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Redazione TirrenoNews

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Finalmente la Chiesa si preoccupa dei bisogni dei calabresi.

Forse è un effetto del corso avviato dal nuovo papa Francesco Bergoglio. Comunque sia , era ora!

Il tema è stato la difesa dell'ospedale di Locri.

Ed a Locri il vescovo mons. Francesco Oliva ha dichiarato «E' un bene che ci appartiene, un diritto di civiltà che nessuno può toglierci. Difendiamolo e non rassegniamoci. Aderiamo e partecipiamo compatti alla manifestazione in difesa dell’ ospedale contro tagli e ridimensionamenti. Ci saremo per dire: abbiamo una dignità, che nessuno ci può togliere».

Poi il Presule ha continuato: «Locride rialzati e cammina. Difendi la tua dignità. Difendila di fronte ad ogni tentativo di usurpazione dei diritti che ti spettano. Non rassegnarti quando questi vengono negati: il lavoro da diritto diviene privilegio di pochi, le famiglie sono abbandonate a se stesse, i giovani fuggono in cerca di un destino migliore e tanti nostri borghi, di rara bellezza, si spengono nel loro isolamento. Difendiamo anzitutto il primario diritto alla salute».

Ed allora l’invito al presule ionico di venire ad Amantea.

“Monsignore, per favore, può venire a svegliare anche gli amanteani ai quali vogliono togliere non l’ospedale che non c’è , ma addirittura il laboratorio di analisi?

Monsignore può venire ad Amantea per chiedere che sia acquistata la nuova MOC, che sia acquistato un nuovo mammografo, che sia sostituita la otorina che dopo 30 anni è andata in pensione?

Ha ragione monsignor Oliva , il diritto alla salute è un diritto irrinunciabile ma sembra che i politici e i loro scherani non se ne curino ed in nome della nuova religione chiamata “spending rewiew” oltraggiano il nostro popolo inerme e da sempre abituato a soffrire in silenzio .

Allora venga ad Amantea a spiegare agli amanteani che difendersi e difendere i propri servizi soprattutto sanitari è un dovere civico irrinunciabile”

E pensare che un tempo calabrese era sinonimo di brigante!

Giuseppe Marchese

Per Amantea nuove “Buone”, anzi ottime, dal mare

Domenica, 11 Ottobre 2015 17:09 Pubblicato in

Ricorderete tutti l’allarme suscitato dai tonnetti allitterati dalla spina bifida pescati in varie parti del Tirreno cosentino ( Fiumefreddo Bruzio, Campo ra San Giovan ni, Paola)

Per stemperare la paura fu inutile evidenziare che si tratta di pesci che nascono altrove e che giungono sulle nostre coste con la eventuale malformazione già determinata geneticamente.

Non solo ma secondo alcune analisi condotte da un laboratorio privato richiestone da Silvio Greco, già assessore regione al’ambiente, questi tonnetti sarebbero stati contaminati con Policlorobifelini (Pcb) e Idrocarburi policiclici (Ipa) aromatici.

Prese così il via un’altra grande indagine ambientale che si è svolta nel tratto di costa compreso tra Campora San Giovanni , in territorio di Amantea, e Tortora.

Una indagine condotta sui sedimenti marini e sui pesci

Sulle acque, come logico, è inutile, atteso che esse sono mobili

Bene. Per quanto i dati non siano stati resi pubblici ( e lo dovrebbero essere) sembra che tutto sia normale

Non è infatti risultata alcuna contaminazione chimico-fisica dovuta a metalli pesanti e pesticidi nei campioni di sedimenti, prelevati dagli uomini della capitaneria di porto a profondità variabili tra 0 e 30 metri.

Non solo ma in tutte e tre le località della costa presenza di Cesio 137 è stata riscontrata a valori decisamente molto bassi in e giudicata compatibile con il livello di contaminazione che interessa tutto il mar Mediterraneo.

Anomala la presenza di mercurio in un solo esemplare di pesce stanziale dell’alto tirreno cosentino per comprendere meglio il fenomeno, il procuratore capo ha disposto nuovi approfondimenti nella zona. Saranno, cioè, prelevati nuovi esemplari da analizzarsi sempre a cura dell'Istituto zoo profilattico di Napoli.

Anomala sarebbe anche la presenza di arsenico su alcuni esemplari di pesce.

Ovviamente e prima di allarmarsi occorrerà sapere se si tratti di arsenico organico che non è tossico, mentre l’arsenico inorganico è molto tossico anche a concentrazione di parti per miliardo.(1)

L'arsenico, che come noto non può essere distrutto una volta che entrato nell'ambiente, e' emesso dalle industrie produttrici di rame, ma deriva anche dalla produzione di piombo e zinco e dall'agricoltura.

Per meglio capire occorrerà anche sapere l’area di pesca.

Tutto sommato una situazione migliore di quella temuta.

