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Una storia di altri tempi quella occorsa nel paesino del tirreno cosentino.

Due donne, a volto scoperto, registrate dalle telecamere, e quindi facilmente riconoscibili, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, una con i capelli biondi, l’altra mora, entrano in una gioielleria, ipnotizzano la titolare e si fanno consegnare numerosi oggetti di valore.

Dopo aver finto di voler comprare degli anelli, come immortalato dalle telecamere, l” ammaliatrice’ ha chiesto per sei volte di avere dei gioielli che la giovane imprenditrice in stato di incoscienza le ha dato in mano senza notare che invece di restituirli venivano nascosti in una borsetta.

L’altra donna fungeva da palo, attenta a controllare che nessuno entrasse nel negozio.

Una modalità certamente insolita per compiere un colpo, ma la titolare avrebbe raccontato agli inquirenti di non essersi resa conto di quello che stava facendo se non in un momento successivo quando le due donne si erano già dileguate nel nulla.

Le astute signore sembrerebbe abbiano agito con le stesse modalità nei giorni scorsi a Campora San Giovanni.

In quella circostanza però l’imprenditore pare sia sfuggito al ‘controllo’ delle due donne scongiurando ipotetici furti.

Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Paola risultano ora ricercate.

Pubblicato in Paola

Riceviamo e comunichiamo la seguente nota del Consigliere Marcello Socievole:

Quest’ultimo episodio insieme a quelli accaduti nei giorni scorsi impone una accelerazione nell’istituzione sul territorio camporese di un presidio di forze di Polizia

Chiedo all’amministrazione comunale di gravarsi del costo dell’immobile da destinare al presidio per i carabinieri e/0 per agenti di PS che anche in turnazione garantiscano la legge ed assicurino la sicurezza ai 5000 abitanti di Campora SG.

Ho anche chiesto al Comandante della Polizia municipale di Amantea, dr Emilio Caruso, ricevendone ampia e totale assicurazione, di garantire , per iniziare, la assegnazione stabile di almeno 4 unità a 18 ore settimanali dei Vigili Urbani e di dotare gli stessi di un’auto di servizio con la quale garantire il controllo del territorio camporese.

Nella prossima settimana mi recherò da SE il sig Prefetto di Cosenza per incontrarlo e chiederò personalmente qualsiasi sforzo affinchè vicende così gravi non accadano più grazie alla presenza stabile delle Forze dell’ordine

Ndr Sposiamo pienamente la proposta del consigliere Socievole di far assumere al comune il costo del fitto della sede del presidio ricordando che ne avevamo già parlato nel ns precedente articolo.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Sono così tanti i fatti delittuosi nella Frazione Campora san Giovanni di Amantea che davvero sembra il Far West.

Furti nelle abitazioni.

Rapine nei bar.

Ed ora anche una rapina in una gioielleria.

Tutto in pochissimi giorni.

E’ sempre peggio.

Ieri sera, addirittura, una rapina nella gioielleria Millennium di Abiuso Gennaro sul corso Italia , proprio a fianco al King Bar rapinato nei giorni scorsi.

Erano circa le otto di ieri sera. L’orario di chiusura.

I malviventi hanno legato chi era presente nella gioielleria e poi hanno fatto man bassa.

Nessuno si è accorto di niente.

I carabinieri indagano.

Ora è tempo di dire BASTA!

Quello che sta succedendo a Campora San Giovanni è incredibile e nel contempo inaccettabile

E peraltro, come al solito nessuno, parla. Anche di fatti ancora più gravi. In primis l’amministrazione comunale. E la gente com89ncia ad avere paura.

L’unica voce a parlare è quella del consigliere Marcello Socievole che rompe questo ridondante silenzio.

Campora la popolosa frazione di Amantea , con più abitanti di tantissimi comuni calabresi, deve essere tutelata , non può essere più abbandonata a se stessa.

Non ci sono Carabinieri, non ci sono Poliziotti. Nemmeno i vigili urbani ci sono. L’unico presidio di Forze dell’Ordine è la Guardia Costiera, assolutamente inutile per quanto ci riguarda.

Una situazione alla quale occorre porre fine.

Ci sono paesini di duemila abitanti nei quali è presente una caserma dei carabinieri e realtà come Campora SG nella quale lo Stato non è presente come si deve e nella quale al contrario la malavita la fa da padrone.

E’ il caso di ricordare che il vecchio adagio calabrese dice che “quannu u gattu un c’è , u suriciu abballe”.

Pubblicato in Campora San Giovanni
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