalle ore 15.30».
«Tutto si è svolto – prosegue il sindaco – nella massima trasparenza, in ottemperanza alle normative vigenti, garantendo ai candidati gli stessi diritti, rispettando in tal senso il mandato che ci è stato conferito dagli elettori.
Il consigliere comunale Francesca Menichino ha dimenticato nella sua nota di ricordare l’intervento dei militari dell’Arma che se avessero rintracciato dei comportamenti non leciti avrebbero certamente bloccato il prosieguo delle procedure.
Ma non è questo l’unico episodio che mostra la poca memoria del Movimento 5 stelle.
La Menichino, infatti, afferma che il comune di Amantea ha proceduto al pagamento delle spese legali sostenute dall’ingegnere Pileggi in alcuni procedimenti che lo vedono in giudizio per fatti avvenuti a causa dell’attività lavorativa prestata in favore dell’ente municipale. Anche ciò non corrisponde al vero: il comune di Amantea, così come previsto dalla legge, ha regolarizzato un impegno di spesa in favore di Pileggi, qualora quest’ultimo venga riconosciuto innocente. In caso di colpevolezza tale fondo non sarà chiaramente erogato ed il comune potrà pretendere un eventuale risarcimento.
A dimostrazione della pochezza degli argomenti politici che alimentano l’attività del consigliere Francesca Menichino e del movimento che ella rappresenta in seno al civico consesso, colgo l’occasione per rinnovare la questione relativa agli esborsi della causa sulla mia presunta ineleggibilità.
Causa, è bene ricordarlo, mossa dagli stessi grillini. Per questo procedimento il comune di Amantea non ha sborsato un centesimo. L’ente municipale ha dovuto costituirsi in giudizio in quanto chiamato direttamente in causa. Nel momento in cui la magistratura ha confermato il risultato delle urne dando torto al Movimento 5 stelle nessun pagamento è stato emesso in mio favore o verso il legale che mi ha difeso.
Lo ribadisco per l’ultima volta nella speranza di non dover più tornare sull’argomento: in quell’occasione sono stata io a retribuire il mio avvocato. Il resto è soltanto demagogia e populismo, entrambi figli del nulla dell’inesistente.
Fino a questo momento gli attacchi che la Menichino ha inteso sferrare nei confronti dell’esecutivo sono stati tutti rispediti al mittente o caduti nel dimenticatoio e nell’inutilità. E questo evidentemente non lo penso solo io, ma anche gli elettori nepetini dello stesso movimento che in poco meno di un anno si sono più che dimezzati.
Forse Francesca Menichino farebbe meno ad apprendere il corretto funzionamento delle norme e delle procedure, evitando sproloqui basati sulla poca conoscenza delle cose.
Continuerò a lavorare insieme alla mia squadra per il bene della città: i sorrisi di tanti amanteani che in questi ultimi giorni hanno salutato con gioia l’avvio della raccolta differenziata è un emozione senza confini
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Abbiamo visto prima della fiera gli operai del comune potare alberi ed arbusti per far sembrare la città pulita ed organizzata. Bene. Siamo contenti, ma siamo anche esigenti è conosciamo i problemi del nostro paese ecco perché diciamo che non basta.
Sapete tutti che a noi piace girare per vedere le cose di questo nostro paese, quelle che gli altri non vedono (o fanno finta di non vedere) e su queste cose riflettere e far riflettere.
Siamo così andati a vedere la chiesetta di san Giuseppe. Volevamo “toccare” con mano gli effetti dei teli.
Ahimè, non ci siamo potuti arrivati perché siamo stati costretti a fermarci ben prima.
Il bitume del ponte azzurro era pieno di buche. Buche profonde che manca poco si riesce a vedere il fiume sottostante.
E poi alla fine del ponte scopriamo che l’amministrazione comunale aveva fatto si intervenire il proprio personale dopo le ultime piogge ma poi se ne era dimenticata( vedi foto auto spurgo).
Ed così la griglia all’inizio della salitella per san Giuseppe era piena di residui che ne riducevano il funzionamento così che le acque piovane non andavano a rifiuto.
Il tubo di cemento per lo scolo delle acque era ancora pieno di terra e fango.
Il canale di scolo con le tre griglie era ancora pieno di terra e non funzionava.
Dalle tre griglie usciva perfino il “verde pubblico”, palese segno del suo non funzionamento.
Ecco allora l’inaccettabile stato del bitume sul ponte.
Le acque non avviate a rifiuto si riversano sul ponte dilavando il bitume, così che ogni mezzo ne fa saltare un pezzo. Si comprende allora che è assolutamente necessario intervenire. Altro che il rossetto ed il belletto. Il ponte è l’unico accesso per le persone che abitano dall’altro lato. E chi usa il ponte non trova marciapiedi come in quasi tutto il comune. Non ci sembra giusto che decine e decine persone che abitano nel centro urbano siano così dimenticate.
E rischiano anche di farsi male solo per andare a scuola, per andare dal medico, per andare a fare la spesa. NO!. Non è giusto!
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