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La Calabria non finisce mai di sorprendere. Ed anche la politica calabrese non finisce mai di sorprendere.

 

Un esempio?. Eccolo!

“Il coordinamento regionale Ncd Calabria relativamente al bando emanato dall'assessorato regionale al lavoro che ha visto destinare, tra le altre cose, centinaia di precari alla Asp di Cosenza chiede alla giunta regionale facente funzioni la revoca immediata di tutte le procedure assunzionali”.

 

Si legge in una nota emessa che “Dalle notizie in nostro possesso, inoltre, non vi sarebbe la copertura finanziaria”.

Poi la dichiarazione “bomba” secondo la quale : “ i cui esponenti di NcD sono del tutto estranei alla vicenda” per cui si “ chiede l'intervento delle procure di Catanzaro e Cosenza al fine di far luce su tutta l'oscura vicenda”

Infine la richiesta di differire il tutto alla prossima giunta” Sara' la giunta Oliverio, ove mai si trovassero le giuste risorse, ad emanare un nuovo bando, trasparente e lineare, aperto ai disoccupati avente i titoli".

Difficile comprendere vicende complesse come quelle delle assunzioni coincidenti con le elezioni regionali e di cui sembra facciano parte cognomi non da poco!

Forse davvero un buona procura dovrebbe indagare!

Pubblicato in Calabria

Chiusa l’indagine sui mattatoi del Tirreno indagati 4 veterinari.
L’indagine ha riguardato i mattatoi di Fuscaldo e San Pietro in Amantea

 

Ora la chiusura delle indagini a carico di 5 persone tra cui 4 veterinari.
Tra le contestazioni il mancato controllo su quanto stava accadendo agli impianti.

Secondo la procura di Paola Giordano diversi i reati, tra cui omissioni, inosservanze nei controlli, violazioni delle normative ambientali tra cui lo scarico di reflui non autorizzato, con correlato imbrattamento dei luoghi. Ed ancora, in un caso, falso materiale ed ideologico.

Un lungo l'elenco come si nota che il procuratore capo Bruno Giordano – titolare dell'inchiesta sulle anomalie ai mattatoi del Tirreno cosentino dei reati che la Procura della Repubblica di Paola – contesta a cinque persone , tra cui quattro veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale cosentina, a carico delle quali è stato emesso il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari.

Una vicenda complessa partita dal 2013 che ha visto operare sui due mattatoi in funzione a Fuscaldo e a San Pietro in Amantea gli uomini del nucleo Ambiente della stessa Procura, i carabinieri di varie stazioni dislocate sul territorio, carabinieri del Nas di Cosenza, uomini della Guardia costiera, personale ispettivo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asp di Cosenza.

la Procura avrebbe stimato oltre 4 milioni di litri di liquami provenienti dalla macellazione di bovini e suini che non sarebbero stati scaricati nei luoghi senza alcun trattamento preventivo.

Una situazione questa che non sarebbe stata denunciata neppure dai veterinari dell'Asp locale.

Anzi in un caso un veterinario avrebbe prodotto anche un «atto materialmente ed ideologicamente falso all'evidente scopo di mascherare le sue responsabilità omissive per i mancati interventi di sua stretta competenza, riguardo le condizioni fatiscenti e inappropriate del mattatoio di Fuscaldo».

Ora la parola passa alla difesa che avrà 20 giorni per presentare una memoria difensiva o per chiedere l’interrogatorio dei loro assistiti.

Decorsi i 20 giorni la Procura della Repubblica di Paola potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per i cinque indagati.

Vi faremo sapere

stabilimento mattatoi

Pubblicato in Paola

L’avvocato N. G. non difenderà più l’Asp di Cosenza.

Con nota del 18 febbraio 2014 e diretta all’Azienda sanitaria di Cosenza l’avvocato N. G. scrive:

“Apprendo dalla stampa l’adozione di un provvedimento di interdizione dalle funzioni nei confronti del Direttore Generale dr Scarpelli, sostanzialmente per aver a me conferito alcuni incarichi professionali per la difesa in giudizio dell’azienda

Trattasi di provvedimento assolutamente non condivisibile, destinato certamente ad essere revocato od annullato, ma che, intanto, non può essere ignorato.

Per tale ragione, pur consapevole di aver svolto la mia attività professionale in favore dell’Asp di Cosenza nel pieno rispetto di ogni norma sostanziale, procedurale e deontologica con il conseguimento di utilissimi risultati comunico di dismettere con effetto immediato l’incarico di organo di supporto giuridico per la materia contrattualistica, affidatomi a titolo gratuito con delibera 1734/2011, di non essere disponibile al con ferimento di nuovi incarichi per la difesa di giudizio dell’ente

Le cause in corso daranno da me portate a termine solo per evitare ritardi e disguidi inevitabilmente pregiudizievoli per l’azienda”

In conseguenza il direttore generale ha adottato la delibera n 441 del 7 marzo 2014 dal titolo “REVOCA DELIBERA N.1734 DEL 15/06/2011”

Quale conseguenza è stata disposta la estromissione dell’avvocato N. G. dall’elenco per il conferimento di incarichi di consulenza o assistenza extragiudiziale, patrocinio e difesa in giudizio di cui alla delibera del Direttore generale n 2346 dl 9 settembre 2013

Pubblicato in Paola
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