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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

“Ci rivolgiamo di nuovo al lettore non troppo distratto, per onore di chiarezza e verità.

Dopo le nostre giustificate lamentele riguardanti la disattenzione dell’Ente rispetto al rischio idraulico ad Acquicella,

dopo avere spalato fango per ben tre volte nelle ultime settimane, abbiamo raccolto la piena disponibilità del Sindaco e dell’assessore Ianni Palarchio i quali, in prima battuta, hanno emesso una Ordinanza finalizzata al ripristino e manutenzione dei fossi di guardia su tutto il territorio Comunale.

Aggiungiamo che, all’esito di ulteriori contatti, su invito dei suddetti Amministratori, data l’urgenza e la particolarità della situazione di cui parliamo, stiamo fornendo ulteriori e specifiche elaborazioni ai fini di una Ordinanza specifica mirata a risolvere efficacemente le compromissioni del sistema idraulico di Camoli inferiore che hanno causato le alluvioni di maggio, del 20 e 21 agosto, e tutte quelle precedenti, alcune delle quali veramente disastrose.

Accogliamo dunque con soddisfazione la disponibilità di Pizzino e di Ianni Palarchio a procedere con la dovuta urgenza e determinazione, atteso peraltro che la questione va avanti oramai da circa venti anni, aggiungendo che l’auspicato riordino del sistema idraulico di Camoli inferiore assume carattere di imprescindibilità considerato che riguarda un’area interessata da un movimento franoso noto all’Istituzione.

Esprimiamo pertanto la speranza che l’intervento incida effettivamente e induca chi di dovere a:

•          Ripristinare i fossi di guardia preesistenti e comunque opportuni, secondo la planimetria che Noi di Acquicella sud abbiamo elaborato all’esito di recenti incontri tra proprietari di terreni e persone interessate;

•          Realizzare cunette con griglie all’incrocio tra fossi e stradelle in modo da consentire una facile manutenzione degli apprestamenti;

•          Manutenere i fossi di guardia come imposto dalla Legge e dal buon senso;

•          Mantenere desta l’attenzione circa il rischio idraulico che incombe su Acquicella sud;

•          Integrare i sistemi di sicurezza idraulica, in riferimento alle diffuse tecniche di coltivazione ove queste richiedano approcci adeguati.”

NdR.

La correttezza ed onestà del comunicato stampa sono assolute.

Lo sono quando ricordano che si tratta di una questione che va avanti di oltre venti anni. Forse di più, secondo quanto è nella mia memoria, e che sottolinea una disattenzione totale della politica degli ultimi 4 lustri almeno e che oggi emerge più fortemente od è avvertita più intensamente.

Ma, se ci è lecito ricordarlo, questa disattenzione è assoluta se si evidenzia che il problema viene affrontato con una ordinanza!

Perché non il classico regolamento di Polizia Rurale?

E poi il comune ha mai avuto un regolamento di Polizia Rurale?

No. Ve lo dico io. Ed infatti non ha nemmeno mai avuto un vigile dedicato esclusivamente alle zone collinari e di campagna magari per contestare i contadini quando sversano terra nelle cunette o nei fossi di scolo tra i poderi o quando non li puliscono.

Che serve emanare una ordinanza se nessuno poi la fa rispettare?

Caro Sergio è tempo di cambiare tante cose, forse tutto!

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Amantea Futura

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

“Ci rivolgiamo di nuovo a quel lettore non troppo distratto, per dirgli che a tre mesi dall’ultima alluvione di Acquicella, ecco la doppietta del 20 e 21 agosto.

Meno grave, perché ad Acquicella avevamo provveduto alla pulizia dei fossi terminali, ma di nuovo stiamo spalando fango.

Non è lo spalamento che ci disturba, siamo gente con i calli alle mani, ma piuttosto la raccapricciante latitanza del Comune al quale avevamo fatto assegnamento.

