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Parliamo della vicenda del risarcimento pagato dalla Stato agli amministratori del comune di Amantea al tempo dello scioglimento del consiglio comunale per mafia!

 

E registriamo in assenza di altri del M5S la nota di Rosario Cupelli, cittadino attivista Movimento 5 stelle.

 

Eccola: RISARCIMENTO SCANDALOSO, “fuorialmenolecifre”.

« La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. »

Mai come in questo momento le parole pronunciate da Enrico Berlinguer sono attuali.

Basta tenere presente le ultime vicende nazionali, tipo: scandalo “Roma Capitale”, oppure l’ennesimo tentativo di salvare il cavaliere da parte della “sinistra”, con ennesima legge “ad personam”, frutto di accordi segreti che coinvolgono la tenuta del governo, le riforme da approvare e la nomina del nuovo Presidente della Repubblica, con ripercussioni anche a livello regionale, con la nomina di due indagati come Scalzo e Gentile a Presidente e Vice del Consiglio Regionale, frutto dell’ennesimo inciucio.

A livello comunale questa premessa è utile per chiarire il mio pensiero sulla polemica presente sui giornali in questi giorni, fra il sindaco Sabatino e l’ex vicesindaco Cappelli, in merito alla sentenza di risarcimento per un importo di circa 2 milioni di euro agli ex amministratori del Comune di Amantea.

Una sentenza per me MORALMENTE ed ETICAMENTE inaccettabile, che dispone il risarcimento a dei politici come se avessero subito un “ingiusto licenziamento”, ad affermare quindi con una sentenza “in nome del popolo” che la politica è una professione e non un servizio e che va intesa come “lavoro” e non come vocazione, mentre i partiti di riferimento di questi politici cancellano i diritti sanciti dall’art.18 dello statuto dei lavoratori.

Di cosa vengono risarciti con migliaia di euro a testa questi politici? Le indennità economiche per le funzioni svolte di assessore o sindaco sono il corrispettivo che viene dato per il servizio VOLONTARIO prestato a fini pubblici.

L’interruzione del mandato da parte dell’autorità giudiziaria non ha avuto ricadute sul lavoro che ognuno di questi svolgeva e che ha continuato a svolgere, funzionario di banca, commercialista, imprenditore, insegnante, ecc… Non avendo, in quel periodo, prestato NESSUN servizio alla comunità, perché sospesi, perché s’intascano questi soldi ??? I beneficiari di questa assurda sentenza dimostrino agli elettori quale danno hanno avuto!!!! Il danno d’immagine è stato per i cittadini che incautamente hanno votato questi soggetti, la Città doveva essere risarcita per i danni da LORO provocati, perchè la lista elettorale, i voti chiesti e ricevuti e le cariche conseguenti assegnate, sono frutto di LORO SCELTE VOLONTARIE, così come le decisioni prese ed in maniera disastrosa per la Città.

La cittadinanza di Amantea e non solo, dovrebbe insorgere verso questo, per me, ingiustificato e vergognoso arricchimento personale, avvenuto con soldi pubblici.

VISTO CHE sono soldi pubblici PUBBLICATE almeno le somme intascate.

Negli scritti di Berlinguer, ma anche in Nietzsche, è presente ed attuale l’importanza della “memoria storica”, la “memoria critica” intesa come elaborazione del passato per leggere meglio la realtà e per costruire un futuro migliore, e per tutto questo inseparabile dalla BUONA Politica

E allora a proposito di “MEMORIA” ai due contendenti ed AI CITTADINI vorrei ricordare:

- al sindaco, che in campagna elettorale aveva promesso di ridursi lo stipendio ed invece lo ha aumentato e che ha contratto ulteriori mutui a 30 anni, per cui i miei figli crescono sapendo di avere già dei debiti sulle spalle, di evitare ulteriori racconti fantastici sulla destinazione dei soldi del risarcimento, al limite fornisca i dati delle cifre percepite da ognuno, restituisca i soldi delle spese legali (3500 euro) per la causa d’ineleggibilità, non continui a prendere in giro i cittadini contribuenti.

- al dr. Cappelli che ha avuto negli anni scorsi le deleghe per il porto, ricordo che il medesimo porto è di nuovo insabbiato, che il Demanio chiede per i canoni non versati 3 milioni di euro, che se ha proposto la costruzione di una scuola ha fatto solo una minima parte del suo dovere, altre iniziative degne di nota non ne ricordo, che per questo (quasi nulla in pratica) è stato   ben retribuito ed ora ben risarcito.

