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Il M5S presenta un esposto alla Corte dei Conti contro la convenzione con la Carime

La vicenda è nota. Il 21 luglio scorso( mentre Amantea si accingeva a festeggiare “u juornu di cjuoti”) il consiglio comunale si riuniva per deliberare “La proroga del servizio di tesoreria comunale e la approvazione del nuovo schema di convenzione”

La delibera si chiude con la votazione che ottiene il seguente risultato: votano contro Francesca Menichino , Sante Mazzei, Miriam Bruno, Concetta Veltri, Sergio Ruggiero e Salvatore Alessandro, a favore tutta la maggioranza meno il sindaco assente.

La discussione verte su due aspetti:

-il primo è quello relativo alla legittimità della proroga;

-il secondo è quello della convenienza della proroga stessa.

Sul primo viene segnalata la illegittimità della proroga in relazione al combinato disposto tra la legge 62/2005 e l’art 210 del tuel e pertanto la ennesima proroga sarebbe illegittima.

La illegittimità discenderebbe anche dal fatto che per quanto il comune fosse stato suggerito di indire una nuova gara ( note del 25 febbraio e 1 aprile 2015) non ha inteso adempiere con la conseguenza dell’aumento del tasso debitore( interessi da pagare) dallo 0,80 al 4%, di fatto “imposto” dalla Carime con la nota del 14 luglio 2015 conseguente alla determina del responsabile finanziario n 447 del 30.6.2015.

In consiglio Sante Mazzei chiedeva l’invio della delibera alla Corte dei Conti ( ma non è dato sapere se sia stata inviata)

E Francesca Menichino anticipava un esposto alla Corte dei Conti

Esposto puntualmente inviato come dal presente comunicato:

“Il Consiglio Comunale del 21 luglio scorso con la delibera n. 29 ha prorogato la Convenzione di Tesoreria con la Banca Carime fino al 31/12/ 2015 . In quel contesto avevamo chiaramente detto che ci saremmo rivolti alla Corte dei Conti e l’ abbiamo fatto: abbiamo così raccolto tutti gli elementi che riteniamo utili e nei giorni scorsi li abbiamo inviati alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la determinazione dei danni e l’accertamento delle responsabilità di sindaco, giunta comunale ed in particolare assessore al bilancio, segretario generale e responsabile del Settore Finanziario (cariche ricoperte entrambe dalla dott.ssa Mercuri) e di tutti i consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevole.

Ricordiamo che tra il Comune di Amantea e la Ubi Banca Carime sussisteva una originaria Convenzione di Tesoreria inerente al periodo compreso tra il 1° luglio 2005 ed il 30 giugno 2010 , poi si era proceduto alla formalizzazione di una prima ‘proroga’ per il periodo 01 luglio 2010 - 30 giugno 2015. In previsione della scadenza gli amministratori, ognuno in ragione della propria competenza, avrebbero dovuto tempestivamente attivare le procedure per indire una gara pubblica. Ciò però ancora una volta non è avvenuto, nonostante le sollecitazioni in tal senso da parte della Banca: da un lato, infatti, non veniva predisposta prima della scadenza una gara per l’aggiudicazione dell’appalto mentre, dall’altro, si proponeva all’attuale Tesoriere una seconda proroga del primigenio contratto, finendo per accettare il nuovo tasso debitore imposto di 4 punti percentuali, 5 volte il vecchio tasso dello 0.80. E nello stesso tempo la giunta emanava delibera proprio il 30 giugno finalizzata a richiedere alla Tesoreria anticipazione di cassa per una somma pari ad € 3.286.358,52, al nuovo tasso di 4 punti percentuali.

Abbiamo ampiamente evidenziato durante la seduta di Consiglio gli aspetti di illegittimità di tale proroga e il danno che si stava producendo per l’Ente e per i cittadini di Amantea, abbiamo ripetutamente chiesto di riflettere sulla gravità di tale scelta e abbiamo chiesto di sospendere e rinviare il punto per una successiva trattazione. Ma tutto era già deciso e non c’è stato nulla da fare: oggi nessun consigliere potrà sottrarsi alle proprie responsabilità. E chiediamo alla Corte di intervenire non solo e non tanto per ripristinare equilibri patrimoniali pubblici, ma soprattutto per ottenere il risultato della responsabilizzazione dell’attività di pubblici amministratori e dipendenti nei confronti dei cittadini: chi amministra la cosa pubblica, funzionari e politici, non deve pensare di poter fare “ciò che più piace” senza dar conto ai cittadini ma occorre “imparare” a rispettare regole precise e sottostare al fondamentale principio di responsabilità diretta anche patrimoniale.

