La prova è nelle stesse comunicazioni rese dalla Giunta regionale
Anche oggi 11 gennaio leggiamo che “La Giunta si è riunita oggi presieduta dall'assessore vicario Franco Rossi.
Oliverio, infatti, è ancora “ristretto” nella sua patria silana.
L’Esecutivo, con l’assistenza del segretario generale Ennio Apicella, su proposta dell'assessore Rossi, ha approvato il Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile del 2019.
Ma che cosa è il turismo sostenibile?
Leggiamo che il turismo sostenibile èuna tipologia di viaggio in cui si ha ilpieno rispetto della natura e dell'ambiente esi preservano il benessere e la tradizione delle popolazioni locali.
Ed ancora che la tendenza del "km 0" si appoggia direttamente alla questione del turismo sostenibile e permette diassaporare e gustare cibi e tradizioni locali.
Una cosa buona, certamente .
Ma non è il turismo di massa , quello che manca alla nostra terra, che porta tante visite, tanti turisti , tante presenze, tanti soldi ,tanto lavoro.
Segnaliamo, infatti, che questa strana regione non pubblica i dati sul turismo calabrese
Non edita da tempo ( gli ultimi vennero editati assessore Pino Gentile)
Non ci permette di sapere quale turismo reale ha la Calabria, quel turismo distribuito per province e per comuni
Nasconde i dati per ragioni politiche, cioè per impedire che si sappia la verità e poi ci prende in giro approvando il “Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile del 2019” che, probabilmente, non verrà nemmeno posto alla pubblica evidenza.
Ed invero siamo curiosi di leggerlo per sapere se si tratta di un piano che distribuirà a pioggia qualche risorsa economica preelettorale.
Ma e’ ancora più grave che tutti faranno finta di credere che sia una cosa meravigliosa.
A cominciare dalle organizzazioni del turismo
Ai sindaci
Ed ancora peggio che la minoranza e la opposizione politica, non parleranno, segno, questo, che, forse, anche se cambiasse la classe politica calabrese la calabria continuerebbe a fingere ed a fare selfies.
Due cose. Ma chi è l’assessore al turismo?
E perchè Rossi ha questo viso triste e sconfortato?
Auguri!
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Tra tante falsità ecco che emergono le verità, forse uniche, di Domenico Lucano.
I governatori di Calabria, Mario Oliverio, e Toscana, Enrico Rossi, si sono incontrati a Catanzaro nell’ambito di un progetto per "salvare" il "modello Riace".
Per farlo hanno deciso di unire le forze.
Ed hanno invitato anche il parroco di Vicofaro (Pistoia), don Massimo Biancalani, che - così come Lucano - ha realizzato una comunità d’accoglienza di entità ridotta rispetto a quella di Riace ma che, da circa una settimana, si ritrova dinnanzi esperienze analoghe a quelle riacesi.
Nel suo intervento in conferenza stampa, Lucano ha aggiunto: «Ho conosciuto qui le persone più sensibili, più umane, che guardano agli aspetti legati al cuore e non come sta avvenendo in Italia, dove prevale solo quello che riesce a produrre consensi elettorali, una propaganda, una lotta tra poveri».
I governatori sicuramente parlano di finanziare il modello Riace con fondi regionali, sollevando il Ministero dell’interno da una grave ambascia finanziaria.
Ed infatti Lucano ha affermato:«Possiamo essere ad una svolta, oggi, in Italia, almeno come messaggio politico. Può nascere qualcosa di importante, con il contributo delle Regioni Calabria e Toscana che possono aprire un orizzonte nuovo che segna un’apertura verso una civiltà basata sui rapporti umani, di rispetto della dignità umana, e non come sta succedendo adesso in Italia con una deriva verso una società delle barbarie, del fascismo e del razzismo».
Rispetto alla questione economica, vista anche la legge 18 del 2009 della Regione Calabria che favorisce l’accoglienza degli immigrati, Lucano si è augurato che «si possa trovare una dotazione finanziaria, magari anche attraverso i fondi europei», sottolineando che la legge prevede «quello che Riace ha messo in pratica in maniera spontanea, facendo in modo che dall’accoglienza derivasse anche una opportunità per il territorio».
Ed ecco un’altra verità di Lucano che formula accuse circostanziate dichiarando: «Le aggressioni ad una esperienza nata spontaneamente, in una delle aree interne della Calabria, non ci sono solo da quando c’è in carica questo governo, perché erano iniziate prima», confermando di fatto le tesi di verifiche avviate già dal precedente ministro dell'Interno del PD, il calabrese Marco Minniti.
Non solo ma Lucano ha sottolineano che «le aggressioni riguardano anche le Ong e chi era impegnato in soccorsi umanitari. Riace è stato individuato come una punta avanzata di un sistema che non è per niente come viene descritto».
Forte l’impegno di Oliverio che ha dichiarato che «La forma di un progetto come quello dell’accoglienza di Riace deve continuare a crescere e non ci saranno ostacoli capaci di farlo morire».
Insomma un invincibile ed inarrestabile “ghe pensi mi”!
Una ferma condanna al governo nazionale che Lucano dichiara” Inumano”.
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