In tanti pensano, o meglio sperano, che la giunta di Monica Sabatino cada, come è successo a Renzi.
Ma come sappiamo bene Monica Sabatino e Renzi non sono nella stessa situazione.
Renzi ha osato ed ha perso.
Il sindaco di Amantea non osa e quindi non perderà.
Il sindaco ben sa che rappresenta una percentuale minoritaria degli elettori, una percentuale che scema sempre di più.
E quindi la tecnica usata è quella del galleggiamento, del tirare a campare.
Si, certo la lista Rosa Arcobaleno ha perso due componenti, tra cui un potente ed importante assessore.
Si, certo nella maggioranza ora sono in 10 e nella minoranza sette.
E quand’anche la consigliera Elena Arone dovesse passare nella minoranza in consiglio ci sarebbero 9 componenti nella maggioranza ed 8 nella minoranza.
Ed una sola unità farà la differenza.
Certo qualcuno pensa, spera ed addirittura sostiene , che si possano trovare non una ma due unità pronte a transitare nella minoranza così che si andrebbe direttamente alle elezioni.
Ma possibile che nessuno comprenda che nello stesso modo in cui può esserci un travaso dalla maggioranza alla minoranza potrebbe verificarsi anche il contrario?
E poi, siamo davvero sicuri che la minoranza regga?
Ed infatti, siamo davvero sicuri che la minoranza contesti i comportamenti e gli atti della maggioranza?
Che denunci gli abusi della maggioranza?
Sotto gli occhi di tutti ci sono ben poche contestazioni e molte meno denunce.
Basta leggere le dichiarazioni ed i comunicati della minoranza: sono in gran parte e con poche eccezioni, scarni ed insufficienti.
Ed anche in consiglio gli interventi sono limitati , quasi come se alla minoranza non interessasse far cadere la maggioranza. Come se la minoranza recitasse un ruolo sul palcoscenico, ma senza essere protagonista.
Amantea avrà anche essa un Cicerone che denuncerà Catilina?
Ed infine, vale la pena di ricordare che la colla che conserva la maggioranza è il potere.
Ed il potere logora chi non ce l’ha!.
Ed allora?
Allora appare difficile, per non dire impossibile che la giunta Sabatino cada.
Tantomeno sotto la azione della minoranza.
Se la giunta di Monica Sabatino finirà anticipatamente, infatti, non dipenderà certamente dal ruolo della minoranza.
Al più come a Cesare per una congiura se non per gli errori della stessa maggioranza.
Errori che possono essere semplicemente amministrativi e quindi ininfluenti .
E quelli aventi valenza penale, se ci sono, chi andrà a denunciarli?
La minoranza ?
Non scherziamo?
I fatti li sappiamo in pochi! Altri nemmeno guardano e se guardano non vedono!
L’Articolo 15. Competenze del comune ed attribuzioni del sindaco della legge n. 225 del 24 febbraio 1992:
Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, aggiornato con il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, coordinato con la legge di conversione 15 ottobre 2013, n. 119, nel suo comma 3 stabilisce che il sindaco è autorità comunale di protezione civile.
E di seguito nel suo comma 3-bis statuisce che il comune deve approvare con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali.
Le linee guida per la pianificazione comunale di emergenza di protezione civile furono emesse dalla Delibera di Giunta Regionale 24 luglio 2007, n. 472.
Stabilisce, infine, nel suo comma 3 ter che “Il comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti “
E, dulcis in fundo, nel suo comma 3-quater stabilisce che “Dall'attuazione dei commi 3-bis e 3-ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”
Ma si vede che siamo in Italia e che la legge evidentemente scherzava. Ed infatti l’obbligo è virtuale e non prevede sanzione alcuna.