P.S.La delibera per chi voglia leggerla integralmente è la n 29 del 21 luglio

Ancora un appello per il lungomare.

Scrive Francesca Menichino:” Riteniamo importante tornare sul tema del piano delle opere pubbliche che richiama indirettamente il discorso del lungomare. Come ha evidenziato correttamente il Quotidiano di ieri è errato collegare al Piano triennale 2015 il discorso della devoluzione del mutuo per il lungomare: i due atti - raccolta firme per il lungomare e piano delle opere pubbliche 2015 – vanno tenuti ben distinti perché i 2 milioni e mezzo erano utilizzati come fonte di finanziamento del Piano 2014 e non riguardano il Piano 2015.

E’ innegabile però che tra i due aspetti vi sia uno stretto legame: il nuovo Piano ricalca quella visione della città che trascura le priorità quale era il lungomare, sia che si facesse con il vecchio progetto che con uno nuovo e più partecipato, mentre la legge dice chiaramente che “sono da ritenere comunque prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati” (art.128 Codice Appalti). Il piano 2015 ancora una volta è frutto di scelte miopi perché manca l’idea d’insieme della città, del suo sviluppo e della sua vocazione turistica. Le scelte poi non sono state condivise con i cittadini come prescrive la legge, che con chiarezza dà e incentiva la possibilità di fare osservazioni a tutti i cittadini, e non solo a pochi direttamente interessati e vicini agli amministratori di turno.

Ecco perché il Piano delle opere pubbliche è illegittimo, al di là della indiscutibile importanza di alcune opere previste.

E poi, cosa gravissima, il piano 2015 prevede tra le fonti di finanziamento ancora una volta un mutuo, un nuovo mutuo di 1.160.000 euro.

In base a tutte queste considerazioni abbiamo definito contraddittorio il voto favorevole del gruppo Mazzei, voto che ha suscitato un penoso ringraziamento da parte del vicesindaco Morelli. Questo comportamento evidenzia che la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici è omologabile a questa maggioranza con cui ha peraltro condiviso le due ultime consiliature per distaccarsene solo nel momento della formazione delle liste, dopo averne avallato tutti i provvedimenti amministrativi, anche quelli più dannosi per la città.

Avevamo accettato come M5S di costituire il Comitato Lungomare evitando partigianerie per formare un fronte comune, ci era parso che attraverso la raccolta firme allargata e condivisa si potesse davvero raggiungere da parte di tutti un risultato importante per la città.

La battaglia relativa al lungomare è stata un’esperienza importante ed è stata ampia e sentita la partecipazione: a nostra memoria è la prima volta che una proposta dei cittadini viene discussa in consiglio comunale e a nostro avviso è valsa la pena combatterla, perché vi abbiamo partecipato non come gruppo politico rappresentato in consiglio ma come cittadini impegnati per il bene di Amantea, accettando di costituire un comitato cittadino accanto ad altri cittadini e a tante associazioni, ognuno conservando inevitabilmente ed orgogliosamente la propria identità ( Alleghiamo video della dichiarazione fatta in occasione della presentazione in sala consiliare del Comitato Lungomare).Conserviamo la coerenza dei comportamenti, non condividendo la scelta di chi ha approvato o si è astenuto sul Piano delle opere.Non capiterà più di fornire occasioni del genere ad altri se alla prova dei fatti i risultati palesano contraddizioni e incoerenza.

E se qualcuno tra maggioranza e opposizione ha coscienza dei propri atti, faccia ammenda di quanto compiuto in un passato che ripercuote sul presente drammatiche conseguenze. Altrimenti ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti a se stessi ed al Paese.

La battaglia relativa al lungomare per noi prosegue, se necessario impugnando la delibera con cui l’amministrazione ha respinto la proposta dei cittadini.

Il Lungomare di Amantea, una delle più importanti vetrine del territorio, merita dignità e decoro.

Quello che continueremo a chiedere all’amministrazione al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici finchè non si determinino in tal senso.

Il M5s attende adeguate risposte insieme ai cittadini di Amantea.

Pubblicato in Politica

Già in passato scrissi dell' importanza della memoria in politica, vedi link (M5S: “Scandaloso” il risarcimento ai politici di Amantea. #fuorialmenolecifre) per esempio, nello smascherare tentativi ridicoli di darsi una verginità politica.

Sul tentativo di apparire illibato di Ruggiero e al suo   denigratorio articolo (con evidenti condizionamenti esterni) ho risposto nei commenti in calce al suo stesso articolo. Naturalmente non alle sue offese, abbiamo cultura ed educazione diversa. Vorrei solo ricordare che la gente non è fessa, al limite lo fa per convenienza, e ricorda benissimo quando vuole.

