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Amantea: La "Chiazza" per ora non cade, ma a condizione.

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Finalmente arriva la nota della Protezione Civile sulla situazione di Corso Umberto primo.

 

Da una prima lettura sembra di poter dire che possono considerarsi venute meno le fortissime paure degli abitanti della Piazza.

Sembra, cioè ,che l’ufficio della protezione civile di Cosenza abbia escluso la necessità dello sgombero delle abitazioni compromesse.

 

Ma sono diverse le prescrizioni imposte.

 

Ve ne richiamiamo qualcuna:

-Realizzare opere di regimazione delle acque meteoriche che dovranno esser convogliate al di fuori del corpo di frana.

 

In sostanza si da atto che quelle esistenti non sono affatto idonee alla bisogna, anche perché quasi mai manutenzionate.

Si tratta di una grave omissione dell’amministrazione comunale in testa alla quale restano tutte le responsabilità.

-Realizzare opera di drenaggio sotterranee per il controllo delle acque di infiltrazione e delle acque di falda.

Anche in questo caso si impone che il canalone a monte sia manutenzionato e le acque avviate verso il fiume e verso il canale cd Delle monache.

 

Ovviamente occorrono urgenti controlli.

-verificare le reti idriche e fognarie presenti nell’area di frana e/o procedere alla loro sostituzione con tubazioni capaci di assorbire sforzi tensionali.

Si tratta di una ripetizione di una vecchia disposizione che imponeva la realizzazione di un canale a vista destinato a contenere tutte le reti.

-realizzare interventi di rifacimento della pavimentazione stradale su Corso Umberto primo, Via Nazionale, Via Sopportico e sulle altre strade che interessano il corpo di frana, al fine di evitare infiltrazioni di acque meteoriche nel sottosuolo.

-continuare e realizzare un adeguato intervento strutturale per il risanamento idrogeologico ed ambientale dell’intera area di frana.

-continuare ed estendere il monitoraggio inclino metrico e piezometrico a tutta l’area interessata dal fenomeno franoso considerata la densità abitativa della zona.

-realizzare un sistema di monitoraggio strumentale real-time procedere ad effettuare una ve3rifica strutturale sugli edifici interessati da un quadro fessurativo significativo.

Con tutto ciò, comunque, viene demandato al sindaco quale autorità comunale di protezione civile di provvedere ad effettuare idonea vigilanza in caso di fenomeni meteorologici avversi attivando le UTMC cordonate dall’Ufficio Tecnico Comunale o dal comando di Polizia Municipale , al fine delle attività indifferibili ed urgenti finalizzate a tutela della privata e pubblica incolumità, anche con ordinanze temporanee di interdizione della viabilità ed eventuale sgombero, comprese anche quelle da rischio indotto.

 

Tra le altre cose l’ufficio di protezione civile ha ricordato la pavimentazione :

-Di Corso Umberto Primo è costituita da massicciata di ciottoli mista a lastre di tipo porfido;

-di Sopportico Piazza è costituita da cemento attualmente fratturato e dissestato;

-di Via nazionale è costituita da un manto di asfalto con segni di danneggiamento in più parti.

E che tale realtà favorisce la infiltrazione nel sottosuolo delle acque meteoriche che alimentando la falda sotterranea provocano un aggravamento dello stato geomorfologico dell’area.

In sostanza la Piazza non è moribonda ma sicuramente non sta bene ed ha bisogno di attente e durature cure.

Non sarebbe male aprire tutti i pozzetti e pulire tutti i canali espungendo le acque che vi permangono.

E non sarebbe male nemmeno avvertire con parole semplici gli abitanti del quartiere sulla gravità della situazione franosa e sulle cautele da osservare.

Ultima modifica il Sabato, 24 Settembre 2016 18:28
Redazione TirrenoNews

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