Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 21 dicembre 2019, alle ore 10.30 a Palazzo Chigi, per l'esame del seguente ordine del giorno:
- DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica (PRESIDENZA);
- DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di intercettazioni (PRESIDENZA - GIUSTIZIA);
- DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2017/1852, del Consiglio, del 10 ottobre 2017, sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione Europea - ESAME PRELIMINARE (AFFARI EUROPEI - ECONOMIA E FINANZE);
- DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - ESAME PRELIMINARE (AFFARI EUROPEI - AMBIENTE)
- DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle forze armate ai sensi dell’articolo 1, commi 2, lettera a), 3, 4 e 5, della legge 1 dicembre 2018, n. 132 - ESAME DEFINITIVO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);
- DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive, a norma dell’articolo 1, comma 2 e 3, della legge 1 dicembre 2018, n. 132, al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia, ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche - ESAME DEFINITIVO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);
- DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 2006, n. 314, sulla disciplina dell'assegnazione e della gestione degli alloggi di servizio per il personale dell'Amministrazione penitenziaria - ESAME PRELIMINARE (PRESIDENZA - GIUSTIZIA);
- DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento recante modifiche al D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, in attuazione dell'articolo 22 della legge 7 aprile 2017, n. 47, recante misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati - ESAME PRELIMINARE (PRESIDENZA - INTERNO);
- LEGGI REGIONALI
Esame, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, di leggi regionali; - PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE A NORMA DELL’ARTICOLO 24 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 1 DEL 2018 E DELL’ARTICOLO 1, COMMA 427, DELLA LEGGE N.208 DEL 2015;
- PROVVEDIMENTI A NORMA DELL’ARTICOLO 143 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
Proposta di scioglimento di due consigli comunali; - VARIE ED EVENTUALI
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Il sindaco della politica ed il sindaco dello Stato.
Anche Amantea ne ebbe due , il sindaco dei nobili ed il sindaco del popolo.
Ne traiamo la evidente paura di Renzi ( e non solo) di andare alle elezioni nel timore che crolli tutto il suo impero di opportunismo e di bugie .
Ne traiamo anche la forte ipotesi che Marino sapesse tutto e che pertanto ha deciso di andare in ferie.
Comprendiamo che fosse impossibile sciogliere per mafia il comune di Roma perché sarebbe stato uno scandalo mondiale. Meglio tentare di nascondere il più possibile ( non solo a Roma) una situazione di gravissima mancanza di controlli, di arroganza della politica locale, di intrallazzi, di situazioni mafiose o simil mafiose.
Lo scioglimento, poi, avrebbe dato la stura a riflessioni pesanti sulle amministrazioni precedenti considerato che la situazione di Roma nasce da lontano.
Ma era analogamente impossibile abbandonare Roma al suo destino che si intravvede difficile ed anche amaro.
Ed allora?
Allora, ecco il grande Franco Gabrielli( non per caso Prefetto di Roma!) che dopo aver messo in sicurezza la Concordia ora è chiamato a mettere in sicurezza il Comune di Roma.
Ovviamente Renzi non si è presentato alla conferenza stampa. Chissà mai perché. Magari perché se si fosse sbilanciato su Marino questi avrebbe potuto dimettersi, cosa che -se davvero fosse, oltre che credersi, pulito- in uno scatto d’orgoglio dovrebbe fare appena rientrato così da andare a nuove elezioni.
Ovviamente minculpoppianamente ( come siamo eguali nel tempo) dice subito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti "Non c'è nessun commissariamento (di Roma, ndr), ma un ruolo di raccordo del prefetto di Roma analogo a quello esercitato da quello di Milano con riferimento all’Expo".
De Vincenti, ma che dici?
Intanto è stato sciolto per mafia il decimo Municipio di Roma (Ostia) per il quale è stata nominata la commissione composta dal prefetto Domenico Vulpiani, dal viceprefetto Rosalba Scialla e da Maurizio Alicandro.
Alfano ha poi indicato le competenze del neo commissario Gabrielli : « Intendo incaricare il prefetto di Roma, insieme con il sindaco, di indicare gli interventi da fare su alcuni dipartimenti, atti e procedimenti. Otto gli ambiti su cui lavorare: indirizzo su verde, immigrazione, campi nomadi, servizi e fornitura, albo ditte fiduciarie, monitoraggio centrale unica acquisti, più controlli interni, revisione contratti servizio specie con Ama».
Ovviamente sono state varate le opportune misure per mettere in sicurezza il Comune di Roma dalle infiltrazioni mafiose e saranno trasferiti( soltanto?) diversi dirigenti.
