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Ecco il comunicato stampa pervenutoci:

Si annulli delibera nomina direttore sanitario Cesareo, Ospedale di Praia a Mare è struttura sanitaria di confine non di “confino”.

Le anticipazioni di stampa di questi giorni hanno annunciato il provvedimento di nomina da parte del DG dell'Asp di Cosenza del nuovo direttore sanitario del presidio di Praia a Mare con il mandato di rendere attuativa la sentenza del Consiglio di Stato n. 2576/2014.

Tale incarico risulta affidato al dirigente V. Cesareo verso cui la Cgil Comprensoriale e Regionale ha già avuto modo di denunciare anni fa l'inopportunità della nomina a Direttore sanitario dello Spoke di Cetraro-Paola per le gravi opacità che gravavano sulla sua "figura" e gli ambienti, richiamati anche in un recente libro del Procuratore Nicola Gratteri.

Non fossero già quelle bastevoli, ad esse si aggiunge, oggi, il giudizio di merito sull'operato del dirigente sanitario dello Spoke territoriale improntato ad una gestione inadeguata, autoritaria e discrezionale.

La sanità del Tirreno, i cui deficit sono sotto gli occhi di ogni cittadino e degli operatori del servizio, non può essere soggetta alla dirigenza sine vita di uno stesso dirigente, tanto meno l'Ospedale di Praia che necessita di competenze ben accreditate e ambientalmente neutre ed adegua­te a guidare una delicata fase di rilancio strategico e organizzativo.

La struttura sanitaria di Praia a Mare è sempre stata raffigurata nel suo potenziale di presidio pubblico di confine e catalizzatore di domanda assistenziale del territorio ed extra regionale. Giammai avremmo pensato che da ospedale di confine dovesse assolvere alla funzione di ospedale di "confino" per dirigenti "ingombranti".

La Cgil e la Fp Comprensoriale, unitamente alla Cgil dell'Alto Tirreno, chiedono al DG dell'Asp di Cosenza Dott. Raffaele Mauro ed al Commissario ad Acta Ing.Massimo Scura di annullare la recente delibera di nomina del Direttore sanitario di Praia a Mare e di provvedere a nuova nomina confacente agli obiettivi di rilancio della struttura sanitaria del Tirreno come attendono da tempo la popolazione, le istituzioni locali e le rappresentanze sociali.

   Giuseppe Guido                             Vincenzo Casciaro                          Mimma Iannello

Segr. Gen.le CGIL CdLT               Segr. Gen.le FP- CGIL CdLT         Resp.le CGIL Alto Tirreno

Pubblicato in Alto Tirreno

La storia è nota.

Il direttore dello Spoke, Vincenzo Cesareo aveva deliberato la chiusura il pronto soccorso di Paola.

Avrebbe funzionato solo quello di Cetraro.

 

Decisione che aveva provocato l'immediata reazione, dall'una e dall'altra parte, in un ping pong di dichiarazioni.

Senonchè il provvedimento di sospensione dell'emergenza-urgenza a Paola è stato bloccato dal Commissario dell'Asp Gianfranco Filippelli.

La mancanza di personale aveva indotto il, a spostare momentaneamente l'ago della bilancia sulla struttura ospedaliera di Cetraro.

 

Alla notizia della sospensione del provvedimento segue una immediata dichiarazione di soddisfazione di Prospettiva comune, Riformatori e area riformista del Pd.

Insieme commentano: “Così, come avevamo già annunciato nelle nostre dichiarazioni di mercoledì scorso, le rassicurazioni ricevute dai massimi rappresentanti regionali in merito alla paventata chiusura della struttura emergenza urgenza di Paola, oggi trovano conferma.

Ci spiace dover rilevare che c'è chi ha fretta di appropriarsi di una vittoria non sua, ma tant'è!

 

Per quanto ci riguarda coerentemente continueremo a vigilare affinché la specificità di ospedale spoke di Paola non vengano mortificate ed umiliate da un commissario straordinario pilatesco ed assente”.

Pubblicato in Paola

Parliamo del direttore dello spoke Paola – Cetraro .

Sulle scale dell’ASP di Cosenza si sono incontrati casual mente il direttore dello spoke Paola – Cetraro dr Vincenzo Cesareo e il direttore di Medicina del Lavoro dr Mario Marino.

Lì, i due avrebbero litigato

Questa la versione del dr Cesareo:

“Lui stava scendendo le scale mentre io stavo salendo.

Mi ha guardato con un sorriso beffardo e mi ha detto ‘ti frego sempre’.

