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Redazione TirrenoNews

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Franco Azzinari è il noto pittore calabrese ( è nato a San Demetrio Corone il 3 marzo 1949) denominato “pittore del vento”.

Una identificazione culturale dovuta alle sue opere che rappresentano le immagini dei campi del mediterraneo colpiti da brezze e venti

Opere nelle quali si nota anche il fascino dell’impressionismo di Gauguin, Van Gogh e Monet che lo affascinarono quando per anni visse a Parigi

Purtroppo circa 150 delle sue opere di cui 100 dipinti su tela e 50 tra acquerelli e tecniche miste sono rimaste danneggiate

Non si sa quanto irrimediabilmente, perché erano state chiuse in un box rimasto allagato dalla recente alluvione

L’artista ha detto: "Per tirarle fuori ci vorrà una settimana e non so proprio se saranno recuperabili”

Consiglio comunale del 12 agosto di Francesca Menichino

Domenica, 16 Agosto 2015 08:46 Pubblicato in Cronaca

Scrive Francesca Menichino del M5S

“Mi rivolgo ai cittadini per raccontare l’ultimo consiglio comunale tenutosi il 12 agosto. Sono pochi i cittadini che frequentano l’aula ed io chiedo, non mi stancherò di farlo, la partecipazione, l’ascolto ed anche il giudizio critico. Tanti gli argomenti, tutti importantissimi e collegati all’atto fondamentale che era, insieme all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, l’approvazione del bilancio di previsione. Nei prossimi comunicati cureremo aspetti specifici meritevoli di apposita trattazione, come il punto 11 relativo all’incarico di collaborazione affidato all’ addetto stampa al quale vengono concessi “rimborsi” che riteniamo non dovuti, anche se l’assessore Tempo e la dott.ssa Mercuri hanno dichiarato di non esserne al corrente, ma l’addetto stampa che era presente ha confermato di ricevere i rimborsi. Come sempre accade anche questo consiglio è stato caratterizzato dal mancato rispetto delle regole: dodici punti fissati senza nessuna programmazione, senza che si riunisca mai la conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori. I punti più importanti all’ordine del giorno erano due: il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio di previsione, i due strumenti con i quali si programma la vita vera, concreta di una città e di chi vi abita, sia per quanto riguarda le decisioni sul suo territorio e la sua funzionalità, sia per quanto riguarda i soldi dei cittadini, come spenderli, a quali obiettivi destinarli e come investirli nell’ottica dell’esercizio di un’attività amministrativa che produca benessere per la collettività. In realtà da un punto di vista procedurale nessuno dei due punti poteva essere trattato perché non erano stati rispettati i 60 giorni prescritti dalla legge per le osservazioni dei cittadini al piano delle opere, e quindi non sarebbe stato possibile procedere ad approvazione del Piano e di conseguenza non sarebbe stato possibile nemmeno approvare il Bilancio di Previsione senza il Piano delle Opere , che del bilancio costituisce parte integrante.Ma ciò che manca nel nostro Comune al di là degli aspetti procedurali è radicalmente la programmazione e quando si arriva in Consiglio o anche prima in Commissione tutto è già deciso e non c’è spazio per fare valutazioni, per confrontarsi sulle scelte. Tutto è blindato e la cosa più inaccettabile è che le scelte, senza alcuna trasparenza, vengono fatte con la collaborazione determinante di chi ormai in pensione, l’ex ragioniere, non rinuncia alla propria presenza illegittima in Comune. Così continua a vivere il nostro Comune: nella illegittimità consapevole e dichiarata ed è per questo che abbiamo lasciato l’aula prima della conclusione, mentre si stava per approvare un bilancio pur essendo emerso nell’analisi della nostra eccezione (che alleghiamo) che non erano stati rispettati i termini del deposito degli atti. Unica consolazione è che abbiamo ottenuto il voto favorevole di tutto il consiglio su due importanti emendamenti votate all’unanimità: l’impegno formale per la lotta all’evasione fiscale e la calendarizzazione entro i prossimi tre consigli delle modifiche necessarie a rendere possibile la regolare ripresa video dei consigli”.

