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la-rupe-di-amanteain questa breve nota vorrei sottoporre alla vostra attenzione, in forma schematica e succinta, una minima parte dei disastri che assillano Amantea, dal Vostro arrivo.

Domenica 30 Gennaio in vista della partita di calcio fra Amantea 1927 e Rossanese, avete deciso di rendere inagibile il campo sportivo. Questo vostro sconsiderato gesto non ha permesso a oltre mille tifosi Amanteani di vedere l’incontro e tifare per i propri beniamini. Voglio ricordarvi che la squadra locale non ha potuto usare il proprio stadio per tutto il girone di andata (16 partite), costretta a giocare in uno stadio diverso del proprio.

Avete avuto 4 mesi per trovare una soluzione ma, probabilmente eravate “impegnati” in vostre faccende di cui non è dato sapere, probabilmente non legate al vostro “impegno” di risanare il deficit amministrativo.

Circa tre anni orsono sono stati posti dei quesiti all’Amministrazione uscente e da Voi ereditati che puntualmente non hanno avuto nessuna risposta. Il mare di Ulisse inquinato, le facili autorizzazioni che hanno deturpato il centro storico, le perplessità sull’ufficio comunale del demanio e le assegnazioni dei lotti estivi, i cancelli che ostruiscono una strada demaniale che attraversa un villaggio turistico. Questa era l'imbarazzante coerenza di un sindaco che pretendeva di governare una città tramite slogans, frasi fatte e, cosa inaudita, seguendo gli umori “famigliari”.

E’ stato imbarazzante vedere un Comune comportarsi come una parrocchia, invitando i bambini a rivolgersi a Babbo Natale per ricevere qualche piccolo cadeau! E la sorridente Giunta cosa faceva? Niente, non sapeva cosa dire e cosa fare, balbettava articoli del regolamento, appellandosi alla facoltà di non rispondere.

Signori Commissari, poche righe ancora per ribadire quello che tutti i cittadini, e i malcapitati che passavano e passano da Amantea, pativano e continuano a patire ogni giorno e in ogni angolo della città. Strade dissestate, molte delle quali impercorribili, franose e piene di voragini, alcuni dei veri e propri “buchi neri”, molte prive di illuminazione. Il pericolo per le persone, automobilisti e pedoni, era e resta all’ordine del giorno, oltre i danni ai mezzi. A Catocastro come al Centro Storico, a Campora come ad Acquicella, nelle contrade tutte, la situazione era ed è la medesima: abbandono, degrado, incuria, ad iniziare proprio dalla viabilità oltre alla carenza di servizi primari per i cittadini. Un velo pietoso sul fac simile del cosiddetto porto sul quale si è lucrato alle spalle dei diportisti, costretti a pagare una retta annuale per un posto barca utilizzabile solo 5 mesi l'anno a causa della chiusura della bocca del porto che costringe alla fame decine di persone che dipendono dalla pesca con le loro barche prigioniere nel porto insabbiato. Quindi non avete, non solo provveduto alla manutenzione delle strade, con disagi e malcontento ormai diffuso nella popolazione, ma neppure si è pensato a fare di Amantea una città degna del Suo antico e glorioso passato.

Ovunque in città regnano degrado, abbandono ed emarginazione sociale. Una “strada” se così si può chiamare, che esprime pienamente questa triste situazione è stata asfaltata l’unica volta nel 1982. Da allora è stata dimenticata da tutti, anche dagli Dei. E’ un luogo che giace nell'incuria e che si presenta scarsamente accogliente e percorribile per i suoi abitanti, i loro familiari e gli stessi spericolati cittadini che si avventurano nel percorrerla. Si tratta di una via comunale che collega, Campora San Giovanni, alla contrada Marano. Il degrado e le oltre 500 buche, è ben visibile. Dalla sporcizia, dalla vegetazione ai bordi non curata, dal dissesto e dall’assenza totale di manutenzione. In aggiunta da circa due anni non è illuminata e le persone sono costrette a percorrerla servendosi di torce improvvisate.

