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A breve la Cittadinanza Onoraria al dott. Gabriele Turchi

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Il cenacolo culturale “Lo Scaffale” invita la comunità di studiosi e appassionati della storia di Amantea alla cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria al dott. Gabriele Turchi di Belmonte Calabro, estensore del libro “Storia di Amantea”, il primo organico studio sulla storia della nostra città.

La cerimonia si terrà nella Sala Consiliare del Municipio di Amantea, mercoledì 8 aprile, alle ore 16,00.

Di seguito, si riporta la relazione presentata al Sindaco dal consigliere Sergio Ruggiero, componente del cenacolo “Lo Scaffale”, soggetto promotore dell’iniziativa.

Oggetto: segnalazione di attribuzione di cittadinanza onoraria al dott. Gabriele Turchi, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento Conferimento cittadinanza onoraria n° 22 del 10.06.2009

Nella prefazione del libro ”Storia di Amantea”, la cui ultima versione è stata edita nel 2002, Gabriele Turchi ha scritto:

“Ci siamo accinti a questo lavoro spinti dal desiderio di voler illustrare e far conoscere il passato glorioso di questa antichissima città.

Amantea, onusta di memorie e di storia, non poteva rimanere più a lungo senza una propria storia scritta poiché, ad eccezione di alcuni lavori monografici antichi ed incompleti, manca per essa un’opera organica ed unitaria.

Numerose invece sono le monografie scritte al solo scopo encomiastico per questa o quella famiglia patrizia, le cui vicende sono narrate estesamente, mentre i pubblici avvenimenti cittadini vengono appena accennati e soltanto quando servono da sfondo alle prime. Manca in questi scritti la presenza del popolo, diretto e vero artefice, anche se anonimo, di ogni vicenda umana.

Con il presente lavoro abbiamo cercato di colmare tale lacuna”.

Da queste semplici parole traspare lo spirito che ha animato il ricercatore Gabriele Turchi volto da una parte a sigillare in forma scritta la plurimillenaria storia della nostra città, dall’altra ad elevare il popolo intero a protagonista delle vicende umane che si sono succedute dal tempo dei miti a tutto il XIX secolo.

L’opera, che si compone di 12 capitoli, ordinati per cronologia e per argomento, si conclude con un ricchissimo appendice documentale che parte da un diploma del 1345 e continua con gli elenchi dei principali personaggi, né manca una utilissima rappresentazione iconografica, a completare una trattazione esauriente e scrupolosa.

Il libro, peraltro, presenta centinaia di note esplicative e di approfondimento, a testimonianza del rigore scientifico con il quale Gabriele Turchi ha svolto questo impegnativo compito. Tale scrupolosa dedizione risulta evidente anche dalla poderosa bibliografia ch’egli ha consultato, bibliografia in cui, accanto ai grandi storici italiani, compaiono gli storici regionali e locali, meno famosi forse, ma non per questo meno importanti, almeno per quanto ci riguarda. E’ assolutamente impossibile in questa sede citare le opere consultare, sono centinaia, e tra queste, le trattazioni e il corpo documentale di archivi pubblici e privati, tra i quali il famoso Archivio Cavallo, del quale, possiamo dirlo, Turchi è senz’altro tra i principali conoscitori.

L’opera ”Storia di Amantea” è entrata nelle case degli amanteani, letta da tutti, in particolare da appassionati e studiosi per i quali rimane una guida dalla quale trarre conferme, e da cui partire per lavori di approfondimento. La ricostruzione del nostro passato fornita da Turchi si basa sul principio della comprovazione documentale, attenta, condivisa, scrupolosa. Per Turchi, dunque, ciò che non è comprovato non rientra nella conoscenza storica, ma fa parte delle opinioni, o piuttosto delle supposizioni, “perchè il vero storico produce delle ricostruzioni del passato sulla base delle fonti”.

La produzione della conoscenza storica è una impresa collettiva, ed ogni storico contribuisce per piccola o grande parte. Per quanto riguarda la storia di Amantea, Gabriele Turchi vi ha contribuito in modo determinante, tanto che riesce difficile immaginare un qualsiasi studio della storia riguardante il nostro territorio che prescinda dalla consultazione della sua opera. Oggi la conoscenza storica della nostra città è in continua espansione, nuovi elementi di studio contribuiscono alla sua revisione ed al suo arricchimento. Ma l’arricchimento è possibile soltanto grazie all’esistenza di un patrimonio di conoscenze al quale Gabriele Turchi ha fornito un importante contributo.

La comunità degli studiosi e degli appassionati della storia di Amantea, e tra questi i componenti del circolo culturale “Lo Scaffale” di cui lo scrivente fa parte, riconosce dunque al dott. Gabriele Turchi il grande merito di aver contribuito alla costruzione di un prezioso patrimonio di conoscenza, avendo restituito a questa città un’opera storiografica meritoria per completezza di trattazione, per ricchezza di fonti, per qualità di scrittura e per obiettività di valutazione.

Pertanto, il dott. Gabriele Turchi rientra a pieno diritto nel novero degli studiosi ai quali va la gratitudine di chi ama Amantea, perché chi ama questa città dal grande passato e dalle straordinarie tradizioni, non può che ambire a conoscerne la storia.

A tanto ci accingiamo, nella convinzione che sia corretto suggellare un doveroso riconoscimento intellettuale e un significativo atto d’amore nei confronti della nostra città.

Cordialmente Sergio Ruggiero

Lo scaffale di Esdra, miniatura del Codex Amiatinus di san Girolamo

Redazione TirrenoNews

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