Scutellà: «37,7 milioni solo per la nostra regione». Ecco alcuni importanti progetti finanziati
CORIGLIANO-ROSSANO – Venerdì 13 Maggio 2022 – Ambiti Territoriali Sociali (ATS), sono oltre 12 milioni di euro i contributi ammessi al finanziamento, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per la Provincia di Cosenza e 37,7 milioni per tutta la regione Calabria. Importanti risorse che serviranno a realizzare attività di inclusione sociale per soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora.
È quanto fa sapere la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, annunciando l’importante campagna d’investimenti sul sociale che il Governo, soprattutto sotto l’impulso del Movimento, ha avviato sulla Calabria.
«Alcuni interventi – dice Elisa Scutellà - porteranno ad un rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà per i quali gli Ambiti Territoriali di Corigliano-Rossano, Montalto Uffugo, Cosenza, Rende, Trebisacce, San Marco Argentato e San Giovanni in fiore sono stati ammessi ad un finanziamento di 211.550 euro ciascuno al fine di sostenere le capacità genitoriali e prevenire la vulnerabilità delle famiglie e dei bambini».
«Ulteriori progetti che hanno ricevuto il via libera dal Ministero afferiscono ad altri ambiti di intervento quali il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzione del burn out tra gli operatori sociali, progetti per i quali riceveranno rispettivamente 210.000 euro Amantea, Rende, Corigliano-Rossano e Praia a Mare; l’attuazione di percorsi di autonomia per persone con disabilità per gli Ambiti Territoriali di Montalto Uffugo, Cosenza, Corigliano-Rossano, Rende, Paola, Amantea, San Giovanni in Fiore e Cariati che beneficeranno di un finanziamento complessivo pari a più di 5 milioni di euro. Un elenco non esaustivo di tutti i progetti ammessi al finanziamento ma sufficiente a dimostrare la portata delle preziose risorse che il nostro territorio riceverà grazie ad un percorso iniziato con l’ex ministro Catalfo e portato avanti con caparbietà dal Movimento 5 Stelle per non lasciare sole le famiglie, gli anziani ed i disabili più in difficoltà».
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Sotto l'occhio ardente dello Stromboli e l'azzurro del Tirreno.“Con navi io giunsi e naviganti miei, fendendo le salate onde ver gente d’altro linguaggio, e a Temesa recando ferro brunito per temprato rame, ch’io ne trarrò”.
Basta solo guardarsi attorno, osservare le colline, fare magari una passeggiata all’aria aperta per scoprire la peculiarità del paesaggio, a volte selvaggio e incontaminato, colorato dall’argento dei propri ulivi, gli alberi sempreverdi e molto longevi di cui la Calabria ha fatto il suo punto di forza dell’economia regionale.
Oggi, infatti, è ai i primi posti tra i produttori di oli italiani. In Calabria, la produzione dell'olio è da sempre molto importante e curata. Questo perché, fino a qualche tempo fa, era l'unico sostentamento e poi perché quasi tutti hanno uno o più uliveti, mentre chi non ce l'ha spesso s'impegna a raccogliere quelle d'altri facendo a metà col raccolto.
È un lavoro molto impegnativo che dura, a volte, anche mesi. La presenza dell’ulivo è documentata almeno sin dal tempo dei Greci, tra l’VIII e il VII secolo a.C., quando la pianta arrivò nell’Italia meridionale importata dall’Asia Minore, ma si deve ai romani, con l’introduzione di importanti innovazioni e il perfezionamento delle tecniche olearie, l’enorme sviluppo e la diffusione di questa cultura antichissima.
Un ramoscello d’olivo, portato nel becco di una colomba, annunciò a Noè la fine del diluvio. Non è la sola leggenda che avvolge l'olivo e lo rende immortale. Zeus decise di dare in dono Atene e l'Attiva al Dio che avrebbe fornito a questa terra il dono più utile. A sfidarsi Atena e Poseidone. Poseidone fornirà il cavallo, Atena l'olivo. Zeus giudica vincitrice la dea sua figlia, sostenendo che il cavallo è per la guerra mentre l’olivo è per la pace.
Cielo azzurro /Campo giallo/ Monte azzurro/ Campo giallo/ Per la pianura deserta/ Sta camminando un olivo/ Un solo/ Olivo . Federico Garcia Lorca
Gigino A Pellegrini & G el Tarikin collegamento dalla Palestina
INRCA, l'Istituto nazionale ricovero e cura anziani e IRCCS l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona, con il “Progetto REHABOT” - "il futuro della riabilitazione" diventa realtà.