L’ incuria in città era e rimane sotto gli occhi di tutti e sotto il naso di tutti. Basta recarsi sul lungomare e dare una sbirciatina a ciò che galleggia indisturbata sul mare di Ulisse. Solo un breve accenno ai “cerotti” che coprono il corpo del paese. Dall’ ex convento dei Gesuiti, al palazzo Florio in pieno centro. Senza dimenticare lo stato in cui versa il monumento ai caduti. E’ una storia infinita di ostacoli, negligenza ma anche di scelte che hanno portato questa Amministrazione a privilegiare altri interventi e a lasciare indietro la parte alta del centro storico i cumuli di immondizia, ratti e pericolosi scarafaggi rossi. L’area del cosiddetto Centro storico costituisce, per la rilevante presenza di elementi storico-architettonici, il fulcro dell’identità cittadina e al tempo stesso rappresenta una delle zone con maggiore capacità di condizionare la trasformazione della città.

Voi, cari Commissari, sarete liberi di non credere allo “scemo del villaggio”, additato dalla ex Amministrazione come “pazzo” e ricordandogli costantemente che la sua era “un’ingenua allucinazione”.

La logica di derisione del gregge, ancora oggi, si innesca facilmente alla vista del minimo segno di diversità. Il “Ciuoto” fonda la propria forza sulla presunta normalità (di cui è difficile dare una definizione) che lega un membro all’altro, imponendo l’emarginazione di tutto ciò che fuoriesce dai ranghi delle consuetudini e convinzioni che garantiscono esclusività e appartenenza. Il Paese (ovvero la maggioranza), prende “coscienza”, si fa per dire, solo di fronte al folle che ne giustifica l’esistenza.

Non a caso Amantea, unico paese al mondo, celebra i matti il 21 luglio di ogni anno. Per finire….. “La corruzione” nel nostro sistema di governo cittadino significava replicare e perfezionare in ogni centro di potere gli ingredienti base della corruzione sistemica. Per vedere tutta la virtù di Mosè, diceva Niccolò Machiavelli, è necessaria tutta la miseria di Israele. Più prosaicamente, si coglie in questo quadro la piena sintonia con quel grumo di interessi opachi che accomuna ampi e trasversali segmenti di certa classe dirigente verso un obiettivo condiviso: estendere il proprio invisibile dominio cleptocratico, rendendo più efficiente e sicura l’appropriazione congiunta della smisurata rendita della corruzione.

Se tutto questo è vero, i cittadini dovranno trarne, in modo concreto e preciso, le conseguenze politiche, e in primo luogo quella che i sociologi, i politologi, i futurologi sono il più delle volte sulla strada sbagliata quando cercano di dipingere l’avvenire di questa nostra amata cittadina bagnata dal Mare di Ulisse.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik in collegamento dai meandri della città.

