Redazione TirrenoNews
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La minoranza: Pulire i serbatoi e ridurre il costo dell’acqua
Martedì, 27 Gennaio 2015 17:01 Pubblicato inA Longobardi stanno arrivando i bollettini dell’acqua del 2011. Ed arriveranno anche quelli degli anni successivi. Molte le proteste per il prezzo del costo dell’acqua e per il fatto che si conosca solo ora. Si parla di 3,50 euro a mc per i consumi oltre i 200 mc.
In sostanza la gente dice che se avessero saputo di tale costo avrebbero contenuto i consumi.
Sulla vicenda interviene la minoranza.
Scrive l’avvocato Nicola Bruno che ha chiesto insieme a Francesco Cicerelli l’intervento dell’autorità sanitaria per verificare lo stato dei serbatoi.
Ecco cosa dice la minoranza :
“Si invita il sindaco del comune di Longobardi ad attuare tutte le procedure di legge previste dal decreto legislativo n° 31/01 (bonifiche e messa a norma dei serbatoi, completa mappatura della rete idrica ed eventuale risistemazione della stessa, ect) al fine di garantire a ciascun cittadino la quotidiana disponibilità di acqua potabile”.
E’ questa la prescrizione imposta dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’azienda sanitaria di Amantea al comune di Longobardi e sollecitata dal gruppo consiliare “Progetto Longobardi”. “A seguito di numerose segnalazioni da parte dei nostri concittadini –commentano i consiglieri Nicola Bruno e Francesco Cicerelli- circa la non potabilità dell’acqua, già dal mese di Luglio abbiamo chiesto invano spiegazioni al sindaco ed alla sua giunta”.
Da qui “la nostra richiesta –aggiunge il capogruppo Bruno- di intervento, con necessità di sopralluogo, presso i serbatoi comunali, da parte dell’Asp”.
Oggi l’esito del sopralluogo da parte dei tecnici della Prevenzione: “sul serbatoio Salice - si legge nel verbale- si sono evidenziate inadeguatezze…risulta carente di opere di presa in entrata per l’effettuazione dei prelievi previsti dal decreto legislativo 31/01…si è rilevata una scala per l’accesso in vasca vistosamente arrugginita…necessariamente da sostituire”; “il serbatoio Fiorino risulta carente di opere di presa in entrata ed in uscita…l’unica finestratura presente non è supportata da rete a maglie sottile…”; “il serbatoio La Rupe non presenta opere di presa in entrata ed in uscita”.
Peraltro, per nessuno di essi “si è potuto visionare l’interno delle vasche per le quali sarebbe opportuno richiederne certificazione all’amministrazione comunale sia sui materiali impiegati sia sulla perfetta integrità”.
Da qui la richiesta “di tutti gli interventi prescritti dalla legge a tutela dei cittadini ed in tempi brevi”. Alla luce delle gravi condizioni igienico-sanitarie in cui versano i serbatoi comunali “rivolgiamo l’appello –dichiarano Bruno e Cicerelli- alla giunta affinchè riduca le tariffe idriche”.
L’appello assume ancora più significato in queste ore in cui i cittadini di Longobardi stanno ricevendo bollette di acqua onerose. “Siamo consapevoli –dichiara Bruno- che in virtù del principio del full recovery cost, la tariffa deve coprire tutti i costi del ciclo dell’acqua ma, nel nostro caso, il servizio idrico integrato fa “acqua” da tutte le parti.
Non è tollerabile che i consumi oltre i 200 mc annui si paghino a 3,50 euro al mc. Bisogna ripensare a nuove fasce di consumo, con agevolazioni per le famiglie numerose.
In questi giorni, i cittadini stanno ricevendo le bollette di tutti gli anni precedenti, a partire dal 2011, con gravi disagi per la popolazione, soprattutto debole, per la quale, il regolamento comunale non prevede né riduzioni né esenzioni”.
Campora San Giovanni: Ruggiero chiede un confronto sul progetto della passerella
Martedì, 27 Gennaio 2015 16:48 Pubblicato inIl Consigliere comunale Arch. Sergio Ruggiero con Protocollo 1383 del 27.01.2015 ha scritto al signor Sindaco, all’assessore ai lavori Pubblici, al consiglio di Frazione di Campora SG, al presidente della commissione consiliare per i LLPP, in merito alla passerella di attraversamento della SS18 a campora San Giovanni.