Tanto è vero che la Protezione Civile della Regione Calabria in via sussidiaria “ ha messo a disposizione dei 409 comuni della Calabria per la redazione di un "livello base" dei piani d'emergenza comunali, una task force di 140 tecnici (ingegneri, architetti, geologi) che nei prossimi giorni andranno a raccogliere "porta a porta", in tutti i centri calabresi, le informazioni essenziali per la pianificazione dell'emergenza in caso di calamità (terremoto, frana, alluvione, tsunami, incendio, disastro industriale, ecc.). Lo ha reso noto la stessa Protezione civile attraverso una nota pubblicata sui propri profili social istituzionali.
Secondo quanto evidenziato nella note, "alla luce di una convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini e grazie al prezioso contributo delle associazioni di volontariato di Protezione civile della Regione, entro il 31 gennaio prossimo tutti i comuni della Calabria saranno dotati di un "piano di emergenza di base" che a breve sarà disponibile ed aggiornabile on-line sul portale della Protezione civile della Regione Calabria, evitando lungaggini burocratiche e consentendo di condividere in tempo reale questo importante strumento di pianificazione con tutti i soggetti preposti alla gestione dell'emergenza"(da Il Lametino.it)
Qualche riflessione
Questo l’elenco dei comuni dotati di piano di protezione civile( dal sito della Protezione civile regionale)
- Albi
- Amato
- Andali
- Argusto
- Badolato
- Borgia
- Caraffa di Catanzaro
- Catanzaro
- Chiaravalle Centrale
- Cortale
- Cropani
- Davoli
- Decollatura
- Falerna
- Feroleto Antico
- Gimigliano
- Girifalco
- Gizzeria
- Guardavalle
- Isca sullo Ionio
- Marcedusa
- Marcellinara
- Martirano
- Martirano Lombardo
- Miglierina
- Montauro
- Montepaone
- Nocera Terinese
- Olivadi
- Pentone
- Petrizzi
- Petronà
- Pianopoli
- San Floro
- San Pietro Apostolo
- San Sostene
- San Vito sullo Ionio
- Sant'Andrea Apostolo dello Ionio
- Sellia
- Sellia Marina
- Serrastretta
- Settingiano
- Sorbo
- San Basile
- Soverato
- Squillace
- Stalettì
- Taverna
- Tiriolo
- Zagarise
- Acquaformosa
- Acri
- Aiello Calabro
- Aieta
- Albidona
- Alessandria del Carretto
- Altilia
- Altomonte
- 59.Amantea
- Amendolara
- Belsito
- Belvedere Marittimo
- Bisignano
- Buonvicino
- Calopezzati
- Caloveto
- Campana
- Canna
- Carolei
- Carpanzano
- Cassano all'Ionio
- Castrolibero
- Castrovillari
- Celico
- Cerchiara di Calabria
- Cerisano
- Cervicati
- Cerzeto
- Cetraro
- Colosimi
- Corigliano Calabro
- Cosenza
- Cropalati
- Domanico
- Figline Vegliaturo
- Fiumefreddo Bruzio
- Francavilla Marittima
- Fuscaldo
- Laino Castello
- Lattarico
- Lungro
- Luzzi
- Mandatoriccio
- Marano Marchesato
- Marano Principato
- Marzi
- Mendicino
- Mongrassano
- Montalto Uffugo
- Mormanno
- Mottafollone
- Nocara
- Oriolo
- Orsomarso
- Panettieri
- Papasidero
- Piane Crati
- Pietrafitta
- Pietrapaola
- Plataci
- Praia a Mare
- Rende
- Rocca Imperiale
- Roggiano Gravina
- Rogliano
- Rossano
- Rota Greca
- San Basile
- San Donato di Ninea
- San Fili
- San Giorgio Albanese
- San Lorenzo Bellizzi
- San Lorenzo del Vallo
- San Marco Argentano
- San Pietro in Amantea
- San Pietro in Guarano
- San Vincenzo La Costa
- Sangineto
- Santa Caterina Albanese
- Santa Domenica Talao
- Santa Maria del Cedro
- Santa Sofia d'Epiro
- Santo Stefano di Rogliano
- Saracena
- Scala Coeli
- Scalea