Il Ministero della Salute ha approvato il finanziamento del progetto REHABOT dell’IRCCS INRCA che prevede la realizzazione, in Calabria, di una palestra tecnologica per la riabilitazione neuromotoria dell’anziano.
“Offrire trattamenti riabilitativi personalizzati e avvicinare gli anziani alle nuove tecnologie, sempre più essenziali nel mantenimento della propria indipendenza e qualità della vita”. A dichiararlo, in una nota, è Fabrizia Lattanzio, Direttore Scientifico dell’IRCCS INRCA, a seguito dell’approvazione, da parte del Ministero della Salute, del progetto dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anzianidenominato REHABOT.
Il finanziamento - da 337.514 euro - stanziato dal Ministero della Salute, Direzione Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità nell’ambito del bando acquisizione attrezzature in conto capitale 2019-2020, sarà destinato alla creazione di un laboratorio di neuro-riabilitazione robotica presso la sede dell’INRCA di Cosenza. L’obiettivo è quello di realizzare uno spazio tecnologico innovativo, finalizzato al trattamento dei deficit funzionali del paziente anzianofragile e il potenziamento della capacità dell’Istituto, diventato un centro di riferimento geriatrico e gerontologico a livello nazionale ed internazionale.
“Il progetto nasce dall’esperienza positiva maturata nei Laboratori dei Presidi Ospedalieri di Ricerca di Ancona e Fermo - dichiara laDr.ssa Fabrizia Lattanzio - con la volontà di valorizzare le attività di ricerca e di cura dedicate agli anziani, che caratterizzano il nostro istituto. Il progetto porterà un miglioramento anche della qualità del servizio offerto ai cittadini, favorendo la conoscenza e l’utilizzo di dispositivi riabilitativi anche a casa e offrendo un’esperienza di cura unica. Inoltre l’ingresso dell’INRCA nella Rete IRCCS delle Neuroscienze e Neuroriabilitazione sarà una ulteriore opportunità di crescita”.
La realizzazione del laboratorio è coerente con le priorità del Parlamento e del Consiglio Europeo del programma “Salute per la crescita”, che persegue la crescita economica anche grazie al miglioramento dello stato di salute dei cittadini, all’innovazione nell’assistenza sanitaria, al perfezionamento delle competenze e delle informazioni disponibili su patologie specifiche e all’individuazione di buone pratiche per la prevenzione.
La disponibilità delle nuove attrezzature consentirà, inoltre, il rafforzamento dell’integrazione e della collaborazione della sede di Cosenza con quelle di Ancona e Fermo, in cui è già attivo un laboratorio di riabilitazione robotica. L’integrazione interregionale e multidisciplinare delle diverse competenze su scala di Istituto favorirà la progettazione di modelli di trattamento innovativi anche per patologie complesse.
Per il Dr. Luigi Pranno, Responsabile dell’Unità di Riabilitazione Intensiva:“L’attività scientifica del polo tecnologico di Cosenza sarà stimolata dalla ideazione e progettazione di attività di ricerca per le persone in condizione di fragilità. Le attrezzature rappresenteranno un’innovazione tecnologica, attualmente non disponibile a livello della Regione Calabria, che garantirà la crescita di competenze trasversali anche del personale clinico.”
Le nuove tecnologie della riabilitazione
MYRO (Tyromotion) è un tavolo a scopo terapeutico, che utilizzando in modo innovativo oggetti reali ed esercizi fisici, favorisce il ripristino delle abilità motorie e grafiche e delle abilità spaziali-esplorative.
GaitRite (CIR Systems) è un tappeto sensorizzato in grado di acquisire e analizzare il movimento del piede per monitorare e migliorare il cammino.
WALKER VIEW (TecnoBody) è un tapis roulant che attraverso dei sensori valuta gli appoggi del piede, permettendo di correggere la deambulazione in tempo reale.
TYMO (Tyromotion) è una pedana Wireless utilizzata per gli esercizi di equilibrio e di controllo posturale.
PABLO (Tyromotion) è un dispositivo terapeutico per la riabilitazione di pazienti con disfunzionalità motorie nel braccio e nella mano, principalmente utilizzato nella riabilitazione neurologica.