A tutti i RISARCITI ED AI CITTADINI, ricordo che durante gli anni passati è partito il progetto per la distruzione di Coreca, che il bilancio è stato approvato con inserimento di notevoli cifre di crediti inesigibili, che sono stati contratti svariati mutui (a 30 anni) fra cui quello per la ristrutturazione del lungomare nonostante sia ANCORA DEMANIALE e che adesso i soldi stanziati sono stati distratti per “pontificare” il nulla. Che sono stati “persi” i finanziamenti regionali per la raccolta differenziata, così come si è perso il ricorso con annessa condanna alle spese legali. Oltre ai tanti “REFUSI” che incidono sulle tasse e sulle tasche dei cittadini. Per motivi di spazio e per carità cristiana mi fermo qui

AI RISARCITI CHIEDO: Quando verrà RISARCITA la cittadinanza per i danni provocati??? Se onesti e disinteressati come si professavano nelle campagne elettorali, intanto dovevano proporre il ricorso per il danno d'immagine alla Città e ai cittadini, ORA, possono versare la somma nelle casse del Comune”.

Cupelli è la voce della città quando chiede se i danni di immagine non li abbia avuti soprattutto la città e non solo “la politica” e perché la città non sia stata risarcita!

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movimento 5 stelle amanteaMentre i vari assessori e consiglieri pensano a fare consuntivi di fine anno, al porto di Campora San Giovanni ogni giorno i pescatori si industriano per capire come sbarcare il lunario.

 

Dall’11 di novembre infatti la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina con l’ordinanza n. 48 ha disposto il divieto di ingresso e di uscita dal porto a qualunque tipologia di unità navale fino a nuova disposizione. Quindi il porto è chiuso, i pescatori non possono uscire , dunque non possono lavorare. E il Comune cosa fa? Come risolve questo disservizio dovuto alle incapacità amministrative di chi non è mai riuscito ad affrontare l’eterno problema dell’insabbiamento.

Eppure sono stati spesi molti soldi pubblici per costruire un bypass cui non è mai arrivata la corrente elettrica e che quindi non ha mai funzionato. Siamo stati sul posto con i pescatori, abbiamo constatato la situazione e non abbiamo visto nessuna ruspa, nessun mezzo al lavoro per risolvere il problemi.

Ma il sindaco o l’ assessore competente Cannata o il responsabile dell’ufficio manutentivo Pileggi cosa fanno? Come pensano di risolvere questo problema? Se ne stanno occupando o sono “in tutt’altre faccende affaccendati”? Dopo il sequestro nel mese di giugno la giunta nell’ambito del consiglio comunale del 4 luglio aveva mostrato grande sensibilità verso il problema dei pescatori. O almeno così sembrava fino al provvedimento di dissequestro pronunciato dal Tribunale del riesame il 18 luglio.

Aveva preannunciato un impegno per risolvere il problema del demanio nei cui confronti- è bene ricordarlo- esiste un debito del Comune di Amantea per un importo di tre milioni di euro.

Ma appena si sono spenti i riflettori tutto l’impegno è svanito insabbiandosi insieme al porto. Abbiamo recentemente raccolto informazioni presso la Direzione Regionale del demanio di Catanzaro e sappiamo per certo che nessuno dei nostri amministratori si è visto o sentito.

Nessun impegno sul fronte della concessione e degli indennizzi demaniali e nessun impegno sul fronte dell’insabbiamento e dell’inagibilità. Eppure le casse del comune si finanziano anche con le entrate derivanti dalla gestione del porto.

Dove finiscono questi soldi se non si fa la manutenzione necessaria per consentirne l’uso ai pescatori? Domande che poniamo con forza e decisione, domande poste da cittadini che a farsi prendere in giro non ci stanno più!

www.amantea5stelle.it

 

Video dell'incontro 

https://www.youtube.com/watch?v=_pBpqjKhepk

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M5S-AmanteaMancano sei giorni alla scadenza del versamento a saldo della TASI, previsto appunto per il 16 dicembre, e l'unica delibera ufficialmente pubblicata dal Comune di Amantea sul Portale del federalismo fiscale è la delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 9 settembre 2014.

 

E' a questa delibera , dunque, e solo a questa che contribuenti ed operatori del settore, caf e studi commercialisti, devono far riferimento per determinare il calcolo delle aliquote della TASI.

E questo al di là delle "amenità" che i nostri amministratori scrivono sul sito istituzionale del Comune. Lo diciamo a ragion veduta e solo dopo avere interpellato il Mef che ha risposto con chiarezza: per quanto riguarda IMU e TASI la pubblicazione delle relative deliberazioni ha efficacia costitutiva e solo le aliquote indicate nelle delibere oggetto di pubblicazione vanno applicate, e non altre che vengano diversamente indicate.

La grande confusione generata dai famosi"refusi" non è stata dunque risolta dall'amministrazione comunale cui avevamo anticipato nel corso del consiglio comunale del 24 ottobre scorso che neanche la nuova delibera di "emendamento" avrebbe risolto il problema: la delibera n. 39, infatti non ha alcuna efficacia così come nessuna efficacia ha l'avviso pubblicato sul sito comunale.