(1) Contaminanti alimentari Parere dell'Efsa sull'arsenico

L'arsenico è un metalloide presente in diverse forme organiche e inorganiche, che si trovano nell'ambiente a causa sia di eventi naturali, sia di attività antropiche. Le forme inorganiche di arsenico sono più tossiche rispetto alle forme di arsenico organico, ma finora la maggior parte dei dati sulla presenza negli alimenti, raccolti nel contesto del controllo ufficiale degli alimenti, sono ancora segnalati come arsenico totale, senza distinguere tra le diverse specie di arsenico. La necessità di dati sulla speciazione è evidente, perché diverse indagini hanno dimostrato che, soprattutto nei frutti di mare la maggior parte dell’arsenico è presente nelle forme organiche che sono meno tossiche. Di conseguenza, una valutazione del rischio che non tiene conto delle diverse specie, ma considera l'arsenico totale presente esclusivamente come arsenico inorganico, potrebbe portare ad una notevole sovrastima del rischio per la salute connesso con l'esposizione all’arsenico con la dieta. 

A seguito di un invito a presentare dati, 15 paesi europei hanno presentato più di 100.000 risultati relativi alle concentrazioni di arsenico nei vari prodotti alimentari. Due terzi dei campioni sono stati al di sotto del limite di rilevazione. Circa il 98% dei risultati sono stati riportati come arsenico totale, e solo poche indagini hanno differenziato tra le diverse specie di arsenico. I livelli più elevati di arsenico totale sono stati misurati nei seguenti prodotti alimentari: pesce e frutti di mare, prodotti alimentari o integratori a base di alghe, in particolare hijiki e cereali e prodotti a base di cereali, con concentrazioni particolarmente elevate nei chicchi di riso e nei prodotti a base di riso, e crusca e germe. Segue…..

Ma che fanno al comune?

Domenica, 11 Ottobre 2015 17:01 Pubblicato in

Nel silenzio totale della “politic-hicchi-a” amanteana, e con una minoranza in gran parte in “tutt’altre faccende affaccendata”, poche le voci a levarsi; tra queste quella del medico Andrea Ianni Palarchio. 

Ecco cosa scrive:

“Tra qualche giorno, il 13 ottobre per l'esattezza , si concluderà con l'apertura delle buste il bando per l'affidamento del servizio di mensa scolastica anno 2015/16.

Un bando che mi lascia qualche dubbio visto che qualcosa riguardo all'anno scorso è cambiata e non credo in meglio.

Sicuramente non è cambiata la data di inizio. L'amministrazione Sabatino si è dimostrata incapace anche per quest'anno di far coincidere l'inizio scolastico con l'inizio del servizio mensa e se dobbiamo dirla tutta non è riuscita a farla partire nemmeno con l'inizio dei rientri scolastici.

La cosa però che mi lascia più perplesso è la scomparsa nel bando (era presente nel bando 2014/15) del punteggio legato alla qualità dei prodotti.

L'anno scorso si aggiudicava il bando chi offriva il servizio ad un prezzo più basso ma comunque indicando la qualità dei prodotti . ( vedi foto!)

La qualità dei prodotti garantiva un punteggio utile per l'aggiudicazione del bando (1 punto per ogni prodotto di qualità) fino a più 10 punti (Es. Ditta A proponeva un pasto a 3.20 senza prodotti di qualità - Ditta B proponeva 3.20 con 1 prodotto di qualità Igp o Dop si aggiudicava il bando la ditta B).

Quest'anno invece il punteggio legato alla qualità dei prodotti è magicamente sparito.

Naturalmente un bando così redatto sembrerebbe autorizzare la ditta che vincerà a proporre semplicemente il prezzo più basso disinteressandosi completamente della qualità .

La qualità dei prodotti che mangeranno i bambini sarà solo legata al buon cuore del titolare della ditta che si aggiudicherà il bando, ma che sicuramente sarà vincolato dal prezzo proposto. Spesso i prodotti migliori costicchiano un po' in più !!!

È giusto fare una gara al ribasso sul mangiare dei bambini ???

È così complicato comprendere che in una mensa è la qualità che fa la differenza ???

Capisco che abolendo il discorso della qualità il comune si aspetterà di avere un servizio ad un prezzo più basso rispetto a quello già basso dell'anno scorso ma è giusto risparmiare sui bambini ???

Avevo deciso di scrivere sempre meno riguardo alle decisione fatte dall'amministrazione Sabatino in quanto ormai ritengo che siamo in una condizione di stallo amministrativo limitato alle proroghe e alle auto proroghe in attesa di accredito di indennità .

Un'amministrazione però che gioca al ribasso sulla mensa scolastica ed aumenta la spesa per la gestione del porto da 130 mila a 160 mila annui merita di essere invitata a ripensarci.  

Allego foto del bando 2014/15 con i punteggi di valutazione tecnica di qualità !!!! “

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