EKSO è l’esoscheletro riabilitativo automatico, rivolto alle persone con disabilità motorie degli arti inferiori, come ad esempio paraplegia, tetraplegia parziale o totale, sclerosi multipla. Grazie ad un complesso sistema di sensori, consente al paziente di camminare passivamente, attivamente oppure assistito.
L’IRCCS INRCA
L'Istituto nazionale ricovero e cura anziani (INRCA) è l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblico riconosciuto in Italia per la specializzazione in ambito geriatrico e gerontologico. Opera per tutelare la salute ed il benessere delle persone anziane, specialmente quelle non autosufficienti. L’Istituto persegue non solo l’eccellenza delle prestazioni assistenziali erogate nelle sue strutture sanitarie, ma anche una ricerca scientifica di alto livello sui meccanismi della longevità, della fragilità dell’anziano e loro cause. Il ruolo e le finalità dell’INRCA fanno riferimento a due ambiti fondamentali e fortemente integrati fra loro: la ricerca traslazionale, nel campo biomedico epidemiologico e clinico a livello nazionale ed internazionale e l’attività assistenziale, con prestazioni di ricovero e cura di alta specialità. L’IRCCS INRCA è l’unico Istituto interregionale con sedi nelle Marche, in Lombardia e in Calabria.
Sul sito on-line di Repubblica che vi segnaliamo con il link in basso la videodenuncia del ragazzo pakistano malato di Hiv:
"Chiuso nel Cara per errore: aiutatemi"
Mian Nadeem Abbas, pakistano, da anni abitante di Amantea, con un regolare permesso di soggiorno, è stato trasferito per errore nelle strutture di quarantena accanto al Cara di Isola Capo Rizzuto, nei pressi di Crotone.
Motivo?
Era di fronte alla struttura di Amantea che per qualche giorno ha ospitato un gruppo di sopravvissuti ad uno sbarco, in seguito spostati a causa delle proteste che hanno bloccato il paese, e anche lui è stato costretto a salire sul pullman che trasferiva i migranti a Isola Capo Rizzuto. Nonostante abbia mostrato a tutti i suoi documenti, da giorni si trova nella struttura che ha filmato nel video inviato repubblica.it, senza sapere perché.
Sieropositivo e affetto da epatite B e C, quando ha capito che i suoi compagni di viaggio erano stati in contatto con positivi al Covid 19 ha iniziato ad avere paura.
Perché per lui, con un sistema immunitario compromesso, il coronavirus può essere mortale.
Negli audio inviati a Repubblica, di cui ascoltiamo un estratto, chiede: "Aiutatemi, sembra che mi abbiano arrestato"
https://video.repubblica.it/cronaca/la-videodenuncia-del-ragazzo-pakistano-malato-di-hiv-chiuso-nel-cara-per-errore-aiutatemi/364298/364854?videorepmobile=1
Una nuova ordinanza contingibile e urgente è allo studio da giorni del dipartimento Ambiente della Regione Calabria e dell'assessore al ramo, Sergio De Caprio. Quest'ultimo aveva, infatti, già nei giorni scorsi annunciato il varo di imminenti misure emergenziali senza però fornire alcun dettaglio sulla direzione verso cui la giunta regionale si sta orientando per guadare l'ennesima crisi che sta travolgendo l'intero ciclo di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
E nei fatti il più stretto riserbo viene mantenuto anche adesso sui contenuti dell'ordinanza che però dovrebbe vedere la luce a breve se non altro per evitare il collasso del sistema in piena stagione estiva. Da Cosenza a Reggio Calabria passando per Vibo Valentia, la regione è letteralmente in ginocchio e invasa da rifiuti. E se in riva allo Stretto l'esasperazione è diventata incendiaria, a Cosenza e a Vibo Valentia si moltiplicano esponenzialmente i quantitativi di immondizia accumulati per strada.
La redigenda ordinanza sarebbe varata per i soli mesi estivi e, quindi, in previsione di un incremento della produzione dei rifiuti. Di norma in Calabria vengono prodotte circa 800 tonnellate di scarti al giorno ma nei mesi caldi l'asticella è destinata ad innalzarsi provocando nuove e imprevedibili conseguenze e impattando contro un sistema già in difficoltà nella gestione dell'ordinario. La precedente ordinanza emanata lo scorso maggio dalla presidente della Regione, Jole Santelli, ha infatti solo superficialmente scalfito un sistema sull'orlo del baratro. Nessuna delle discariche pubbliche inserite in quel provvedimento nei fatti è oggi attiva se si esclude Cassano allo Ionio e San Giovanni in Fiore mentre nel frattempo è scaduta anche la convenzione sottoscritta con la Regione Puglia per smaltire altrove una parte dei rifiuti prodotti dall'Ato Reggio Calabria.