Refusi si aggiungono a refusi, e nell'era della semplificazione amministrativa il Comune di Amantea, al quale avevamo chiesto di azzerare il tributo per l'anno 2014, è capace di generare solo incertezza e confusione. A tutta questa confusione rispondiamo con l'unica certezza al momento esistente che deriva dalle risposte del MEF,che si fondano -peraltro- sulla normativa vigente: le aliquote applicabili sono quelle della delibera pubblicata sul portale del Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, secondo il decreto legge 201/2011.


Indichiamo il link relativo e, nella consapevolezza della mancanza di chiarezza del deliberato che parla di abitazioni diverse dalle principali e nulla dice sugli immobili diversi dalle abitazioni, rimaniamo a disposizione di chi volesse confrontarsi per ulteriori approfondimenti della questione. Per chi voglia comunicare con noi indichiamo la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e la nostra pagina Facebook Movimento 5 Stelle Amantea.

Certi che l'istituzione della TASI è stata, sotto diversi aspetti, un'altra pagina "oscura" della giunta Sabatino.

consiglio-comunale-aperto-sulla-legalita

www.amantea5stelle.it

 

 

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Francesca MenichinoIl comunicato stampa ufficiale del Comune di Amantea esordiva dicendo: " nessuna prescrizione da parte dei Vigili del Fuoco" per la scuola di Campora San Giovanni. Ed invece stamane facciamo un accesso agli atti e, nonostante qualche resistenza da parte dell'Ing. Pileggi, riusciamo ad avere le carte (Richiesta accesso atti intervento V.V.F.F. e Richiesta accesso atti certificato di agibilità e antisismica scuole).

 

Leggendole scopriamo che la verità è un'altra e che sono presenti precise prescrizioni in quella che è una "Comunicazione d'intervento fatta ai fini dell'adozione di ulteriori provvedimenti":

a) mettere in sicurezza,

b) ripristinare l'agibilità dei luoghi;

alla fine si conclude dicendo, in grassetto, "Con somma urgenza, sono necessari lavori di ripristino delle parti interessate precedentemente menzionate". Così come si dice che potranno aversi eventuali ulteriori accertamenti e successive indicazioni per i lavori da eseguire. Mettiamo a disposizione di tutti il verbale, nella scelta di una completa e autentica trasparenza.

Cosa vuol dire tutto ciò? Che forse prima della nostra "visita concordata e poi impedita" nulla era stato fatto se non una rapida pitturazione delle macchie d'umido , mentre i Vigili sottolineano la necessità di ulteriori e necessari interventi a tutela della sicurezza e dell'agibilità? Una cosa è certa:lunedì giungevano gli operai e i barattoli di materiale impermeabilizzante. Solo dopo che le mamme autonomamente, lasciate fuori dalla porta mentre il consigliere Menichino era a colloquio con la dirigente, interpellavano i vigili del fuoco. E a rilevare che erano in corsi dei lavori è la stessa comunicazione dei Vigili che, oltre ad evidenziare "pregresse macchie di umido dovute ad infiltrazioni d'acqua sia nell' atrio di accesso, nel punto di accostamento tra la trave e il muro portante delle due strutture... sia in due aule del piano superiore", constatava anche che "sul piano di calpestio del terrazzo vi erano in corso lavori di impermeabilizzazioni delle parti lastricate". Quindi come mai si stavano eseguendo dei lavori se , a dire della dirigente era tutto ormai risolto? Ma soprattutto come può un'amministrazione dichiarare cose non corrispondenti alle attività tecniche espletate dai Vigili del Fuoco ? E gravi sono anche le responsabilità dell'addetto stampa che è pagato con soldi pubblici e che svolge o dovrebbe svolgere un servizio pubblico, assumendosi la responsabilità di ciò che scrive.

M5s AmanteaE non solo, nell'ambito di questa inattendibile ricostruzione il sindaco finisce per accusare di malafede dei cittadini che, inascoltati per un mese circa dall'amministrazione prima e dalla scuola poi, hanno ritenuto di tutelarsi chiamando, come nel diritto di ogni cittadino, i vigili del fuoco i quali , riteniamo, sappiano valutare l'opportunità dei loro interventi , indipendentemente dalle lezioni che voglia impartire loro il sindaco Sabatino.

