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Redazione TirrenoNews

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Continua il mistero del personale comunale

Quello che fa scomparire e ricomparire il posto di meccanico

Quello che assume Vigili part time solo per crescere il numero dei beneficati

Ma l’ultima è sicuramente la più simpatica

Si tratta della delibera di Giunta n166 del16 luglio avente ad oggetto: 2 rivisitazione della dotazione organica di singoli settori . Mobilità di personale”

Selfistica la premessa:

-si parla di mutate esienze organizzative di alcuni servizi. I servizi non sono elencati ma sono trabili dall’eleno del personale: tributi, servizi sociali, urbanistica, Pubblica istruzione e Servizio tecnico manutentivo.

-nessuna spiegazione di quali siano le “mutate” esigenze.

- si parla di rendere più equilibrato il carico di lavoro. Una affermazione incomprensibile non essendo state indicate le “mutate” esigenze

-si parla di garantire una maggiore efficienza amministrativa.

- si parla, perfino,di valorizzare le attitudini e di garantire la crescita professionale nel rispetto dei princii di trasparenza, flessibilità, efficienza, ottimizzazione,economicità e razionalizzazione della gestione delle risorse umane.

Tutte parole,solo parole, indimostrate ed indimostrabili.

Del tipo i capelli di paglia ( pagliette) per il sole!

Ed infatti.

Un geometra viene “tolto” all’ufficio urbanistica per essere “donato” all’ufficio Tributi!

L’urbanistica aveva una dotazione eccedentaria ? Evidentemente ,no se si avvale di personale aggiunto nominato dal sindaco!

Ed ancora. L’ufficio tributi ha bisogno della professionalità di un geometra? Ma se è così perché non è stato fatto da tempo?

E non solo. Entra una unità ( il geometra) ed esce un B1 che senza alcuna qualificazione professionale viene inviato al servizio tecnico manutentivo! Ma come ? Perché non è stato utilizzato un geometra per un servizio da geometra?

La pubblica Istruzione perde una unità che viene destinata ai servizi sociali. Era una unità eccedentaria? Perché non è stata spostata prima?

O forse servizi sociali hnno maggiori esigenze ?

Ma se è così perché uno storico dipendente di questo servizio è stato trasferito all’ufficio tributi?

Maggiori esigenze dei Tributi? No, visto che due sono entrati e due sono usciti!

In conclusione ecco il quadro finale:

Servizio Urbanistica – 1 unità

Pubblica Istruzione – 1 unità

Servizi sociali + 1 unità

Servizio tecnico manutentivo + 1 unità

Qualche domanda:

  1. Come potrà il revisore dei conti esprimere un giudizio positivo?
  2. Come potranno le OOSS esprimere un giudizio positivo?
  3. Come può la segretaria comunale esprimere un giudizio positivo di legittimità?
  4. La minoranza consiliare che cosa ne pensa di quello che sembra ricordare le vacche di Fanfani?

Amantea. L’undicesima edizione della Grotta dei Desideri entra nel vivo e dopo la serata di Anteprima si appresta a celebrare l’atto solenne più alto: il gran gala.

 

Martedì 4 agosto nella suggestione assoluta che solo il parco della Grotta è in grado di offrire l’eleganza diventa protagonista, per consentire a venticinque giovani promesse del made in Italy di entrare nell’olimpo della moda e del design.

 

Le premesse ci sono tutte.

La Serata di Anteprima, condotta da Ernesto Pastore e Nicoletta Gattuso, che ha avuto luogo nella cornice di piazzetta Calavecchia ad Amantea ha messo in luce le potenzialità di questi giovani artista del taglio e del cucito.

Ricerca, sperimentazione, cura del dettaglio, sono solo alcuni degli elementi che si evidenziano in ogni singolo abito realizzato e presentato al pubblico.

«Siamo consapevoli del fatto – spiega il presidente della giuria tecnica Graziano Amadori – di aver raggiunto il fine ultimo delle selezioni: alzare il livello qualitativo per rendere la gara incerta e combattuta fino alla fine. Chi è presente alla Serata di Gala è già un vincitore, perché ha superato una selezione complessa e difficile, ma soprattutto perché ha saputo mettersi in gioco, confrontandosi con se stessi e con gli altri». Questa tendenza trova già riscontro nei fatti. Nel corso della serata di Anteprima è stato conferito il premio speciale della stampa e così come accaduto nella finale del 2014 due stilisti hanno raggiunto lo stesso ed identico punteggio: da un lato Maria Chiara Saraceno, dall’altro il duo composto da Simone Bartolotta e Salvatore Martorana. In applicazione del regolamento è stato il presidente di giuria, la giornalista Mediaset Claudia Peroni ad operare la scelta finale, optando per il duo proveniente dalla Sicilia.