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totoLa crisi di Governo è in atto da mesi. Conte non ha più la maggioranza che lo sostiene e Mattarella, il Presidente della Repubblica, è corso ai ripari. Ha accettato le dimissioni di Conte e ha dato mandato esplorativo al Presidente della Camera On. Fico per vedere se c’è ancora la volontà e la possibilità di formare un nuovo governo con la stessa maggioranza che formava il vecchio. Tutti, ma proprio tutti, incontrati da Fico hanno detto e ripetuto che Conte è la persona giusta per formare un nuovo governo. Bene. Sembra tutto fatto. Un corno! Siamo ancora in alto mare. I nodi da sciogliere sono ancora tanti e riguardano non solo il patto di legislatura, il programma ma anche i nomi dei Ministri. E Renzi ogni giorno che passa allunga la lista delle condizioni. Stamattina i capigruppo della maggioranza si riuniranno a Montecitorio da Fico per confrontarsi sui temi e punti programmatici e per raggiungere un eventuale accordo. Accordo ancora in alto mare. E se le trattative dovessero fallire? C’è solo un governo tecnico che ci porta a votare a giugno. Ma il voto anticipato nessuno lo vuole. Tutti i partiti hanno paura del voto ed hanno perfettamente ragione. Più della metà che oggi siedono sugli scranni di Montecitorio e di Palazzo Madama non hanno la probabilità di essere rieletti. Resterebbero a casa, disoccupati, essendo senza arte né parte, precettori del reddito di cittadinanza. Allora, molti dovranno turarsi il naso, e accettare le condizioni dettate da Renzi. Programma di legislatura. Benissimo. Ma ecco i punti indigesti specie al M5 Stelle: Mes, Tav, Ponte sullo stretto, gronda, terzo valico, vaccini, banchi a rotelle, Arcuri, giustizia, etc. Tutto questo si farà? Benissimo. Si va avanti. Noi ci stiamo fa sapere Renzi. Ma poi c’è anche il Recovery Plan, il reddito di cittadinanza, la prescrizione. Alcune riforme approvate dal Governo precedente dovranno essere abrogate. Se il M5Stelle e il Pd diranno di sì, allora è fatta. Nascerà dalle ceneri un altro Governo con la stessa maggioranza allargata ad alcuni Deputati e Senatori, responsabili, reclutati dai piccoli raggruppamenti. Ma a me pare che le condizioni poste da Renzi e da Italia Viva siano indigeste al Pd e al M5stelle. Fico chiuderà la partita domani, poi salirà al Colle e riferirà al Presidente Mattarella il quale dovrà decidere: Mandare definitivamente a casa Conte, governo istituzionale o scioglimento delle Camere. Al voto, al voto, gridano Salvini e la Meloni. E gli italiani? Stanno a guardare. Sbigottiti, increduli, annoiati. Il Paese è allo sbando, i vaccini non arrivano, il morbo avanza, le condizioni economiche, sociali e sanitarie sono allo stremo, e i signori del Palazzo litigano, pensano a fare cadere un governo per rifarne uno uguale, con gli stessi uomini e con lo stesso Premier fallimentare. Ascolteremo poi Conte quando si presenterà alle Camere e poi Renzi, Zingaretti, Di Maio che diranno con faccia tosta senza vergognarsi: Cari italiani, abbiamo scherzato. Ma noi, quando ci daranno la possibilità di andare a votare non scherziamo, con un semplice segno di croce con la matita copiativa vi manderemo definitivamente a casa. Un altro lavoro vi aspetta. Quello parlamentare non fa per voi.

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ministroDon Pietro De Luca, parroco di Paola, alla fine della Santa Messa affonda il Ministro degli Esteri l’On. Luigi Di Maio. Don Pietro, un sacerdote da godere. Dice sempre quello che pensa e non ha paura. Per lui Luigi Di Maio è un incompetente, ha appena un diploma di scuola media superiore e un curriculum vitae nobile ma popolare. Vendeva bibite nello Stadio San Paola di Napoli. Come può fare ora il Ministro degli Esteri? Di Maio, per lui, è un povero figliolo e l’Italia ha fatto un grave errore nel votarlo. Ha concluso: il vostro parroco sembra un cretino, ma non lo è. Il suo discorsetto è finito sui Social e apriti cielo! Molti lo hanno criticato perché secondo loro ha trasformato l’altare in un palco da comizio elettorale. Certe cose non si devono dire in chiesa e poi durante l’omelia. Ma Don Pietro ha parlato alla fine della Santa Messa e ha detto quello che la gente pensa oggi. Stravagante? Forse. Ma cretino no. E poi perché criticarlo. Si vuole mettere il bavaglio anche ai preti? Vogliamo introdurre la censura? In Italia comanda Baffone? Ma non è morto e il comunismo non è stato sconfitto dalla storia?

