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Ora che è arrivata la Commissione del dissesto c’è innegabilmente necessità di un assessore al bilancio con cui essa deve confrontarsi.

Poiché sembrano permanere le ragioni ostative alla rinomina dell’ex assessore Giusta Rocco ad assessore occorre affidare ad altri queste importanti competenze.

Oggettivamente, infatti, il sindaco Pizzino non può conservare a se medesimo sia il ruolo di sindaco, che di presidente della giunta, che di assessore ai lavori pubblici, oltre le deleghe già di Socievole che di Giusta.

Queste ultime, soprattutto, che, ricordiamo, sono il bilancio, ma anche programmazione, tributi, GAC, edilizia scolastica, Contenzioso, caccia e pesca, Carnevale, GAL.

Lo impone proprio la nomina della commissione che ora deve avviarsi nel difficile e tortuoso percorso di rilevazione dei debiti, della loro natura, dell’origine, della entità.

La regola non scritta, alla base del successo della lista di Pizzino, quale è quella di tenere conto dei voti ottenuti da ogni singolo consigliere, impone che, vuoi per i ruoli di assessore che per quelli di consigliere delegato, si ricorra a chi ha avuto più preferenze.

Scrivevamo giorni fa e confermiamo oggi quanto sia difficile per Pizzino trovare nella sua amministrazione un altro Rocchino Giusta.

Che fare allora?

Ricorrere ad un esterno o rispettare gli eletti Pizzino

Difficile che si possa ricorrere ad uno esterno, per quanto si senta sussurrare un nome, perché dovrebbe essere scelto non solo tra chi possiede competenza ma anche tra chi abbia una visione della società e della politica compatibile con il programma della Lista di Pizzino.

E poi una scelta esterna sarebbe letta come una dimostrazione della insufficiente qualificazione di tutti gli altri consiglieri comunali.

Se è così, allora la ricerca va fatta interna al consiglio anche rimodulando le attuali deleghe.

Salvo che il sindaco non decida di mantenere egli il bilancio, magari cedendo parte delle competenze che attualmente mantiene e sé.

Ma ecco gli eletti per maggiori voti

Andrea Ianni Palarchio

Concetta Veltri

Luca Ferraro

Emma Pati

Rocco Giusta

Caterina Ciccia

Francesca Policicchio

Marcello Socievole( al quale è subentrato Giuseppe Maria Vairo)

Vincenzo Giacco

Robert Aloisio

Monica Mastroianni

Giuseppe Maria Vairo subentrato a Marcello Socievole

Dopo Giusta notiamo Ciccia che però riveste la carica di presidente del consiglio comunale

Poi Francesca Policicchio che sembra sia non disponibili per comprensibili ragioni personali.

Non resta che Enzo Giacco.

Sarà lui il nuovo assessore al Bilancio?

Basta aspettare.

Difficile che possa rifiutare!

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La delibera di giunta n 43 del 20.9.2017 avente ad oggetto Riorganizzazione organica, programmazione fabbisogno di personale e piano occupazionale” è sicuramente l’atto più rilevante adottato dalla nuova giunta comunale

Non solo rilevante, ma, stando a quanto si sussurra, l’atto che sarà più discusso, dibattuto e forse più chiacchierato.

Cominciamo a chiarire che il Decreto del ministro dell’interno del 10 aprile 2017 “Individuazione dei rapporti medi dipendenti-popolazione validi per gli enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2017-2019”, stabilisce una dotazione organica pari ad 1 dipendente ogni 158 residenti e, cioè, per Amantea, pari a 88 dipendenti( in realtà essendo il quoziente 88,66 dovrebbe essere 89).

Evidenziamo anche che appare fortemente illogico che tale parametro sia eguale anche per i comuni che hanno scuole superiori ed uffici pubblici e spiagge e strade che servono un comprensorio, che poi d’estate aumentano in modo consistente la propria popolazione.

