Redazione TirrenoNews
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Scalea. Le denunce non fermano le elezioni. Eletto il presidente del ''Valle Lao''.
Lunedì, 15 Settembre 2014 16:43 Pubblicato in Alto TirrenoIl presidente del consorzio di bonifica ‘’Valle Lao’’ è Davide Gravina già commissario straordinario uscente.
E’ stato eletto nella lista della Coldiretti che ha conquistato 15 seggi sui 15 disponibili
Gravina è stato il candidato più votato, con oltre 700 preferenze.
Il neo presidente Davide Gravina nella nota diramata dal consorzio di bonifica ‘’Valle Lao’’ ha dichiarato : “La lista Coldiretti ha conquistato e ha vinto, di fatto, le elezioni, svoltesi regolarmente, per il rinnovo degli organi consortili per il quinquennio 2014/2019”.
Le elezioni giungono dopo vicende che hanno visto la Cia e la Confagricoltura denunciare gravi irregolarità e rivolgersi alle autorità competenti.
In particolare le due Associazioni ed i candidati hanno contestato al Commissario Gravina la contraffazione dell’articolo 16 dello Statuto con l’aggiunta di un comma, assente nella versione approvata dalla Regione Calabria, che riduce dal 30% al 15 % il quorum per la validazione delle elezioni dell’Assemblea dei delegati in caso di commissariamento del Consorzio; la mancata predisposizione degli elenchi elettorali nei tre mesi antecedenti la scadenza del mandato, nonché la riapertura dei termini, addirittura sino a 20 giorni prima della data fissata per le elezioni; l’esclusione da parte del Commissario della sezione 3 della lista “INSIEME PRO LAO CIA CONFAGRICOLTURA”, poiché, in tale occasione, ha giocato la partita sia come giocatore, in quanto candidato, che come arbitro, ricorrendo tra l’altro ad una motivazione priva di qualsiasi fondamento giuridico.
Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria ha dichiarato “Chiediamo al Comando dei Carabinieri di Scalea, dove pare è stata presentata la querela, che proceda velocemente nell’accertare i paventati abusi e reati commessi; ai nostri candidati, ai consorziati ed in genere all’opinione pubblica non si può lasciare alcuna ombra poiché questo sarebbe un grave attentato alla democrazia e all’esercizio libero del voto.
Probabilmente, viene il sospetto, che a qualcuno piacerebbe appropriarsi dell’intera diserzione dal voto! Nel merito ricordiamo che tra l’altro la L.R. 11/2003 che è sovraordinata allo Statuto e regola la materia dei Consorzi di Bonifica e irrigazione, prevede all’art. 34 (Elezioni dei delegati al Consiglio) il comma 13 bis che così recita: L’elezione dei delegati è valida con il 15% e non con il 30% come previsto dal precedente comma 13 solo nei Consorzi di bonifica commissariati.
Tale comma (basta fare una semplice ricerca) è stato aggiunto dall’art. 18, comma 3 della L.R. 21 agosto 2006, n. 7 e successivamente l’art. 9, comma 10 della L.R. 12 dicembre 2008, n. 40 sostituisce la parole “10%” con le parole “15%” e sopprime le parole “da almeno tre anni”.
“Tutti gli atti amministrativi, propedeutici all’elezione del Consiglio dei Delegati, sono stati approntati nei tempi stabiliti e diffusi tempestivamente, tra l’altro attraverso il sito web del Consorzio.
Ci sembra attuale, in questo caso, la favola di Esopo “ la volpe non arriva all’uva e dice che è acerba”. Dopo quattro anni di commissariamento durante il quale i rappresentanti delle organizzazioni hanno partecipato attraverso la prevista consulta alla vita del Consorzio, oggi, e solo oggi, si rivolgono accuse di dispotismo e arroganza al Commissario Gravina. Ci chiediamo: perché prima non è stato fatto? Perché alla Regione non è stata segnalata la gestione commissariale di quattro anni del’Ente Consortile? Il nostro candidato Gravina e la struttura dell’Ente, sapranno sicuramente valutare le gravi affermazioni e mettere in atto tutte le tutele del caso: Coldiretti Calabria è e sarà al loro fianco.