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vincenzo2020
Stamani mi sono recato al Comune di Amantea, ho buone ed importanti notizie da dare alla città.
1- Scuola Media Mameli; è pervenuto finalmente il progetto esecutivo della RTP di Verona, ora in tempi brevi sarà inviato al soggetto verificatore – IN /ARCH di Milano-  per la preventiva validazione per come stabilito dal codice degli appalti- art. 26 –D.Lgs. 50/2016-
Entro il mese di Ottobre, se non ci saranno imprevisti, mi è stato riferito,  partiranno le procedure di affidamento dell’appalto dei lavori.
Grazie al finanziamento accordato dalla Regione pari a 5.914.731,57  milioni di euro; il progetto si realizzerà prima con la demolizione del vecchio edificio e poi con la ricostruzione della nuova struttura scolastica.
Amantea avrà certamente un nuovo edificio scolastico all’avanguardia ad elevate prestazioni energetiche ed elevata sicurezza sismica.
2- Sede vecchio Municipio; è stata fatta la consegna dei lavori parziali per i lavori di ristrutturazione del vecchio edificio del centro storico, i tempi dettati dal crono programma per la consegna sono di circa 9 mesi.
3- Parcometri; nei giorni scorsi avevo sollecitato di velocizzare la procedura per l’avviamento della gara d’appalto. Oggi mi è stato riferito che stanno pregando la documentazione per indire la gara per l’affidamento del servizio.
4- Lungomare; ho sollecitato una verifica sulla disponibilità della quota parte rimasta nei bilanci comunali, del famoso mutuo di 2 milioni e 500 mila euro destinato alla realizzazione del nuovo lungomare. 
Notoriamente, quasi la metà di tale importo, venne girato dall’amministrazione Sabatino, per la realizzazione di altre opere ritenute all’epoca dei fatti più urgenti.
L’idea che si vuole perseguire per la ristrutturazione del lungomare, è quella di utilizzare le risorse riconosciute dalla protezione civile a seguito della calamità del dicembre scorso, con il residuo del mutuo, a patto che tale residuo esista ancora e sia presente nelle casse comunali.
5- Strada alternativa di collegamento per località Camoli; i questi giorni mi è stata segnalato che la strada secondaria individuata per raggiungere Camoli, presenta in alcuni tratti delle criticità, per tale ragione ho chiesto di effettuare un intervento di pulizia e di rimozione del terreno di riporto con il mezzo meccanico Terna, che con molta mi è stato confermato che verrà effettuato in questa settimana.
Il caldo non ci ferma, portiamo avanti insieme il nostro progetto civico “NOI PER AMANTEA”

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fabio sicoliVi invitiamo a leggere il pensiero di un nostro giovane concittadino, in merito al trasloco degli uffici comunali, a onor del vero il pensiero è di qualche giorno fa , ma per nostri problemi tecnici non ci è stato possibile proportelo prima, ci piace comunque il pensiero di una città viva propositiva e aperta al dialogo.

Presto vi proporremo, in esclusiva ed in contrapposizione, la lettera inviata dal comitato "centro storico" al prefetto di Cosenza.

> Salve,

> chiedo scusa se rubo qualche minuto al lettore che gentilmente si sta

> soffermando a leggere queste righe e che ringrazio.

> Vorrei focalizzare l'attenzione su un evento a suo modo "epocale" che in

> questi giorni sta accadendo nel centro storico: l'inizio della fase di

> trasloco degli uffici comunali verso la sede provvisora presso il campus

> Temesa.

> Lo spostamento è dovuto alla messa a norma dei due edifici comunali.

> Contrariamente a qualcuno, personalmente ritengo questo spostamento come

> un'opportunità da cogliere, ovviamente se ogni attore coinvolto sarà

> capace di metterci del suo (in positivo).

> Ebbene, lancio una "provocazione", un'idea che ha come scopo una seria

> riqualificazione in più ambiti:

> - cultura;

> - gestione della cosa pubblica;

> - formazione scolastica.

> Perchè non.......

> 1) Trasformare i due attuali edifici comunali in centro culturale,

> museale (galleria d'arte permanente, archeologia) e casa

> dell'associazionismo?

> 2) Rendere agibile la struttura delle ex scuole medie rimuovendo il

> piano superiore in modo da creare un polo pubblico con sede di

> municipio, polizia municipale, auditorium e magari anche protezione 

> civile; il tutto con ampi parcheggi ed in pieno centro cittadino?

> 3) Fare in modo che la Provincia renda disponibile per le scuole medie

> il nuovo edificio originariamente nato per ospitare la ragioneria,

> situato vicino al mai inaugurato palasport.

> Proviamo ad immaginare un centro storico sede di un polo culturale

> capace di ospitare eventi (mostre, dibattiti, presentazioni) e di dar

> spazio all'esposizione magari anche dei beni archeologici dell'intero

> territorio comunale.

> A pochi passi dal centro storico e vicino la zona centrale di Amantea

> poi troverebbe spazio un luogo in cui il cittadino, accededendovi

> facilmente, accedere agli uffici comunatli.

> Un luogo magari con attorno un verde curato per bene.

