Un immigrato ancora presente a Lucca nonostante il decreto d’espulsione aggredisce una donna.
L’aggressione poteva avere conseguenze peggiori.
Brutti cinque minuti per una turista australiana che stava passeggiando nel centro di Lucca, quando un nordafricano di origini magrebine ha provato ad aggredirla per rubarle una collana.
Il magrebino si è avvicinato alla donna e ha tentato di strapparle con la forza il gioiello dal collo.
Ha scaraventato a terra la turista che, successivamente, è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del 118 che sono corsi sul luogo dell’aggressione.
Un grazie a Piero Pacini, titolare della storica gelateria “I gelati di Piero” che insieme al parente della donna ha deciso di intervenire, dopo avere ascoltato le urla della donna.
I due sono riusciti a raggiungere il magrebino, bloccarlo e farsi riconsegnare la collana.
Un altro episodio che evidenzia l’insicurezza nelle nostre città nel silenzio assoluto dei buonisti della sinistra.
Ma il paradosso è un altro: risulta che all’uomo, pluripregiudicato, era già stato notificato un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Lucca notificato lo scorso 1 agosto, con l’obbligo di lasciare il territorio italiano fissato entro 7 giorni dal ricevimento della comunicazione.
Processato con il rito direttissimo, l’uomo è stato condotto in carcere dove attenderà la prossima udienza fissata al 18 settembre.
Pubblicato in
Italia
La polizia lo ha trovato in un albergo. Parliamo, Rinaldo Mannarino calabrese di 50 anni, residente a San Lucido (Cosenza).
Era ricercato dalla Procura di Lucca.
Deve scontare un anno e quattro mesi di reclusione per reati contro il patrimonio
L'uomo è stato rintracciato in un albergo nei pressi della stazione di Pisa.
La questura pisana riferisce che l’arresto è stato effettuato «grazie a una segnalazione del sistema informatico degli alloggiati collegato alla Polizia di Stato»
Mannarino è stato trasferito presso il carcere Don Bosco per l'espiazione della pena.
L’ordine di carcerazione era stato emesso dalla Procura di Lucca.
Pubblicato in
Basso Tirreno