Continuiamo a chiarire che la delibera evidenzia che la dotazione organica attuale è pari a 56 unità di cui una unità al 50%, e che quindi scendono a 55 e mezzo, e di cui 10 part time all’83.33% che, se fosse giusto, farebbe scendere le unità a 53 e mezzo! con emergente disponibilità di quasi 36 posti!

Ma la principale novità sta nella riduzione numerica dei settori, da 9 ad 8, e nella loro riqualificazione.

Ecco i nuovi settori:

  1. Bilancio, programmazione finanziaria, economato, acquisti e forniture, personale, notifiche , assicurazioni;
  2. Tributi, Delegazione campora SG, servizi demografici, protocollo, centralino.
  3. Commercio, attività produttive, turismo ,sport, spettacolo, agricoltura, fondi comunitari, istruzione, mense, trasporti scolastici
  4. Servizi sociali, contenzioso, affari legali
  5. Polizia municipale, protezione civile, viabilità, TSO, randagismo
  6. Lavori pubblici, manutenzione, ambiente, cooperative sociali, cimiteri, urbanistica ,edilizia privata, demanio, ERP e rapporti con l’Aterp, sicurezza su lavoro
  7. Segreteria generale affari generali trasparenza ed anticorruzione
  8. Cultura, Associazioni, campus, disservizi.

Il ragioniere è incaricato di provvedere alla copertura dei posti vacanti

Moltissimi i dubbi, ma ne riparleremo.

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Si tratta di Francesco e Giuseppe Arlia Ciommo e sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravati dalla discriminazione razziale.

I due fratelli arrestati, sono uno il titolare dell’azienda agricola che ha sede in località Chiaie di Amantea, e l’altro dipendente che andavano a prendere la manodopera, costituita da africani ma anche da cittadini indiani e romeni, nei pressi del centro d’accoglienza Ninfa Marina, proprio per evitare sospetti.

Il provvedimento prevede anche il sequestro preventivo dell’azienda e di altri beni mobili registrati di proprietà degli arrestati.

Nell’incontro con i giornalisti il comandante dei carabinieri della compagnia di Paola, capitano Giordano Tognoni, ha parlato di “problematica molto diffusa in Calabria ma anche Campania, Sicilia e Puglia e di estremo interesse per gli investigatori”.

“L’attività investigativa ha escluso un coinvolgimento del centro d’accoglienza – ha specificato il capitano –

Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Amantea guidati dal maresciallo Tommaso Cerza

I Carabinieri di Amantea hanno monitorato alcuni flussi di richiedenti asilo che si spostavano verso le aree rurali del territorio di Amantea.

Le indagini sono iniziate nel giugno scorso sotto la direzione del Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, Dott.sa Anna Chiara Fasano e il coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica di Paola, Dott. Pierpaolo Bruni.

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno permesso di accertare che i rifugiati, principalmente provenienti dal Nigeria Gambia, Senegal e Guinea Bissau, venivano solitamente prelevati in una strada parallela del Centro di Accoglienza “Ninfa Marina” e portati a lavorare presso l’azienda agricola dei due fratelli arrestati.

Indagine che ha permesso di riscontrare un fenomeno nuovo per la fascia tirrenica”.

Il ministro Martina: “Quanto scoperto in Calabria lascia sgomenti”

“Lo sfruttamento del lavoro con l’aggravante della discriminazione razziale e’ intollerabile sotto ogni punto di vista”.

Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, ha commentato così gli arresti di questa mattina a Paola.

“Ringrazio le forze dell’ordine – aggiunge il ministro – per il forte lavoro di contrasto all’inaccettabile piaga del caporalato in agricoltura.

Casi come questo dimostrano ancora una volta quanto fosse necessaria la nostra legge per tutelare ovunque e prima di tutto la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli”.

Ora tanti aspettano che anche gli altri sfruttatori di migranti abbiano la stessa sorte dei due fratelli.

Se davvero si avesse possibilità di indagare si scoprirebbe, ad Amantea, in Calabria ed altrove una incredibile condizione di sfruttamento che sembra essere alla base del traffico di migranti da ogni dove e che rende non concorrenziale il lavoro degli italiani.

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