> Infine, come ultimo pezzo di un puzzle, con l'impegno serio di tutte le

> forze politiche e dei cittadini, i ragazzi della scuola media, i docenti

> ed i collaboratori potrebbero avere finalmente lo spazio che attendono

> da anni.

> Il trasferimento degli uffici comunali, quindi, potrebbe essere l'inizio

> di una seria riflessione e quindi trasformarsi in una splendida

> opportunità.

> Per fare questo servirebbero pochi proclami e solo fatti.

> Iniziamo da uno: una tavola rotonda, un dibattito aperto a TUTTI sul

> tema.

> Che ne dite?

> Alfredo Sicoli

onorevoleIl provvedimento adottato dal consiglio regionale della Calabria nei giorni scorsi sul ripristino dei vitalizi ai consiglieri regionali, un provvedimento che – dice il relatore – «si commenta da sé», ha fatto provare rimpianto per quelle persone, davvero onorevoli, che, per essere tali, si impoverirono cadendo quasi nell’indigenza. Tra questi vi fu l’onorevole Roberto Mirabelli (1854–1930) di Amantea, il quale, grande assertore del sapere, combatté contro gli errori, i pregiudizi e le falsità, condusse una battaglia politica di rinnovamento morale fondata sulle idee e sui grandi temi nazionali.

Per il suo modo di concepire la politica fu considerato un intruso da boicottare e da sconfiggere, «un nemico al quale impedire con ogni mezzo l’accesso al Parlamento», ma che Giolitti, nel 1902, definì «la migliore intelligenza della Sinistra radicale presente in parlamento».

Nel 1886, «con qualsiasi sacrificio di pecunia», guardando in alto, al passato e al futuro, diede inizio alla sua carriera politica.

Per far fronte alle spese delle campagne elettorali dovette ricorrere a tre mutui accesi col Banco di Napoli e offrendo come garanzia i terreni di famiglia. Uno di 97.000 lire rogato in Napoli dal notaio Luigi Maddalena il 15.12.1886; un altro di lire 27.850 rogato dello stesso notaio con scrittura ipotecaria del 5.8.1887; il terzo di lire 94.500 con scrittura ipotecaria del 19.12.1897. Le ipoteche vennero iscritte sui terreni nominati «Tonnara», «Catalimiti», «Campora», «Cozza» o «Fravitte» e «San Giovanni», fondi comuni ed indivisi fra la madre e la sorella Carolina.

Dal 1886 al 1897, in Calabria, partecipò a sette competizioni elettorali per la Camera dei Deputati risultando eletto solo due volte: nel 1890 e nel 1897.

Eletto la prima volta nel collegio di Paola, deluso dalla marcata politica clientelare, in Parlamento dichiarò che la lotta elettorale «è una baraonda, una zuffa, una guerricciola tra candidati, a ferri corti: meschina, avida, indegna di popoli civili. Nessun’alta idea, nessun nobile sentimento: domina sfrenata, petulante l’ambizione, la microscopia degli interessi individuali». Fu rieletto, ancora in Calabria, nel 1897 quando con altri 21 parlamentari costituirono il gruppo repubblicano.

Successivamente, pur avendo ricevuto dalla sua terra più ingiurie che rispetto, passò al collegio di Ravenna e, sostenendo sempre i problemi della Calabria, dichiarò che avrebbe tenuto alti i suoi interessi negletti.

(Ferruccio Policicchio)

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alfonzoAMANTEA, CITTA' DI COLORO CHE NON SANNO PENSARE AL LORO FUTURO ? : In questi giorni penso spesso a come la maggior parte degli amanteani siano incapaci di pensare al loro futuro, a ciò che potrà loro succedere domani, preferendo vivere pensando soltanto all'oggi; ciò penso osservando il comportamento di molti cittadini che girano e si assembrano senza mantenere la distanza di sicurezza e senza indossare la mascherina, cioè senza pensare a ciò che questo loro comportamento potrebbe causare domani; ciò penso osservando il comportamento dei genitori di migliaia di ragazzi e ragazze delle scuole elementari e medie che non si pongono e non cercano di risolvere il problema di ciò che succederà a settembre, alla riapertura delle scuole, quando con le nuove regole sulla distanza tra alunni saranno necessari più spazi a disposizione mentre ad Amantea ve ne saranno di meno...PENSO e con un po di tristezza mi chiedo: forse il nome Amantea deriva dal greco a-mantèia? nel greco antico mantèia era la capacità di saper prevedere il futuro, ciò che accadrà domani, mentre il prefisso a(alfa) era privativo, negava; Amantea, dunque, come luogo abitato da gente che non sa guardare al futuro, che non sa pensare al proprio domani...PENSIERO ERETICO DEL QUALE CHIEDO SCUSA A TANTI BENPENSANTI DELLA CITTA'

