Questo il comunicato di Stefania Covello
1)Non è una battuta d'arresto, anche perché il PD ha una capacità di recupero e di ripresa che verrà fuori al ballottaggio.
2)Solo allora sarà possibile fare una valutazione completa e definitiva.
3)Ma certo non è il risultato che ci aspettavamo, soprattutto in alcune realtà, tenendo anche conto del fatto che contro il PD si è scatenata una forza aggressiva e distruttiva senza precedenti!
4)È chiaro che il PD paga una lacerazione territoriale grave, con una mancata azione di coordinamento ai vari livelli. Su questo sarà necessaria una riflessione per avviare un'azione di rilancio territoriale.
5)È andata malissimo a Cosenza, dove al di là della disponibilità politica e umana del candidato Guccione, paghiamo errori e sottovalutazioni, insieme a scelte incomprensibili che hanno cancellato ogni possibilità di recupero in termini di credibilità e di consensi.
6)Da troppi anni a Cosenza il PD perde e non riesce più a recuperare.
7)Ma oggi sta fortemente rischiando l'irrilevanza. Per cui si rende indispensabile una profondissima valutazione di quanto accaduto, al fine di adottare scelte straordinarie per il riscatto del nostro partito.
8)Anche in Calabria siamo certi di recuperare ai ballottaggi, perché nonostante tutto, il PD saprà vincere e convincere in tanti comuni.
On. Stefania COVELLO Responsabile Sud e Fondi comunitari Segreteria Nazionale Partito Democratico
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Non è uno scherzo di carnevale.
E’ vero, Occhiuto è stato mandato a casa!
17 consiglieri comunali hanno firmato le dimissioni.
Il documento sarebbe stato firmato nello studio del notaio Anna Muto. Dimissioni altamente politiche. A soli quattro mesi dal voto.
Occhiuto parla di una «Squallida operazione politica»
Questi i dimissionari
I dimissionari sono Marco Ambrogio, Giovanni Cipparrone, Luigi Formoso, Mimmo Frammartino, Maria Lucente, Giuseppe Mazzuca, Sergio Nucci, Enzo Paolini, Giovanni Perri, Salvatore Perugini, Roberto Sacco, Cataldo Savastano, tutti eletti tra le file dell'opposizione nel 2011.
Hanno lasciato anche Raffaele Cesario e Franco Perri, da tempo dissidenti.
Poi l’apporto decisivo del gruppo di Ennio Morrone, cioè di Pino Spadafora, Roberto Bartolomeo e il presidente del Consiglio Luca Morrone.
Probabilmente lunedì le firme saranno consegnate al segretario generale.
«Mi dicono che abbiano raccolto le firme necessarie per sfiduciarmi - ha detto Occhiuto - io continuerò a confrontarmi con la città con la serenità e la determinazione di sempre. Sono convinto che i cittadini sapranno premiare l'impegno profuso in questi quattro anni e mezzo e puniranno invece quanti hanno ordito questa squallida operazione politica».
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