- Scigliano
- Serra d'Aiello
- Serra Pedace
- Spezzano Albanese
- Terranova da Sibari
- Terravecchia
- Torano Castello
- Tortora
- Trebisacce
- Trenta
- Vaccarizzo Albanese
- Verbicaro
- Villapiana
- Zumpano
- Belvedere di Spinello
- Castelsilano
- Cerenzia
- Cirò
- Cirò Marina
- Cotronei
- Crucoli
- Melissa
- Mesoraca
- Pallagorio
- Petilia Policastro
- San Nicola dell'Alto
- Santa Severina
- Verzino
- Africo
- Agnana Calabra
- Ardore
- Bagaladi
- Bianco
- Bova Marina
- Calanna
- Camini
- Canolo
- Careri
- Caulonia
- Ciminà
- Cinquefrondi
- Condofuri
- Cosoleto
- Feroleto della Chiesa
- Galatro
- Gerace
- Giffone
- Gioia Tauro
- Laganadi
- Laureana di Borrello
- Locri
- Maropati
- Martone
- Melito di Porto Salvo
- Molochio
- Palizzi
- Palmi
- Platì
- Reggio di Calabria
- Riace
- Rizziconi
- Roccaforte del Greco
- Rosarno
- Samo
- San Giorgio
- Morgeto
- San Luca
- San Pietro di Caridà
- San Roberto
- Sant'Alessio in Aspromonte
- Sant'Eufemia d'Aspromonte
- Sant'Ilario dello Ionio
- Santo Stefano in Aspromonte
- Scido
- Scilla
- Siderno
- Staiti
- Stilo
- Taurianova
- Terranova
- Sappo
- Minulio
- Varapodio
- Fabrizia
- Polia
- Serra San Bruno
- Zambrone
Se su 409 comuni ben 223( altrove ne sono elencati 219?) sono dotati di piano dovrebbe derivarne che solo 186 ( o190) ne sono sprovvisti.
Perché allora 140 tecnici?
Chi li paga? La regione, poi rivalendosi sui comuni?
Quali sanzioni sono state comminate ai sindaci inadempienti?
Quali sanzioni sono state comminate alla regione che non ha adempiuto a quello che oggi ritiene sia un suo dovere?
La protezione civile non ha tecnici abilitati alla redazione dei piani?
Perché la convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini ?
Non si poteva affidare il coordinamento alla stessa protezione civile regionale incaricando i tecnici comunali di ognuno dei 186 comuni inadempienti’?
Amantea. Questo è il comunicato stampa del PD.
Il Partito Democratico di Amantea organizza un incontro per analizzare il voto al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Comprendere il comportamento degli elettori, esaminare i flussi elettorali, analizzare le tendenze per fasce d’età – anche in considerazione della tematica di grande rilevanza oggetto del referendum confermativo – pensiamo possa essere di particolare importanza al fine di acquisire una maggiore consapevolezza sull’esito del referendum.
A tal riguardo – e lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito – abbiamo chiesto al Prof. Roberto De Luca, Ricercatore di Sociologia dei Fenomeni Politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e membro dell’Osservatorio Politico-Istituzionale, di tenere un Seminario rivolto agli iscritti al Partito, ma anche a tutte le cittadine ed i cittadini interessati alla tematica.
L’incontro si terrà sabato 10 dicembre alle ore 18.00 nella sede del Circolo del Partito Democratico di Amantea, in via Nuova n° 28.
Va un po’ meglio dell’ultimo concorso, ma è sempre una strage di candidati.
Come se i titoli di studio non servissero a niente.
Come se la scuola non desse la preparazione sufficiente al successivo mestiere
Ma questa volta almeno qualche candidato riesce ad arrivare all’orale.
Cominciamo proprio da qui.
La prova orale sarà il 28 dicembre ed appare sicuro che saremo in tanti nella sala d’esame per valutare le domande e la preparazione dei candidati.