Da parte del Movimento 5 Stelle un plauso a queste mamme e a tutti i cittadini che si rendono attivi per tutelare i propri diritti, soprattutto quando anche il solo sospetto di un pericolo riguardi i figli. E la constatazione ancora una volta dell'incapacità amministrativa e di ascolto da parte di questa amministrazione che non riesce a svolgere compiti minimali, che non riesce a creare dialogo con i cittadini e che , addirittura "confonde" le attestazioni tecniche trasmesse dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. E che infine cerca di creare divisioni tra i genitori. Noi rifiutiamo ogni strumentalizzazione politica, invitiamo i cittadini a stare ben al di sopra delle parti, perché qui non si tratta di stare da una parte o dall'altra ma solo di risolvere problemi e di tutelare diritti. E li invitiamo a guardare alla sostanza delle questioni concrete e a stare uniti, creando un clima di collaborazione e di condivisione nella realtà della scuola. E' un bene che siano venuti i vigili, che abbiano rassicurato tutti circa il fatto che "la struttura non presenta alcun evidente segno di dissesto", ma che abbiano anche prescritto gli interventi di ripristino da porre in essere.

Chiediamo all'amministrazione di assumersi le proprie gravissime responsabilità e di entrare nel merito delle questioni, rispondendo nel concreto alla nostra mozione relativa all'8xmille per finanziare interventi nelle scuole, e di rispondere alla nostra richiesta di visionare i certificati di agibilità degli edifici scolastici.

Alle offese gratuite rispondiamo col sorriso e con la certezza di lavorare solo per il bene della collettività. Anche perchè forse è proprio vero che siamo delle Cassandre come si legge nel comunicato del Comune : seppure siamo rimasti inascoltati, noi e i genitori, è emerso che i lavori vanno eseguiti secondo le attestazioni dei vigili. La prossima volta ascoltateci per tempo, noi esoprattutto ascoltate i cittadini e le cittadine di Amantea.

Pubblicato in Politica

Il M5S non viene fatto entrare nella scuola per verificare le infiltrazioni di acqua.

 

Ecco cosa dichiara la consigliera comunale Francesca Menichino:

“In data 6 novembre un gruppo di genitori provvedeva, mediante lettera protocollata presso il Comune di Amantea, a segnalare una infiltrazione di acqua verificatasi all'interno dell'Istituto Scolastico di Campora San Giovanni.

Tale lettera perveniva il giorno 20 novembre anche al Movimento politico Cinque Stelle rappresentato in seno al consiglio comunale da Francesca Menichino che sette giorni dopo si attivava telefonicamente a contattare il Dirigente Scolastico per chiedere di poter visitare i locali della scuola previa comunicazione.

La consigliera riceveva ampia disponibilità da parte della Dirigente, tant'è che veniva contattata per concordare l'orario di visita.

Pertanto, in data 28 novembre, il Consigliere Comunale M5S, Francesca Menichino, protocollava, presso l'Istituto di cui sopra, formale istanza di visita dei locali del plesso scolastico, ma nel giorno previsto in data 29 novembre si scontrava con una inaspettata risposta della dott.ssa Nella Pugliese la quale comunicava la impossibilità di effettuare qualsiasi visita di tipo ispettivo da parte di un componente di un partito politico, poiché non prevista da alcun tipo di norma senza, però, far riferimento ad alcuna legge o regolamento disciplinante tale caso.

Contestualmente rassicurava che il problema lamentato fosse stato segnalato e risolto comunicando, altresì, che qualsiasi ispezione dovesse essere effettuata, avrebbe dovuto prevedere la presenza di controparte o autorizzazione del Sindaco, essendo il locali della scuola di proprietà comunale.

Le ragioni del rifiuto sarebbero nella avvenuta soluzione del problema, ma il M5S osserva che:

“Detto ciò, apprendiamo favorevolmente che si sia provveduto alla soluzione del problema ma, nonostante la notizia, non si comprende l'atteggiamento del Dirigente Scolastico resasi dapprima disponibile alla visita dei luoghi ed improvvisamente mutato nell'arco di pochi giorni impedendo, quindi, l'ingresso nella scuola al consigliere comunale e anche ai genitori presenti.

Al di là della legittimità di tale ostruzionismo sulla quale faremo le nostre valutazioni, ci chiediamo il perchè di questo rifiuto e ci domandiamo come sia possibile considerare un Sindaco ed un consigliere comunale "controparti" laddove il problema di cui si discute e relativo alla salute e alla sicurezza dei minori dovrebbe interessare e coinvolgere tutti ugualmente e nella stessa misura, indipendentemente dalle parti politiche.

Questo è ciò che riteniamo e siamo esterrefatti che tale sensibilità non sia stata manifestata nelle vicende che raccontiamo.

Poi il suggerimento all’amministrazione:

“Cogliamo l'occasione, inoltre, per far presente al comune di Amantea in persona del Sindaco e del Presidente del Consiglio, che è stata fissata al 15 dicembre la data di scadenza per presentare le richieste di finanziamento per l'edilizia scolastica.

Grazie, infatti, ad un emendamento del M5S in Parlamento l'8xmille devoluto alla Stato potrà essere investito per la soluzione di problemi strutturali, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico delle scuole.”