Alfano rispondendo ai cronisti ha detto : «Non esistono presupposti per un commissariamento ma un supporto del Viminale è necessario per invertire la rotta visto che la situazione amministrativa di Roma è da correggere. Ho informato il Consiglio dei ministri di aver dato avvio a tutte procedure per l’applicazione del comma 5 dell’articolo articolo 143 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali che riguarda la possibilità di applicare determinate misure, nei confronti di dirigenti e dipendenti comunali, qualora vi fossero gli elementi con un decreto ministeriale, quali la destinazione ad altro ufficio o ad altra mansione con contestuale avvio del procedimento disciplinare»
Infine la questione più spinosa. Il debito.
Il Presidente del Consiglio ha inoltre riferito ai Ministri di aver adottato, nell’ambito di un migliore assetto amministrativo di Roma Capitale, un DPCM con il quale la dottoressa Silvia Scozzese viene nominata Commissario alla gestione commissariale del debito.
Dopo tanto la gravissima affermazione :«Il governo crede che Roma ce la farà». Nemmeno sicuri sono?
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Italia
“Sono il presidente della Regione ma nessuno mi ha ascoltato”
Poi continua : “ Non capisco perchè non sono stato nominato io. Mi avete lasciato da solo per mesi davanti a problemi enormi”
La voce di Oliverio, alta, tra l'incredulità dei ministri presenti, si ascoltava anche fuori della stanza delle riunioni del consiglio dei Ministri.
Ed inoltre : “Ancora non riesco a capire cosa impedisca la mia nomina a commissario della sanità”.
Oliverio rifiuta di accettare la incompatibilità legislativa che ne impedisce la nomina a Commissario
Già in Calabria il governatore aveva affermato : “ Ma io non mollo e sbaglia chi pensa di mettermi in un recinto.
Non sono riusciti a mettermi in un recinto nè alle primarie nè alle elezioni».
Ha parlato così nell'aula del consiglio regionale. . «Io – ha spiegato il governatore – mi sono insediato il 10 dicembre scorso. Da quel giorno e fino al 31 il governo avrebbe dovuto prenderne atto. C'era un impegno preciso: la mia nomina sarebbe dovuta avvenire durante il Consiglio dei ministri del 31 dicembre».
Non è andata così. Contro di lui ci si è messo anche l’avvocatura di stato che lo ha dichiarato non nominabile per via della nuova Legge di stabilità e nel Patto della Salute, che impediscono al governatore di assumere anche la carica di commissario.
Oliverio brandisce ancora i pareri giuridici, inviati al governo, secondo cui dovrebbe essere lui il successore di Luciano Pezzi. «Sono convinto che la Calabria abbia bisogno di un governo responsabile per uscire da una logica prettamente ragioneristica.
Mi auguro che il giochino del totonomi si chiuda al più presto. Se non sarà così, bisognerà valutare iniziative diverse. Non è possibile che la Calabria subisca ancora. Ho 62 anni e non mi intimidisco. L'unico mio punto di riferimento sono gli interessi dei calabresi». Parole decise, recapitate direttamente a Palazzo Chigi.
Parole che non hanno intimidito
Insomma per Oliverio si è trattato di uno sgarbo istituzionale e prepara la battaglia legale.
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Cosenza
Renzi nel Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2014 vanta la sua ennesima scelta evidenziando che: "Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi, ha approvato misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese. Tra queste, le seguenti misure. ..... A decorrere dal 1° ottobre 2014 sono soppresse le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale".
Praticamente vuole abolire le sezioni staccate dei TAR.
Per esempio in Calabria quella di Reggio Calabria
Probabilmente vuole concentrare la gestione amministrativa in un solo TAR per regione anche se appare ridicolo che ci sia un TAR per ogni regione quando le regioni sono fortemente diverse tra di loro. Ricordiamo che la Lombardi ha quasi 10 milioni di abitanti, e la Basilicata, il Molise e la Valle d’Aosta non arrivano in tre ad 1 milione di abitanti!
Ed ancora più ridicolo è che la Valle d’Aosta ha un TAR pur avendo 130 abitanti e si voglia chiudere TAR in città che hanno più abitanti della valle d’Aosta.
Ma è evidente che Renzi muova verso una riorganizzazione anche dei tribunali amminitrativi e non solo penali e civili
Ma ecco le reazioni
A Reggio Naccari Carlizzi, come è d’uso da destra a sinistra, grida contro la chiusura del TAR della sua città ( fanno a gara a chi rida rima e di più!)