Ecco cosa scrive:
“Gentilissimi, vi esorto a riconsiderare il progetto riguardante l’attraversamento di che trattasi, proponendo un confronto che ricerchi una soluzione a mio parere più civile, più utile, più decorosa e meno costosa:
- Più civile, se per civiltà ammettiamo che valga qualcosa l’agevole pedonalità, la semplicità del percorso, la manutenibilità, la possibile ciclabilità. Immaginiamo: al mare in bicicletta, magnifico!);
- Più utile, se per utilità ammettiamo valga qualcosa l’effettivo utilizzabilità di un’opera. Il rischio oggettivo è che si spenda una catasta di quattrini per qualcosa che non verrà utilizzato per ovvie ragioni di carattere strutturale;
- Più decorosa, se per decoroso ammettiamo valga qualcosa la possibilità di realizzare un percorso a terra, magari alberato, magari con qualche arredo urbano lungo il percorso, con qualche elemento di poesia. Immaginiamo: un camino verso il mare, una passeggiata romantica, una corsetta, una camminata salutare a passo svelto (scale e ascensore di mezzo?! M’è passata la voglia!).
- Meno costosa, che non guasta mai, dato che ogni centesimo che si spende è destinato a gravare sulle tasche dei contribuenti.
Cosa temo? Temo che si realizzerà un’opera scarsamente utilizzabile (Scale! Ascensore! Aiuto!!!!
Quanta gente sarà esclusa? Tanta! Perché, tra l’altro, l’ascensore si romperà e rimarrà rotto per non pagare le costose riparazioni o la manutenzione obbligatoria programmata prevista per legge!
Si deve peraltro prevedere il rischio di intrappolamento dell’utente e relative procedure di soccorso. Uno spettacolo!)”
Poi la forte contestazione :
“La soluzione proposta dall’Amministrazione comunale è da ultima spiaggia, da proporre laddove non siano possibili altre soluzioni, ed invece le soluzioni ci sono, come ha dimostrato il Consiglio di frazione di Campora che aveva elaborato un preliminare.
Io stesso ho in mente qualcosa, discutiamo.
E’ possibile tentare di fare una cosa intelligente? Proviamoci.
Agli Amministratori dico: Voi siete stati eletti, Voi governate e dunque decidete. Da consigliere, da cittadino, contribuente e testa pensante vi invito a riflettere sul fatto che non è mai tempo di fare cose non intelligenti. Occhio!
Al Consiglio di Frazione di Campora dico: Vi invito ad esercitare quelle attribuzioni che avete caldamente invocato evitando di accettare supinamente ogni cosa, foss’anche proposta da chi scrive. A meno che riteniate vada bene quel propinamento.
Amantea 26.01.2015 Cordialmente Sergio Ruggiero.
A rischio di essere considerati supponenti se non arroganti noi insistiamo sulla sostanziale inutilità della passerella e continuiamo a scommettere che non sarà usata !
Belmonte Calabro: Rubano i cavi ed il Lungomare resta al buio
Lunedì, 26 Gennaio 2015 21:54 Pubblicato inBelmonte Calabro. Il lungomare di Belmonte calabro è rimasto al buio dopo che ignoti hanno rubato i cavi di rame dell’impianto elettrico.
E’ una situazione inaccettabile.
E non importa che i ladri siano Italiani o Rumeni o di altre nazionalità
Importa che queste vicende sono sempre più numerose ed i danni sempre più gravi
Recentemente addirittura sono stati rubati i cavi di rame dell’impianto di depurazione di Nocera Terinese ch è andato in tilt con gravissimi rischi ambientali
Per non dimenticare il famoso furto dei cavi dell’impianto di illuminazione del PIP di Amantea, cavi appena installati e rubati.
Si impone una maggiore vigilanza un maggiore presidio del territorio in particolare di notte fermando le auto delle quali obbligatoriamente si servono i ladri.
La prova è nella recente notizia che a Corigliano Calabro è morto un giovane romeno, Luciano Costel Artene, dopo che l’auto sulla quale si trovava insieme ad un’altra persona, che era alla guida, si è schiantata contro un muro. Un’auto che si era sottratta poco prima ad un posto di blocco dei carabinieri che stavano inseguendo i due occupanti della vettura e nella quale sono state trovate numerose matasse di rame e un fucile, materiale di probabile provenienza furtiva.