Io mi sono avvicinato per chiedergli a cosa si riferisse e a quel punto senza alcun motivo sono stato aggredito.

Le persone presenti che sono intervenute per separarci potranno testimoniarlo.

Non è la prima volta che succede.

Nella stessa sede il giorno in cui mi sono rifiutato di dargli la mano nel momento in cui mi si avvicinava sempre con lo stesso atteggiamento derisorio, dicendogli che non lo meritava, Marino si è lanciato nei miei confronti senza però ferirmi in modo evidente”.

A fine diverbio Marino è stato portato al Pronto Soccorso dell’Annunziata dove gli sarebbe stato riscontrato un trauma cranico.

Ma su tanto il dottor Cesario osserva : ”Non capisco come abbia fatto a farsi male al capo visto che lui era in alto e io in basso”.

Poi Cesareo continua:“Mi hanno sospeso lo stipendio per sei mesi in due occasioni. Una volta perché a seguito delle lamentele dei dipendenti dell’ospedale di Paola costretti all’improvviso a pagare il parcheggio chiedevo chiarimenti sui motivi per cui in un’area ora sotto sequestro in quanto a rischio frane era stata posta una sbarra e dei parcheggiatori.

Di questo appalto affidato al fidanzato di un magistrato di Paola all’Asp Cosenza non sapeva nulla né Cedolia prima, né il commissario Palumbo dopo.

In qualità di direttore sanitario mi avrebbero dovuto informare di questa procedura invece hanno aperto un provvedimento disciplinare nei miei confronti per danno all’immagine e mi hanno sospeso dalle funzioni.

Provvedimento peraltro firmato da un presidente di commissione, il dottor De Paola ora direttore dello spoke di Castrovillari, che non poteva presiedere la commissione disciplinare in quanto già sanzionato a titolo definitivo dalla Corte dei Conti.

Ricordo che tutto ciò che riusciamo a fare per garantire da noi l’assistenza ai pazienti è grazie ai turni massacranti che ci auto imponiamo.

Con questa premessa ero estremamente felice quando finalmente mi avevano mandato dei dipendenti da Praia a Mare.

All’improvviso però dopo neanche un mese, in maniera del tutto clientelare, senza il mio nulla osta e senza giustificazione questi infermieri venivano ritrasferiti a Praia a Mare d’imperio dall’ex direttore dell’ASP di Cosenza Gianfranco Scarpelli.

Anche in questo caso denunciai tutto e il mio stipendio fu sospeso”.

Ovviamente il dr Cesario ha presentato denuncia formale presso la stazione dei carabinieri di Cetraro.

Ora la parola passa agli inquirenti.

Pubblicato in Cetraro

La Sanità in Calabria è in una condizione così vergognosa che ormai non resta che chiedere rilevanti sanzioni penali per coloro che hanno lasciato e stanno lasciando la popolazione calabrese abbandonata a se stessa ed impossibilitata a curarsi se non ha soldi per ricorrere al sistema privato, sempre e stranamente capace di dare risposte quasi immediate ai bisogni degli ammalati.

E’ inutile rivolgersi alla Politica che è e sarà la prima responsabile di questa sciagurata situazione, tesa come è a dare posti di lavoro ai propri amici, parenti, sodali, magari con il trucco della precarietà che diventa poi stabilità obbligata dopo le reazioni di piazza

Quella politica che prende semplicemente atto che quasi 300 mila calabresi all’anno per curarsi “emigrano” nel nord e dimentica che con quanto si spende per evasione sanitaria potrebbero lavorare migliaia e migliaia di calabresi .

Ed allora non resta che chiamare le forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, per accertare se chi viene pagato con fondi pubblici ed addirittura rappresenta lo Stato adempie con coscienza e capacità ai suoi obblighi

E soprattutto per sapere perché non vengono garantite a tutti i calabresi le medesime risposte sanitarie ed in particolare modo le risposte tempestive.

Cominciano i messaggi di speranza. Giunger notizia che i Carabinieri abbiano acceduto al Reparto di Odontoiatria speciale dell’Ospedale di Cetraro di cui una determina dell’Asp di Cosenza aveva preannunciato la chiusura dell’ambulatorio ed il suo spostamento dell'ambulatorio dall’Ospedale di Praia a Mare, provocando un esposto del direttore sanitario dello spoke di Paola e Cetraro, Vincenzo Cesareo.

Si tratta di un ambulatorio per le persone diversamente abili che non collaborano con i medici odontoiatri.

Sembrerebbe che la ragione dello spostamento sia motivata con la possibile dispersione di radiazioni dall'ambulatorio accanto.

