Considerando le varie emergenze registrate al pronto soccorso, per quanto riguarda il fattore tempo di registrazione e visita, prima di tutto voglio esprimere la mia solidarietà alla categoria dei medici, degli infermieri e dei medici specialisti, visto che purtroppo sono le persone che pagano le conseguenze di una cattiva gestione sanitaria.
Calcolando il fattore umano e dei cali fisiologici, tali operatori socio assistenziali sono soggetti a sollecitare la propria salute psico-fisica, il più delle volte in maniera costante sono soggetti a stress, non solo per adempiere al proprio dovere lavorativo, ma soprattutto a rispondere alle pressioni fatte dai degenti, sicuramente presi da una emergenza naturale, che è esigenza a tutelarsi la propria salute e la vita, dall’altra parte vediamo un lavoratore preso anch’esso dalla sua salute, dall’affaticamento dovuto al lavoro e allo svolgimento della propria vita.
Per tutelare la salute degli operatori ospedalieri, anch’essi vittima come i degenti o tutti coloro che hanno bisogno di cure, il problema non è l’operatore ma il circolo vizioso gestionale sanitario, che si estende a livello Nazionale.
Si potrebbe ricorrere all’uso della voce dei fondi europei “inclusione sociale”, dove tale voce ha il compito della promozione dell’uguaglianza di genere, di potenziare l’occupazione giovanile, e di fare interventi per ottenere dei risultati per il miglioramento globale della popolazione. Cito alcuni esempi, potenziamento dei servizi a domicilio, e strutture private per avere accesso ad un primo soccorso, e corsi di formazione per un corretto svolgimento della vita a livello salutare, sia dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo.
Considerando il fatto che tra 10 anni, i 2/3 del comprensorio lametino saranno quarantenni e cinquantenni, emerge a gran voce la necessità di creare una realtà fatta di prevenzione e di servizi alla persona. Un fattore a nostro favore è che tanti giovani hanno investito il loro percorso di studio per diventare operatori socio-sanitari.
Concludo infine chiamando all’appello tutti i sindaci del comprensorio, forze politiche, comitati, associazione, ordini di categoria, corpo studentesco, popolazione, per discutere l’andamento dell’azienda sanitaria dei prossimi 10 anni.
Francesco Mendicino “Rinascita di Lamezia”
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La sezione Penale del Tribunale di Cosenza ha emesso la sentenza relativa al Processo Gutenberg.
Parliamo del processo relativo agli infermieri imputati di aver lavorato senza alcun titolo avente validità legale.
La vicenda risale al dicembre del 2008 e fu accertata dai carabinieri del Nas di Napoli e del comando provinciale di Cosenza.
Si scoprì un giro di titoli falsi esibiti all’atto dell’assunzione presso ospedali e cliniche di Cosenza e provincia (e in particolare dell’Alto Tirreno cosentino).
Originariamente furono indagate 70 persone. In 26 furono poi prosciolte dal gup, che ne rinviò a giudizio 44..
Secondo l’accusa gli indagati avrebbero messo in piedi una rete di compravendita che consentiva di acquistare ad un prezzo che variava dagli ottomila ai diecimila euro il titolo di studio falso, per essere assunti nelle strutture ospedaliere ed esercitare la professione sanitaria.
La sentenza è stata firmata dal giudice Claudia Pingitone.
Il giudice ha disposto la confisca e la distruzione dei diplomi di infermiere professionale e dei certificati di iscrizione all'IPASVI.
Ad alcuni condannati sono stati confiscati beni sino al raggiungimento del valore delle retribuzioni maturate dopo il 29 Settembre del 2000.
La confisca è finalizzata al risarcimento dei danni causati all’ASP di Cosenza.
8 di loro dovranno restituire 13 anni di stipendio
E’ decaduta l'accusa di truffa aggravata per i cinquanta dipendenti delle cliniche private in quanto quest'ultime non avrebbero mai presentato denuncia e in più avrebbero direttamente versato gli stipendi ai propri lavoratori non attingendo, formalmente, a denaro pubblico(?).
Di seguito tutti i nomi delle persone condannati e degli assolti
I CONDANNATI:
Vincenzo Marino pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Francesco De Luca pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Vincenzo Bosco pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Antonello Bencardino pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Raffaele Maria Giorno pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Francesco Castiglione pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Lorenzo Oriolo pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Attilio Caruso pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Francesco Pesce pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Dora Pistorino pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Francesco Arena pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa detenzione carceraria
Teresa Liparoto pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Giovanna Trentinella pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Francesca Sorrentino pena di cinque mesi di reclusione pena sospesa
Raffaella Quartarolo pena di un anno e due mesi di reclusione e 700 euro di multa pena sospesa
Anna Liberata Vetere pena di un anno e sette mesi di reclusione e 400 euro di multa detenzione carceraria
Antonietta Ardifuoco pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Vincenzo Barbieri pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Antonio Russo pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Carlo Caruso pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Raffaele Consoli pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Assunta Piragine pena di un anno e sette mesi di reclusione e 500 euro di multa pena sospesa
Sonia Aloia pena di un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa pena sospesa
Maria Aloia pena di un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa pena sospesa
Carmela Greco pena di un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa pena sospesa
Marco Foggia pena di un anno e dieci mesi di reclusione e 700 euro di multa pena sospesa
GLI ASSOLTI:
Damiano Taraso
Eduardo Conte
Ornella Maria Pia Tirone
Gianfranco De Marco
Ferdinando Oriolo
Arina Casella
Kattia Grosso La Valle
Salvatore Ponto
Francesco Esaltato
Paola Trentinella
Ada Benvenuto
Giovanni Magurno
Maria Francesca Ambroisi
Franca Pastore
Marisa De Vuono
Maria Carolina Barbieri
Francesco Marsico
Vincenzo Luci
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