Ora si riavvolge il nastro ed i giovani fashion designer in gara dovranno nuovamente essere giudicati per la formazione della graduatoria finale che prevede il conferimento di due borse di studio: la prima da 1.300 euro, la seconda da 700, entrambe offerte da Banca Mediolanum. E poi le storie dei grandi protagonisti. Di coloro che hanno saputo convertire i sogni in realtà. Valeria Marini, star indiscussa del jet-set, riceverà il premio “Job & Fashion”; alla giornalista sportiva Claudia Peroni sarà consegnato il premio “National Press”, mente il maestro orafo Michele Affidato riceverà il premio “Media Event”.

Ad aprire la serata il magistrato Nicola Gratteri in un faccia a faccia con il giornalista Arcangelo Badolati.

E ancora la presenza d’eccezione dell’ammiraglio Felicio Angrisano, per celebrare l’impegno e dedizione della Guardia Costiera e delle Capitanerie di porto.

Cultura, arte e moda vanno così a contaminarsi tra loro in un percorso unico e avvincente, senza perdere di vista il fine supremo: consegnare al futuro le nuove stelle del made in Italy. In questo parterre da gran soiréè si accomoderanno anche Aristide Malnati (giornalista ed autore televisivo), Fiorella Felisatti (Radio Italia solo musica italiana), Federica Montanelli (Gazzetta del Sud), Angela Altomare (Vanity Fair), Silvia Sacchi, Carola Santopaolo e Kaoutar Elfathi (7 Gold), Gabriele Ardemagni (fotografo), Claudia Ferrise (stilista), Andrea Celentano (public relations), Filomena Greco (Gruppo iGreco), Fausto Laganà (GDS Media), Jessica Pisani (avvocato), Ilaria Lupi (consulente legale) Marco Maisto (vincitore Grotta dei Desideri edizione 2014). Presente anche Daniela Moretti, una giovane creatrice di gioielli di origine lucana che ha voluto realizzare una particolare opera dedicata all’antica città di Temesa. Un omaggio alla storia e all’arte.

NiclaGratteri

Valeria Marini

Michele Affidato

Tra gli anni da discente e gli anni da docente praticamente la mia vita l’ho passata a scuola. Per quasi 40 anni ho insegnato Matematica e Fisica al Liceo Scientifico e per tutti i 40 anni ho sperato, e nel mio piccolo lottato, perché la scuola Secondaria Superiore si riformasse sia negli ordinamenti, nella direzione di una riduzione degli indirizzi nei licei e di una rimodulazione profonda dell’istruzione tecnica e professionale, sia in direzione delle discipline e delle ore ad esse assegnate.

 

Ho sempre ritenuto,e ritengo ancora, che l’obbiettivo della Secondaria Superiore, in un società democratica, dovesse essere quello di fornire ai giovani tra i 13 e 18 anni,futuri cittadini,gli strumenti di conoscenza e le informazioni necessarie per poter leggere,comprendere e interpretare sia il mondo fisico-biologico e l’universo tecnologico, sia l’organizzazione socio-economico della quale fanno parte per partecipare consapevolmente al dibattito e al confronto politico.

Dopo la secondaria superiore un anno, con otto ore al giorno di formazione professionale,potrebbe formare tutte le tipologie di tecnici di cui il mondo del lavoro ha bisogno.

Ma di certo la scuola italiana non aveva,al contrario, per niente bisogno della controriforma approvata con il decreto della “cosiddetta" buona scuola.

Una cosa sicuramente buona della vecchia scuola italiana,era appunto il fatto che restava una isola felice di democrazia,di collegialità e di partecipazione, non infestata dalla corruzione e dalla clientela che sta distruggendo il tessuto sociale ed economico della nostra povera Italia.

l docenti erano assegnati alle scuole rispettando insieme, i loro desiderata e graduatorie pubbliche e controllabili, redatte utilizzando titoli (laurea-abilitazione-concorsi pubblicazioni ecc.),anni di insegnamento e situazioni di famiglia.

