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Gli abbattimenti di case abusive non possono essere fatti dai comuni

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Il Ministro orlando ha detto "Gli abbattimenti non li possono più fare i Comuni, perché i Comuni non li fanno.

Sia perché ci sono questioni di carattere sociali retrostanti, sia perché molte amministrazioni comunali sono elette da una componente importante legate al mondo dell'abusivismo.

I condizionamenti, della criminalità organizzata ma anche quelli legati ad interessi illegali che si sono radicati, impediscono ai Comuni di svolgere questa funzione.

Ecco perché devono essere centralizzati, affrontati con un approccio governativo: credo che vada fatto un patto a livello nazionale".

Poi ha affermato:

“Questa è stata una legislatura importante sul fronte dell'ambiente, dalla riforma delle agenzie alla legge sugli ecoreati.

Ma si chiude col rammarico di non aver licenziato una legge sul consumo del suolo".

Lo ha detto intervenendo ad un convegno sull'abusivismo edilizio organizzato dal gruppo Pd alla Camera per annunciare un nuovo ddl a firma di Marco Di Lello.

E' un vuoto che - sottolinea il ministro - facilita "una pianificazione episodica, spesso di rapina rispetto all'utilizzo del territorio, e non consente di distinguere gli abusi realizzati in aree a vocazione edilizia da quelli che comportano un pericolo per la sicurezza o danneggiano il patrimonio ambientale".

Ad avviso del ministro, la legge sul consumo del suolo fornirebbe un quadro per ogni altro intervento legislativo sull'abusivismo edilizio.

Secondo il ministro, sarebbe importante stabilire che nei Comuni che non hanno crescita demografica si possano realizzare solo interventi di "trasformazione e non di costruzione"; andrebbe fatta un mappatura del fenomeno e data, dove possibile, un'alternativa di carattere "sociale" alle demolizioni, tra l'altro, "quando diciamo che dobbiamo abbattere tutto, poi non si abbatte niente, e questo dal punto di vista della deterrenza è dannoso"

Pubblichiamo questa notizia perché qualcuno la legga e la rapporti al PSC del comune di Amantea il cui suolo è stato vergognosamente consumato.

Se un immobile abusivo non deturpa il paesaggio e non si trova in un'area a rischio idrogeologico, può essere acquisito dal patrimonio comunale, anziché essere abbattuto, e destinato ad alloggio popolare.

Lo prevede una nuova proposta di legge sull'abusivimo edilizio presentata dal deputato dem Marco Di Lello, annunciata in un convegno del gruppo Pd alla Camera.

La nuova proposta arriva dopo che in ottobre era stato affossato alla Camera il ddl del senatore di Ala Ciro Falanga.

Nella nuovo proposta, spiega Di Lello, "aumentiamo fino ad 80 milioni il fondo per le demolizioni e trasformiamo il reato da contravvenzione a delitto, aumentando così i termini di prescrizione, ed è prevista una mappatura delle aree".

Inoltre, "se un alloggio è stato realizzato in area agricola inglobata negli anni dall'area urbana, si può con sentire di ottenere la concessione in sanatoria, dopo aver provveduto al risanamento". Secondo Di Lello, ci sono i tempi per approvare la proposta di legge almeno alla Camera, entro la fine della legislatura, come maxi emendamento al ddl Falanga, di cui è relatore e sul quale è contrario.

Redazione TirrenoNews

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