Infine la pretesa :”Pretendiamo, pertanto, che la mozione da noi presentata a metà novembre e finora rimasta senza seguito, venga presa in seria considerazione ed attendiamo solerte risposta nel merito.

Laddove fosse dunque necessario un intervento nella scuola di Campora, come crediamo, il comune accogliendo la nostra mozione entro i termini indicati potrebbe reperire i finanziamenti necessari. Il M5S oltre a segnalare tale possibilità e a sollecitare l' amministrazione In tal senso rimane disponibile ad ogni forma di collaborazione, nell' intento che speriamo sia condiviso di migliorare le nostre scuole.”

Pubblicato in Cronaca

m5scalabriaTantissimi calabresi erano certi che il M5S sarebbe stato presente in Consiglio regionale.

E tutti questi calabresi erano certi che oltre la Guardia di Finanza ci sarebbe stato qualcun altro ad esercitare i controlli dovuti ed invocati sulla efficienza e sulla legittimità della spesa pubblica.

Ed invece non è andata così

Il M5S non ha raggiunto l’8% previsto dalla legge per fare entrare in consiglio regionale qualche consigliere

I dati, poi, sono di tutta rilevanza

Dalle Europee di maggio, i grillini hanno perso 121.455 voti in Calabria.

Tanti, anzi tantissimi

Ma perché?

Tante le possibili ragioni

Qualcuno dice che “ La base ha mandato un segnale chiarissimo: i cittadini stellati nel palazzo, sinora, hanno deluso le aspettative”

Qualcun altro come Paolo Becchi, per anni presentato come l'ideologo del Movimento Cinquestelle, prima del voto ha prefigurato la disfatta del movimento in Calabria individuando proprio in Grillo il maggior responsabile. "Mi appare certamente discutibile la scelta di Beppe di tenersi lontano dai territori, limitandosi a qualche sporadica apparizione last minute in questa campagna elettorale. La sua presenza avrebbe certamente prodotto un consistente numero di voti, avrebbe smosso le coscienze e creato un entusiasmo partecipativo da parte dei simpatizzanti che sono ancora tanti ed entusiasti. Vorrei aggiungere che tutte le regioni meritano una pari considerazione. Non ci capisce per quale motivo, ad esempio, la Calabria e' quasi assente sul blog che poi e' quello ufficiale del Movimento. Tutta l'attenzione e' stata concentrata sull'Emilia e Romagna".

Beppe Grillo come il Signore che smuove le folle e le trascina dove vuole?

Difficile, anzi impossibile credergli.

Cono Cantelmi  insieme ai parlamentari Cinque stelle Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, invece dice che : “Siamo stati sconfitti perché siamo stati accomunati ai partiti. Il dato politico più rilevante  è l’astensionismo estremo. Non abbiamo saputo convincere le tante persone stanche del clientelismo e della pessima amministrazione in Calabria, che hanno preferito restare a casa, dando così un segnale chiarissimo. Il nostro impegno sulle questioni principali della Regione è stato massimo, ma evidentemente non siamo riusciti a trasmetterlo bene. Eravamo alla prima esperienza con le regionali della Calabria e ci ha pure penalizzato una legge elettorale incivile, imposta all’ultimo. Lavoreremo molto, però, per essere più presenti e ancora più vicini ai cittadini”.

E qui si vede una prima verità, ma anche una prima “bugia”

La gente ha preferito restare a casa , è vero, ma ci sembra strano che a restare a casa siano stati soprattutto se non soltanto gli elettori del M5S e non anche gli altri “delusi” da questa politica

Il M5S ha ottenuto 39.549 voti, perdendone 121.279 rispetto alle recenti europee del 24 maggio scorso ( meno di 6 mesi fa) quando aveva raccolto 160.828 voti.

I dati numerici sono effettivamente influenzati dalla affluenza e per questo è necessario riferirsi alle percentuali

Ebbene il M5S è passato dal 21,50% al 4.96% perdendo cioè 16,54 %.

In sostanza il M5S ha raccolto solo il 23 % circa dei “suoi” voti europei, praticamente poco più di 1 voto ogni 5

Questi elettori sono lo zoccolo duro del M5S? Sicuramente.

Allora questo può voler dire che tutti gli altri voti erano voti “emozionali”, di “rabbia” o di “speranza” .

E’ mancata l’emozione del “ duce” o del “signore” come pensa Paolo Becchi?

Noi sommessamente osserviamo che non è così, il problema si è verificato anche in Emilia Romagna e non solo nella lontana e non frequentata Calabria.

E’ mancata la “rabbia”?

Forse.

O forse no.

Per capire vogliamo che i nostri lettori riflettano sui numeri. E cioè.

Alle europee hanno votato 817.780 elettori mentre alle regionali hanno votato 797.216 elettori. Solo 20.564 votanti in meno.

Ed allora la domanda .

