Redazione TirrenoNews
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Sono giorni che Romano Prodi ha ripreso a parlare di politica italiana ed europea.
Nei giorni scorsi l'ex premier, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito alla questione migranti ha detto che "Nessuno in Europa vuole condividere l'accoglienza".
Poi ha aggiunto "L'emergenza sbarchi non la sta vivendo l'intera Europa perché ogni singolo Paese va per conto suo.
Si mettono insieme solo accordi minori ma quando si va al sodo l'Europa non c'è. L'Italia è ancora sola".
Prodi, in sostanza ha preso e dato atto che l’Europa non c’è!
Non solo ma ha anche detto che l’Italia è sola e fuori dall’Europa
Che si sia pentito?
Infine ha concluso "Cosa mi ha ferito di più oggi?
Macron che tutti attendiamo con grande ansia si vede che è attanagliato da problemi di politica interna e dai vari sindaci a partire da quello di Marsiglia.
Proprio la Francia che ha avuto l'iniziativa di questa tragica guerra in Libia dovrebbe anche pensare che non può lasciare tutte le conseguenze all'Italia".
Ah Prodi Se ti servono ti mandiamo una scatola di cerotti.
Stamattina alla radio qualcuno parlava di Giovanni Verga che diceva: “ Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole”.
Oggi in Calabria, sempre di più, ci si preoccupa solo del malaffare dei politici, senza guardare al paesaggio e all’ambiente.
Al mare, in particolar modo che potrebbe dare delle grandi soddisfazioni come quelle di un tempo. Spero che, non solo chi direttamente interessato, possa aderire a questo urlo di protesta, ed un giorno avventurarsi per i magnifici paesaggi del suolo calabrese e fare un bagno nelle acque limpide e pulite del mare di Ulisse.
Il turismo sarebbe teoricamente una delle nostre più grandi risorse. Scrivo di questo “urlo” affinché molti cittadini possano sentirsi meno dimenticati.
Gli amministratori calabresi non possono abbandonare il proprio meraviglioso mare in questo modo, non possono privare ai propri e legittimi cittadini questo azzurro elemento.
Bisogna tutelare le bellezze del territorio, e non lasciarle alla deriva, i depuratori funzionano (dicono), il problema maggiore sono tutte le porcherie che vengono scaricate in mare. La Regione Calabria e la Provincia di Cosenza e tutti i suoi comuni che si affacciano sull’Ulisse mare, con i fondi stanziati dal Governo dovrebbero mettersi in moto immediatamente sia per la salute dei cittadini sia per quella degli ipotetici turisti che potrebbero giungere sino alle nostre coste. Non più tardi di qualche anno fa il nostro carissimo, attuale, presidente della Regione Gerardo Mario Oliverio sosteneva che l’acqua del nostro mare fosse così pulita che addirittura “si poteva bere”, la sua lotta contro le “male lingue” è stata così energica da meritargli un premio: il Tapiro d’oro.
A questo punto bisognerà invitarlo a brindare con un bicchiere colmo d’acqua del nostro ‘pulitissimo’ mare”. Sono anni che l’acqua del mare di Ulisse é sporca, che si é impossibilitati a fare il bagno, che si aspetta che la corrente porti con se la melma che quasi per tutto il giorno giunge a riva.
I più coraggiosi possono raccontare di aver letteralmente nuotato in un mare di merda, tra pannolini ed assorbenti, ed il giorno dopo essersi svegliati con eruzioni cutanee al pronto soccorso.
Pesci con malformazioni alla colonna vertebrale e aspetto deforme sono stati pescati poco tempo fa in questo sacro mare.
Il valore più elevato riguarda una componente ritenuta da molti ricercatori tra i responsabili di mutamenti genetici negli animali.
Ma anche pericolosa per la stessa salute dell’uomo visto che è stato accertato il suo effetto cancerogeno. Anche il monitoraggio di Goletta Verde di Legambiente lo conferma: l’80% della costa calabrese risulta inquinato.
Per dissipare i sospetti diffusi ovunque, anche attraverso i social, è necessario informare sulle reali condizioni dello stato di salute del mare e delle spiagge non solo di Amantea ma di tutti i 716 Km di coste della regione.
Nell’interesse della Calabria e dell’intero ex Bel Paese, s’impone la necessità di informare con dati certi e verificabili sull’intero patrimonio costiero regionale. Un patrimonio di terre e acque ricche di minerali e sostanze che, tra l’altro, alimentano una grande varietà di vegetali e animali e anche di quei preziosi prodotti enogastronomici presi in considerazione dal New York Times per inserire la Calabria tra i luoghi da visitare nel 2017. E’ necessaria la mobilitazione dei cittadini indignati dalle condizioni in cui versano anche quest’anno le acque del Tirreno cosentino e di tutta la Calabria. Una mobilitazione popolare per tutelare ambiente e cittadini. Un messaggio forte indirizzato al governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, al presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto e alla Procura della Repubblica con il quale si intende denunciare le precarie condizioni delle acque del Tirreno cosentino.
Roma 4 luglio 2017 Gigino A Pellegrini
Cosenza: La finanza denuncia un pensionato per truffa
Martedì, 04 Luglio 2017 09:50 Pubblicato in CosenzaL’uomo ha percepito indebitamente la pensione sociale perché emigrato in America latina.
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha sequestrato beni per un valore di circa 100.000 euro nei confronti di una persona che, omettendo di comunicare all’I.N.P.S la sua emigrazione in uno Stato estero, ha percepito indebitamente assegni sociali a favore di cittadini in difficoltà economiche che abbiano compiuto 65 anni e siano residenti stabilmente in Italia.
In particolare i Finanzieri, analizzando posizioni sospette, hanno smascherato una persona di fatto emigrata in America Latina che, tuttavia, risultava fittiziamente residente in un Comune dell’Alto Tirreno cosentino.
I meticolosi controlli hanno permesso di appurare che il beneficiario degli assegni sociali, al compimento dei 65 anni, era rientrato volutamente in Italia dal Venezuela per richiedere la provvidenza, era restato nel nostro Paese per pochi mesi al fine di acquisire una residenza ad hoc, e aveva presentato all’I.N.P.S. la documentazione occorrente per l’ottenimento del beneficio.
Tutto apparentemente in regola, ma raggiunto lo scopo ed ottenuto il riconoscimento dell’assegno sociale, l’uomo è ripartito per l’estero per fare ritorno nel Paese dell’America Latina.
Per tale motivo è stato denunciato all’A.G. per i reati previsti dagli articoli 81 e 640 del Codice Penale (truffa continuata), in quanto di fatto ha aggirato i requisiti richiesti dalla Legge 335/1995 per ricevere specifici contributi erogati dall’I.N.P.S., ossia la dimora effettiva sul territorio nazionale
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle ha consentito, innanzitutto, di bloccare l’erogazione indebita ma, soprattutto, ha portato al sequestro preventivo su disposizione del Giudice per le Indagini preliminari, di una serie di beni, di valore equivalente alle somme illecitamente percepite. Sono state sequestrate disponibilità liquide depositate su un conto corrente, una polizza vita nonché un’autovettura di pregio, per un importo complessivo di circa 100.000 euro.
La tutela della spesa pubblica nazionale rappresenta uno dei primari obiettivi della Guardia di Finanza, al fine di consentire la destinazione di risorse alle reali persone che ne necessitano e che hanno i requisiti per l’accesso a tali misure di assistenza.