Certamente non è stato Gravina a rompere il sodalizio tra le associazioni, bensì una visione diversa del ruolo e delle prospettive dei Consorzi che Coldiretti Calabria ha scelto da oltre cinque anni e che hanno visto gli altri solo come avversari e senza mai una proposta. A noi è sempre piaciuto il confronto democratico e per questo abbiamo presentato e diffuso un programma elettorale ambizioso e impegnativo. Da altri invece deserto assoluto e polemiche!
Noi siamo tranquilli e con noi i nostri candidati, i sindaci e i tantissimi consorziati che ci hanno già manifestato il loro consenso e che invitiamo tutti a dare forza al consorzio con l’autogoverno esercitando il proprio diritto di voto.
Regionali. Orlandino Greco incontra alcuni amici amanteani
Domenica, 14 Settembre 2014 22:03 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiOrlandino Greco è stato sindaco di Castrolibero per 13 anni.
Poi da Giugno 2009 vinte le consultazioni elettorali provinciali nella lista dell’MPA e viene nominato Presidente del Consiglio Provinciale.
Ora Orlandino dà vita ad un Movimento Autonomista
“ Abbiamo costruito un movimento territoriale che si farà portavoce delle tante esigenze inascoltate delle comunità delle Regioni del Meridione. L’Italia del Meridione ha bisogno che amministratori, politici, mondo imprenditoriale e associativo si alleino per lo sviluppo di un modello economico, di relazioni sociali in grado di rispondere alla crisi dell’economia globale coniugando etica ed economia, stabilendo legami sociali, legami generazionali, legami differenti per uno stile di vita rivolto alla comunità, alla partecipazione e alla sicurezza comune”
“Basta- dice Orlandino Greco "Il Mezzogiorno non sarà più suddito".
E’ questo il messaggio che il politico calabrese ha portato ai suoi amici amanteani .
Poi nel breve incontro ha ricordato che «I partiti ideologici sono finiti in malo modo, così come quelli le aderisti, perchè mancava un quadro territoriale, la realtà locale per cui destra e sinistra avevano lo stesso significato a nord e sud quando, invece, esistono da 150 anni differenze macroscopiche. Esiste ancora un Sud che è visto come palla al piede e un nord che ha un Pil molto elevato come conferma l’ultima statistica sulla competitività, stilata dalla Comunità europea, la Calabria è al 233mo posto e la Basilicata al 232mo».
Poi Orlandino Greco lancia la sua sfida “ Basta rassegnazione. Bisogna individuare i responsabili. Bisogna riscrivere il ruolo del Meridione, o meglio dell’Italia del Meridione. La soluzione al problema Italia è il sud, senza questione meridionale. La soluzione è nel passare da terra di consumo a terra di produzione. Vanno ripensati l’università, l’economia, il commercio. Bisogna legare tutto al territorio, così come la formazione».
“Per questo è nato l’Italia del Meridione”.
Poi conclude:” Basta con l’usato” Le seconde linee della politica, chiedono alle prime di mettersi da parte. Vogliamo creare un Movimento generazionale che faccia la guerra ai padri.
Ed arriva il manifesto di IdM.
Un manifesto che prende le mosse da una frase di Luciano De Crescenzo: «A quanti vogliono sapere se io sono di centrodestra o di centrosinistra rispondo: sono del centro storico».
Ora Orlandino mira alle regionali.
Non è ancora dato di sapere con chi sarà candidato
Una cosa è però certa che gli amici di Amantea gli saranno vicini
La effettività ed il rispetto della legge : dove sono ad Amantea?
Domenica, 14 Settembre 2014 15:04 Pubblicato in PoliticaDi seguito il comunicato congiunto di Nicola Morra, Dalila Nesci e Francesca Menichino sull’incontro svoltosi nella sala consiliare del comune di Amantea sabato alle ore 10.00.