Ma se il M5S ha perso 121.279 voti e gli elettori che non hanno votato sono stati soltanto 20.564, allora questo vuol dire :

  1. Che 100.715 elettori ( 121.279 – 20.564) hanno partecipato alle votazioni e non hanno votato M5S ma altri partiti; oppure
  2. Che 121.279 elettori europei di M5S non hanno partecipato alle elezioni regionali ma vi hanno partecipato 100.715 nuovi elettori che hanno votato nella maggior parte il centrosinistra e pochi le altre liste;

Ma perché, allora, 100715 se non 121.279 elettori hanno mancato di dare il voto al M5S? Forse perchè il M5S non ha indotto la certezza od almeno la speranza di cambiare la Calabria?

O semplicemente perché i candidati per le europee sono apparsi più credibili di quelli per la regione?

O come sussurrano gli espulsi (uno a caso) “Il Cinque Stelle è finito”

Un dato però occorre riferirlo.

Ad Amantea la percentuale ottenuta da M5S è stata dell’8,99 e non del 4,96%. Se anche gli altri comuni avessero preso queste percentuali il M5S avrebbe avuto diversi consiglieri regionali.

L’analisi quindi andrebbe fatta anche (se non) nei singoli comuni

Certo, e concludendo, le guerre non servono a creare consensi

Ci riferiamo alla dichiarazioni del senatore Molinari il quale dice che uale dice qua«Se il frutto della voluta disorganizzazione del M5S sono le gerarchie informali, con il corollario delle espulsioni e diffide a macchia di leopardo (che vanno a punire i nemici dei nuovi gerarchi, lasciando indenni i loro amici), allora è bene incominciare a pensare ad un'organizzazione realmente democratica del Movimento. Certo, il post revisionista del delitto Matteotti sul Blog non è di buon auspicio per quella che sembra essere l'unica possibilità rimasta al M5S di sopravvivere alle sue stesse pulsioni suicide...»

Karakiri, allora, non omicidio. In nome di chi?

Giuseppe Marchese



Pubblicato in Calabria

Scrive l’avvocato Salvatore Politano: “ Il M5S è riuscito a ottenere percentuali significative in consultazioni dove contava il voto d’opinione, ma nelle elezioni amministrative ha sempre sofferto la sua mancanza di un’offerta politica credibile, in termini di messaggio e proposte, così come di rappresentanza umana.

In questo momento però la rabbia grillina sembra esser sempre meno rilevante, in una fase dove la protesta è diventata sociale o pienamente politica e dove specie nel sud e nella zona del tirreno in particolare, le contraddizioni sociali e le emergenze economiche finanziarie delle famiglie sono esponenziali. In questo contesto l'analisi del voto del movimento padronale di Casaleggio in una zona depressa non poteva che riflettere un dato complessivo, ma ancor più rilevante se si osservano candidati e modalità di selezione degli stessi”.

Poi una dura riflessione . quando aggiunge che :” In uno scacchiere di potere consolidato in mano a pochi soliti noti, capaci finanche di rinnovarsi nelle facce , il movimento , invece di contrapporre con intelligenza le risorse umane capaci di contrastare con competenza e coraggio lo status quo, ha preferito seguire la strada , già di berlusconiana memoria, dei fedelissimi che si inchinano e pietiscono al capo: Nulla di diverso quindi dalla politica tradizionale, anzi peggio, si perchè quantomeno nella farsa complessiva, gli altri almeno fanno finta di confrontarsi nei congressi, mentre invece nel cd. movimento della pseudo dem orizzontale della rete, il miglior auspicio è avere un colloquio privato con il capo bastone di turno con contatti diretti con uno staff occulto che a sua volta fa riferimento al duo Grillo Casaleggio”.

Poi l’avvocato aggiunge riferimenti personali quando precisa che “ Per esserne stato diretto testimone e finanche diffidato all'utilizzo del simbolo, reo di aver condotto insieme a pochi altri una battaglia contro la legge elettorale, battaglia poi utilizzata a mò di furto con scasso, da alcuni parlamentari, posso riferire con cognizione di causa senza timore di esser smentito e comunque disponibile al confronto con chi dovesse averne coraggio, che il movimento calabrese si è evoluto nella peggiore forma di rappresentanza politica, sia in termini di dialettica e democrazia interna che di credibilità personale. Le correnti interne ne hanno dilaniato ogni capacità propositiva ed hanno al contempo fatto emergere il peggior materiale umano a disposizione. Due i candidati del tirreno, tale Eugenio Piemontese, mai visto prima delle lezioni , mai una proposta mai una presenza nel Mu tirreno, sostenuto dal gruppo arrivisti paolano, che fa riferimento a tale Sarpa , candidato in ogni occasione e mai eletto, poi anch'esso diffidato, reo di aver stabilito contatti con la corrente che fa capo al sen Molinari e al deputato Barbanti, contrapposti al cerchio magico dei 4 Morra Nesci Parentela e Dieni, ritenuti ortodossi e fedeli alle gerarchie dei vertici genoveneti, ai quali si era rivolto in precedenza senza successo. L'altro tale Nicholas Rinaldi da Scalea - Praia, famoso solo per il suo hobby del parapendio nel quale ha coraggiosamente e stoicamente accompagnato il candidato presidente Cono Cantelmi”