Ma andiamo al concorso.
La commissione è composta da Giovanni Ciofi, presidente, Giuseppina Greco e Pasqualino Saragò , componenti. Le mansioni di segretaria sono svolte da Maria Renda.
Alla prima prova scritta hanno partecipato 23 persone su 68 iscritti.
A questa prima prova hanno avuto buoni voti soltanto. De Fazio Vincenzo, Guglielmo Valentina, Naccarato Antonio, Oliviero Anna, Plateroti Donatella, Spera Pierfrancesco,Vigliatore Gaetano.
Tutto gli altri 16 erano già stati di fatto eliminati sin dalla prima prova. Una strage.
Nella seconda prova hanno partecipato in 18 e sono stati eliminati Oliviero Anna e Spera Pierfrancesco.
In conclusione sono rimasti in 5 poter partecipare agli orali.
Cioè De Fazio Vincenzo, Guglielmo Valentina, Naccarato Antonio, Plateroti Donatella, Vigliatore Gaetano.
Vigliatore Gaetano è stato ragioniere del comune di Amantea per sei mesi e su di lui nell’ultimo consiglio comunale sono stati fatti specifici apprezzamenti.
Antonio Naccarato invece da tempo lavora presso il comune di Amantea quale esperto direttamente nominato dal sindaco.
Ma lo strano è che ambedue sono stati dichiarato inidonei al concorso precedente del quale era presidente Tiziana Lupo, dell’amministrazione provinciale di Cosenza, la quale con un laconico comunicato del 19 giugno 2016 pubblicò che “La commissione determina che nessuno dei concorrenti può essere ammesso alla prova orale non avendo raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando”
Della commissione precedente come anche di questa faceva parte il dr Pasqualino Saragò.
Ma lo strano è che al precedente concorso avevano partecipato sia De Fazio Vincenzo, sia Naccarato Antonio, sia Vigliatore Gaetano.
Evidentemente ora i tre avranno studiato meglio e di più per essere stati ammessi agli orali oppure la nuova commissione avrà preso atto che almeno Naccarato e Vigliatore sono stati riconosciuti idonei alle mansioni identiche o similari a quelle del concorso in essere e le hanno svolte proprio nel comune di Amantea…… O no?
Intanto è partito il toto scommesse….
Certamente tutti i cittadini di Amantea ricorderanno benissimo le foto di gruppo e i volti sorridenti di Sindaco e accoliti che, nel luglio scorso, si sono fatti immortalare dalla stampa durante l’inaugurazione della targa Intitolata a Falcone e Borsellino nella piazzetta che porta il loro nome, posta su Via Dogana. Si ricorderanno certamente anche le note della banda e la presenza delle forze dell’ordine in alta uniforme.
In quel giorno il Sindaco e la sua giunta, hanno voluto dare prova di grande operosità e senso civico, scoprendo una bellissima targa monumentale in ceramica maiolica -così riportava il comunicato diramato dall’amministrazione comunale- e offrendo ai presenti la vista di una piazzetta finalmente ripulita e degna di suscitare in tutti noi la memoria del sacrificio ultimo che i due magistrati siciliani hanno fatto per difendere la legalità e lo stato di diritto dalla protervia della mafia, in una parola per difenderci tutti!!
Ebbene, dopo quella giornata felice, il buio è calato inesorabile e la situazione è tornata ad essere incresciosa e irrispettosa. Basta fare capolino su quella strada per capire che la Piazzetta è stata di nuovo abbandonata a se stessa, così come è stato abbandonato quel senso di rispetto che la Sindaca diceva di avere voluto recuperare a luglio. Pochi mesi e tutto è stato azzerato, anzi paradossalmente peggiorato, visto che dalla targa è venuta via anche l’immagine di Falcone. Come se lo stesso Falcone, mi si perdoni questa deviazione intellettuale irriverente, avesse voluto segnalare il suo disappunto e non volesse più assistere allo scempio della memoria sua e del suo amico e collega Borsellino.