A seguito dell’ultima alluvione di maggio scorso, di cui ricorderai, caro lettore non distratto, abbiamo inoltrato al Comune solleciti corredati da elaborazioni tecniche e documentazione fotografica, sottolineando il pericolo incombente e proponendo per soluzione un’Ordinanza che stabilisca il ripristino e la manutenere dei fossi di guardia a Camoli inferiore, previo incontro con i proprietari interessati di cui è stato fornito elenco e indirizzi.

Costo zero a carico dell’Ente, solo un po’ di impegno da parte degli Amministratori i quali, ricordiamolo, sono lì per governare!

Eppure, nonostante i solleciti, le segnalazioni verbali e protocollate, le carte e le relazioni, ecco di nuovo il fango sulla strada ad ogni pioggia, senza che sia stato fatto niente.

Né più né meno come l’Amministrazione precedente, ricordi, lettore caro?

Quella dell’Ordinanza sbagliata, mai corretta e mai eseguita, e degli operai mandati alla vurri vurri.

Capirai, caro lettore non troppo distratto, come non possiamo che essere incazzati.

Viene da domandarsi: a che serve un’Amministrazione se non a governare il territorio raccogliendo le sollecitazioni, se del caso giovandosi della collaborazione offerta dai cittadini?

E invece:

NON UNA CONVOCAZIONE;

NON UNA COMMISSIONE;

NIENTE, NIENTE, NIENTE, NIENTE.

Solo la cosa più semplice da fare, operai e mezzi mandati qua e là a danno avvenuto, che fanno quello che possono, con ulteriori costi per l’Ente.

Non era meglio prevenire?

Non è vero che la sottovalutazione dei problemi e l’assenza di prevenzione produce danni, disastri e diseconomie?

Perché non è stata indetta l’apposita Commissione consiliare?

Forse la cosa non è di pubblico interesse? Forse non sono sufficienti tre mesi di tempo per convocare una Commissione?

Forse non è stato sufficiente averne parlato con l’Assessore competente il quale ha detto che avrebbe sollecitato il Presidente di Commissione?

A che serve l’Assessore?

A che serve la Commissione?

A che serve il Presidente di Commissione?

Forse avremmo dovuto fare più anticamera affollando ulteriormente (e inutilmente) i corridoi del Comune? Non è sufficiente come cittadini mostrarsi disponibili a collaborare?

Ma chi se ne fotte del fango, facimm a ‘mmuina, feste e celebrazioni?

In verità, caro Lettore, temiamo che intorno a questo Sindaco ci sia un vuoto, altrimenti, di fronte al pericolo che stiamo prospettando e i danni per privati e comunità che stiamo segnalando, qualcuno avrebbe dovuto attivarsi con preoccupata ed estrema premura.

E invece, ribadiamo, NIENTE. E siamo incazzati!

L’efficienza e la capacità di un’Amministrazione comunale si misura con la competenza, certo, ma anche con la prontezza e l’impegno con cui si affrontano i problemi, e ciò di cui parliamo, se ancora non s’è capito, E’ UN PROBLEMA GRAVE, UNA MINACCIA IDROGEOLOGICA INCOMBENTE di cui in questi ultimi tre mesi abbiamo visto solo un segno.

Caro Lettore non troppo distratto, è lecito a questo punto affermare che la politica sia una cosa troppo seria per essere intesa con la “leggerezza” che purtroppo registriamo ad Amantea. E non aggiungiamo altro, perché siamo troppo incazzati.

Ci accingiamo a rinnovare la questione al Nostro Sindaco, in quanto titolare della Sicurezza pubblica, ma non nascondiamo la delusione per l’assenza totale di risposte sinora riscontrata.

Subiamo danni, temiamo un disastro. E per favore, smettiamola di domandarci perché la Politica arrivi sempre dopo la Magistratura.

E temiamo un disastro!!!!

I Racconti

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