Infine il riferimento diretto ad Amantea e l’attacco a Francesca Menichino: “In questo scenario Amantea è rimasta a guardare , indispettita per non aver espresso un proprio candidato e contemporaneamente sollevata per la mancata elezione di Gianfranco Perri che si era candidato. A nulla importa se tale mancata elezione dipenda da un clamoroso imbroglio nelle primarie, ove diversi attivisti certificati ed in possesso di tutti i requisiti per il voto , sono stati dalla sera alla mattina disabilitati dal sistema operativo del guru. Chissà , forse con qualche nome e sagoma meno da Sancho Panza, avrebbero potuto ridimensionare una debacle annunciata, ovvero la perdita di due terzi dei voti ottenuti alle amministrative, dove peraltro avevano già pagato dazio rispetto al contemporaneo dato delle europee e dissipato un lavoro fatto esclusivamente da altri. Il movimento finisce qui, finisce ad Amantea, dove la portavoce urla e strepita contro i mulini al vento prendendosela contro i presidenti di seggio sino alle 5 del mattino e tediando i poveri dipendenti comunali costretti a subire le sue corveè con stoica pazienza che tanto somiglia ad una compassionevole rassegnazione. Finisce in Calabria, annichilito da presenze imbarazzanti e senza alcun collegamento sul territorio e terminerà presto la sua corsa in tutta Italia, ove sempre più si appiattisce su propagande reazionarie da destra integralista e razzista”.

Per ultimo ma non ultimo la indicazione di un nuovo percorso per le teste e non per le pance dice Politano:” Il percorso per una nuova dimensione politica è tuttavia ancora aperto, anche utilizzando alcuni principi originari del movimento, ma senza l'egida padronale dei detentori di un marchio aziendale e anelando ai principi di vero rispetto innanzitutto per i valori della persona come individuo e di un solidarismo fondato sul merito e sulla capacità di parlare alle teste e non già alle pance. Su questa strada è possibile ritrovare comunità di intenti per una svolta progressista , civile e democratica. Tutto il resto si chiama Menichino”.

Ovviamente il giornale è aperto ad eventuali note delle parti chiamate in causa.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Stasera 8 novembre apertura della campagna elettorale regionale del M5S ad Amantea:

L'Evento in previsione delle prossime elezioni Regionali in Calabria con il candidato alla carica di Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Cono Cantelmi.

 

In Piazza Commercio l'evento vedrà la partecipazione ad Amantea di:

Alessandro Di Battista,

Nicola Morra,

Dalila Nesci,

Giulia Sarti,

Manlio Di Stefano,

Luigi Gaetti,

ed i candidati alla regione Calabria per il MoVimento 5 Stelle a Piazza Commercio, Amantea (CS) alle ore 17:30.

I portavoce del M5S incontreranno i cittadini non solo per raccontare il loro progetto per le regionali ma anche per ascoltarli e invogliarli ad una partecipazione attiva ed una cittadinanza consapevole.

Appuntamento allora in Piazza Commercio.

Pubblicato in Primo Piano

Amantea. La consigliera comunale Francesca Menichino non ha firmato il verbale della commissione elettorale , e per di più lo ha contestato.

Anzi, la consigliera ha scritto al sig Prefetto chiedendogli “di volere annullare le operazioni di nomina degli scrutatori avvenute nel Comune di Amantea nella data del 31 ottobre scorso e di voler convocare nuovamente la commissione elettorale comunale, o in ogni caso assumere tutti i provvedimenti che riterrà più opportuni”.

La Menichino ha dichiarato che il verbale “ non rappresenta affatto .. l’ accaduto, mentre rappresenta qualcosa di diverso, sia rispetto alla nomina degli scrutatori effettivi, sia rispetto alla nomina degli scrutatori supplenti, che anzi questi ultimi non la commissione ma altri hanno provveduto a nominare”

Non solo, ma la consigliera, e componente della commissione elettorale, contesta la mancata pubblicazione del verbale “di cui alla sottoscritta la segretaria non ha inteso fornire copia”.

La consigliera di M5S sostiene “ proprio, precipuo ed irrinunciabile, dovere rilevare ogni illegittimità che si osservi ed in qualsiasi momento la si osservi, nel corso dello svolgimento del mandato elettivo”.

