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Redazione TirrenoNews

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In Calabria l'olivicoltura fu introdotta dai Greci e nel corso dei secoli ha assunto una rilevante importanza per l'economia della regione.

Nel cosentino è caratterizzata dalla presenza di cultivar autoctone che si sono selezionate grazie alla particolare esposizione dei terreni e all'ambiente pedoclimatico.

Una storia antica quella dell’olio.

 

 

 

 

Tanto che nella Bibbia si legge (Genesi (8, IO-II) che, approdato sul Monte Ararat dopo il diluvio universale, Noè fece uscire dall'arca una colomba che "... tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo..."

Una storia che lo vede sia alimento, sia per la illuminazione degli ambienti (Aristofane nelle Vespe scherzando sul prezzo troppo alto dell’olio, dice: “ Che fai, scimunito? Proprio adesso il lucignolo - stuzzichi col dito, che l’olio costa un occhio! - Già, non sa d’amaro a te, quando bisogna - pagarlo sì caro “), sia come emolliente (se ne parla nell’Odissea fin dall’inizio con l’irsuto Ulisse scampato al naufragio, incrostato di sale, che vien lavato da Nausicaa e dalle fanciulle Feaci e poi unto con l’olio degli olivi coltivati nel giardino di Alcinoo).

E Giunio Moderato Columella (I secolo d.C.), uno dei più grandi esperti di agricoltura di tutti i tempi nel "DE RUSTICA"scriveva che ." Olea prima omnium arborum est " (L'ulivo è il primo di tutti gli alberi).

Con l’espansione delle colonie greche la coltura dell’ulivo raggiunse la Calabria all’epoca il Brutium, intorno all’VIII secolo a.C.

Durante la dominazione romana gli alberi di ulivo erano piantati in tutta la regione e preziose testimonianze al riguardo le fornisce lo storico Plinio, il quale affermava che dalla Calabria arrivava “un eccellente olio d’oliva a prezzi ragionevoli, il migliore nel Mediterraneo”.

Ne ha dato recentemente conferma l’archeologo Fabrizio Mollo che ha detto che l’olio calabrese viaggiava in tutto il mediterraneo.

Ancora oggi ulivi ultracentenari si incontrano sulla nostre colline.

Più recentemente l’olivo ha perfino raggiunto le zone più basse , quelle innaffiabili.

Ma storicamente ed ordinariamente l’olivo domina le zone collinare sia del capoluogo che della frazione Campora SG.

Un bene, l’olio che suscitò anche nel settecento l’arrivo delle famiglie Mileti( zona Camoli) ed Augurati( zona omonima di Campora San Giovanni)

Proprio a questa famiglia sembra potersi far risalire la giara settecentesca di fattura napoletana riportata nella foto

E’ questa una delle tante belle testimonianze di questa antica e sconosciuta terra di Amantea.

Parliamo dei migranti supponendo che gli amanteani sappiano che la casa eventualmente presa in fitto deve essere agibile, cioè avere i requisiti di sicurezza.

Ma i migranti potrebbero non saperlo.

 

Ed allora la domanda si impone.

Ancora più se non viene chiesta la residenza e non scattano pertanto nemmeno i tributi locali.

Saranno i Vigili Urbani?

O forse i carabinieri?

Tutti sappiamo che il certificato di agibilità è un documento estremamente importante che viene rilasciato dopo le verifiche un tecnico abilitato sui requisiti di abitabilità e che comprova l’idoneità di un immobile all’accoglienza di persone nei locali, nel rispetto della sicurezza.

Quando si sceglie un immobile per acquistarlo non basta soltanto verificare con quali materiali è stato edificato, la posizione in cui si trova oppure come sono stati distribuiti i locali, ma è strettamente necessario soffermarsi con molta attenzione a controllare tutte le documentazioni che attestano il rispetto massimo della totalità delle normative urbanistiche, di quelle catastali e di quelle riguardanti sia l’igiene che la sicurezza.

Ogni edificio per il quale è prevista la destinazione d’uso abitativo, infatti, deve essere in possesso del certificato di agibilità al fine di garantire il totale rispetto dei parametri minimi sia dimensionali che tecnologici che sono necessari per l’uso abitativo di un immobile.

Non solo ma ancora più importante è che ci sono parametri minimi da rispettare. Per esempio:

   La dimensione minima per i monolocali per una sola persona di 28metri quadri con i servizi igienici inclusi;

   La dimensione minima per i monolocali per l’uso di due persone di 38 metri quadri con i servizi igienici inclusi;

   Il rapporto aeroilluminante minimo, per ogni camera, di 1/8 sulla superficie calpestabile;

   La dimensione minima per le camere da letto singole di 9 metri quadri;

   La dimensione minima per le camere da letto doppie di 14 metri quadri;

   La conformità dell’impianto idrico, termico ed elettrico;

   Il rispetto delle normative acustiche.

 

Un 25nne senegalese è stato fermato per la violenza sessuale ai danni di una friuliana minorenne capitata il 23 agosto a Jesolo.

Sono state le immagini delle telecamere di sicurezza nell’area di Piazza Mazzini,

 

insieme ad altri riscontri e testimonianze, a indirizzare subito le indagini della polizia.

Il giovane, rintracciato la scorsa notte in un piccolo albergo di Mestre, sarebbe un volto già noto alle forze dell’ordine: a suo carico sono stati registrati diversi episodi di furto o rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo fonti citate dall’Ansa, quello tra la 15enne e il fermato sarebbe stato un incontro casuale, avvenuto la sera stessa dell’aggressione, mercoledì scorso, in una discoteca di Piazza Mazzini.

La vittima dell’aggressione è nel frattempo stata dimessa dall’ospedale ed è tornata a casa, in famiglia.

«È stato arrestato questa notte dalla Polizia di Venezia (che ringrazio!) Mohamed Gueye, immigrato senegalese irregolare, accusato di avere stuprato a Jesolo una ragazza di 15 anni.

Dopo diversi precedenti penali era già stato in passato condannato (inutilmente) a lasciare l’Italia, ma avendo avuto una bambina da una donna italiana (che brava persona...) questo verme non può essere espulso.

Roba da matti!

Con il Decreto Sicurezza, se un clandestino stupra, ruba, uccide o spaccia, se ne torna a casa subito, senza se e senza ma» ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook.

«Un delinquente e un infame assicurato alla giustizia è sempre un momento di soddisfazione. Per questo vanno le mie congratulazioni alle forze dell’ordine ma questo triste fatto è anche una occasione per dire che questi violentatori, questi infami «eroi della penombra» che violentano una minorenne peraltro appena conosciuta, devono essere mandati a scontare la pena a casa loro perché nei loro paesi la pena è una pena» ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia

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