E’ voluto andare via Falcone, per non vedere l’erba alta che ormai impera incontrastata a fare da monito a chi si riempie e si è riempito troppe volta la bocca di parole come “lotta a tutte le mafie”, “lotta alla corruzione”, ”lotta alle inefficienze”.. ma poi non riesce nemmeno a tenere il decoro di una piccola aiuola e di una targa, che pure avrebbero un significato profondo.
A nulla sono servite le tante segnalazioni dei cittadini che risiedono su via Dogana che hanno a cuore la piazzetta; come purtroppo succede sovente, nessuno li ha mai ascoltati.
A questo punto, vista la situazione incresciosa, il Sindaco deve correre immediatamente ai ripari e ripristinare i luoghi, evitando a questa città un altro esempio di mala amministrazione e, soprattutto, di scarso senso civico e di appartenenza.
Auspichiamo che entro il prossimo Natale, venga ripulita la piazzetta e la targa ripristinata, e soprattutto, ne si abbia cura in futuro. E’ un dovere ineludibile verso la Città e verso i residenti di via Dogana.
Vincenzo Lazzaroli
La giunta su proposta del sindaco Monica Sabatino in data 29 novembre adotta la delibera n 248 con la quale Ricorre al Tribunale di Paola contro il decreto ingiuntivo emesso favore della Banca Farmafactoring (erroneamente trascritta come farmatactoring: ma ci sta perché stiamo parlando del comune di Amantea, il paese dei refusi e degli errori).
Il decreto ingiuntivo è stato assunto al protocollo comunale n 15997 in data 17.11.2016.
Si tratta di una cessione dei crediti da parte della Edison Energia spa, dalla Gala spa, della Engineering Tributi Spa per un totale presunto di 250 mila euro.
Con la medesima delibera viene dato incarico all’avvocatessa Raguccia Patrizia.
Come al solito nella delibera nessuna informazione utile a comprendere il problema
Per esempio la Engineering Tributi Spa , vente sede in Via San martino della Battaglia 56 in Roma, è il concessionario per la riscossione coattiva delle entrate del comune di Amantea.
Ed ancora. La Gala spa è una società quotata sul mercato AIM Italia, tra i principali operatori italiani nella vendita di energia elettrica e gas.
In data 7 ottobre 2016 ha avuto l'aggiudicazione di 3 lotti nell'ambito della gara EE14 per la fornitura di energia elettrica alle Pubbliche Amministrazioni italiane indetta da CONSIP S.p.A., società del Ministero dell'Economia e delle Finanze al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione.
Anche l’Edison Energia spa opera come la Gala spa nel settore delle forniture di energia elettrica e di gas.
Solo relativamente a questa società si legge che essa avrebbe applicato l’IVA in misura normale e non quella che va attribuita ai servizi pubblici con carattere di residenzialità qual le scuole e gli uffici comunali.
Inoltre si contesta che il comune avrebbe provveduto ad alcuni pagamenti e quindi si impone il ricalcolo del reale debito.
Infine il comune ritiene necessario valutare la regolarità del credito e quindi di valutare gli atti da cui discende ( delibere, determine e contratti).
Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del sindaco Monica Sabatino sulla possibile chiusura dellaTenenza della Guardia di Finanza di Amantea.
«Non ci stiamo. Faremo di tutto per impedire quello che riteniamo uno scippo alla città.
Abbiamo appreso dalla stampa le intenzioni dei vertici della Guardia di Finanza di chiudere la Tenenza di Amantea.
Leggendo le dichiarazioni rilasciate dal Comando provinciale non si può non evidenziare una limitata conoscenza del territorio.
