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Parliamo del piccolo Carmine Ricco di 8 anni morto mentre giocava a pallone nel cortile di casa

Ricordiamo che il bambino, come emerso dalle indagini, avrebbe colpito accidentalmente con il pallone la vetrata del portone di casa

dalla quale sarebbe partita la scheggia di vetro che ha reciso l'arteria femorale.

La famiglia, rappresentata dall'avvocato Davide Rossella, ha presentato denuncia in Procura

Per il pm Anna Chiara Fasano (titolare del fascicolo) i soccorsi sarebbero stati tardivi

Per questo la Procura di Paola ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone ritenute responsabili della morte del piccolo Carmine Ricco.

Emergerebbe anche la responsabilità della baby sitter che «non avrebbe adottato un adeguato controllo del minore».

Secondo la Procura di Paola ci sarebbero state omissioni nelle operazioni di soccorso al piccolo deceduto a Cosenza.

Al medico del 118 - uno degli indagati - viene contestato inoltre di non aver dialogato opportunamente con la centrale operativa del 118.

Tra gli indagati risultano un infermiere - accusato di "imperizia assistenziale" - e l'autista del 118 che non avrebbe individuato una pista idonea all'atterraggio dell'elisoccorso. 

A nulla, infatti, è valso l'intervento dell'elisoccorso che ha trasportato Carmine all'ospedale di Cosenza dove dopo qualche ora è morto proprio a causa di quella profonda ferita.

Secondo la Procura il piccolo doveva essere trasportato d'urgenza al pronto soccorso più vicino, ovvero al "Iannelli".

NdR. Ci poniamo una sola domanda: sarebbe ancora vivo Carmine se ci fosse stata una vetrata infrangibile?

Pubblicato in Alto Tirreno

Guardia Piemontese - Quattro persone sono state raggiunte da informazione di garanzia per la morte del piccolo Carmine Ricco.

 

Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola, Anna Chiara Fasano, ha chiuso le indagini sulla tragica morte del piccolo Carmine Ricco, deceduto tragicamente a soli 8 anni.

 

Carmine Ricco era il figliolo di un albergatore delle terme Luigiane molto noto in paese.

Morì il 29 giugno scorso, a causa delle gravissime lesioni da taglio alla gamba destra procurate dall’accidentale rottura dei vetri del portone d’ingresso dello stabile dove abitava la sua famiglia.

Un evento drammatico che lasciò tantissimi costernati ed addolorati.

 

Carmine era rimasto a casa, affidato, in assenza dei genitori, ad una babysitter.

Uno degli avvisi di garanzia è stato inviato proprio alla babysitter.

E nell'avviso di conclusione indagini, il PM ipotizza il reato di abbandono di minori e incapaci.

 

Tre informazioni di garanzia sono state notificate anche all’autista, al medico ed all’infermiere del 118.

Agli stessi viene contestato di aver atteso 55 minuti sul luogo dell’incidente l’elisoccorso, invece di trasportare il piccolo Carmine al più vicino ospedale di Cetraro (10 minuti di viaggio) dove, sostiene il Pm, il paziente avrebbe potuto esser stabilizzato, procedendo con una emostasi e una emotrasfusione, per poi eventualmente essere trasportato in condizioni di maggiore tranquillità e in elicottero presso un centro in grado di effettuare un intervento di chirurgia vascolare

Il Pm si è avvalso delle perizie dei dottori Vercillo e Cavalcanti.

Ora agli indagati restano assegnati gli usuali venti giorni previsti dal codice per produrre proprie memorie o farsi ascoltare dallo stesso magistrato, che subito dopo deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio che, allo stato dei fatti, appaiono più che probabili.

Pubblicato in Paola
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