Ma la mia RIFLESSIONE va più in alto e va rilevare che e' in atto, a livello nazionale, un cambiamento. Abbiamo vissuto diversi anni in cui lo spirito critico era scomparso, i temi vicini ai problemi dei cittadini ignorati a favore del bunga bunga, un continuo cambiare casacca, interventi plastici di ricostruzione dell'imene politico e conseguentemente la morte delle ideologie. Complice la PERDITA DELLA MEMORIA e una stampa asservita alla mala politica che e' venuta meno al suo ruolo, oltre alla falso dibattito politico fornito dai talk show.

Oggi sta crescendo una massa critica, in tutta Italia, sempre più persone hanno ripreso ad interessarsi del proprio territorio e di come risolvere problemi comuni, protestando verso TUTTI quelli che sono stati responsabili della mala politica che ha imperato negli ultimi anni, (utilità della memoria) senza ragionare per convenienza o simpatia Questo e' un merito che va dato a Beppe Grillo che ha dato la spinta e la possibilità alle persone di esprimersi. NON si fanno compromessi con chi ha distrutto il paese (Di Maio docet). Vedi ultimamente il NO del M5S a Salvini anche se il fine era condivisibile.

MA la NON ABITUDINE alla CRITICA politica, i cittadini che mettono di fronte gli amministratori alle loro responsabilità, produce reazioni scomposte da parte degli "ELETTI" che si sentono "unti" da un Dio superiore, e non rappresentanti del popolo, per svolgere finalità pubbliche. Per cui, per questi mini berluscones, (anche per qualche portavoce e suoi accoliti) la critica e' un attacco, un offesa, per cui alle presunte offese si risponde mentendo, inventando calunnie, offendendo sul personale. I fatti accaduti si resettano e se ricordati diventano vilipendio della persona.

In alcuni casi, ed è l'ultima giustificazione possibile, un politico, anche se teoricamente condivide giuste idee, quando poi si trova a doverle applicare, non riesce a farlo, perché anche se giovani si è vecchi dentro (Grillo cit.). Perché testimoni o partecipi negli anni di cattivi comportamenti, ricerca di compromessi, che protratti nel tempo appaiano erroneamente normali, giusti. Oppure c'è il pericolo che denuncia sempre il deputato Di Battista, cioè una volta entrati nelle istituzioni corrotte, si può entrare in confusione e pensare che quello che succede intorno e' normale. Da qui l'invito a non ungersi neanche un dito perché è sufficiente a diffondere il virus dappertutto. Ed ecco che comportamenti che teoricamente si dicevano sbagliati, nella confusione, metti anche una quantità di superbia, di egocentrismo, di presunzione, (fanno parte della natura umana) diventano erroneamente corretti.

A chi mi attacca risentito per le mie critiche, dico che sono e resto un semplice cittadino, che non ho altri scopi nei miei scritti, che quello di contribuire ad un risveglio delle coscienze. Così come Grillo ha fatto con me, svegliandomi da un lungo sonno durato 23 anni. Intendo solo fornire spunti di riflessione, non sentenze, ricerca di apertura di dibattito non processi sommari (come quelli subiti da parte di politicanti e cialtroni legati dalla ricerca di tornaconto familiare). Proposte e non critica fine a se stessa ed unilaterale. Con i miei limiti. Al semplice scopo di creare una realtà migliore per i miei figli.

Ho già dimostrato nella passata campagna elettorale, ritirandomi volontariamente (per denigrarmi, qualcuna oggi sostiene il contrario e che ho appoggiato un altro partito) di non avere altre mire, NESSUN interesse personale. Dimostrato nei fatti anche ultimamente nel mio rapporto con il M5S proprio per dimostrare, la notevole differenza esistente, in onestà intellettuale, coerenza ed adesione convinta a certi valori e il rifiuto di qualsiasi forma di condizionamento. Nessuno può impedirmi di esprimere il mio pensiero, né di continuare a condividere principi e valori, che fanno parte del mio stile di vita da sempre, resto orgogliosamente un "cane sciolto",........ per chi ha memoria.

Rosario Cupelli libero cittadino.

P.S.   A proposito di memoria, vorrei un parere dall'associazione Spirito Libero, che ha contribuito all'elezione di Ruggiero, su questa astensione che va in contraddizione con quanto affermato durante la raccolta firme sul lungomare, raccolta firme a cui l'associazione Spirito Libero ha partecipato. Spirito Libero si sente danneggiata da questa presa in giro verso 1600 cittadini o no??? O come altri la giustifica??

