Pace fatta dopo il brutto gesto di stamattina, ma inevitabile dire che il tam tam di solidarietà ed indignazione di Facebook ha funzionato alla grande.
Ed è così che sotto il ponte di Via Baldacchini un gruppo numeroso di giovani amanteani si è riunito come da espresso invito lanciato via Social Network.
Ovviamente insieme a Sara Fratini, la giovane artista, offesa da una mano ignota ed a Giulio Vita, malmenato da mano nota, erano presenti anche il responsabile tecnico dell’intervento culturale Pedro Bonavita , l’assessore al turismo GB Morelli, l’assessore Emma Pati.
Presenti anche i vigili urbani giunti con la bicicletta elettrica.
Buone parole gettate al vento ma si realizzava nell’aria la volontà di chiudere una vicenda che offende l’intera cittadina amanteana non abituata a fatti del genere.
Poi arriva William Guido con un prosecco ghiacciato al punto giusto.
Escono fuori i bicchieri e si brinda.
A stappare una delle bottiglie proprio Sara.
E le esce un bel sorriso, uno di quelli raramente godibili sul suo visino sempre serio.
Un sorriso che la dice lunga.
Ora come da invito dell’amministrazione comunale Sara appena possibile darà inizio al murales della parete di fronte.
Siamo curiosi di sapere come interpreterà la nostra città.
In gamba Sara.
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Vi raccontiamo una vicenda squallida in tutti i suoi aspetti
Sara Fratini ha realizzato uno splendido murales sotto il ponte di Via Baldacchini
Un’opera intensa che ha espresso l’arte, il sogno, la realtà sociale amanteana, grazie ad una serie di figure rappresentative della cittadina.
E’ evidente che la pittrice ha rappresentato persone che conosce bene, forse amici, tratteggiandoli come li vede.
Li ha espressi e nominati.
Non solo ma li ha anche identificati nella loro attività; uomini certo, ma anche persone che operano ognuna in un suo settore
Persone che vivono anche Amantea, questa cittadina straordinaria nel bene e nel male.
Il murales non solo opera pittorica, quindi, ma anche sociale
Ieri od oggi qualcuno lo ha danneggiato, per fortuna lievemente.
Confrontate le due immagini; una sopra (quella danneggiata), una sotto quella prima dei danni!
Ovvia la reazione dell’artista, ovvia la reazione del suo amico Vita
Ma la vicenda è finita male, anzi malissimo, e perfino a botte, qualcuno in ospedale.
E domani temiamo partiranno denunce e querele
Non sappiamo chi sia stato
Può essere stato uno chiunque
Tra l’altro ci è parso di aver notato che lì intervento di danneggiamento sia stato in alto ; pertanto c’è stato bisogno di una scala o di un camion
Non solo ma l’opera è facilmente riprendibile
Sempre che l’artista riesca a superare questa offesa.
Noi l’abbiamo visto per diversi giorni lavorare alla sua opera, silenziosa e sorridente; sempre pronta ad una foto che le imprigionasse il cuore.
Quello che Le ha permesso di donare alla città nella quale vive la sua lettura sociale della comunità , le emozioni quotidiane, le persone che conosce, i fatti che le sono rimasti impressi, il sogno della Sirena che lei forse pensava di avvertire sulle onde del fronteggiante Tirreno e che ben può rappresentarla.
Speriamo che tanto cuore le permetta di perdonare, di dimenticare
Aspettiamo soltanto che Amantea le chieda scusa, come deve.
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