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Un elenco pratico e veloce da consultare per avere sottomano il patrimonio artistico di una Regione. I nomi dei direttori dei Musei

Il Polo Museale della Calabria, diretto da Angela Acordon,

 

con l’assegnazione di nuove Sedi è presente sull’intero territorio regionale con ancora maggiore incisività. Musei, monumenti e aree archeologiche di notevole interesse ne costituiscono un valore assoluto con enormi potenzialità capaci di assegnare alla Calabria un ruolo di primo piano nell’arte, nella cultura e nel turismo.

Ne evidenziamo alcune peculiarità.

Chiesa di San Francesco d’Assisi – Gerace (Reggio Calabria)

Già dei Frati Minori (fondazione 1252)

Direttore: Vincenzo Ammendolia

Galleria Nazionale di Cosenza (Cosenza)

Tanti i capolavori custoditi. La sezione Acquisizioni con le opere, fra gli altri, di Pietro Negroni, Marco Cardisco, Mattia Preti, Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, Luca Giordano; i dipinti della collezione di Banca Carime, avuta in comodato; la sezione Umberto Boccioni che espone una straordinaria raccolta grafica del maestro futurista, nonché la sezione, di recente istituzione, dedicata all’arte contemporanea.

Direttore: Domenico Belcastro

La Cattolica – Stilo (Reggio Calabria)

Costruita dai monaci orientali, che nei  secoli X e XI vivevano in agglomerati di grotte naturali.

Direttore: Vincenzo Ammendolia

Le Castella – Isola Capo Rizzuto (Crotone)

La torre cilindrica, di chiara derivazione angioina,  svetta centralmente all'interno della fortezza di Le Castella e ne testimonia l'impianto originario che dovrebbe risalire al XIV secolo.

Direttore: Vincenzo Ammendolia

Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”di Vibo Valentia – (Vibo Valentia)

Di particolar pregio le terracotte (VI –V sec. a. C.), alcuni bronzi  e la preziosa laminetta aurea, con testo orfico, rinvenuta in una vasta necropoli che interessa una vasta area della città moderna.

Direttore: Adele Bonofiglio

mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.       

Museo Archeologico Nazionale di Crotone (Crotone)

Propone un percorso espositivo, articolato su due piani, all’interno di ampie sale open-space.

Direttore: Gregorio Aversa

Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all’Ionio (Cosenza)

Raccoglie testimonianze materiali provenienti dal territorio della Sibaritide. Comprende cinque sale espositive, organizzate in aree tematiche.

Direttore: Adele Bonofiglio

Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)

Il Museo dell’antica Kaulon accoglie un considerevole numero di manufatti che illustrano la vita e la storia di questo straordinario lembo di Calabria.

Direttore: Rossella Agostino

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna (Crotone)

Sul promontorio di Capo Colonna sorgeva uno dei principali santuari della Magna Grecia, dedicato alla grande dea Hera Lacinia, famoso nell’antichità.

Direttore: Gregorio Aversa

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri  - Locri (Reggio Calabria)

Permette di scoprire uno scorcio della vita pubblica, privata e religiosa del centro di Locri in età greca e romana.

Direttore: Rossella Agostino

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium –  Roccelletta di Borgia (Catanzaro)

Illustra i vari aspetti che vedono la città romana di Minervia Scolacium svilupparsi tra I secolo a.C. e VII secolo d.C..

Direttore: Gregorio Aversa

Museo Statale di Mileto – Mileto (Vibo Valentia)

Espone un cospicuo e rilevante patrimonio di opere d'arte che abbraccia un arco temporale compreso fra l’età tardo imperiale e l’Ottocento.

Direttore: Faustino Nigrelli

Museo Archeologico Nazionale di Amendolara – Amendolara (Cosenza)

Custodisce reperti connessi alla storia del territorio: dall’Età del Bronzo Finale e dell’Età del ferro (XII-VIII sec. a.C.).

Direttore: Adele Bonofiglio

Museo Archeologico Lametino – Lamezia Terme (Catanzaro)

Articolato in tre sezioni, Preistorica, Classica e Medievale, la selezione dei reperti esposti evidenzia il livello culturale delle prime comunità, tra le più antiche della Calabria.

