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Redazione TirrenoNews

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Si è conclusa l'attività dei finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza che avevano scoperto una mega evasione fiscale internazionale nel settore della commercializzazione delle carni. Grazie a delicate indagini di polizia giudiziarie e di polizia tributaria, gli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria erano riusciti, già a fine 2012, a smascherare una società romana, con il ruolo di "cartiera" (c.d. "Missing Trader"), creata "ad hoc" per interporsi tra i fornitori comunitari e le imprese nazionali italiane clienti della stessa società.

L'obiettivo prioritario era quello, ovviamente, di evadere l'Iva. Grazie a tutto questo, le imprese nazionali "clienti" della società "filtro" hanno potuto praticare ai consumatori finali prezzi convenienti e concorrenziali. Il sistema di frode utilizzato è quello ormai tristemente noto delle "frodi carosello", utilizzato nelle operazioni commerciali illecite con operatori intracomunitari in regime di esenzione Iva al momento dell'acquisto. In sostanza, con l'interposizione fittizia di un'impresa "cartiera" italiana (che non pagherà mai le imposte dovute!), si crea la possibilità per l'acquirente finale della merce di rifornirsi a prezzi estremamente vantaggiosi e di generare un falso credito relativo all'Iva che, di fatto, non è mai stata corrisposta alla cartiera.

L'atto conclusivo è stata l'esecuzione di una verifica fiscale che ha consentito di individuare - oltre ad un giro di fatture false emesse per oltre 40 milioni di euro ed un'Iva non versata all'Erario per oltre 4 milioni di euro - altrettanti importi milionari, quali costi indeducibili da parte della società e a rilevare ulteriori elementi di responsabilità in capo ai due amministratori della società, che sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria. In un momento di particolare sofferenza economica per il nostro Paese, un'attività di indagine come quella portata a termine testimonia, ancora una volta, l'impegno profuso dalla Guardia di Finanza, nel suo ruolo di polizia economico-finanziaria a tutela dell'economia legale e del bilancio nazionale e comunitario

Arrestati 5 pregiudicati per furto di 8 quintali di pesche

Martedì, 26 Agosto 2014 13:30 Pubblicato in Cosenza

Cassano allo Ionio.5 pregiudicati, una donna e quattro uomini si sono introdotti abusivamente all’interno di una azienda agricola del cassanese

Dalla azienda stavano asportando circa 8 quintali di pesche già raccolte.

La donna è B.S ed ha 38 anni

Gli uomini sono

D.R.L di 40 anni, M.D. di 43 anni, N.P di 39 anni e D.R.M di 36 anni.

I ladri sono stati fermati dai Carabinieri e portati agli arresti domiciliari nelle proprie abitazioni

La merce è stata restituita al legittimo proprietario

Le parole dette ieri 25 agosto, dalla parlamentare Chiara Braga componente della segreteria nazionale del Partito democratico con il ruolo di responsabile all’Ambiente, in occasione degli incontri avuti da Gianluca Callipo nella provincia di Cosenza, Amantea compresa, sono le seguenti:

 

“Callipo è la risorsa migliore del Pd calabrese, tocca alla nuova generazione cambiare le cose”

E poi continuando:

“Qualche mese fa, quando l’ho conosciuto, mi ha colpito perché mi chiese di sollecitare un impegno forte del Governo a tutela del territorio e dell’ambiente in Calabria. Finora chi ha governato questa regione non ha avuto il coraggio e la capacità di intervenire in maniera efficace per risolvere le problematiche prioritarie in questo settore. È impensabile che ancora non ci sia una programmazione puntuale a favore della salvaguardia idrogeologica e per la soluzione dell’emergenza rifiuti. Solo una nuova classe dirigente, in forte discontinuità con il passato, può fare ciò che finora non è stato fatto. Gianluca fa parte di questa nuova generazione, come a livello nazionale lo sono i ministri Madia e Boschi, nostri coetanei. Tocca a noi provare a cambiare le sorti del Paese“.

Dal canto suo, Callipo, riferendosi alla risorsa ambientale in Calabria ha detto che “fa male sapere che a tanta bellezza non corrisponde altrettanta ricchezza”.

E di seguito ha continuato “I turisti dicono che abbiamo cose bellissime, ma la Calabria è conosciuta solo per cose negative.

Penso al mare da bere che qualcuno prometteva e invece i depuratori ancora non funzionano e il mare è inquinato.

Da troppi anni in questa regione non cambia mai nulla, perché è sorretta da trasversalismi di ogni tipo, che stanno caratterizzando anche queste primarie.

Dobbiamo avere la forza e il coraggio di cambiare come sta avvenendo a livello nazionale, con una nuova classe dirigente che sta provando a chiudere con un passato fallimentare che ci ha condotti sino a qui.

Affidarsi ancora una volta a chi da 30 anni ripete sempre le stesse cose senza realizzarle, significa compromettere qualsiasi prospettiva di reale cambiamento”.

“Va scelta la risorsa migliore del Pd, ma bisogna farlo in discontinuità con i metodi finora messi in campo. O si ha l’ambizione di cambiare la Regione con scelte coraggiose e innovative o la Calabria non prenderà parte al processo di rinnovamento già innescato nel Paese da Renzi“.

Su quanto detto resta un unico dubbio. A chi si riferiva Callipo ricordando il mare da bere?

Nella foto la vignetta di Francesco Cirillo al tempo dell’evento.

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