Pubblicato in Politica

Scrive Francesca Menichino del M5S

“Mi rivolgo ai cittadini per raccontare l’ultimo consiglio comunale tenutosi il 12 agosto. Sono pochi i cittadini che frequentano l’aula ed io chiedo, non mi stancherò di farlo, la partecipazione, l’ascolto ed anche il giudizio critico. Tanti gli argomenti, tutti importantissimi e collegati all’atto fondamentale che era, insieme all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, l’approvazione del bilancio di previsione. Nei prossimi comunicati cureremo aspetti specifici meritevoli di apposita trattazione, come il punto 11 relativo all’incarico di collaborazione affidato all’ addetto stampa al quale vengono concessi “rimborsi” che riteniamo non dovuti, anche se l’assessore Tempo e la dott.ssa Mercuri hanno dichiarato di non esserne al corrente, ma l’addetto stampa che era presente ha confermato di ricevere i rimborsi. Come sempre accade anche questo consiglio è stato caratterizzato dal mancato rispetto delle regole: dodici punti fissati senza nessuna programmazione, senza che si riunisca mai la conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori. I punti più importanti all’ordine del giorno erano due: il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio di previsione, i due strumenti con i quali si programma la vita vera, concreta di una città e di chi vi abita, sia per quanto riguarda le decisioni sul suo territorio e la sua funzionalità, sia per quanto riguarda i soldi dei cittadini, come spenderli, a quali obiettivi destinarli e come investirli nell’ottica dell’esercizio di un’attività amministrativa che produca benessere per la collettività. In realtà da un punto di vista procedurale nessuno dei due punti poteva essere trattato perché non erano stati rispettati i 60 giorni prescritti dalla legge per le osservazioni dei cittadini al piano delle opere, e quindi non sarebbe stato possibile procedere ad approvazione del Piano e di conseguenza non sarebbe stato possibile nemmeno approvare il Bilancio di Previsione senza il Piano delle Opere , che del bilancio costituisce parte integrante.Ma ciò che manca nel nostro Comune al di là degli aspetti procedurali è radicalmente la programmazione e quando si arriva in Consiglio o anche prima in Commissione tutto è già deciso e non c’è spazio per fare valutazioni, per confrontarsi sulle scelte. Tutto è blindato e la cosa più inaccettabile è che le scelte, senza alcuna trasparenza, vengono fatte con la collaborazione determinante di chi ormai in pensione, l’ex ragioniere, non rinuncia alla propria presenza illegittima in Comune. Così continua a vivere il nostro Comune: nella illegittimità consapevole e dichiarata ed è per questo che abbiamo lasciato l’aula prima della conclusione, mentre si stava per approvare un bilancio pur essendo emerso nell’analisi della nostra eccezione (che alleghiamo) che non erano stati rispettati i termini del deposito degli atti. Unica consolazione è che abbiamo ottenuto il voto favorevole di tutto il consiglio su due importanti emendamenti votate all’unanimità: l’impegno formale per la lotta all’evasione fiscale e la calendarizzazione entro i prossimi tre consigli delle modifiche necessarie a rendere possibile la regolare ripresa video dei consigli”.

Pubblicato in Cronaca

Abbiamo assistito al consiglio comunale del 21 luglio. Un consiglio alquanto strano , a comin ciare dalla presenza di Alessandro Salvatore tra i banchi della minoranza.

 

Una minoranza di 6 consiglieri , 3 dei quali (Mazzei, Ruggiero e Menichino) hanno preso parola, fortemente argomentando le rispettive posizioni, mentre gli altri tre sono rimasti sostanzialmente ad ascoltare. Due leoni ed una leonessa!

Ed ecco il comunicato della “leonessa”. Un comunicato omnicomprensivo che stentiamo ad introitare pur essendo stati presenti per oltre due ore e mezzo in consiglio.

Come sempre, avremmo preferito una serie di comunicati sui distinti problemi trattati, non semplici, per niente semplici! Ma eccolo:”

“Ieri, 21 luglio, si è tenuto ad Amantea il consiglio comunale , il 19° da quando siamo stati eletti come gruppo in Consiglio del M5s e SVOLGIAMO IL NOSTRO MANDATO POPOLARE – così si dice – SENZA INTERESSE ALCUNO, ma SOLO PENSANDO a quale potrebbe essere, di volta in volta, la MIGLIORE SOLUZIONE PER I CITTADINI.

