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Monterotondo: Sergio Ruggiero secondo classificato con “Alle soglie dell’ultimo giorno”.
Mercoledì, 28 Febbraio 2018 15:16 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaLa Montegrappa Edizioni, col patrocinio del comune di Monterotondo, ha bandito la Seconda edizione del Premio Letterario Nazionale “Un Fiorino d’Inverno”- gli Editi.
Il romanzo di Sergio Ruggiero “Alle soglie dell’ultimo giorno” è stato edito da Franco Mannarino.
Un altro importante riconoscimento all’architetto-scrittore amanteano Sergio Ruggiero per il romanzo storico “Alle soglie dell’ultimo giorno”, al quale è assegnato il secondo posto al Premio letterario “Un fiorino d’inverno – Gli editi” di Monterotondo, città storica alle porte di Roma.
Una bella affermazione per il Romanzo altomedievale calabrese nel contesto romano che ha visto la partecipazione di autorevolissimi scrittori provenienti da tutta Italia e dall’Estero. La Premiazione si è svolta sabato 24 febbraio a Monterotondo, presso la Biblioteca Comunale “P. Angelani”.
Il romanzo “Alle soglie dell’ultimo giorno”, che continua a mettere d’accordo lettori e Critica letteraria, sarà prossimamente presentato in forma di opera teatrale nella sala Quintieri del Rendano di Cosenza su iniziativa dell’Associazione Culturale “Confluenze”, per la regia di Andrea Solano.
Sergio Ruggiero ha dedicato il premio romano alla città di Amantea.
Ed ecco la motivazioni del premio.
“Alle soglie dell'ultimo giorno è un'opera in cui confluiscono fattori culturali, letterari e spirituali veramente degni di essere sottolineati
La vicenda si svolge in un periodo storico che raramente fa da sfondo nei nostri testi letterari. In una Calabria minacciata dai Saraceni, troviamo sapientemente descritti non soltanto gli episodi storici, ma anche gli usi, i costumi, la tonopomastica, il linguaggio, i risvolti religiosi e culturali di due mondi conflittuali che hanno fortemente segnato la storia del nostro Paese.
Una religiosità permeata di superstizione, timorosa di punizioni divine ma allo stesso tempo desiderosa di risalire alle radici di una fede che supera le barriere permeandosi di quella spiritualità universale che abbraccia Amore e Sapienza, rappresentata dal preregrinare di un Angelo portato a spalla dal padre terreno.
L'amore tra due dei protagonisti, il tradimento, il cammino, un viaggio che termina con una sepoltura, il desiderio di potere, la volontà di capire il Creato e il suo mistero: “Alle soglie dell'ultimo giorno” realizza indubbiamente un percorso narrativo destinato a scuotere intimamente l'anima di ogni lettore.
Anna Ludovici (Scrittrice e attrice – Monterotondo Roma) (vedi foto sotto)
Calabria. Ecco l’ultimo maschicidio in ordine di tempo
Ci voleva una donna per parlare dei maschicidi, cioè delle mogli che uccidono i mariti.
A parlarne Barbara Benedettelli nel suo pamphlet, Il maschicidio silenzioso. Perché l’amore violento è reciproco e le donne non sono solo vittime: «Non de-costruire il lavoro fatto dal movimento femminista e da quegli uomini illuminati che lo hanno accompagnato, ma introdurre altri frammenti in uno spazio che dobbiamo riconoscere multidimensionale. Se la parola femminicidio è entrata ormai a far parte del lessico comune per descrivere un fenomeno che riguarda le donne, dobbiamo, per onestà intellettuale e senso della realtà, coniare anche un termine simile per descrivere il fenomeno contrario, ma speculare e interconnesso, che riguarda gli uomini. La visione unilaterale e unidimensionale di un insieme non è mai risolutiva. Può anzi, anche a causa di un’estensione smisurata di un lato soltanto, deformare l’intera realtà. Aggravandola […] Barbara Benedettelli sposta la lente di ingrandimento, l’angolo di visione, sul lato oscuro e tabù dell’amore malato e violento, ovvero quello delle donne che odiano gli uomini. Un inquietante inchiesta tra decine di casi, omicidi, ricatti sulla pelle dei figli, gelosie, senso di possesso. Perché le donne saranno pure statisticamente più spesso vittime, ma quando oltrepassano il limite agiscono esattamente come il peggiore bruto femminicida. Alla faccia del politically correct. Serie Fuori dal Coro» (“Il
E ieri una moglie ha ucciso il marito mentre dormiva.
L'omicidio è stato messo a segno con un colpo di roncola alla testa
Una tragedia familiare avvenuta ad Oppido Mamertina in provincia di Reggio Calabria.
L'omicidio è accaduto nella frazione Castellace di Oppido Mamertina.
La donna arrestata è Maria Giuseppina Barca, di 63 anni.
La vittima era Rocco Cutrì ed aveva 71 anni.
Ad arrestare la donna sono stati i carabinieri della Compagnia di Palmi e della caserma di Castellace, insieme a quelli del Nucleo investigativo del Gruppo di Gioia Tauro sotto le direttive del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Palmi Ignazio Vallario.