In un tale contesto l'unica via percorribile e, pare sia proprio quella attualmente al vaglio della giunta, sarebbe ricorrere ad un aiuto da fuori regione smaltendo gli scarti in discariche situate oltre i confini regionali. Diverse sarebbero le ipotesi al vaglio, tuttavia, ancora nessuna di queste formalizzate. Sembra infatti che le trattative siano ancora in corso.
Articolo di Luana Costa da Lacnews24.it
C'è ancora attività sismica nel sottosuolo calabrese.
Secondo i rilevamenti dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) dopo i terremoti che più volte nei mesi scorsi hanno svegliato la città di Amantea, ci sono state altre scosse più contenute nelle ultime ore.
Già tra Febbraio ed Aprile i sismografi ne avevano registrate diverse, nella giornata di oggi comunque tre scosse si sono registrate nel Tirreno meridionale in prossimità della Costa calabrese, la più vicina a noi è stata registrata di magnitudo ML 2.1, alle ore 11:06:10 con coordinate geografiche (lat, lon) 38.93, 15.68 ad una profondità di 172 km, e comunque al largo delle coste tra Amantea e Lamezia Terme, praticamente poco percettibile nell'entoterra, ma come vi abbiamo già spiegato in un precedente articolo, sintomatica di un processo di caricamento dell'evoluzione sismica.
Come si vede si tratta di terremoti molto leggeri, classificati tra il 2 e il 3 della scala Richter.
Vale a dire che si tratta di scosse che possono essere avvertite solo da persone che abitano in edifici alti, di queste se ne verificano, nel mondo, un migliaio al giorno.
Catanzaro – “Con la modifica al programma di azione e coesione complementare al Pon Cultura e Sviluppo sono state assegnate le risorse necessarie ad interventi nuovi o già programmati ma in ritardo di attuazione nelle nostre aree e poli di attrazione culturale e naturale. In totale il Ministero ha stanziato più di 129 milioni di euro e di questi circa 8 milioni sono destinati al potenziamento degli asset culturali della nostra regione”. Questo l’annuncio del deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, componente della Commissione Cultura alla Camera. “In particolare si finanzia l’intervento già programmato a Palizzi, per il recupero del Castello, già dichiarato Monumento Nazionale dal Ministero ai Beni culturali, con la cifra di 2 milioni di euro e altri 4 interventi di nuova programmazione. Nel territorio di Tortora, per la valorizzazione del percorso tra Enotri, Lucani, Romani e Longobardi andranno 2 milioni, la stessa cifra è destinata al restauro e riqualificazione del lido comunale di Reggio Calabria. A Lamezia Terme, per la valorizzazione dell’ex carcere di San Francesco di Paola andranno 1 milione e centomila euro e, infine, più di 870 mila euro sono destinati al patrimonio culturale di San Martino di Finita, in provincia di Cosenza. Stiamo cercando di coltivare - continua il pentastellato - con sempre più convinzione quella sensibilità nei confronti del nostro patrimonio culturale e, con essa, la coscienza critica, necessaria per pretendere tutela e conservazione adeguate ed esigere una piena fruizione dei nostri beni culturali. Valorizzare la bellezza del nostro patrimonio naturale, storico, artistico e culturale, anche attraverso il recupero delle più antiche identità e delle tradizioni locali, è fondamentale anche per il turismo, che resta un settore strategico per la nostra regione. Con questi interventi - conclude Melicchio - il Ministero continua a dimostrare come la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale siano obiettivi prioritari dell’azione di governo, in linea con le richieste della nostra forza politica.”
Alessandro Melicchio
portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Prosegue l’attività di vigilanza degli uomini e le donne della Guardia Costiera di Vibo Valentia.
Nell’ambito dell’attività di contrasto all’abusivismo demaniale e ambientale, è stata condotta una mirata attività di verifica su una delle spiagge più suggestive e frequentate della “Costa degli Dei”.
L’attività eseguita dalla Guardia Costiera ha portato ad individuare l’esecuzione di lavori di livellamento e terrazzamento a ridosso dell’arenile; Lavori quest’ultimi eseguiti senza alcun titolo, ed in totale spregio delle pertinenti norme vigenti, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale e ricadente altresì nei S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario).