Ben al di là delle micro vicende umane di questo “paese con la presunzione di città”- come dice un nobile e caro amico- ci sono momenti- come quelli di sabato 13 settembre- nei quali si affronta- sia pure in punta di orologio( perché una sola ora di incontro quando il tema era di estremo interesse?)- il reale problema di Amantea è stato, è e sarà lo “sfilacciamento” della legge, quella sorta di fenomeno cioè , in base al quale i confine del giusto e dell’ingiusto diventano sempre meno avvertibili , al punto che giusto ed ingiusto diventano possibile a seconda delle persone, elle famiglie, del potere .
Ed ecco il comunicato:
Nella conferenza stampa del M5S tenutasi ieri nella sala consiliare del Comune di Amantea diversi sono stati i temi affrontati, afferenti alla gestione del Comune di Amantea o all'amministrazione della Regione Calabria, ma tutti uniti dal fondamento comune espresso da Nicola Morra relativo al problema della effettività e del rispetto della legge, che facilmente diventano opzionali quando l'unica tutela ritenuta necessaria è quella degli interessi privatistici, clientelari e familistici sottesi al potere ed al suo esercizio, in Calabria e non solo.
Così mentre il M5S, attraverso la consigliera Menichino, chiede la rimozione dall'incarico di Responsabile del Settore Manutentivo dell'Ing. Domenico Pileggi, indagato in merito alle vicende del Porto Turistico di Amantea, e la valutazione della possibilità per l'Ente di costituirsi civilmente, quale parte lesa nella vicenda, l'Amministrazione Sabatino senza rilevare alcun "conflitto di interessi" rispetto ai presunti reati penali e senza attendere lo sviluppo dell'eventuale processo, con delibera di Giunta Comunale n. 117 del 1 Agosto 2014, accorda all'Ing. Pileggi la copertura delle spese legali per un ammontare iniziale di 3.000 euro di soldi pubblici.
Ma ciò non basta. Con delibera di Giunta n.126 l'Amministrazione ha inteso pagare anche le spese legali di Monica Sabatino pur dinanzi ad un fatto non riconducibile all'esercizio delle funzioni di Sindaco, ma relativo alla sua condizione quale semplice cittadino-candidato a Sindaco, in merito alla causa di ineleggibilità presentata al Tribunale di Paola dal M5S di Amantea, per la posizione ricoperta dal padre Giuseppe Sabatino in Comune durante il periodo della campagna elettorale.
Al di là del dato giuridico un profilo di opportunità comportamentale avrebbe dovuto certamente condurre a tenere il Comune di Amantea completamente fuori da tale vicenda, e il Sindaco avrebbe dovuto avvertire l'esigenza di dimostrare attraverso il processo le proprie ragioni senza far pagare ai cittadini le conseguenze di scelte che potrebbero avere integrato violazioni di legge.
Attraverso la relazione di Dalila Nesci l'attenzione è stata posta anche su una serie di situazioni relative alla Regione Calabria, già oggetto di denunce della parlamentare nelle scorse settimane: le nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria sulle quali è intervenuta l'Avvocatura dello Stato, il mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, l'anomala sostituzione dell'Autorità sulla gestione dei Fondi Europei operata dall'assessore Mancini.
Infine Nicola Morra è intervenuto sul tema del Consiglio Comunale tenutosi subito dopo ed avente ad oggetto i lavori previsti da un progetto regionale in Località Coreca, evidenziando la necessità di fare interventi ecosostenibili ed efficaci, e di spendere con raziocinio i soldi pubblici; in questa direzione la sospensione del progetto per un esame approfondito della questione non dovrebbe in alcun modo comportare la distrazione dei fondi stanziati: si impegni piuttosto la Regione a collaborare con il Comune nella ricerca di soluzioni condivise e rispettose del paesaggio, di modo che l'efficacia dell'azione amministrativa non rimanga una vuota formula di principio.
Prima di andar via il portavoce in Senato del M5S ha dato la parola ad un rappresentante dei soggetti emodanneggiati della Calabria che ha richiamato l'attenzione su un problema molto serio e ignorato dalla presidente Stasi che ci si augura riceva finalmente nel sit-in previsto per lunedì 15 chi, già in grave difficoltà, attende le indennità dovute e soprattutto ascolto e rispetto.
Nicola Morra-Dalila Nesci -Francesca Menichino