Amantea non è un comune come tutti gli altri sulla costa tirrenica: la presenza radicata di attività commerciali, alberghi, istituti bancari, scuole superiori, teatri e imprese che operano nel terziario la rendono una città senza dubbio diversa rispetto a Paola, Cetraro o Praia a Mare, per limitare l’analisi alla fascia tirrenica cosentina.
In più è terra di frontiera, porta aperta sul lametino e sul catanzarese, capace di forgiare la propria esistenza sullo scambio e sul commercio.
Nonostante una presenza dello Stato che nel corso degli anni ha allentato la presa, gli amanteani onesti si sono rimboccati le maniche, costruendo, producendo posti di lavoro, affrontando e superando momenti difficili e complessi, allontanandosi dalla criminalità organizzata e da quelli che sono i fenomeni ad essa connessi.
L’idea del “gruppo di coordinamento” voluto dal comandante Marco Grazioli potrebbe avere senso se ad essere penalizzata non fosse la comunità nepetina.
Da questo punto di vista abbiamo offerto alle Fiamme Gialle anche la soluzione dal punto di vista logistico, considerata la disponibilità dei beni immobili confiscati ai clan locali, pronti ad accogliere le forze dell’ordine».
Abbiamo subito in passato troppe volte scelte che hanno condizionato lo sviluppo urbano e sociale non solo di Amantea, ma di tutto il comprensorio: mi riferisco agli ospedali fatti nascere a Cetraro e Paola, al Tribunale, alla caserma dei Vigili del Fuoco e di recente alla chiusura dell’ufficio del giudice di pace e alla mancata istituzione di un presidio di Polizia a Campora San Giovanni.
Eppure Amantea è una città dagli innumerevoli punti di forza che nonostante sia stata sfavorita, perché questo è indubbio, ha seguito la strada del progresso, percorrendola con le proprie forze e con le proprie gambe.
E di fatto è un comune di certo non inferiore dal punto di vista demografico e dei servizi rispetto a chi adesso può accogliere presidi dello Stato, fregiandosi di tale titolo».
Siamo ben coscienti del lavoro svolto dalle Fiamme Gialle che non si è limitato al semplice controllo degli scontrini o alla normale gestione quotidiana, ma ha inciso nella collettività contribuendo a radicare il concetto di legalità.
La Finanza ci supporta, come ente, anche dal punto di vista amministrativo in modo decisivo.
Ben venga il super comando: Amantea è pronta a fare la sua parte, a individuare la soluzione logistica più idonea.
Faremo tutto ciò che ci compete per fare in modo che questo importante presidio non venga trasferito.
È una battaglia che condivideremo con tutte le forze politiche e con il mondo del volontariato: il mantenimento della Tenenza non è un fatto che può essere relegato nella normale contrapposizione tra maggioranza e minoranza.
Invito i vertici provinciali e regionali a rivedere tale decisione.
Noi non ci arrendiamo.
Continueremo a lottare per evitare che lo Stato, ancora una volta, abbandoni la nostra terra.
Non si può pensare di avere una soluzione immediatamente equiparabile all'efficienza del locale presidio se ancora non si ha neanche l’idea su dove allocare logisticamente il futuro assetto.
Amantea non si arrende».
La costa tirrenica cosentina oggi vanta 4 presidi territoriali della Guardia Di Finanza.
La Tenenza di Amantea, competente nei comuni di Aiello Calabro, Amantea, Cleto, Lago, Longobardi, Belmonte Calabro, San Pietro in Amantea, Serra D'aiello.
La compagnia di Paola, competente nei comuni di San Lucido , Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Mongrassano, Cervicati, Cerzeto, Guardia Piemontese, Paola , Roggiano Gravina, San Marco Argentano, Santa Caterina Albanese, Malvito, Fagnano Castello.
La Brigata di Cetraro, competente nei comuni di Acquappesa, Cetraro, Sangineto, Belvedere Marittimo, Sant'agata di Esaro, Bonifati.