Direttore: Gregorio Aversa

Museo Archeologico di Metauros – Gioia Tauro (Reggio Calabria)

Le sale museali attestano la continuità di vita nel territorio dall’età protostorica fino ad età medievale.

Direttore: Rossella Agostino

Museo e Parco Archeologico “Archeoderi” – Bova Marina (Reggio Calabria)

Dà conto di un ricco patrimonio storico-archeologico da aree di abitato, di necropoli e di siti fortificati a controllo del territorio, inquadrabile in un ampio arco cronologico compreso tra l’età neolitica ed il VI secolo d.C. e si caratterizza per la presenza di testimonianze ebraiche; ad oggi è l'unico Parco calabrese con resti riconducibili a tale civiltà.

Direttore: Rossella Agostino

Ndr. Ed Amantea?

Amantea, definita l’area archeologica calabrese più interessante degli ultimi anni, viene rubata anche della sua storia .

E pensare che, un tempo non lontano, gli amici Rossella Agostino( nella foto), Gregorio Aversa, Adele Bonofiglio erano spesso nella nostra città, nella quale mancano, ormai, da tempo.

Speriamo che la prossima scelta elettorale degli amanteani porti al governo del nostro paese Politici( lo scriviamo apposta con la P maiuscola) che riprendano il percorso di un tempo e mostrino Amantea ai calabresi ed al mondo!

Pubblicato in Campora San Giovanni

Il professor Maurizio Cannatà insieme ai volontari del Gruppo Alybas continua a condurre i microscavi tra i ruderi delle antichissime abitazioni scoperte per caso nell’abitato di Campora San Giovanni.( vedi foto)

A sorpresa- piacevole sorpresa, in verità- stamattina, il sindaco Monica Sabatino, accompagnata dall’ex assessore Michele Vadacchino, ha fatto visita al cantiere per informarsi sul progresso delle indagini archeologiche.

Michele Vadacchino, lo ricordiamo è stato forse il primo assessore all’urbanistica di un comune , segno palese della attenzione che l’amministrazione ha dato-in passato, in verità- alla sua storia, alla sua cultura, all’arte.

Oggi- a quanto è dato sapere- non esiste più un assessore all’archeologia.

Ma la visita del sindaco forse può preludere al rinnovo dell’attenzione dell’ente a tale vitale settore della nostra storia , anche per i suoi palesi effetti e valenze turistici.

La foto mostra anche la totale emersione delle mura di quelle che sono considerabili tra le prime abitazioni di Temese.

Siamo probabilmente nella Temesa successiva “alla necropoli di Chiane, databile tra il VII ed il VI sec. a.C.”, in quei “ contesti di abitato da Cozzo Piano Grande, riferibili a resti di capanna,ma, lentamente, comincia ad interessare anche le aree che degradano verso il mare” Da Agostino-Mollo. 2007-2009 .

E siamo quasi un secolo prima del famoso 580 a.C. , data alla quale il professore G.F. La Torre fa risalire la nascita, del santuario scavato sui terrazzi collinari di Imbelli”

Si chiude così un cerchio storico che rende vivamente la idea della Temesa Ausonia e greca fino a giungere a quella romana ed alla famosa ed ancora inesplorata villa di località Principessa

Una scoperta quindi quella attuale che impone all’amministrazione comunale di valutare con serietà due opportunità che lanciamo da questo sito.

La prima è quella di convocare un primo in contro valutativo al quale far partecipare tra gli altri quanti hanno concorso e concorrono a tali importantissime scoperte. Parliamo della De Sesti Sensito, del prof G.F. La Torre, del prof Fabrizio Mollo, di Rossella Agostino, di Gregorio Aversa, del prof Maurizio Cannatà.

La seconda è quella di trovare i fondi per un altro convegno successivo a quello organizzato dal comune di Amantea ( Marchese, Tonnara, Vadacchino) il 15 e 16 settembre 2007 grazie alla collaborazione di Demetrio Metallo e della sua Principessa

Pubblicato in Cronaca

La Magna Grecia è sotto i nostri piedi in ogni angolo della Calabria

Una Magna Grecia scomparsa come la cultura che un tempo ci pose all’attenzione del mondo, ambedue forse sepolte in attesa di essere riportate alla luce.

