Redazione TirrenoNews
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Longobardi. La minoranza contesta il sindaco Mannarino e chiama in causa l'Autorità per il sistema idrico
Venerdì, 04 Agosto 2017 07:21 Pubblicato in LongobardiContinua la battaglia del gruppo consiliare "Progetto Longobardi" contro la maggioranza targata Mannarino sul servizio idrico integrato.
Infatti, la Federconsumatori di Paola, con la responsabile Rina Falbo e l'avvocato Assunta Cassano, insieme con l'avvocato Nicola Bruno, a seguito delle continue e diverse segnalazioni da parte dei cittadini del Comune di Longobardi, riguardanti i corrispettivi delle tariffe per il servizio idrico integrato, hanno segnalato le presunte irregolarità all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
In particolare, "con diverse delibere che si sono succedute dal 2011 sino al 2017 (cfr. Delibere n. 87 del 30 giugno 2011, n. 68 del 2 agosto 2012, n. 112 del 25 novembre 2013, nn. 136 e 137 del 29 settembre 2014, nn. 76 e 77 del 27 luglio 2015 , n. 43 del 28 aprile 2016 , n. 27 del 30 marzo 2017) il comune di Longobardi -secondo la Federconsumatori e l'avvocato Bruno- ha fissato tariffe che appaiono, sia per quanto concerne la quota fissa sia per quanto concerne la quota variabile, assai esose.
Ancora, sempre lo stesso Ente territoriale non ha trasmesso all'Autorità le informazioni, i dati e gli atti necessari alla determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato con riferimento sia al primo periodo regolatorio 2012/2015 (cfr. Delibera AEEGS del 25 giungo 2015, n. 311/2015/R/idr) sia al secondo.
Inoltre, negli anni 2015 e 2016 ha richiesto agli utenti il pagamento dei corrispettivi per il servizio idrico di tutte le annualità pregresse, a partire dall'anno 2011 sino al 2016, mai fatturati prima: tanto pare ledere i principi fissati negli artt. 36, 37 e 38 dell'atto 655/2015/R/idr; infine, il Comune di Longobardi non ha una propria Carta Servizi afferente il servizio idrico integrato".
Da qui "la formale segnalazione all'Autorità per gli opportuni provvedimenti".
Diamante. Arrestati 2 funzionari della commissione invalidi civili
Giovedì, 03 Agosto 2017 23:02 Pubblicato in Alto TirrenoI carabinieri della Compagnia di Scalea hanno arrestato due segretari amministrativi della Commissione di invalidità che opera nella sede Asp di Diamante, sull'alto tirreno cosentino con l'accusa di concussione.
Si tratta di Eugenio Vitale, di 54 anni, e Antonia Coccimiglio, di 65 anni.
I due, secondo l'accusa, si sono fatti consegnare denaro da una donna per fare in modo che non vi fossero ostacoli nell'approvazione di una pratica di invalidità civile peraltro già definita.
Sono in corso adesso perquisizioni da parte dei carabinieri di Scalea, che hanno condotto le indagini, nelle abitazioni e negli uffici degli arrestati.
I due segretari amministrativi della Commissione di invalidità che opera nella sede Asp di Diamante, espletate le formalità di rito sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione.
Secondo gli inquirenti, abusando della loro posizione, si sarebbero fatti consegnare del denaro da alcune persone per controllare l’esito delle loro pratiche garantendo che venisse accolta l’istanza per accedere e riscuotere le pensioni.
Amantea..Tana : Liberi tutti. Scarcerati Socievole e La Rupa!
Giovedì, 03 Agosto 2017 22:46 Pubblicato inMutuiamo ancora una volta il gioco di “Tana, liberi tutti” per descrivere la decisione del Tribunale della Libertà di Catanzaro che ha annullato il provvedimento di arresto di Marcello Socievole, ex consigliere della Giunta Pizzino, e di Franco la Rupa, ex sindaco del comune di Amantea.
E così, ambedue sono stati scarcerati ed hanno raggiunto nel pomeriggio di oggi le proprie famiglie e le proprie abitazioni
Domani, al massimo dopodomani, saranno in piazza, davanti al bar a ricevere le felicitazioni dei loro amici e della gente comune, in particolare di quelli che non avevano capito, apprezzato od accettato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Paola su richiesta della Procura coordinata dal coordinatore capo Pierpaolo Bruni.
Marcello Socievole è stato difeso da Nicola Carratelli e Yvonne Posteraro.
Franco la Rupa è stato difeso daGregorio Barba .
Nella nota congiunta diffusa dagli Avvocati Nicola Carratelli, Yvonne Posteraro e Gregorio Barba si legge che sono state «Accolte pienamente le argomentazioni difensive che avevano insistito particolarmente nell’evidenziare come la conversazione “incriminata”, registrata da Fabio Innocenti (vicesindaco di Serra D’Aiello), che secondo l’accusa costitutiva la prova della formulazione di una minaccia di licenziamento per coartare la volontà dell’elettore, in realtà doveva essere inquadrata nell’ambito delle normali iniziative di campagna elettorale, senza la benché minima minaccia, intimidazione o costrizione».
«I difensori di Marcello Socievole (che nel frattempo aveva manifestato le dimissioni irrevocabili dalla carica di consigliere comunale) si sono strenuamente battuti affinché il loro assistito, soggetto assolutamente incensurato e mai raggiunto neppure da una denuncia per una semplice contravvenzione, potesse riappropriarsi della dignità di uomo e di imprenditore che lo ha sempre contraddistinto, invece gravemente minata dal provvedimento cautelare del GIP del Tribunale di Paola. Alla luce dell’esito del procedimento di riesame tale sforzo è stato certamente premiato»
Il TDL ha così annullato l’ordinanza di arresto facendo crollare i supposti reati di voto di scambio e tentata estorsione in concorso nonché, per l’ex consigliere comunale Marcello Socievole , anche quello di tentata violenza privata, e disponendo la remissione in libertà di Socievole e La Rupa senza alcun tipo di prescrizione.
Ricordiamo, a favore dei nostri lettori, che le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore della Repubblica di Paola Pierpaolo Bruni e dal pm Anna Chiara Fasano, avrebbero permesso di accertare come i due arrestati, nel corso della campagna elettorale per le elezioni dello scorso giugno, avrebbero esercitato “pressioni” , Socievole quale candidato poi eletto e La Rupa come sostenitore della relativa coalizione , nei confronti di un uomo al fine di indurre la sua fidanzata e la famiglia della stessa a votare per il consigliere comunale minacciandolo che altrimenti, alla ragazza, non sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro a termine in una scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa.
Socievole, inoltre, sarebbe è stato accusato anche di aver prospettato l’avvio di una ingiusta azione giudiziaria nei confronti dei genitori della ragazza, per impedire la divulgazione della registrazione del colloquio nel corso del quale erano state profferite le minacce.
Ora tutto il castello di accuse sarebbe venuto meno.
Da qui la remissione in libertà senza condizioni.
Ora la comunità si chiede più cose.
La prima : Questa pronuncia del TdL avrà la stessa risonanza che ha avuto quella del loro arresto mostrando una Amantea buia e negativa? E ne parleranno anche i giornali nazionali?
La seconda : Gli arresti sono davvero una misura necessaria soprattutto per chi non è mai stato in carcere?
La terza: Ora la giunta di Mario Pizzino potrà operare in tranquillità o deve attendersi ancora qualcos’altro?
Ed altro……