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Ricordate la vicenda che vide Lazzaroli( per conto della Regione) che contestava la incapacità del comune di Amantea( e dei suoi uffici) nell’attendere alle incombenze amministrative per utilizzare i contributi regionali per il servizio della Raccolta Porta a Porta e dall’altro il comune di Amantea.

La regione con Decreto n.7106/2013 revocò del contributo finanziario concesso al Comune di Amantea - Por Calabria 2007-2013 ed il comune ricorse al TAR Calabria avvalendosi dell’avvocato Giacomo Carbone di Catanzaro.

Bene ora il TAR ha deliberato in merito sospendendo l’efficacia del Decreto di revoca e rinviando la trattazione di merito del ricorso all'udienza pubblica di aprile 2014.

Ora che si avvii subito il servizio. E’ la migliore risposta possibile alla città, alla regione ed a Lazzaroli.

Eccovi la sentenza integrale:

N. 00462/2013 REG.PROV.CAU. N. 01012/2013 REG.RIC.          

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente

ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 1012 del 2013, proposto da:

Comune Di Amantea, rappresentato e difeso dall'avv. Giacomo Carbone, con domicilio eletto presso Giacomo Carbone in Catanzaro, via Milano, 15 Bis;

contro Regione Calabria, rappresentato e difeso dall'avv. Massimiliano Manna, con domicilio eletto presso Massimiliano Manna in Catanzaro, viale Cassiodoro, Pal. Europa;

nei confronti di Comune Di Mongiana, Comune Di Mesoraca;

per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia, del Decreto n.7106/2013 di revoca del contributo finanziario concesso al Comune di Amantea - Por Calabria 2007-2013.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Calabria;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 settembre 2013 il dott. Alessio Falferi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Rilevato che, ad un esame sommario tipico della presenta fase del giudizio, sussistono i presupposti per la concessione della chiesta misura cautelare, anche in considerazione della comparazione degli interessi pubblici coinvolti;

considerato, altresì, che il Comune ricorrente provvedeva, prima della scadenza del termine fissato dall’Amministrazione Regionale, allo svolgimento delle attività prodromiche alla materiale raccolta differenziata e che, sempre prima della scadenza del detto termine, con nota del 29.4.2013, informava la Regione di avere espletato tutte le procedure per l’avvio del servizio e che la società affidataria aveva comunicato che la consegna delle attrezzature sarebbe stata effettuata in data 10.5.2013, con avvio dell’effettivo servizio il 13.5.2013

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda)

Accoglie l’istanza cautelare e per l'effetto:

a) sospende il provvedimento impugnato

b) fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica di aprile 2014.

Compensa le spese della presente fase cautelare.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 12 settembre 2013 con l'intervento dei magistrati: Massimo Luciano Calveri, Presidente, Concetta Anastasi, Consigliere, Alessio Falferi, Primo Referendario, Estensore

 

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Se esistesse il Guinness dei primati anche per gli incidenti stradali quello di stamattina meriterebbe di comparirvi. Certo tante le complicità.

Ecco la cronaca.

Piove e la strada è sdrucciolevole. Una Wolkswagen tenta di svoltare a sinistra per entrare in un piazzale. Dietro di essa da nord l’auto dei vigili urbani di Fiumefreddo Bruzio. La frenata non è sufficiente (“ ho frenato- ci dice il vigile- ma sembrava che l’auto scivolasse” ) e così l’impatto: lieve in verità( vedi foto autovigili)

Il tamponato sig Giovanni Magnone di 69 anni, belmontese di nascita ma residente ad Amantea, esce e –ci dicono-va dietro l’auto per verificare i danni ( vedi foto wolkswagen) . Gli fanno cenno di allontanarsi ma forse non fa in tempo.

Ed ecco che arriva sempre da nord un’altra auto con alla guida Vincenzo Buffone anche lui di Amantea. Anche questa frena ma ci dice l’autista che sembrava che l’auto scivolasse. Un altro tamponamento ma questa volta in mezzo alle auto le gambe del sig Giovanni. Questa volta l’impatto è forte ( vedi foto della punto)

Arriva immediatamente l’autoambulanza che trasporta il sig Magnone presso l’Ospedale di Paola. Ci dicono che abbia almeno una gamba fratturata.