Ovvia la reazione anche dell'associazione “Mamme indispensabili” che già nel dicembre scorso ha incontrato a Cosenza, nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, il direttore generale dell’Azienda, Luigi Palumbo, per cercare di scongiurare la sospensione del servizio di odontoiatria speciale, attivo presso l’ospedale Iannelli di Cetraro, destinato, come è noto, a pazienti non collaboranti e disabili, vale a dire a bambini e adulti con disabilità.

Ci si chiede come mai di fronte a supposte dispersioni di radiazioni non si adottino le opportune misure per eliminarle ma si sposto un servizio utile anche agli abitanti del cetrarese.

Ora carabinieri e procura potranno capire la verità ed assumere le iniziative, anche penali, più opportune

Pubblicato in Cetraro

Scrive il dr Vincenzo Cesareo nell’esposto indirizzato al Procuratore della Repubblica di Paola, al Prefetto di Cosenza, al Direttore Generale dell’Asp, al Comando “NAS” di Cosenza, al Collegio Sindacale Asp di Cosenza, alla Dr.ssa Flavia Favata e al sindaco di Cetraro:

«Apprendo dal quotidiano “LA PROVINCIA” di Cosenza a pagina 27 della edizione di martedì 24/02/2014 e dalla nota inviata dalla Dr.ssa Flavia Favata […] che la Dr. Giuliana Bernaudo, […] ha disposto unilateralmente, abusando del suo Ufficio, il trasferimento delle attività della Odontoiatria Sociale in luoghi diversi dalla Struttura Ospedaliera di Cetraro, ove opera da oltre sette anni, grazie all’atto deliberativo n. 2839 del 06/06/2008 firmato dal Direttore Generale pro-tempore dell’ASP di Cosenza.

Nell’illegittimo atto de quo, si ravvisa il reato di interruzione di pubblico servizio in quanto le attività di Odontoiatria Sociale devono essere espletate in strutture protette, abbisognevoli della presenza di sale operatorie, anestesisti, cardiologi ecc., proprio per le peculiarità delle sue attività.

La stessa Dr.ssa Bernaudo era stata già “illuminata” sulla questione con nota prot. 227202 del 18/11/2014 dallo scrivente sulla sua incompetenza nei confronti della Odontoiatria sociale, sottolineandole anche che l’atto deliberativo di istituzione del servizio sopra citato, non è stato mai revocato dai Direttori Generali che si sono susseguiti nel tempo e che, pertanto, con l’atto notificato alla Dr. Favata ha abusato del suo Ufficio sostituendosi, di fatto, al Direttore Generale di questa ASP.

La direzione Strategia di questa ASP, inoltre, con atto deliberativo 2631 del 19/12/2014, ha stanziato ben 104.000 Euro per allocare il Centro di Odontoiatria Speciale nel Padiglione A del Presidio ospedaliero di Cetraro.

I lavori si stanno eseguendo regolarmente e la loro consegna è prevista per il 13 marzo dell’anno in corso.

Sarebbe quindi un ulteriore danno patrimoniale alla comunità ed all’immagine dell’Azienda e di questo Stabilimento Ospedaliero.

Per quanto sopra, Voglia il Sig. Procuratore della Repubblica, aprire un fascicolo nei confronti della Dr.ssa Bernaudo per i reati evidenziati in questa nota ed informare lo scrivente in caso di richiesta di archiviazione come previsto dalla norma.

Voglia il Sig. Direttore Generale F.F. investire la competente Commissione Disciplinare di questa Asp per i ripetuti danni all’immagine ed abusi commessi dalla Dr. Bernaudo nella sua qualità di dipendente ed anche per la diffusione non autorizzata, a mezzo stampa, di notizie false che compromettono l’immagine di questa ASP, visto anche che la TAC, a distanza di oltre due anni, non è stata ancora installata e che altre attività radiologiche sono state arbitrariamente sospese senza alcuna autorizzazione, provocando anch’esse interruzione di pubblico servizio.

Voglia considerare lo stesso Direttore Generale, il licenziamento, per i gravissimi motivi suesposti, della Dr.ssa Giuliana Bernaudo, Biologa, illegittimamente preposta al governo di attività sanitarie. Lo scrivente non consentirà l’attuazione della contestata disposizione […], senza un atto deliberativo del Direttore Generale di questa ASP, per cui la Dr.ssa Flavia Favata […], non deve tenere in alcuna considerazione la nota n. 87 del 20/02/2015 fino ad eventuali nuove disposizioni della Direzione Strategica di questa ASP».

Pubblicato in Cetraro
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