Ed uno dei territori più ricchi di queste evidenze è sicuramente quello di Temese.

Parliamo dell’attuale territorio del comune di Serra d’Aiello, di Campora San Giovanni di Amantea , di Nocera terinese.

Campora San Giovanni, in particolare, offre ogni giorno una sorpresa.

Da uno scavo per la costruzione di una abitazione, e grazie ai tecnici progettisti che mostrano sempre la propria cultura ed il proprio amore per la storia dei nostri territori e che hanno immediatamente chiamato gli archeologi che studiamo da decenni tutto quanto viene rinvenuto sottoterra, una grande , ennesima sorpresa.

Parliamo dei resti di un fabbricato risalente, probabilmente, al V secolo A.C.

Stiamo parlando della conferma della più recente ipotesi avanzata dagli studiosi della antica Temese.

Cioè dell’insediamento abitativo coerente con la necropoli rinvenuta sempre nel’ager camporese

La ipotesi era stata avanzata in primis dal prof Gioacchino Francesco La Torre, cittadino onorario del comune di Amantea, che ha condotto le indagini sul tempio di Imbelli e che aveva ipotizzato una Temese composta da vari insediamenti sparsi sul territorio del Basso tirreno cosentino e dell’alto tirreno lametino.

A seguire il prof Fabrizio Mollo che ha condotto gli scavi della necropoli di Serra e di Campora SG

E per ultimo, ma non ultimo, dal prof Maurizio Cannatà della Università degli studi di Messina che proprio il 18 agosto ha svolto in quel di Serra d’Aiello, insieme al dr Gregorio Aversa della Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria ed al professor Fabrizio Mollo della Università degli Studi di Messina, un interessantissimo convegno dal titolo “L’antica Temesa tra Greci ed Indigeni”

Nel corso dell’incontro, ripetuto poi in Campora SG , il prof Cannatà aveva ipotizzato la presenza di un insediamento abitativo coerente con la necropoli camporese e con gli altri insediamenti già scoperti ed ancora da scoprire.

Ed ecco la prova.

A fianco delle fondamenta del fabbricato ancora da studiare una stradella, probabilmente uno spazio intermedio tra i vari fabbricati fronteggianti, ricco di quanto derivato dal crollo delle mura dell’antico manufatto.

I lavori di scavo continuano con la collaborazione del Gruppo Alybas che ormai è diventato una vera e propria istituzione grazie, tra l’altro, ai fratelli Perri ed a Margherita Perri .

Dall’esame dei rinvenimenti deriveranno altri elementi e probabili conclusioni di conferma.

Basta attendere.

Pubblicato in Campora San Giovanni

L'incontro, previsto per il 29 alle ore 21:00 presso la Piazza San Francesco a Campora San Giovanni, è di certo da non perdere, potrete così soddisfare la vostra curiosità storica, colmare le vostre lacune sulla vita del nostro territorio, ma anche rimanere sorpresi come accaduto al convegno di Serra d’Aiello

 

Dopo la serata su Temèse svoltasi in Serra d’Aiello, presenti oltre a Maurizio Cannatà, anche Fabrizio Mollo, della Università degli studi di Messina, e Gregorio Aversa, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, ecco che, seguendo lo stesso percorso storico della Temèse protostorica, arcaica ed ellenistica-romana, gli specialisti ed esperti offrono il loro sapere anche agli amanteani ed in particolare ai camporesi.

Alla serata dedicata alla storia della nostra terra, interverranno il Dott. Cannatà dell'Università di Messina, Il Dott. Armando Orlando storico specializzato sulle città di Terina e Cleta, il Dott. Macchione Adriano storico sulla città di Terina ed il Dott. Armido Cairo sulla città di Cleta.

 

L’incontro si terrà in quel di Campora San Giovanni, venerdì 29 agosto alle ore 21.00 in Piazza San Francesco.

 

Non mancate!

Potrete soddisfare la vostra curiosità storica, colmare le vostre lacune sulla storia del ns territorio, rimanere sorpresi come accaduto a Serra d’Aiello

Pubblicato in Campora San Giovanni
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