Tra Maria Giuseppina Barca e il marito c'erano da tempo rancori e dissapori provocati dalla morte del figlio della coppia, Domenico, ucciso nel 2008 al culmine di una lite.
Rocco Cutrì, tra l’altro, sarebbe stato vicino alla cosca "Alvaro-Violi-Macrì" della 'ndrangheta ed era il suocero di Carmine Alvaro, presunto esponente di spicco del gruppo criminale.
La roncola utilizzata per compiere l’omicidio è stata trovata nel giardino di una casa vicina disabitata.
Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Cutrì avrebbe trascorso la mattinata a casa con la moglie e poi nel primo pomeriggio, dopo avere pranzato, si sarebbe steso sul letto prendendo subito sonno.
Maria Giuseppina Barca, quando si è accorta che il marito si era addormentato, ha preso la roncola e lo ha colpito con violenza alla testa, provocandone la morte istantanea.
L’altro figlio della coppia che era in casa con i genitori ha chiamato il 118, ma ogni tentativo di prestare soccorso all’uomo si è rivelato inutile.
Dalle indagini dei carabinieri è emersa ben presto la responsabilità nell’omicidio della moglie della vittima, che è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario aggravato e portata nel carcere di Reggio Calabria”.
Amantea. Qualche segnale positivo dall’amministrazione comunale
Martedì, 27 Febbraio 2018 22:24 Pubblicato in“Eppur si muove”. Ricorriamo alla celebre frase che sembra sia stata pronunciata da Galileo Galilei ( vedi foto) uscendo dal tribunale dell’Inquisizione nel 1633 dove era stato costretto all’abiura delle sue teorie astronomiche.
Galileo avrebbe giurato ai giudici: “Con cuor sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie” ma andando via avrebbe detto “Eppur si muove”.
Qualcuno, invece, dice che la frase sia stata richiamata dallo scrittore Giuseppe Baretti che ricostruì così la vicenda nel 1757, in un’antologia scritta in difesa dello scienziato.
Noi ci riferiamo alla giunta Pizzino che nei giorni scorsi ha trattato in una commissione consiliare il problema delle “Case Sciullate”
Hanno partecipato gli amministratori Giuseppe Maria Vairo, presidente, i consiglieri Enzo Giacco, Menichino Francesca, Sicoli Francesca, Tommaso Signorelli, il sindaco Mario Pizzino, gli assessori Andrea Ianni Palarchio, Emma Pati, Luca Ferraro, ed inoltre Giuseppe Marchese, Roberto Musì, Sergio Ruggiero ed Antonello Zaccaria.
Per conto dei proprietari era anche presente l’ingegnere Arlia Ciommo Annunziato
Il problema principale che durante i lavori è emerso è quello relativo alla inaccettabile chiusura di Via Duomo, chiusura che ha indotto una abitante del centro storico all’abbandono della sua abitazione.
Una chiusura alla quale si deve porre subito fine.
E non solo a quella, visto che nel centro storico ne esistono altre di situazioni similari.
Il secondo problema emerso è quello della lesione verticale del muro della via Indipendenza antistante le “Case Sciullate”.
Correlato a tale aspetto il problema delle acque piovane che non defluiscono e si impantanano.
In sostanza, quindi, il primo dei problemi emerso è quello della stabilità e della sicurezza dei resti del manufatto e della intera zona.
Poi è stato segnalato che le“Case Sciullate” sono l’unico manufatto danneggiato durante la seconda guerra mondiale sul quale non è stato fatto alcun intervento , né demolitivo, né di ristrutturazione.
Una non comprensibile eccezione.
La commissione alla unanimità, quindi, ha deliberato che di tale luogo si impone il recupero e la riqualificazione.
E’ stata avanzata la ipotesi che l’area resti luogo della memoria e, nel contempo, luogo di conservazione e conoscenza della storia civica, grazie ad una biblioteca di tsti della storia locale e regionale ed un mostra di stampe storiche.
Il tecnico dei proprietari ha portato a conoscenza dei presenti che gli stessi proprietari hanno presentato un progetto preliminare di recupero e riqualificazione del fabbricato, valutato positivamente dal competente ufficio comunale.
La commissione acquisisce agli atti tale parere e chiede copia del progetto preliminare.
La commissione, poi, su proposta della consigliera Menichino, alla unanimità, ha votato la sollecitazione alla attuale amministrazione comunale di invitare il privato ad effettuare quanto disposto nella nota, e nella passata ordinanza sindacale correlata, e cioè di mettere in totale sicurezza l’area ed agli uffici di controllare la avvenuta esecuzione.
La commissione chiude i lavori riconvocandosi per venerdì 2 marzo direttamente sui luoghi in trattazione.
Non posso chiudere questo articolo senza segnalare la assoluta novità rappresentata da questo nuovo percorso di attenzione al centro storico ed ai suoi innegabili valori storici, culturali, paesaggistici.
Valori che devono essere conservati agli amanteani del futuro ed ai futuri ospiti della città.