Anche ieri, durante questo ennesimo Consiglio scellerato, questo solo abbiamo cercato di fare e per questo abbiamo votato contro l’approvazione dei verbali, perché NON E’ CONCEPIBILE che ancora nel 2015 si affidi alla VERBALIZZAZIONE MANUALE DELLA SEGRETARIA, TROPPE VOLTE PARZIALE, la consacrazione della volontà dell’organo assembleare e dei singoli consiglieri.

Per questo abbiamo votato no alla proroga della CONVENZIONE CON IL TESORIERE, cioè con la banca Carime: una proroga che non solo è ILLEGITTIMA perché occorreva per legge FARE UNA GARA di evidenza pubblica, ma le condizioni sono estremamente svantaggiose, perché si passa da un tasso debitore di 1,5 ad un tasso di 4 punti percentuali, aumentato dell’Euribor tre mesi. E questo è il tasso che si applicherà alla ULTIMA E ULTERIORE ANTICIPAZIONE DI CASSA richiesta il 30 giugno di 3.300.000 euro (132 MILA EURO di INTERESSI a FRONTE di 49 MILA e 500); abbiamo proposto di sospendere la deliberazione per valutare l’adozione di provvedimenti rispettosi della legge e della convenienza dell’ente, ma alla fine la maggioranza unanime ha prorogato la convenzione con il tesoriere, DECISIONE ENORMEMENTE VANTAGGIOSA per la Carime, ma ESTREMAMENTE DANNOSA per le casse comunali e per i cittadini di Amantea.

Ci siamo poi astenuti sulla metropolitana leggera, che è una proposta che ci è apparsa ancora NEBULOSA ed INDEFINITA. E abbiamo invece votato favorevolmente alla proposta del consigliere Ruggiero di discutere in un’apposita commissione del CONTRATTO di LAVORO degli agenti di polizia municipale, aggiungendo di dare concretezza a quanto si era stabilito nel consiglio del 23 febbraio relativo all’ATTO INTIMIDATORIO subito dall’agente Anna Montemagno.

Solo nell’interesse dei cittadini abbiamo infine presentato due nostre mozioni. Nella prima, quella sulla viabilità del centro storico, proponevamo la previsione di un’ISOLA PEDONALE nel tratto Chiesa del Carmine-Chiesa Matrice, la programmazione di interventi della polizia municipale che rendano effettivo il rispetto delle regole relative alla viabilità e alle soste, ed infine lo studio di un potenziamento dei parcheggi in zone limitrofe al Centro storico, da individuare attraverso idoneo e condiviso percorso nell’apposita Commissione Consiliare.

E’ stata bocciata questa nostra proposta così come anche l’altra relativa all’UTILIZZAZIONE nel periodo estivo degli EDUCATORI già inseriti nell’ambito del progetto di tirocinio di reinserimento, in corso al Comune di Amantea dal mese di marzo.

L’ASSURDO in questo caso è che mentre- per come dichiarato dal dirigente Aloe intervenuto nella discussione- i 7 educatori in forza al Comune “ADESSO DI FATTO NON STANNO FACENDO NIENTE” (MA VERRANNO PAGATI DALLA REGIONE) e dovrebbero essere utilizzati, il COMUNE con DELIBERA n.142 IMPEGNA 2.100 euro per programmare attraverso una cooperativa piani di assistenza a soggetti portatori di handicap (ma perché solo tre? E perché non altri? E chi ha scelto?).

INSOMMA UN CONTINUO SPERPERO E SPRECO DI SOLDI PUBBLICI, in un contesto paradossale di deresponsabilizzazione, di  giustificata inefficienza, di clientelismo spudorato, di sfrontatezza vergognosa, di incapacità amministrativa ormai visibile e ahinoi consolidata, di affarismo personalistico neanche più celato e di schernimento verso la dignità del cittadino.

Ritenevamo giuste e corrette le nostre proposte, le ABBIAMO ARGOMENTATE e DIFESE, così come abbiamo MOTIVATO i NO, proprio perché il M5S non è NO a prescindere, ma entra nel MERITO DELLE QUESTIONI (cosa assolutamente sconosciuta a questa amministrazione), e quasi sempre (per non dire sempre) si imbatte in una politica folle e irrazionale che fa scelte in cui gli interessi perseguiti appaiono tanti e svariati, ma tutti diversi da quelli dei cittadini e della comunità.

Le ASTENSIONI delle altre minoranze rispetto alle nostre proposte, scelte concrete da condividere o meno, ci dimostrano che anche loro ieri non hanno votato interrogandosi semplicemente sull’opportunità delle scelte per i cittadini, ma hanno interpretato UNO STERILE GIOCO DELLE PARTI, rispetto al quale il M5S si sente davvero molto lontano.

