
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
“In seguito alla riunione dei capigruppo convocata per il pomeriggio del 29 novembre al fine di discutere la problematica relativa alla temporanea chiusura dell’ufficio postale di Campora San Giovanni
- alla presenza del Sindaco Mario Pizzino, degli Assessori Luca Ferraro, Caterina Ciccia e Francesca Policicchio, dei consiglieri Rocco Giusta, Emma Pati, Enzo Giacco, Giuseppe Vairo e Tommaso Signorelli - nel prendere atto, solo in data odierna, dell’inizio dei lavori di ristrutturazione dello stabile, e a seguito della nota del Sindaco già inviata ai vertici provinciali delle Poste, si è unitariamente deciso di chiedere il preciso cronoprogramma dei lavori di riapertura dell’ufficio, che si auspica non superiore ad una settimana, per dare certezza dei tempi di disagio ai cittadini ed alle attività produttive.
I presenti hanno, inoltre, concordato di monitorare lo stato dei lavori e, nel caso di eventuali ritardi ingiustificati, di provvedere alla convocazione di un Consiglio comunale aperto da tenersi nella frazione invitando Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza.
La politica non ha intenzione di dividersi dinnanzi ai problemi dei cittadini, tant’è che lunedì 3 dicembre alle ore 18:00 il Sindaco e la Maggioranza saranno presenti alla pubblica assemblea convocata dal gruppo consiliare “Una città nel cuore” a Campora San Giovanni.
In tale ottica, per rendere conto ai cittadini anche del momento difficile che sta attraversando l’Ente comunale e di quanto si sta facendo per risolvere le criticità esistenti, una pubblica assemblea sarà convocata entro le feste natalizie anche ad Amantea”.
Del bilancio cosiddetto riequilibrato( e di altro,in verità) gli amanteani sanno poco o quasi nulla.
Ma la verità è che forse non vogliono nemmeno sapere.
Come cantava Ivano Fossati :”forse è meglio non sapere, non sentire, non vedere, non cercare, non cercare ,…… avrò il tempo di sapere, di capire forse più”.
Eppure tutti sappiamo che “I popoli, al pari degli individui, tanto possono quanto sanno”.
Quello che siamo venuti sapere è che la ipotesi di bilancio proposta al Ministero è stata bocciata.
Che significa? facile. Basta leggeri l’art 261 del testo Unico degli Enti Locali il quale dispone che :
-L'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato e' istruita dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, che formula eventuali rilievi o richieste istruttorie, cui l'ente locale fornisce risposta entro sessanta giorni.
-Entro il termine di quattro mesi la Commissione esprime un parere sulla validità delle misure disposte dall'ente per consolidare la propria situazione finanziaria e sulla capacità delle misure stesse di assicurare stabilità alla gestione finanziaria dell'ente medesimo.
La formulazione di rilievi o richieste di cui al comma 1 sospende il decorso del termine.
In sostanza i 4 mesi sono trascorsi.
Ora sempre il 261 stabilisce che :
-In caso di esito positivo dell'esame la Commissione sottopone l'ipotesi all'approvazione del Ministro dell'interno che vi provvede con proprio decreto, stabilendo prescrizioni per la corretta ed equilibrata gestione dell'ente.
- In caso di esito negativo dell'esame da parte della Commissione il Ministro dell'interno emana un provvedimento di diniego dell'approvazione, prescrivendo all'ente locale di presentare, previa deliberazione consiliare, entro l'ulteriore termine perentorio di quarantacinque giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento di diniego, una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito il parere favorevole.
Ed è questo che è successo
E’ arrivata la bocciatura.
Ora il comune ha 45 giorni di tempo per formulare una nuova ipotesi di bilancio
Se anche questa ipotesi di bilancio non sarà approvata sarà disposto lo scioglimento del consiglio e sarà disposto l’invio di commissario
Nessuno( salvo pochissimi, forse) sanno le ragioni della bocciatura.
Possono saperlo solo i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, posto che chiedano copia della lettera del Ministero e che la comprendano
Il popolo deve ignorarla.
Il popolo non deve sapere nemmeno che il bilancio è stato bocciato perché si spende più di quello che si ha o se si incassa meno di quello che si deve!
Il popolo non deve sapere né quale è la colpa, né di chi è la colpa.
E’ un po’ come il coniuge che non sa, ne vuole sapere se l’altro lo ha tradito o lo tradisce: già, a che servirebbe?
E poi “Le corna sono come i denti. Appena spuntano fanno male, poi ce se magna”
Questa è proprio cattiva; ma forse un po’ vera!
Nove donne si trovano in parrocchia per un ritiro spirituale.
Lo scopo di questo ritiro è quello di migliorare le loro relazioni matrimoniali con i propri mariti
Il parroco rivolge loro una domanda:
– Chi di voi ama il proprio marito?
Tutte le donne alzano la mano, allora il parroco chiede loro:
– Quando è stata l’ultima volta che avete detto a vostro marito che lo amate?
Alcune risposero “oggi”, altre “ieri”, ed altre ancora “non ricordo”.
Allora il parroco invitò tutte a mandare al proprio marito un SMS con questo messaggio:
– Amore mio, ti amo tantissimo e sono orgogliosa di te, di tutto ciò che fai per me e per la nostra famiglia. Ti amo tanto.
Più tardi il parroco chiese a tutte le donne di leggere la risposta ad alta voce.
Ecco le risposte:
- Stai bene?
- Hai fatto un incidente un’altra volta?
- Non capisco che vuoi dirmi con questo messaggio!
- E adesso cosa hai fatto? Guarda che non ti perdono più!
- Ti sei fatta una canna?
- Dimmi quanto ti serve!
- Sto sognando o questo messaggio è per il vicino di casa?
- Se non mi dici per chi era questo messaggio ti do tantissime botte.
- Chi sei? Non ho il numero registrato sul cell, però mi piacerebbe conoscerti. Mandami una tua foto.