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gianfraNei giorni scorsi l’ex Assessore del Comune di Amantea Gianfranco Suriano, a dire il vero sempre attento alle varie problematiche del nostro territorio, era intervenuto pubblicamente sollecitando la regolare erogazione di alcuni servizi pubblici essenziali da parte dell’Ente.

A tal proposito, apprendiamo da fonti interne al Comune di Amantea che nei prossimi giorni dovrebbe finalmente ripartire il servizio di pulizia e spazzamento delle vie cittadine, un servizio necessario al decoro del nostro territorio e fondamentale per la tutela della salute pubblica. 

Tale notizia, proprio in una fase difficile come quella che sta attraversando anche la nostra Città, è da accogliere positivamente anche in funzione della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza covid-19 che partirà dal prossimo 4 maggio e che prevede l’inizio graduale di un percorso che tutti ci auguriamo ci riporti, quando prima possibile, alla normalità.

Ora non ci resta che attendere l’effettivo inizio del servizio in questione.

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socevoleSono certo che tra i lettori del nostro sito sono pochi quelli che non conoscono Giancarlo Socievole, per gli altri basti dire che è stato per tanti anni un funzionario del Comune di Amantea che ha ricoperto in vari momenti cariche istituzionali importanti. 

Da responsabile del Commercio a quello dell'Economato fino a ricoprire anche quello di Comandante dei Vigili Urbani . 

Il suo impegno personale è stato encomiabile in tutti questi anni e il suo lavoro è stato sempre pronto alle esigenze dei cittadini per cui Giancarlo ha meritato la stima di tantissime persone, dei colleghi e degli Amministratori del nostro Comune.

Senza cedere alle facili emozioni ricordiamo come questo suo impegno abbia attraversato anni importanti di crescita della nostra città e altri momenti di situazioni delicate in cui la nostra comunità ha dovuto affrontare problemi alquanto gravosi ma sempre con la serietà e la disponibilità che lo ha contraddistinto.

Ci sarebbe ancora tanto da dire sulla figura di Giancarlo Socievole, ma preferiamo augurargli tanta serenità e porgergli un affettuoso saluto e un grazie a nome di tanti concittadini con le parole di un grande narratore ebraico Isaac Singer "il futuro non è ancora arrivato e non è dato prevedere cosa porterà. Il presente non è che un attimo e il passato è un'unica grande storia . Coloro che non ascoltano e non ne raccontano ,vivono soltanto per quell'attimo ,e non è abbastanza ." 

Auguri caro Giancarlo per una lunga e serena vita nell'affetto della tua famiglia e nella stima dei tuoi tanti amici .

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organico comunaleDa indiscrezioni circolate all'interno degli uffici del Comune di Amantea, pare, che la nuova Commissione Straordinaria stia in procinto di approvare una nuova pianta organica.

Visto nell'ultimo anno i diversi pensionamenti avvenuti all'interno del Comune di Amantea è divenuta una priorità per la Commissione Straordinaria rimodulare la pianta organica e quindi i funzionari all'interno dell'Ente.

Le indiscrezioni parlano, pare, di un ritorno alla Polizia Municipale del Comandante Dott. Emilio  Caruso, altre voci ben informate ci indicano come probabile l'Anagrafe, Stato Civile ed l'ufficio Scolastico oltre che ai Servizi Sociali Eugenio Mannarino, mentre gli uffici Finanziari, gli uffici Economato è Tributi passerebbero al dott. Gaetano Vigliatore.

Tutte voci, ancora da confermare, ma pare che siano abbastanza attendibili, vi terremo aggiornati

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