Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
Cosenza, 4 Giugno 2014 – Nei giorni scorsi gli uomini del Corpo Forestale dello Stato Comando Stazione di Corigliano durante un servizio legato alla repressione e prevenzione dei reati ambientali hanno posto sotto sequestro una area caratterizzata dall’abbandono di rifiuti.
In particolare è stata posta sotto sequestro una area di proprietà demaniale di circa 1000 m2 in prossimità dell’alveo del torrente “Germanito” al cui interno sono stati scaricati rifiuti pericolosi e non quali calcinacci, materiale plastico, eternit, materiale ferroso, vetro, mattonelle e altro.
La discarica è posizionata nell'alveo del torrente a pochi metri dal lungomare della frazione di Schiavonea, pertanto in area sottoposta a vincolo paesaggistico.
Tale abbandono di rifiuti rappresenta oltre che un degrado del sito anche un imminente pericolo per l'ambiente, in particolare per le falde acquifere del torrente Gennarito.
Gli uomini del Comandante regionale Giuseppe Graziano hanno provveduto al sequestro dell’area e all’avvio delle indagini indirizzate all'individuazione dei responsabili.
Pubblicato in
Cosenza
Montepaone 8 maggio. Una discarica abusiva è stata sequestrata a Montepaone (Catanzaro), su un terreno di proprietà comunale, con la conseguente denuncia del sindaco di Montepaone, Francesco Froio.
L'operazione è stata portata al termine dal Corpo forestale dello Stato, reparto di San Vito sullo Jonio. Il personale ha, infatti, scoperto un'area di circa 250 metri quadri situata in via Campanella adibita a discarica abusiva.
L'area è di proprietà comunale ed al suo interno presenta rifiuti di ogni genere, pericolosi e non, ma utilizzata anche per la combustione di residui vegetali, rifiuti solidi urbani e altro.
Il sindaco è stato denunciato per gestione illegale di rifiuti e discarica non autorizzata.
Il Corpo forestale ha scoperto un'area comunale adibita a discarica abusiva.
Per questo è stato deferito il primo cittadino
Pubblicato in
Catanzaro
La polizia provinciale di Cosenza sequestra un’area di più di 2000 mq.
San Giovanni in Fiore .A pochi giorni dal sequestro che ha portato alla denuncia di un uomo per aver impiantato un agrumeto all’interno del demanio del fiume Trionto, a Calopezzati, un’altra importante operazione è stata compiuta dagli uomini della sezione Ambiente del corpo di polizia provinciale di Cosenza, diretti dal comandante Giuseppe Colaiacovo.
A seguito di numerosi sopralluoghi ed attività d’indagine, è stata individuata un’ampia area destinata a discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi, tra cui materiale inerte da demolizione, materiale plastico, pneumatici fuori uso abbandonati sul terreno, in località Nunziatella, nel territorio di San Giovanni in Fiore, lungo il margine della statale 107.
L’inquinamento e il degrado coinvolgono tutta l’area circostante, compreso un fitto bosco di pini adiacente alla zona oggetto di discarica.
Al fine d’impedire la prosecuzione dell’attività illecita, ricorrendone i presupposti, si è proceduto al sequestro della discarica abusiva, circa 2000 mq di terreno, nonché alla denuncia del proprietario delle particelle, A. A. di anni 59, residente a San Giovanni in Fiore.
L’attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente contro l’inquinamento impegna il personale della polizia provinciale ogni giorno, con servizi miranti alla prevenzione e repressione delle condotte illecite in materia di rifiuti e demanio idrico.
Pubblicato in
Cosenza
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Comitato Civico Natale De Grazia
Amantea, gennaio 2014 – Una segnalazione del comitato De Grazia e del Forum Ambientalista ha permesso alle autorità competenti di scoprire e porre sotto sequestro una discarica abusiva in località Giani del comune di Lago.
Gli attivisti si erano recati sul posto per verificare i luoghi ove il comune di Lago ha intenzione di realizzare una discarica comunale da 400mila metri cubi e proprio nei pressi di “Cozzo Giani” si sono imbattuti in un’area, nei pressi di una cava, dove risultano abbandonati – «presumibilmente senza nessuna autorizzazione» rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti in eternit.
Molto probabilmente per condotta illecita di ignoti, il sito si è di fatto trasformato in luogo di scarico, deposito incontrollato, ricettacolo di rifiuti di ogni genere.
Sull’area sono depositati principalmente rifiuti ingombranti con la presenza di manufatti contenenti probabilmente amianto. Vi sono copertoni, frigoriferi, divani, televisori, parti di mobili, una ciminiera in eternit e documenti riconducibili al Comune di Lago (CS) tra cui delibere, foto ed altro ancora. «Si è ritenuto opportuno – scrivono i rappresentanti delle due associazioni rivolgendosi alla procura di Paola e alla Polizia provinciale di Cosenza - segnalare quanto sopra affinché si possano avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se tale condotta configuri un illecito penale».
La segnalazione è corredata di foto ed una mappa per individuare la zona e si conclude con la richiesta alle autorità «di intervenire con la massima urgenza per impedire ulteriori sversamenti, ponendo in essere o richiedendo alle Autorità altrimenti competenti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutelare la salute della popolazione che abita e transita nei dintorni e per evitare la possibile infiltrazione di percolato nelle falde acquifere». La zona peraltro è segnata dalla presenza della vecchia discarica di Lago che non prevedeva particolari opere di protezione (come il telo impermeabile9….) e per la quale è stato richiesto un finanziamento per la bonifica e poco distante la più moderna discarica di Aiello Calabro. In questa area già tanto compromessa poiché situata a monte del tristemente noto fiume Oliva insiste come dicevamo il progetto per la realizzazione di una nuova discarica, avversato dalle popolazioni locali che sta organizzando diverse assemblee cittadine per impedirne la realizzazione.
Pubblicato in
Basso Tirreno
Falconara Albanese è la Cosenza Beach, ancora recentemente chiamata tale anche in una intervista realizzata da TEN. Impossibile dare torto al politico che ha richiamato questo vecchissimo toponimo. Almeno a giudicare dall’ultimissimo rinvenimento da parte della polizia provinciale di una discarica realizzata sulla montagna di Falconara Albanese e dove, secondo le dichiarazioni della Polizia provinciale agli ordini del comandante Colaiacovo, si avvertiva un odore nauseabondo, dove sono stati trovati ammassati tantissimi sacchetti di plastica con rifiuti indifferenziati, cumuli di fanghi palabili, otto container pieni di altro materiale di risulta e una vasca di calcestruzzo riempita di liquido di colore scuro.
Con ogni probabilità si tratta di percolato, in qualche modo raccolto nella discarica
E ciò anche se si sostiene che i rifiuti fossero “abbandonati e depositati in modo incontrollato sul nudo terreno, nonché n. 08 container pieni di rifiuti e privi di idonea copertura”.
Parte dei rifiuti, comunque, risultavano interrati e coperti da terreno argilloso.
Una discarica usata da tempo, probabilmente figlia delle presenze turistiche della recente estate e della connessa iper produzione di RSU.
Molto probabilmente gli effetti dello scarico di centinaia di camion pieni di spazzatura che da Torremezzo di Falconara sono risaliti verso la montagna e che nessuno ha visto.
E’ il caso di richiamare il vecchio adagio “ non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere”
Immediata notizia alla Procura della Repubblica di Paola che ha convalidato il sequestro.
Sono attualmente in corso le attività investigative per risalire ai responsabili dell'illecita attività.
Chi sarà mai stato?
Chi non avrà visto?
Pubblicato in
Paola