Noi continueremo ad interpretare così il nostro ruolo, come dicevamo nel primo consiglio comunale, votando si o no solo in relazione a ciò che riteniamo più giusto per i cittadini, indipendentemente da chi formuli la proposta.

E continueremo a proporre le nostre idee PER IL BENE DI TUTTI.

Buona giornata. Francesca Menichino”

 

Pubblicato in Cronaca

Scrivono i parlamentari M5s calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara che :”Il parto della nuova giunta della Calabria dimostra che il governatore Oliverio e la sua maggioranza sono commissariati dal Pd nazionale, intervenuto d'imperio e a scoppio ritardato”

Poi commentano :”Sul piano politico Oliverio ne esce cucinato. È ormai un ricordo lontano il suo trionfo alle primarie con la vecchia guardia del Pd calabrese, dagli Adamo-Bruno Bossio ai De Gaetano. Oliverio avrebbe fatto prima a lasciare, riconoscendo d'aver sbagliato tutto”

E proseguono :”La nuova giunta calabrese parte con un netto sbilanciamento politico nei rapporti di forza tra Roma e il territorio. Questo complica il futuro, dato che la Calabria è rimasta ferma per otto mesi, senza alcun intervento nel contrasto della collusione, nelle emergenze lavoro, sanità, trasporti, dissesto idrogeologico, rifiuti e inquinamento ambientale”

Ed infine incalzano “La particolare situazione politica venutasi a creare aumenterà la consapevolezza che la partitocrazia è il primo male della Calabria, in cui i poli tradizionali hanno agito allo stesso modo, senza pulizia, senza coraggio e senza perseguire il bene comune”

Poi una affermazione che sembra una profezia: “È soltanto una questione di tempo. Accettando di essere commissariato, Oliverio ha rimandato di poco il suo pensionamento politico, di cui non è ancora cosciente”

Pubblicato in Reggio Calabria

Ogni giorno in questa piccola citta' c'è qualcosa su cui riflettere.

 

Leggo ora la presa di posizione netta dell'associazione " Insieme costruiamo Bene Comune" e non posso che condividere totalmente quanto scritto, in riferimento al licenziamento di un operaio delle cooperative.

 

Ricordo che pochi mesi fa, sia il sottoscritto che l'Associazione sopra citata abbiamo trattato l' argomento cooperative, ponendo dei quesiti che come da cattiva abitudine di questa Amministrazione non hanno avuto risposta.

Ricordo ancora che durante la campagna elettorale il M5S disse parole altrettanto chiare, denunciando la spartizione fra diversi politicanti locali della gestione delle varie cooperative, mediante metodi di influenza varie (parentali, coniugali, amicali o tramite attività lavorative).

Da tempo su vocifera che anche le fibrillazioni in Giunta dipendono dalla gestione delle cooperative, perché significano assunzioni, quindi favori da restituire in termini di voto alle consultazioni elettorali.

Cosa fare??

Dopo la critica, mi hanno insegnato, ci vuole la proposta.

Non ritengo sufficiente la protesta formale nel consiglio comunale, per esempio guardo all'esperienza portata avanti con grande sforzo dal M5S di una, nel complesso, ottima opposizione (al di la delle differenze su alcune scelte) sia in termini di quantità che di qualità, ma che si scontra con l' atteggiamento arrogante del sindaco e della sua giunta e con la complicità omissiva di chi dovrebbe garantire la legalità e i corretti spazi e comportamenti democratici all'opposizione, atteggiamento omissivo funzionale al mantenimento dello status quo.

L'arroganza del potere costituito fatto di intrecci politici legato alla nomine e ai comportamenti della mala politica personalistica e clientelare.

Mi sono dilungato e vengo alla proposta, ben sapendo che probabilmente non troverà consenso. Auspico una manifestazione dei cittadini, un'Agora', un sit-in, visto il tema trattato, la difesa del lavoro, penso che siano le soluzioni più adatte.

Mi rivolgo gruppo M5S, all'associazione "Insieme Costruiamo Bene Comune" in primis, ma in particolare a tutti quei cittadini, mi risulta che ce ne siano tanti, legati alla vecchia e cara ideologia di una sinistra attenta ai bisogni della collettività, alla difesa dei diritti conquistati con anni di lotte e sacrifici, contrari alle idee "Renziane" e alla sopraffazione del potere economico sull'uomo.

A tutti i cittadini stanchi di un'amministrazione che antepone gli interessi personali ai bisogni della collettività, che trascura il bene comune.