In sostanza, secondo la consigliera, “tutta la procedura è viziata da illegittimità e non si conforma alle prescrizioni individuate dalla legge e dalla circolare ministeriale n.81/2014/ Area II/ S.E. che stabilisce che si debba procedere “alla nomina di quattro scrutatori per ogni sezione, ai sensi dell’art.20, primo comma, del T.U. 16 maggio 1960, n.570” e non   alla nomina di “ un elenco congiunto di N.56 scrutatori scelti congiuntamente” come risulta dal verbale.

Non solo, ma, come detto relativamente ai componenti supplenti, non sarebbe stata la commissione a votarli, come per legge, e nemmeno a sceglierli, più o meno congiuntamente, “ ma altri” non identificati.

E quel che è più grave è che la consigliera chiede a SU il Prefetto “Laddove lo ritenga opportuno”. “ di valutare il comportamento complessivo della segretaria generale dell’ente dott.ssa Maria Luisa Mercuri.”

Un vero e proprio attacco frontale che sicuramente non resterà senza esito.

Sono possibili e forse da prevedere, cioè, reazioni dell’amministrazione e della stessa segretaria comunale.

Il problema che si pone ora è la logicità della notifica della nomina viste le osservazioni presentate.

Se la nomina, infatti, dovesse essere ritenuta non legittima, donde la sua ripetizione, che senso ha una tempestiva notifica?

Ma è ripetibile la riconvocazione della commissione o piuttosto il Prefetto nominerà un commissario ad acta che potrà scegliere il sorteggio?

Sono domande alle quali solo la Prefettura può rispondere.

Insomma un vero pasticciaccio!

Sicuramente però la Prefettura dovrà sciogliere con immediatezza il dilemma non potendosi mettere il dubbio le elezioni.

Nella foto la Menichino con l’ex sindaco ff Michele Vadacchino

Pubblicato in Politica

Ci avviciniamo ad un nuovo inverno ed ecco ricomparire lo stesso spettacolo, sempre uguale da anni: passiamo per la strada statale e vediamo che gli operai dell' Anas ancora una volta hanno messo un semaforo sulla corsia.

Il tratto è sempre il solito: tra l'hotel la Principessa e il torrente Torbido.

 

In realtà anche nel periodo estivo per un lungo periodo e' stata utilizzata una sola corsia di marcia a causa delle mareggiate. Si parla di un intervento già appaltato ma noi assistiamo solo ad interventi "tampone" che negli anni hanno buttato in mare - é proprio il caso di dirlo- milioni di euro di soldi pubblici.

Sulle cause ci sentiamo di dire che il fenomeno dell'erosione è stato agevolato dall'uomo o meglio dalla politica, quella che ha voluto un porto in una sede inadeguata e che non è stato in grado di fronteggiare le conseguenze dei continui insabbiamenti pur avendo speso altri milioni di euro per un sistema di bypass al quale non è mai giunta la corrente elettrica e che non ha mai funzionato.

A tutto ciò si aggiunga che la statale, dopo il crollo del ponte sul fiume Savuto è rimasta l'unica arteria di collegamento nella zona.

Chiediamo d' intervenire tempestivamente e lo chiediamo con forza: non si puo' più stare a guardare l' isolamento tra 2 province sul litorale tirrenico, e se dovesse esserci una nevicata sulla autostrada, come spesso avviene sul tratto di Lagonegro, si potrà dire che l' Italia resterà divisa in due.

Sarebbe un disagio per tutti: agricoltori, commercianti, scolari, impiegati e tutti coloro che devono muoversi da nord verso sud e viceversa, considerando anche la presenza dell'aeroporto di Lamezia, della Stazione ferroviaria, dei presidi ospedalieri, della casa circondariale e di tutte le diverse realtà che offrono servizi o impiegano cittadini residenti nel comprensorio.

Fino al 2006 l'alternativa alla statale 18 era costituita a monte dalla provinciale 163/1, cioè la strada del famigerato ponte che fu chiuso al transito nel 2006 e crollò definitivamente nel 2008. Da allora, e sono passati 8 anni, tante manifestazioni e incontri organizzati da cittadini, agricoltori e comitati civici.

E poi tante promesse da politici di ogni estrazione, ma ancora ad oggi nulla di concreto è avvenuto.

Il comune di Amantea ha persino indicato nel 2013 nel piano di protezione civile che "la strada ed il ponte relativo sono d'importanza strategica per i collegamenti con il lametino, in quanto costituiscono nella gestione dell'emergenza una fondamentale alternativa alla statale 18 che collega sulla fascia costiera le intere province di Catanzaro e Cosenza".

Ma adesso al di là delle parole chiediamo fatti e comportamenti. Si potrebbe ad esempio ripartire da un consiglio comunale aperto allargato ai comuni limitrofi , attraverso il quale programmare una linea comune seria e fondata su precise assunzioni di responsabilità da parte degli enti coinvolti. 

Il M5S in Comune e , fra poco in Regione, farà sentire la sua voce.

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