Con il vergo gnoso voto nell' ultimo consiglio comunale, da parte della falsa opposizione (Mazzei, Veltri, Bruno, Ruggiero) che prendendo in giro 1600 cittadini, prima raccoglie le firme denun ciando un uso di soldi pubblici per opere definite inutili e non necessarie e dopo poco tempo APPROVA le stesse opere in consiglio comunale. Sembrerebbe una roba da pazzi, ma invece nasconde uno squallido e lucido voto che nasconde chissà quali oscuri motivi. Ingannatore l'abbandono dell'aula sul voto del bilancio di previsione, ben si sapeva l'esito, un goffo tentativo di nascondere l'inciucio sui lavori pubblici, da sempre strumento d'interessi come ben sa l'ex assessore ai lavori pubblici Mazzei ora fintamente all'opposizione.

Il 7 maggio scrivevo a proposito del lungomare di Amantea dicendo: Toglietevi le maschere. Opponendomi. con altri attivisti, ad una nuova Babilonia, ad un ABBRACCIO TRADITORE (ed ho avuto ragione), fra il gruppo M5S comunale (ma senza mostrare le bandiere perché vietato, ed accettato!!!!!!!!, in quanto "partito" , sigh sigh) che doveva essere espressione di un'opposizione autonoma e DIVERSA, con pezzi del PD, Cgil, e vecchi amministratori e politicanti, responsabili del disastroso stato in cui versa il Comune di Amantea.

Oggi le maschere sono cadute.

OGGI ad Amantea abbiamo una più vasta maggioranza, penosa, incapace, autoreferenziale, buona solo per curare il proprio tornaconto, che come le tre scimmiette non vede i problemi, non sente i consigli e non parla con i cittadini ne risponde alle critiche, ma cura bene i propri interessi. Ed è acclarato che non esiste più una vera opposizione. C'è un opposizione presente nei consigli e nelle commissioni ma distratta, ignava sui problemi reali, assente su tante battaglie di legalità e a tutela del bene comune.

Un troncone di questa pseudo opposizione, direttamente oppure indirettamente ha governato il paese da anni, contribuendo al dissesto economico, al disastro strutturale del paese. Come nel gioco delle parti fa finta di protestare ad uso e consumo di cittadini superficiali.

L'altro troncone, quello che doveva rappresentare il cambiamento, perso in contraddizioni, nella ricerca di consenso personale, di palchi e riprese video. In una gestione egocentrica, propensa ad accordi e compromessi con chi invece doveva essere considerato il problema da combattere. Attività consentita da una ristretta cerchia di servi sciocchi, senza una minima capacità critica, incapaci politicamente. Sicuramente c'è anche grande ingenuità, nel non capire che gli abbracci servono a sminuire l'azione, a far perdere il consenso al movimento che si rappresenta. Come nell'inciucio riguardo al problema lungomare. Come quando "gongolano" dei complimenti fatti dall'assessore Sergio Tempo, non riuscendo a percepire che quello è il metodo per indebolire un avversario nei confronti della pubblica opinione. Far credere che c'è intesa. Polli allo stato puro. Mentre un movimento che professa l' onestà, dovrebbe ad ogni consiglio comunale esordire chiedendo le dimissioni di chi, l'assessore Tempo appunto, e' sotto processo per reati contro la cosa pubblica. Altro che sorrisini e complimenti vivissimi.

Occorrerebbe una presa di coscienza della popolazione, una insurrezione morale, non bastano 5 o 6 voci pur coraggiose nella denuncia, per invertire completamente la rotta, ma piano piano forse riusciranno a modificarla, sperando in una rivoluzione culturale a livello nazionale che aiuti nell'impresa.

Rosario Cupelli, cane sciolto.

 

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