Continuare a lamentarsi serve a poco, ci vuole una presa di coscienza, anche perché questa giunta e' stata votata e molti componenti della maggioranza e della falsa opposizione (opposizione da Ballarò la chiamo io ovvero il gioco delle parti) sono direttamente o indirettamente colpevoli del disastro economico, della gestione poco trasparente delle cooperative , dei debiti, del gentile arrivo ad Amantea di Pileggi, del gentile concorso del Comandante dei vigili e della situazione dei vigili urbani, della gestione senza controllo del servizio ragioneria del ragioniere Sabatino e della gestione passata del servizio tributi ed ora di quella attuale del servizio tributi affidato, nel silenzio complice degli impiegati del Comune, alla Zagordo, la cui stabilizzazione e i cui incarichi andrebbero controllati, ma la sezione della CGiL locale dorme, intrecci Aiellesi, ecc. ecc..

Resto in attesa con la speranza che la proposta venga accolta e pronto alla collaborazione con quei cittadini onesti che vogliono un cambiamento.

Non disponibile e parlo a nome anche di altri cittadini, a manifestare con associazioni o cittadini ipocriti che nella realtà sono stati e sono tutt'ora complici della situazione in cui ci troviamo, persone o associazioni che con il loro operato sono stati e sono funzionali al sistema (termine una volta in voga).

Come dice Alessandro Di Battista, un attivista del M5S come me e che ben mi rappresenta nelle istituzioni, sto bene attento a chi sto vicino, perché basta che mi ungo un dito e in un attimo sono completamente sporco e io NON MI SONO MAI SPORCATO .

Rosario Cupelli cittadino attivo.

Pubblicato in Politica

Ecco la nota stampa inviata dai Gruppi Consiliari Movimento 5 Stelle Rende - Amantea - Corigliano e Mirto Crosia: “ Aveva promesso discontinuità con il passato, Mario Oliverio, e si è trovato con una giunta azzerata proprio dalle spese pazze del passato oltreché con diversi compagni e sostenitori di partito mandati al confino per gli stessi identici motivi. Aveva promesso una marcia nuova per la nostra regione ma ad oggi ci ritroviamo a navigare a vista in pieno regime emergenziale.

 

I cittadini calabresi meritano qualcosa di diverso e domani mercoledì 1 luglio, dalle 9 alle 18, saremo a Reggio Calabria di fronte a Palazzo Campanella per protestare contro questo governo regionale delle larghe intese. Una sola richiesta sottostà alla nostra manifestazione pacifica ma intransigente che si racchiude nello slogan #MarioDimettiti, con tanto di hashtag che contraddistingue il popolo della rete. Loro possono barricarsi dentro il palazzo, noi ci accamperemo fuori, per ricordargli che nella vita serve Onestà per ricevere il rispetto.

Purtroppo ci troviamo di fronte a una classe politica che non prova vergogna neanche davanti a uno scandalo come quello di “Rimborsopoli”. I cittadini calabresi si sentono presi in giro, defraudati dei loro diritti di giustizia, soverchiati dal potere, schiaffeggiati dalla violenza, anche verbale, delle ultime pezze giustificative che ancora Oliverio ha il coraggio di proferire.

Si deve ripartire da zero, da nuovi concetti e nuovi programmi. Per questo il governatore Oliverio si deve dimettere e lo deve fare subito.

Continuano i consiglieri comunali affermando che : “Chi è causa del suo male pianga se stesso”.

Il governatore Mario Oliverio non può addossare le proprie responsabilità sulle spalle di tutti i cittadini calabresi. Nessuna nuova squadra potrà ridare dignità a questo governo regionale la cui giunta, di per sé monca, è stata completamente azzerata dall’inchiesta “Erga Omnes” portata avanti dalla Procura di Reggio Calabria.

Scontato dire che non ci fidiamo di questa classe politica, del suo modo di agire e di operare. Scontato dire che quegli assessori sono stati fortemente voluti da Oliverio, così come altri nomi noti finiti nell’inchiesta, che hanno portato voti e consensi all’attuale presidente.

È vero che Oliverio non ha responsabilità diretta in questa inchiesta, ma ha una responsabilità politica perché si è fatto garante del ruolo istituzionale di alcuni di loro. Nonostante da più parti gli siano arrivati campanelli d’allarme, ha preferito portare avanti nomine di pura convenienza.

La Calabria e i calabresi non avevano bisogno di un’ulteriore onta e invece lui, noncurante di tutto, ha preferito rispondere a scelte dettate dal “pacchetto voti” anziché dall’alto profilo professionale e morale.

