Redazione TirrenoNews
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Festa PD: “E’ finito il tempo di andare a Roma con il cappello in mano”.
Domenica, 11 Gennaio 2015 16:26 Pubblicato in CosenzaCosenza. Nella federazione provinciale del Partito democratico si è tenuta questa mattina la festa del tesseramento promossa dal I° circolo di “Cosenza Centro Storico e Frazioni”.
Nel corso di una partecipata cerimonia è stata consegnata la tessera dei dem al deputato Ferdinando Aiello, eletto nel 2013 nellefila di Sel, ma tempo passato nel gruppo parlamentare del Pd.
Assieme ad Aiello è stata consegnata anche la tessera a Giuseppe Giudiceandrea, anch’egli proveniente da Sel e da poche settimane eletto consigliere regionale con la lista “Democratici Progressisti”.
All’iniziativa, organizzata dal segretario del circolo Damiano Covelli, erano presenti, fra gli altri, la deputata Enza Bruno Bossio, il presidente della Regione Mario Oliverio e il consigliere regionale Carlo Guccione.
Nel suo intervento Covelli ha posto l’attenzione sulla presenza all’appuntamento del nuovo governatore: «Non è un fatto casuale che oggi Oliverio sia qui con noi ma testimonia la volontà del presidente di mantenere saldo il dialogo e il confronto con gli iscritti del suo partito».
Bruno Bossio, invece, ha ricordato ai presenti l’impegno e gli ultimi risultati raggiunti grazie al lavoro portato avanti in Parlamento.
In particolare, la deputata, ha posto l’attenzione sul provvedimento, nato dall’intesa tra governo nazionale e Regione, che ha portato all’assunzione a tempo determinato di circa cinquemila lavoratori calabresi Lsu/Lpu. «Grazie al nostro impegno – ha ricordato Bruno Bossio – si chiude, finalmente, un lungo periodo di precariato senza diritti e si apre un percorso chiaro in direzione della loro definitiva stabilizzazione».
Guccione e Giudiceandrea si sono soffermati, nel loro breve saluto, sulla necessità di sfruttare al massimo la filiera istituzionale tra governo e Regione, a maggior ragione adesso che Palazzo Chigi e Palazzo Alemanni sono guidati da esponenti del Pd.
«Oggi – ha commentato Guccione –, a differenza di quanto è avvenuto fino a poco tempo fa, abbiamo la possibilità di interloquire alla pari con Roma e i livelli nazionali della politica.
È finito il momento di andare al cospetto del governo con il cappello in mano.
Qui c’è una classe dirigente che si sta facendo spazio grazie alla concretezza e ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti».
E proprio su questa linea Aiello si è detto convinto «che ora più che mai bisogna portare all’attenzione del presidente Renzi la necessità di prendere di petto la questione meridionale. Noi non chiediamo assistenzialismo ma sostegno sulle battaglie che stiamo conducendo in favore del Mezzogiorno».
Cosenza , 11 gennaio 2015
Circolo PD Centro Storico e Frazioni Cosenza
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Ecco alcuni suoi concerti:
8 gennaio Cantu' 1e35 circa
14 gennaio Perugia Bad King
21 gennaio Hamburg (D) Istituto Italiano di Cultura
22 gennaio Magdeburg (D) Moritzhof
23 gennaio Berlin (D) Grüner Salon
24 gennaio Liepzig (D) Plan-b
28 gennaio Frankfurt (D)RomanFabrik
30 gennaio Koln (D)Mondoaperto Lesungo
31 gennaio Koln (D) Film Klub 83 Doichlanda
6 febbraio Crotone Teatro della Maruca
7 febbraio Crotone Teatro della Maruca
19 Febbraio Firenze Spazio Alfieri
23 febbraio Milano 75Beat
27 febbraio Genova Teatro Cargo
1 marzo Montegranaro (Fm) Auditorium Officina delle Arti
7 marzo Praga Rep.Ceca DVA Teatro Studio
11 marzo Bologna Bravo Caffè
8 aprile Lucignano (Ar) Teatro Rosini
23 maggio Ragusa Le fate
Per sentirlo, andate su:
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Il Caciocavallo di bronzo
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Talarico rinviato a Giudizio per le nomine dell’Arpacal:” Sono sereno”.
Domenica, 11 Gennaio 2015 10:39 Pubblicato in Calabria“Sono Sereno” dichiara l'ex presidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Talarico dopo aver ricevuto il rinvio a giudizio da parte del gup Caterina Catalano del tribunale di Reggio Calabria in conseguenza dell'inchiesta riguardante l'attestazione di falsi requisiti per le nomine all'interno del Cda dell’Arpacal.
“Sono Sereno, perché la documentazione è stata prima verificata dall'Ufficio di Presidenza, che ha dato l'ok, e quindi il consiglio regionale mi ha delegato a procedere con le nomine» continua Talarico. Una sorta di “avallo” che lo depenalizza quasi che fosse un parere.
«Sono sereno per la trasparenza e la correttezza del mio operato e allo stesso modo fiducioso nel lavoro della magistratura convinto che nella fase dibattimentale sarà dimostrata la mia estraneità ai fatti contestati».
La prima udienza è fissata per il prossimo 3 marzo presso il tribunale di Reggio Calabria.
La vicenda risale alle nomina del consiglio di Amministrazione dell’Arpacal la società regionale che gestisce l'ambiente calabrese.
Gli interessati avevano presentato il proprio curriculum agli uffici amministrativi della Regione ed il curriculum era alla base della stessa nomina .
Nelle mire della procura erano finiti anche il presidente dell'Arpacal, Marisa Fagà, Mario Russo, esponente del consiglio di amministrazione, e due funzionari regionali, Giovanni Fedele e Luigi Multari, tutti accusati a vario titolo di abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.
In particolare, agli amministratori dell'Agenzia regionale viene contestato di avere falsamente attestato nelle richieste inoltrate, di possedere esperienza tecnico-scientifica in materia ambientale (come veniva richiesto dall'Arpacal) e di aver maturato cinque anni di attività professionale inerente all'incarico.
La Procura di Reggio Calabria aveva chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nelle nomine dei membri del cda dell`Arpacal nel novembre 2013.
Ed erano state sette le persone inizialmente finite nel registro degli indagati con le ipotesi di falso e abuso d`ufficio: il presidente del consiglio regionale Franco Talarico, i due dirigenti della Regione Giovanni Fedele e Luigi Giuseppe Multari, il funzionario Rocco Sirio e i vertici dell`agenzia regionale per l`ambiente la presidente Marisa Fagà e i componenti del cda Ida Cozza e Mario Russo.
Il funzionario Rocco Sirio e la componente del CDA dell`agenzia regionale per l`ambiente Ida Cozza sono rimasti fuori dal processo.
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