La tenenza di Scalea, competente nei comuni di Maierà, Tortora, Aieta, Diamante, Verbicaro, Orsomarso, Papasidero, Santa Maria del Cedro, Praia a mare, Grisolia, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Scalea, Buonvicino.
La distribuzione sul territorio della Guardia di Finanza obbedisce alla antica logica della distribuzione dei presidi in modo da garantirne il controllo di prossimità.
Oggi la logica è cambiata.
Le micro strutture come quella di Amantea, costituita da 15-16 unità , infatti, “a stento riescono a coprire i turni per le mansioni interne alla caserma e attività che nulla hanno a che vedere con indagini ed attività sul territorio”.
E’ quello che dice il comandante provinciale della GDF Marco Grazioli, il quale, continua sostenendo che queste microstrutture sono inadeguate al tipo di guerra da ingaggiare quotidianamente, considerato che gli ambiti di indagine in cui opera la Guardia di Finanza vanno dai reati contro la pubblica amministrazione , soprattutto di tipo economico finanziario,in primis l’evasione fiscale, alle frodi ai danni di organismi dell’unione europea, alle frodi telematice,ail contrabbando, alla immigrazione clandestina, al traffico di stupefacenti, all’usura, alla contraffazione di marchi, al riciclaggio ed alla falsificazione di valuta, all’abusivismo edilizio, eccetera.
In questa ottica i controlli di scontrini e la corretta tenuta dei registri contabili è importante ma non può essere la priorità in un territorio pervaso dalla criminalità organizzata.
Si tratta di una decisione imposta dalla necessità di essere pronti ed operativi contro le nuove ed evolute forme di reati alle quali occorre altrettanto innovativamente in un ottica di rafforzamento della lotta alla criminalità.
Ne è talmente convinto il colonnello Grazioli che se richiestone è immediatamente pronto a partecipare ad un incontro con la popolazione di Amantea.
Il personale di Amantea rinforzerebbe la compagnia di Paola e quello di Cetraro la compagnia di Scalea
Resta l’amarezza per la città di Amantea che continua a perdere piano, piano tutti i presidi statali.
E’ la domanda che ci è stata posta stamattina.
Abbiamo immediatamente risposto che l'imposta sulla Pubblicità ed il Diritto sulle Pubbliche Affissioni sono una competenza del comune, salvo che il servizio non sia affidato in concessione.
Ora ci risulta che il comune dal mese di ottobre ha interrotto il rapporto con la concessionaria ARCA e quindi l’ente e’ ritornato nel possesso delle sue originarie competenze.
Ne discende che i pagamenti devono essere effettuati nei confronti dell’ente il quale, per quanto riguarda i manifesti, provvederà direttamente alla relativa affissione con personale proprio.
Similmente a quanto è stato fatto per la Tosap anche durante la fiera di Ottobre 2016.
La riscossione della Tosap ed altre, infatti, sono di competenza esclusiva del comune che ha provveduto con personale comunale.
E che il sistema funzioni lo deriviamo anche dal fatto che i manifesti mortuari vengono continuamente affissi e recentemente anche quelli elettorali.
E l’amico, insistendo “Capisco la risposta ma mi sembra incompleta. Il comune sabato e domenica è chiuso eppure si muore anche in questi giorni, il che significa che anche i questi giorni i manifesti devono essere affissi, ed allora ci deve essere qualcun altro al quale ci si può o deve rivolgere in questi momenti….”
Non siamo in grado di rispondere
In verità abbiamo visto alcuni affiggere manifesti e non erano dipendenti comunali. Addirittura abbiamo visto anche persone che ci sembrava fotografassero gli attacchini ma non erano dipendenti comunali.
Né ci pare che siano stata fatte gare di affidamento senza le quali eventuali affidamenti sarebbero palesemente illegittimi.
“Ed allora? Non lo potete fare un articolo?”
Certo! Lo faremo d speriamo che il comun e ci risponda
Tu leggici.
“Ok”
Voglio provare a raccontare l'incredibile storia di D il maldestro.