Pubblicato in Politica

Scrivono Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Riccardo Nuti:

“Il governatore della Calabria, Mario Oliverio, deve dimettersi subito. Egli ha difeso a oltranza e senza riserve morali la nomina di Antonino De Gaetano, anche col silenzio tombale tenuto nella sua recente audizione in Antimafia”.

Lo dichiarano i parlamentari M5s calabresi Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Riccardo Nuti, quest'ultimo componente della commissione Antimafia, in seguito alla notizia degli arresti domiciliari per l'assessore regionale Antonino De Gaetano, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi dei gruppi consiliari.

“Nonostante destinatario di tre informative e di una richiesta di arresto per presunto appoggio elettorale dalla 'ndrangheta, De Gaetano – proseguono i parlamentari M5s – è stato mantenuto al suo posto da Oliverio, che non ha voluto ascoltare nessuno.

Pertanto l'allora ministro Maria Carmela Lanzetta rifiutò di entrare nella giunta regionale”.

“In Calabria – continuano i parlamentari M5s – le istituzioni sono fortemente inquinate e ciò ne causa l'arretratezza.

Dunque, come raccomandava Paolo Borsellino, la politica non deve attendere le sentenze della magistratura per allontanare amministratori su cui gravano forti sospetti.

Oliverio sapeva pure che De Gaetano era indagato per i rimborsi, ma ha dato una prova di forza, mostrando ai calabresi che il potere sta al di sopra dell'etica e dell'interesse pubblico.

C'è voluto l'intervento della magistratura per sgretolare l'arroganza immorale di Oliverio, che ha la responsabilità d'aver legittimato politicamente De Gaetano, contro ogni buon senso”.

“Adesso – concludono i parlamentari M5s – in Calabria è scoppiata una questione morale gigantesca tutta interna al Pd, che noi avevamo già denunciato con chiarezza in commissione Antimafia, nell'indifferenza complice del presidente, Rosy Bindi.

Adesso il segretario del Pd Matteo Renzi si assuma le sue responsabilità e cacci Oliverio”.

Pubblicato in Calabria

La Giunta Sabatino con delibera 113 dell’11 giugno 2015 dà incarico a legale amanteano di difendere l’immagine di Amantea.

 

Nella delibera richiama l’accesso negli uffici dei due senatori nonché la dichiarazione del senatore Morra il quale avrebbe affermato che il “comune di Amantea sarebbe stato sciolto 2 volte per mafia in palese contraddizione con la realtà dei fatti”.

 

Ecco il comunicato congiunto dei Senatori Nicola Morra e Luigi Gaetti, dei deputati Paolo Parentela e Dalila Nesci e del consigliere comunale di Amantea Francesca Menichino

«Il Comune di Amantea (Cs) ha deliberato di agire legalmente contro di noi, che per la giunta municipale ne avremmo leso l'immagine, chiedendo sul posto chiarimenti al sindaco, Monica Sabatino, sul ruolo effettivo del padre, pensionato ma presente negli uffici dell'ente».

Lo dichiarano i senatori M5s Luigi Gaetti, vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, e Nicola Morra, componente della commissione Affari costituzionali.

«L'esecutivo del Comune di Amantea – proseguono i due parlamentari – ha deliberato di spendere soldi dei cittadini per negare e silenziare il nostro controllo politico, curiosamente incaricando un avvocato già allontanato dall'attivismo del Movimento cinque stelle».

«Questa deliberazione – sottolineano i due senatori, insieme al consigliere comunale M5s Francesca Menichino e ai deputati Dalila Nesci e Paolo Parentela – giunge in un momento di dichiarata crisi di liquidità per il comune che continua da mesi a non pagare tanti lavoratori e rappresenta un boomerang per l'intera giunta, poiché fa a pugni con la dovuta trasparenza sulla gestione del municipio.

Il padre del sindaco di Amantea ha un incarico che, pur se gratuito per legge, non può valicare i limiti previsti. Avremmo voluto capire diversi punti non ancora chiari, ma la giunta di Amantea seguita, adesso con l'ennesimo insulto all'intelligenza dei cittadini, a confondere le acque».

I parlamentari M5s e Menichino concludono: «A dimostrazione della bontà delle scelte e della legittimità degli atti, ci saremmo invece aspettati un'apertura da parte del sindaco, che ai cittadini deve ancora giustificare perché il padre, ex- responsabile della Ragioneria, operi anche in assenza della segretaria comunale, e perché dopo quasi un anno dal suo pensionamento manchi ancora il sostituto”.

Pubblicato in Politica
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