I giuristi ricordano invece la Costituzione che nel suo articolo 125 statuisce che : "Nella Regione sono istituiti organi di giustizia amministrativa di primo grado, secondo l'ordinamento stabilito da legge della Repubblica. Possono istituirsi sezioni con sede diversa dal capoluogo della Regione" e gridano al vento richiamando inopinatamente la sentenza della Corte Costituzionale che ha recuperato ai TAR regionali competenze in costituzionalmente afferite al TAR Lazio
Altrettanto irragionevolmente si evidenzia che concentrando le competenze regionali in un unico TAR, pur diviso in sezioni, si ingolferebbe la macchina della giustizia amministrativa ed in particolare le segreterie dimenticando che il personale tutto delle sezioni soppresse afferirebbe a quelle conservate.
Insomma ci sembra che questo pachiderma Italia non debba essere mosso dalla posizione dove si trova per non turbare gli interessi territoriali, di governo, politici, economici e sociali.
Renzi, per favore continua e cambia tutto!.
Ecco la sentenza della Corte Costituzionale
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Italia
E‘ stato convocato per questa mattina alle 09.50 il Consiglio dei Ministri alla Camera dei Deputati nella Sala del Governo, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per approvare il decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento del Consiglio comunale di Scalea in scadenza oggi.
Giornata importante quella per il Consiglio dei Ministri e per Matteo Renzi, perchè alle 10 è previsto il passaggio alla Camera dei Deputati per la fiducia al neo Governo.
Ecco allora che alle 10.02 del mattino, cioè solo 12 minuti sono stati necessari al Consiglio per discutere del solo punto all’ordine del giorno il decreto di scioglimento comune Scalea, in provincia di (CS).
Come Segretario della riunione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Graziano Delrio.
"L'atto è stato assunto al fine di consentire il completamento delle operazioni di risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata."
L'affidamento della gestione dell'ente, su proposta del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sarà in capo, quanto prima ad una Commissione straordinaria.
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Alto Tirreno
Una Italia che cambia è una «Vittoria» od uno «Scandalo»?
Ognuno la vede dalla parte che gli interessa.
Chi poteva vantare migliori voti al diploma di laurea e se li vede tolti dichiara che si tratta di uno «Scandalo», anche perché si tratta di punteggi tolti proprio il giorno degli esami. E non sono improbabili ricorsi.
Chi invece ritiene che valutare punteggi espressi al di fuori delle prove concorsuali sia una aberrazione giuridica, dichiara che si tratta di una «Vittoria».
Già ma le prove d’esame sono di per sè utili o no a determinare i migliori ai quali offrire la opportunità dell’università ?
SI! Ed allora perché il bonus? NO! Ed allora perché il Bonus?
Il bonus è stato eliminato dal Consiglio dei Ministri di oggi, stante la minaccia dalla UDU che aveva preparato un ricorso con il patrocinio dello studio Michele Bonetti avvocati&Partners ed al prezzo simbolico di 10 euro di partecipazione.
Un ricorso che poteva fermare tutto.
Ora appaiono probabili altri ricorsi proposti da chi magari con il bonus sarebbe entrato in posizione utile.
Davvero forse è il caso di scendere!!
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Mondo
"Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno, ha deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia di 6 Consigli comunali: Polizzi Generosa (Palermo), Mascali (Catania), Quarto (Napoli), Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Siderno (Reggio Calabria), San Calogero (Vibo Valentia), nonché la proroga per 6 mesi dello scioglimento del Consiglio comunale di Nardodipace (Vibo Valentia)".
A distanza di pochi mesi dalle iniziative dei prefetti calabresi arriva la decisione del Consiglio dei Ministri che ha sciolto i Consigli comunali di Melito Porto Salvo e Siderno, nel reggino, e San Calogero, nel vibonese. Il 25 febbraio scorso il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, aveva sospeso il Consiglio comunale di Melito Porto Salvo ,avviando la procedura per lo scioglimento dell'organismo per infiltrazioni mafiose: il Consiglio era già stato sciolto dopo le dimissioni della maggioranza dei componenti l'organismo che avevano fatto seguito all'arresto, con l'accusa di associazione mafiosa, del sindaco Gesualdo Costantino. Il 28 giugno del 2012 lo stesso Prefetto di Reggio aveva sospeso il Consiglio comunale di Siderno dopo le dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto. L'ex sindaco si era dimesso per gravi e importanti motivi di salute, dopo aver però ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria "Falsa politica", che ha svelato i presunti intrecci tra la cosca della 'ndrangheta dei Commisso ed esponenti della politica locale. Nel settembre del 2012, infine, il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, aveva disposto l'accesso antimafia nel Comune di San Calogero al fine di accertare eventuali condizionamenti della 'ndrangheta sull'attività del Comune. (ANSA
Impugnata anche la Legge Regione Calabria n. 5 del 15/02/2013 “Sottoscrizione quota di capitale sociale della società Aeroporto S. Anna”
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Calabria