I trasgressori sono stati denunciati penalmente alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per deturpamento di bellezze naturali in violazione dell’art. 734 del codice penale e del decreto legislativo n. 42/2004 in materia di tutela dei beni paesaggistici.
L’intervento condotto dai militari della Guardia Costiera ha quindi consentito l’accertamento dell’ennesimo reato commesso ai danni dell’ambiente costiero in una area di altissimo pregio paesaggistico ed altamente frequentata nel corso della stagione balneare.
Tale attività rappresentano un ulteriore sviluppo di quella già effettuate nei mesi di giugno e dicembre sulla medesima area, finalizzate alla tutela dell’ambiente costiero calabrese minacciato da condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente .
L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia Costiera, proseguirà senza soluzione di continuità al fine di salvaguardare e preservare lo stesso garantendone la fruibilità per la collettività.
Catanzaro – “Il Ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione della Calabria più di 17 milioni di euro, che consentiranno alla nostra regione di effettuare interventi di messa in sicurezza nelle scuole.” Questo è l’annuncio del deputato calabrese del M5S Alessandro Melicchio, componente della Commissione Cultura alla Camera. “L’attuale condizione strutturale delle scuole italiane rappresenta uno dei punti più critici del nostro sistema scolastico. I nostri ragazzi si trovano oggi a frequentare edifici non nuovissimi e potenzialmente pericolosi, - continua il pentastellato - ambienti non adeguati che non sempre rispettano le norme di sicurezza. A questo si aggiunge l’incuria e la scarsa manutenzione da parte dei proprietari degli immobili, quasi sempre Comuni o Province, e il fatto che, come sappiamo, gran parte del nostro Paese è purtroppo caratterizzato da una forte sismicità. Il Governo è al lavoro con interventi urgenti ed efficaci, dopo che per troppi anni le risorse ministeriali sono rimaste chiuse in un cassetto, annunciate ma mai effettivamente assegnate. Per questo ha stanziato altri 320 milioni di euro, dei quali 17.318.854 euro sono destinati alla Calabria, nell’ambito della Programmazione unica nazionale 2018-2020, che si aggiungono ai 510 milioni già assegnati agli enti locali lo scorso 10 marzo, sul fronte dell’edilizia scolastica e per la messa in sicurezza di strutture che possano accogliere al meglio i nostri studenti. Riteniamo prioritario - conclude Melicchio - garantire ai nostri ragazzi scuole sicure e ospitali, dotate di tutti gli strumenti necessari per assicurare loro la migliore esperienza educativa possibile.”
Alessandro Melicchio
portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere alla cura anche amatoriale dell'orto, purché effettuata non più di una volta al giorno da massimo due componenti per nucleo familiare.
Cura degli orti, contenimento della fauna selvatica anche in aree urbane e attività selvicolturali: un’ordinanza del presidente Enrico Rossi dà disposizioni per lo svolgimento di queste attività sempre nel pieno rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19.
Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può, inoltre, accudire gli animali allevati. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoriale purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare.
Per quanto riguarda il controllo e il contenimento della fauna selvatica anche in ambito urbano, gli interventi dovranno avvenire nel pieno rispetto di quanto previsto dai citati Decreti della Presidenza del Consiglio dei
Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19 e pertanto tramite la cattura o con interventi di controllo in forma singola. Le guardie venatorie volontarie incaricate dalla polizia provinciale di effettuare gli interventi di controllo possono giustificare lo spostamento all’interno del comune o verso altri comuni sulla base di quanto riportato nella scheda di intervento di controllo inviata alla Polizia provinciale.
A seguito della riapertura delle attività selvicolturali a livello nazionale, è disposta la proroga del periodo di taglio per 15 giorni al fine di consentire il completamento delle attività di taglio e di esbosco, anche a tutela della stabilità dell’assetto idrogeologico e della prevenzione degli incendi boschivi e degli attacchi fitopatogeni correlati al cumulo di biomassa sul terreno causata dalla interruzione dei lavori forestali.
Oltre alle imprese selvicolturali, anche i proprietari e possessori di boschi possono completare i tagli usufruendo della proroga. Così come per l’agricoltura amatoriale, anche i proprietari e i possessori di boschi che svolgono le attività selvicolturali libere possono giustificare lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altri comuni a condizione che tale spostamento sia effettuato non più di una volta al giorno e da massimo due componenti per nucleo familiare.