Intanto il vigile di Fiumefreddo si dà da fare per assicurare il transito.

Quando arriviamo noi il ferito non c’è ed il vigile fiumefreddese è solo.

Solo dopo arrivano i vigili di Amantea ed ancora più tardi la Polizia Stradale per i rilievi.

Saranno loro a stabilire le eventuali responsabilità: distrazione , manovre vietate, gomme lisce, acquaplaning, velocità, difficile certificare le ragioni. Certo che queste prime piogge importano una attenzione massima: di certo anche sotto i nostri piedi il bitume sembra scivoloso, un bitume consumato da una lunga estate di traffico e senza alcuna manutenzione.

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La morte, è innegabile, fa paura a tutti, anche alle persone più forti. Ed, insieme, atterrisce il dolore, la sofferenza. Quando, poi, la morte arriva come conseguenza di una malattia e non per la evoluzione ordinaria della vita e, soprattutto, quando, colpisce bambini e ragazzi, allora la paura diventa terrore e spesso è espressa anche con una rabbia repressa che esplode improvvisa, irrefrenabile; e quasi impedisce di pensare, di essere raziocinanti, logici.

Ma la rabbia non è mai la soluzione alla paura.

Tantomeno le soluzioni, al dolore, alle sofferenze, alle malattie, sono le estemporanee grida manzoniane del “dagli all’untore” .

Parliamo ( non potevamo omettere di farlo) della Scuola di Santa Maria presso la quale i genitori hanno chiesto l’accesso dell’Arpacal , come se l’Arpacal fosse in grado di fare gli approfondimenti sulle origini dei tumori che dappertutto mietono vittime e spargono dolore; Amantea non esclusa.

Ma, comunque sia, i tecnici dell’Arpacal sono giunti ad Amantea e sono entrati nella scuola alla ricerca di cosa bene ancora non si sa.

Qualche notizia, però, emerge e dice che:

  1. 1)Non c’è inquinamento elettromagnetico;
  2. 2)Non c’è inquinamento da radiazioni;

Gli altri dati “matureranno” con il tempo e saranno pubblicati appena possibile( forse)

Questo è quanto.

Ma andiamo all’origine del fatto.

Tutto nasce da due “sarcomi infantili”. Un tumore molto raro. La letteratura parla di un caso ogni 100 mila abitanti. Ma certa stampa allarmistica dimentica( non è raro) di ricordare che parliamo di nuovi casi OGNI ANNO.

E l’altra dimenticanza è che si tratta di un tumore del quale sono sconosciuti i fattori di rischio comuni ai diversi tipi di sarcoma. L'unica causa dimostrata di insorgenza di Osteosarcoma è l'esposizione massiva a radiazioni.

Per questo l’Arpacal è venuta con il contatore geiger e non ha trovato, ovviamente, nulla.

Visto che erano venuti, i tecnici hanno anche fatto accertamenti sull'aria e sull'inquinamento elettromagnetico. Ovvio il risultato negativo visto che ci si trova in una zona lontana dal traffico e dai tralicci delle ferrovie. E poi nessuna incidenza aria ed elettromagnetismo hanno scientificamente sugli osteosarcomi.

Non solo ma ad abundantiam i tecnici hanno prelevato campioni di terreno superficiale e campioni del materiale di costruzione della scuola sui quali faranno non si sa bene quali accertamenti.

Intanto nell’aria si agitano voci, speriamo incomposte, di ragioni “terze” che potrebbero essere alla base di questo fenomeno della paura. Si parla di ritiri dalla scuola di bambini e di iscrizioni in altri plessi, con generazione di un fenomeno da caratteristiche esplosive.

Purtroppo sono uno dei tanti effetti della istigazione alla paura.

Ah, un’altra cosa sembra importante sottolineare ed è la tranquillità dell’Amministrazione comunale che per bocca del vicesindaco ff ha ringraziato l’Arpacal per la pronta risposta alle richiesta della comunità, così, di fatto, indicando una strada da seguire per ogni altro problema sanitario ed ambientale della nostra città.

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