Segnalazione giunta da diversi cittadini disturbati dai suoni
COSENZA 3 novembre 2016 - Due cacciatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria del reato continuato di esercizio venatorio con l’utilizzo di richiami elettroacustici. L’attività del Comando Stazione di Cosenza si è intensificata a seguito di segnalazioni di alcuni cittadini di Rende (cs) i quali in località “Difesa”venivano continuamente disturbati durante la notte dai suoni emessi dai richiami elettroacustici utilizzati per tale illecita attività di caccia, che possono raggiungere in alcuni casi i 120 decibel. A tal riguardo gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Cosenza e del Comando Stazione di Spezzano della Sila hanno monitorato attentamente tale zona riuscendo ad individuare e sorprendere due persone di anni 58 e 67, residenti a Rende, mentre svolgevano tale attività venatoria utilizzando, per molte notti, richiami elettroacustici per attirare l’avifauna come il Tordo Bottaccio (Turdus philomelos) e le Quaglie (Coturnix coturnix) oggetto di caccia poi durante le battute diurne. Dopo aver individuato i richiami si è provveduto ad installare delle telecamere che hanno permesso di monitorare per diversi giorni la zona ed individuare l’attività illecita posta in essere dai due soggetti. Il richiamo veniva attivato e occultato la sera, per poi essere disattivato la mattina prima della battuta di caccia. I due sono stati sorpresi in flagranza di reato. Agli stessi sono stati sequestrati 3 richiami elettroacustici perfettamente funzionanti di cui uno riproducente il canto della Quaglia ed altri due quello del Tordo bottaccio, 2 fucili calibro 12 e 115 munizioni.
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Calabria
5 gli eventi sismici nell'arco di 17 minuti tutti nella zona della Sila.
Davvero tanta la paura dei calabresi ed in molti si sono riversati per le strade di Cosenza e delle cittadine limitrofe all’epicentro.
Succedeva 106 anni fa il terremoto distruttivo delle ore 05:20 una scossa terribile, localizzata nelle acque dello Stretto, del 9° della scala Mercalli. Uno dei più potenti sismi della storia italiana che sconvolse Reggio Calabria e Messina, causando la morte di circa 100mila persone.
Deve essere stato questo il pensiero di alcuni, pochi secondi dopo aver avvertito il terremoto di domenica sera.
Non vi sono segnalazioni relative a danni a strutture o informazioni circa feriti.
L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riporta cinque eventi, uno di magnitudo 4.4 (scala Ricther) delle 22.43 e gli altri quattro a seguire, chiamati anche di assestamento di magnitudo leggermente più basso 3.4 delle 22:46, mentre la terza di magnitudo 2 alle 22:51, 2.3 delle 22:53 e di 2.2 delle 23:00.
L’epicentro avvenuto nella Sila Cosentina alla profondità di 11,1 km questi i comuni in prossimità dell’epicentro APRIGLIANO (CS), CASOLE BRUZIO (CS), CASTIGLIONE COSENTINO (CS), CELICO (CS), CELLARA (CS), FIGLINE VEGLIATURO (CS), LAPPANO (CS), MANGONE (CS), PEDACE (CS), PIANE CRATI (CS), PIETRAFITTA (CS), ROVITO (CS), SAN PIETRO IN GUARANO (CS), SERRA PEDACE (CS), SPEZZANO DELLA SILA (CS), SPEZZANO PICCOLO (CS), TRENTA (CS), ZUMPANO (CS).
In continuo Aggioramento:
Una delle rare foto del Terremoto distruttivo del 28 Dicembre 1908 nello stretto di Messina che rase al suolo Reggio Calabria e Messina
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Presentate 297 instanze per mantenere aperti gli uffici del giudice di pace, solo 285 quelli che il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando tiejne in vita con la firma sul decreto di riforma delle circoscrizioni giudiziari.
Tra gli uffici del Giudice di Pace "salvati" in Calabria anche quelli appartenenti a comuni di dimensioni decisamente più ridotte di Amantea. di seguito l'elenco completo.
Il Ministro della Giustizia on. Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del giudice di pace a seguito della recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori.
Si tratta di un'ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.
Lo dice soddisfatta l’on Enza Bruno Bossio nel suo comunicato con il quale conclude che “Sono state fugate, pertanto, le preoccupazioni per la chiusura di questi uffici che invece continueranno a funzionare”.
Amantea quindi chiude!!
Ma ecco gli uffici dei Giudici di pace che si salveranno in provincia di Cosenza
Acri,
Campana, 1936 abitanti
Cariati,
Cassano allo Ionio,
Corigliano,
Lungro,
Montalto,
Oriolo, 2318 abitanti
San Sosti, 2105 abitanti
Spezzano Albanese,
Trebisacce, 8.756 abitanti
Rogliano, 5718 abitanti
San Giovanni in Fiore,
San Marco Argentano,
Spezzano della Sila, 4679 abitanti
Belvedere Marittimo
Scalea”.
E questi, invece, sono gli altri uffici di Giudici di pace che si salveranno in Calabria
Badolato
Borgia
Chiaravalle centrale
Squillace
Cirò
Petilia Policastro
Nicotera
Serra San bruno
Caulonia
Stilo
Cinquefrondi
Laureana di Borello
Oppido mamertina
Sinopoli
Taurianova
Ora una sola domanda. Possibile che comuni piccolissimi come Campana, Oriolo, San Sosti conservino l’unico presidio di giustizia operante sul loro territorio e la nobile Amantea perda anche questo ultimo ufficio pubblico?
Chi dobbiamo ringraziare?
Beh, basta dare una occhiata alla bandiera strappata ed a mezz’asta perché caduta ed all’ingresso in multistrato marino per capire quanta attenzione il comune ha avuto per l’ufficio del Giudice di Pace .
Auguri Amantea, ancora più profonde le acque nelle quali ti stai inabissando sempre più!
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