Questo garantiva una distribuzione random delle eccellenze e delle mediocrità,cosa sicuramente buona in una scuola pubblica.

Non c’era la possibilità,se non in percentuali minime e fisiologiche,di attivare interventi clientelari da parte della politica nell’assegnazione dei docenti alle scuole.

Con il decreto della “cosiddetta" buona scuola si passa dalla scuola della collegialità alla scuola

autoritaria del dirigente padrone.

La chicca della politica renziana, che anche qui manifesta in modo palese la sua cultura autoritaria, resta la chiamata dei docenti da parte del Dirigente dagli elenchi dei ruoli territoriali e la valutazione dei neodocenti sulla base di un’istruttoria di un docente al quale sono affidate, dal dirigente stesso, le funzioni di tutor, prevedendo anche “verifiche e ispezioni in classe”; e in caso di valutazione negativa del periodo di prova: dispensa dal servizio con effetto immediato, senza obbligo di preavviso.

La chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti dagli albi territoriali sulla base dei curriculum e la loro valutazione pone problemi enormi,ne indico soltanto alcuni:

1)quali sono gli strumenti oggettivi che hanno i Dirigenti per preferire questo o quel docente?

E’ proprio fuori da ogni possibilità che si avvierà anche nelle scuole un processo corruttivo e un clientelismo ancor peggio di quello che già esiste nelle Regioni e nelle Aziende Sanitarie?

2) cosa accadrà alle graduatorie interne d'istituto?

le graduatorie interne saranno eliminate e tutti i docenti saranno sullo stesso piano, senza più punteggi e sceglierà il dirigente quale docente sarà soprannumerario e sarà mandato via dalla scuola e spedito a 100-200 Km di distanza? Su quale criterio?

3) i docenti che non sono stati oggetto di richiesta da parte dei dirigenti con quali criteri saranno assegnati alle scuole?

Chi conosce la realtà della scuola italiana sa che la valutazione dei docenti,che è sicuramente utile per premiare i migliori, è una operazione delicata che andrebbe costruita senza improvvisazione e con serie procedure scientifiche, non creando per decreto un super burocrate con il potere di decidere senza averne titoli e competenza.

Faccio un solo esempio:un dirigente laureato in lettere (ingegneria elettronica) quali competenze potrà mettere in campo per scegliere e valutare un docente di Fisica (lettere classiche)? Si affiderà al docente da lui nominato all’uopo?

Immaginate un dirigente che ha il potere di scegliere in una graduatoria (o mandare a 100-200 Km), il figlio,l’amico,l’amante,il galoppino ecc. del politico della zona o l’illustre sconosciuto/a;secondo voi chi chiamerà o chi manderà via nel 90% dei casi (per essere generosi!)?

In questo decreto non c’è nessuna preoccupazione per l’andamento e il miglioramento della scuola italiana,c’è solo un ulteriore conferma,se mai ce ne fosse stato di bisogno,dell’attuazione della cultura autoritaria del renzismo.

E se fra un po' ,ancora regnante Renzi, anche i dirigenti nelle scuole saranno nominati dagli assessori Regionali,come già avviene per i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, il disegno autoritario sarà completo. E anche nella scuola come nella sanità sarai insegnante o medico pubblico se sarai legato alla clientela politica!

Domande senza risposta:

dopo la riforma elettorale,il jobs act,la riforma costituzionale,la riforma della giustizia,della scuola,il salvataggio di Azzollini, il continuo conflitto con il sindacato ecc.,quale senso ha che Bersani et company e giù nei ranghi inferiori (che comunque hanno la responsabilità storica di aver partorito Renzi), rimangano nella “Ditta” che non ha niente a che vedere né con la tradizione PCI-PDS-DS e neppure con quella DC?

Ma ancora di più, come facciano a stare nel PD tanti piccoli dirigenti e militanti periferici (che nei discorsi vagheggiano e si atteggiano e vogliono ancora considerarsi “di sinistra” -guai a dir loro che hanno subito una mutazione genetica!),che fino a poco tempo fa sembravano schifati di Berlusconi che,a parte le volgarità, ha solo tentato di fare quello che Renzi invece sta facendo?

Misteri del potere!                  Peppe Furano

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