D soffriva e soffre di una rara malattia genetica autosomica chiamata “Sindrome Amorosa”. Una delle sfortunate conseguenze di questa sindrome è stata la successiva comparsa deformata dell'individuo, che potrebbe portare il nostro ad una netta sensazione di isolamento.
Inoltre, la sindrome amorosa, quasi sempre è stata mal diagnosticata perché presenta una gamma infinita di sintomi, e a volte è stata trattata in maniera inappropriata.
D alla ricerca di una soluzione.
Il progetto è stato quello di partire per un viaggio che gli avrebbe fatto attraversare l'Atlantico e il Pacifico, al fine di costituire un gruppo di sostegno e contribuire a riunire e sensibilizzare scienziati, medici e malati d’Amore come lui.
Durante il viaggio su di una nave mercantile, D ebbe modo di riflettere sull’influenza della malattia sulla propria persona e sulle persone a lui care. "Potrei far fronte ad essa sapendo di essere solo io a soffrirne”, ma rendersi conto che senza volerlo la stessa stava avendo degli effetti negativi anche su altre persone, lo rendeva ancora più triste.
In mancanza di una cura, D decise di aver fiducia in un nuovo trattamento: 'la terapia fotodinamica', in grado, così si diceva in giro, di ostacolare l’oblio a cui questo suo sentimento sarebbe stato destinato.
Non desiderava una rosa a Natale più di quanto potesse desiderare la neve a maggio: d’ogni cosa gli piaceva che maturasse quand’era la sua stagione. D aveva una predilezione per l’uso intensivo di modelli retorici, il costante ricorso a parallelismi e comparazioni, come strumenti d’indagine e l’impiego di tali artifici stilistici e semantici quali mezzi dell’espressività.
Ciò assunse una funzione critica: “smascherare” l’utilizzo convenzionale di tali caratteristiche formali in stridente contrasto con le forme di espressione dei “veri sentimenti”. Tutto ciò si dipanò in estrema ed efficace sintesi nella forma, nella struttura di questo suo Amore, che venne scambiato per null'altro che frivolezza; ma allorquando D si rivelò definitivamente in tutta la pienezza dei suoi sentimenti, un messaggero portò improvvisa la notizia della morte di quel sentimento in lei.
Una volta compresa la sincera natura del sentimento del nobile D , lei avrebbe potuto metterlo alla prova con un decennio di eremitaggio, alla fine del quale, se il proponimento fosse rimasto immutato, lei avrebbe potuto acconsentire ad amarlo.
Se D sapesse scrivere della bellezza degli occhi di lei, e cantare in nuovi versi tutte le sue grazie, il Futuro si pronuncerebbe dicendo che D poeta mente, perché mai un volto ebbe tali sembianze sulla terra.
“L’amore fugge come un’ombra l’amore reale che l’insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l’insegue”.
L’Amore che porta scompiglio, sconvolgimento, mette sotto sopra la mente quanto il fisico di D, lo affatica e, in alcuni casi, lo arresta in un limbo di impotenza, di morte della ragione, di follia. Niente di surreale, niente di inventato dagli animi vaganti di poeti d’altri tempi. Amare D o odiarlo, entrambi sarebbero a suo favore.
Se lo si amerà, sarà per sempre nel cuore di lei; se lo si odierà, sarà sempre nella sua mente. D avrà sempre un cuore che si agita in petto, che sembra scalpitare ed uscire fuori dalle poche parole scritte su un papiro d’altri tempi, e a distanza di secoli batterà ancora come se un unico sentimento, una comunanza viscerale di sensazioni, tenesse legato tutto il genere umano, poeti e meno poeti.
Il sentimento amoroso e i suoi sintomi, sarà sempre lo stesso. Qualcosa di crudo, reale, che si radica nei sensi e non ha niente di trascendente: fuoco che brucia sotto la pelle, orecchie che ronzano, fronte bagnata di sudore e pallore improvviso.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik