La domanda se con la manovra di Heimlich la bambina si sarebbe potuta salvare si impone, non altro che per ricordare un atto di coraggio che è stato dimenticato e sottovalutato, come la nostra sollecitazione alla amministrazione comunale di un riconoscimento dovuto e giusto
( Signor sindaco so che avete tanti e gravi problemi, ma siete sempre in tempo, però!)
Una terribile tragedia è avvenuta sulla spiaggia libera di marina di Lizzano, in provincia di Taranto. Una bambina di appena due anni è morta soffocata da un acino d'uva.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai Carabinieri, la piccola avrebbe eluso il controllo dei genitori addentando il frutto, ma poi non è riuscita ad ingoiarlo, andando subito in debito di ossigeno e diventando cianotica.
La mamma e il papà della piccola si sono accorti subito di quanto stava accadendo hanno subito allertato i soccorsi, i quali sono giunti velocemente sul posto dal lido Conca del Sol, il più vicino all’appezzamento di spiaggia libera dove la famiglia si trovava.
Purtroppo tutti i tentativi di aiutare la bimba sono stati inutili.
Nel frattempo è giunta sul posto un’ambulanza che ha trasportato la piccola al più vicino presidio sanitario, l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma le sue condizioni apparivano ormai troppo gravi.
La bambina, infatti, ha cessato di vivere poco dopo il suo ricovero
Gli alimenti pericolosi
Dalle pile ai pistacchi, sono tanti gli oggetti e alimenti a rischio soffocamento per i bimbi.
Come è accaduto pochi mesi fa alla piccola di tre anni a Vimercate morta a causa di acino d’uva.
Ma cosa si può fare per evitare queste tragedie?
Per scongiurare incidenti, innanzitutto il bambino deve mangiare a tavola, seduto con la schiena dritta. Non deve mangiare mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, è in movimento, corre o si trova in auto: meglio creare un ambiente rilassato e tranquillo, evitare distrazioni e non dargli del cibo se sta piangendo o ridendo.
Alimenti di forma tondeggiante, come ad esempio uva, ciliegie, olive, mozzarelline, pomodorini, polpettine: tagliare in pezzi piccoli (circa 5 mm).
Prestare attenzione nel rimuovere i semi e i noccioli. Alimenti di forma cilindrica, come ad esempio wurstel, salsicce, carote: Tagliare prima in lunghezza (a listarelle) e poi in pezzi più piccoli (circa 5mm), mai a rondelle. Prestare attenzione nel rimuovere eventuali budelli o bucce.
Il ministero della Salute segnala la top ten degli elementi pericolosi cui fare attenzione quando un bambino sotto ai 4 anni entra in casa nostra: giocattoli smontabili, pile al litio, magneti, detersivi, tappetti delle penne, palline di ogni tipo e materiale. E ancora monete, ciondoli e bottoni.
Le manovre salvavita
Troppo spesso le manovre salvavita rimangono mere sconosciute quando invece un primo intervento può "fermare il tempo" e riuscire a bloccare il danno cerebrale della vittima. Quasi tutti gli malori si verificano a casa o scuola. Ma la parola d'ordine è: niente paura, tutti possono farcela. Il medico segnala anche un errore frequente in situazioni estreme: "Inutile tentare col dito una manovra disperata, agendo sulla bocca.
Così si lacerano le mucose e si trascura il massaggio cardiaco, che invece può tenere in vita il bambino.
La compressione toracica, dimenticando il corpo estraneo che ostruisce le vie aeree, è l'unico modo per far arrivare l'ossigeno al cervello in attesa dell'intervento dei rianimatori del 118"
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Campora San Giovanni
Un fatale un rigurgito ha soffocato nel sonno un neonato.
I soccorsi, allertati dai genitori, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Una immane tragedia quella occorsa oggi nel Comune di Paola.
Nel primo pomeriggio di oggi un neonato di tre mesi e mezzo residente nel comune tirrenico con la sua famiglia, è morto in seguito al classico rigurgito che lo ha soffocato.
Il piccolo stava dormendo nella sua culletta quando i genitori si sono accorti che lo stesso emetteva degli strani gemiti.
La coppia ha allertato immediatamente il 118 che, una volta giunti presso l’abitazione del neonato, non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
La vicenda di questo angelo volato in cielo ci porta alla mente quella del nostro “vigilino” delle strisce blu che, in servizio, ha salvato un bambino di tre anni
Ed insistiamo verso la “nostra” amministrazione perché IMMEDIATAMENTE in consiglio comunale riconosca il valore civile di “Chico”e gli assegni un giusto premio!
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Paola
Chi è “Chico”? E’ un vigilino delle strisce blu.
Un giovane serio, sposato e padre di un bambino di tre anni.
Che cosa ha fatto? Una cosa bellissima.
Pioveva e si era riparato sotto una pensilina in Piazza Mercato Vecchio.
Ad un certo punto vede un’auto parcheggiare in tutta fretta.
Ne piomba fuori un signore che apre lo sportello posteriore e tira fuori un bambino stringendolo tra la braccia.
Grida e lo scuote in modo scomposto.
Chico ,al secolo Francesco Ianni, intuisce immediatamente che qualcosa non va.
Corre all’altro lato della piazza e vede il bambino di circa 3 anni, verde in viso con gli occhi strabuzzati come quelli di chi non riesce a respirare.
Capisce subito cosa sta succedendo.
E’ preoccupato perché il bambino non tossisce ( la tosse è la prima difesa in caso di ingestione di un corpo estraneo).
Chico ricorda immediatamente di aver seguito un corso durante il quale ha imparato la manovra di Heimlich utile a far sputarea una persona in difficoltà un corpo estraneo in gola.
Prende il bambino dal padre impaurito( e chi non lo sarebbe in questi casi?) ed esegue la manovra.
Uno, due, tre, quattro, cinque colpi tra le scapole.
Sembra tutto inutile.
Poi, come ci ha detto il vigilino, forse, “qualcuno” ha visto la scena ed è intervenuto.
E lui si è trovato la mano che reggeva la bocca del bambino piena di sangue.
La gola del bambino si era liberata .
Chico era riuscito a salvarlo!.
Un altro amanteano accompagna padre e bambino al poliambulatorio ed alla sede del 118 per le cure del caso.
Chico resta lì, nella piazza.
Gli tremano le gambe, tanto che deve poggiarsi ad un’auto.
È pallido.
Realizza non quello che ha fatto ma quello che sarebbe potuto succedere in caso negativo.
Intanto qualcuno è corso a vedere e conforta lo scosso soccorritore complimentandosi con lui.
Più tardi ritornano il bambino ed il padre.
“ Come posso ringraziarti?” gli chiede il padre del bambino appena salvato
Chico alza gli occhi al cielo e dice “ Ringrazia lui….”
Una bellissima riposta , vero?.
Noi diamo visibilità ad un gesto di coraggio ed avvedutezza, ad una risposta forse ancora più bella, ma, nel mentre già lo facciamo noi con questo articolo, invitiamo i genitori del bambino salvato a chiedere all’amministrazione comunale di premiare Chico, segnalando la sua bravura ed il suo atto di coraggio.
Ma, comunque, invitiamo l’amministrazione comunale a dare attenzione ai fatti positivi che interessano il personale che opera nel nostro comune e che sono una garanzia per chi lo frequenta.
Non sarebbe certo male che il sindaco , o chi per la Giunta, desse la giusta ed opportuna rilevanza a quanto fatto da questo straordinario giovane, premiandolo come giusto!
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Primo Piano