COSENZA 7 gennaio 2019 - I militari della Stazone Carabinieri Forestale di Montalto e Cerzeto hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un opificio in località “S.Maria di Settimo” nel Comune di Montalto. Il controllo operato all’interno della struttura che produce mangimi per animali, in particolare per cani e gatti, ha accertato lo svolgimento di questa attività di produzione nella quale veniva impiegata una quantità superiore ai 350 kg. Quantità che prevede invece dalla normativa le dovute autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. La documentazione esaminata non era corrispondente con quanto autocertificato. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’impianto per la produzione di mangime e denunciato il legale rappresentante della ditta per “emissioni in atmosfera non autorizzate” e “falsità ideologica in atto pubblico”.
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Lui è morto e con ogni probabilità nessuno ne porterà la responsabilità
Se davvero sarà così è come se morisse due volte
Una morte terribile .
L’operaio stava effettuando lavori di rifacimento di un tratto fognario a San Giacomo di Cerzeto.
La vittima è un uomo, G.D., operaio 58enne che era impegnato nei lavori di rifacimento di un tratto della rete fognaria.
G.D. aveva scavato un fosso ponendo la terra sulla strada .
La terra del un buco di circa 3 metri non trattenuta da apposita paratia improvvisamente gli franava addosso sommergendolo in pieno, praticamente seppellendolo.
I colleghi hanno cercato di estrarlo dal terreno.
Poi subito sono sopraggiunti i medici del 118, ma ogni tentativo di salvarlo è risultato vano.
Sul luogo era giunto, anche, l’elisoccorso, ma per l’uomo ormai era già troppo tardi.
Vigili del fuoco e carabinieri di Mongrassano stanno avviando le indagini.
Non sembra esistessero misure di sicurezza.
Nessuno ha visto niente e tentato di correggere gli errori, nè l’impresa, né il direttore dei lavori, nè il tecnico addetto alla sicurezza.
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E’ stata eseguita nei giorni scorsi dal personale dei Comandi Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri e Cerzeto una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza Dr. Francesco Branda , nei confronti di una donna, P. M. 68 anni, di Cerzeto , accusata del reato di incendio doloso.
In particolare la donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi in località San Giacomo nel Comune di Cerzeto il 17 agosto 2016 che ha interessato una zona vincolata ad alta rilevanza naturalistico ambientale.
Località questa particolarmente controllata durante il periodo estivo dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in quanto più volte colpita dalle fiamme.
A tal riguardo grazie all’ausilio di un sistema di videosorveglianza, e una accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e condotte dal Pubblico Ministero Donatella Donato sono state raccolte a carico della donna le prove che hanno consentito di individuare la responsabile dell’incendio.
Telecamere che hanno ripreso infatti l’incendiario scendere dalla propria autovettura e mettere fuoco sul ciglio della strada con un accendino per poi darsi alla fuga.
L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento per diverse ore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale per le indagini.
IL VIDEO:
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