Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“Posta” insulti su Fb ed il giudice lo condanna per diffamazione.
Domenica, 17 Agosto 2014 22:59 Pubblicato in PoliticaCi sono “stupidi” che pensano di poter “postare” quello che vogliono sui siti web camuffandosi dietro l’anonimato.
Non è così.
Ben peggio coloro che scrivono su face book i quali si sentono garantiti dalla cosiddetta “privacy” che a loro giudizio li tutelerebbe perché si tratterebbe di messaggi riservati agli amici.
Anche in questo caso non è così.
L’ennesima prova nei giorni scorsi.
A Palermo, dove il giudice della terza sezione penale di Palermo, Riccardo Corleo, ha condannato per diffamazione aggravata una persona che aveva postate sul suo profilo Fb, aperto sotto il falso nome "Diletta", alcune parole contro il sig Mario Ravetto Antinori.
Facile per la polizia postale di Palermo condurre una approfondita indagine informatica ed effettuare riscontri di tipo tecnico scoprendo che dietro il profilo Fb si nascondeva la signora Maria Gabriella Priulla.
Diletta aveva tra l’altro scritto di Antinori “Sei bello come Alvaro Vitali” ed ancora che ““Sei affascinante come un cadavere in decomposizione…”.
Questa ha ammesso le proprie responsabilità ed ha patteggiato la pena
Oltre alla pena economica la responsabile ed è stata condannata anche al pagamento delle spese legali.
Attenti, allora. Secondo i giudici penali Facebook ha una «diffusione incontrollata». Il social network, infatti, consente la comunicazione con più persone» alla luce del «carattere pubblico dello spazio virtuale in cui si diffonde il pensiero» dell'utente che entra «in relazione con un numero potenzialmente indeterminato di partecipanti».
Due le cose da capire, quindi.
La prima che non esiste privacy e che tutto quanto pubblicato sul web o su Fb può essere portato in Tribunale.
La seconda è che nel web e su Fb( ed altro) l’anonimato non garantisce alcunché perche gli investigatori possono giungere ai responsabili. Da Ansa.it
Sono tante le sentenze simili
Ricordiamo, tra tutte, la sentenza emanata dal tribunale di Livorno secondo cui insultare qualcuno sul social network fondato da Mark Zuckerberg equivale a farlo attraverso qualunque mezzo di stampa.
L'articolo 595, terzo comma del codice penale, secondo cui il reato di diffamazione è punito più severamente nel caso in cui l'offesa sia recata attraverso la stampa così come attraverso qualsiasi altro mezzo che possa permettere una vasta distribuzione del messaggio.
E ricordiamo anche che il delitto di diffamazione prevede addirittura un anno di carcere.
Le nuove ricerche archeologiche tra Serra d’Aiello e Campora SG
Domenica, 17 Agosto 2014 19:03 Pubblicato inDomani 18 agosto ore 19.00 si terrà un incontro su “L’antica Temesa tra Greci ed Indigeni”
L’evento è organizzato e promosso dal Gruppo Archeologico Alybas , dal comune di Serra d’Aiello, dalla Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria e dall’ Università degli Studi di Messina
Intervengono:
Giovanna Caruso- Sindaco di Serra d’Aiello
Margherita Perri- Gruppo Archeologico Alybas
Gregorio Aversa- Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria
Fabrizio Mollo Università degli Studi di Messina
Maurizio Cannatà- Università degli studi di Messina
L’Incontro si terrà in Piazza F.O. Palermo in Serra d’Aiello
Si tratta di una occasione probabilmente rara per fare il punto su di un territorio di straordinaria ricchezza storica ed archeologica, ed in particolare sugli sviluppi delle ricerche in corso ed in sviluppo.
L’area tra Campora San Giovanni e Serra D’Aiello deve ancora mostrare i tesori che ha conservato gelosamente per millenni, tesori che possono essere fonte di sviluppo anche economico.
Non perdiamo questa occasione
Amantea. M5S. Riflessioni sull'immigrazione clandestina
Domenica, 17 Agosto 2014 18:38 Pubblicato inLunedì 18 Agosto 2014 - ore 18.00 nei pressi dell'Hotel Ninfa Marina ad Amantea, il Movimento 5 Stelle ed il Meetup "Amantea 5 Stelle" alla presenza della portavoce al Parlamento Europeo del M5S, Laura Ferrara, membro della Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni del Parlamento Europeo, e della consigliera comunale del M5S ad Amantea, Francesca Menichino, organizzano un incontro con i cittadini e con gli immigrati ospiti ad Amantea.
Riflessioni sull'immigrazione clandestina nei suoi effetti localistici e quale emergenza umanitaria internazionale.
Laura Ferrara, recentemente presente ad Amantea, sia nella sala consiliare in occasione dell’ultimo Consiglio comunale , sia nel Sit In organizzato dal M5S in Via Margherita, il 23 Luglio 2014 in commissione LIBE è intervenuta per chiedere chiarezza prima al ministro della giustizia Orlando e poi al ministro dell'Interno Alfano.
Ad Orlando è stata chiaramente esposta la tragica situazione in cui versa l'Europa ormai tragicamente infiltrata dalla criminalità organizzata; Laura Ferrara chiede dunque l'istituzione a livello europeo del reato di associazione mafiosa, la promozione degli strumenti per la confisca dei patrimoni criminali e l'istituzione di nuclei simili alla DDA e la DIA.
Al ministro Alfano invece chiede se davvero Frontex riesca a rendere non necessario l'operazione Mare Nostrum e se non si debba anche coinvolgere l'ONU per sanare il problema alla radice.
Nessun ministro ha avuto il coraggio di rispondere.
Ecco il testo:
Link al Video dell'intervento al PE dell'europarlamentare Laura Ferrara (M5S) sul tema: