Redazione TirrenoNews
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L’amministrazione Comunale fa chiarezza sulla incompatibilità di Francesca Sicoli
Sabato, 09 Settembre 2017 20:07 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
“Teniamo a fare chiarezza rispetto alla discussione di un punto all’Odg del Consiglio comunale di giorno 8 settembre, e precisamente quello relativo alla possibile causa di incompatibilità della Consigliera Cinque Stelle Francesca Sicoli.
Durante il Consiglio Comunale dello scorso 26 giugno, infatti, sono state esaminate le condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti.
Punto approvato con il voto favorevole di tutta la maggioranza consiliare e del gruppo “Una Città nel Cuore”; mentre hanno espresso voto contrario le Consigliere del M5S Francesca Sicoli e Francesca Menichino.
È il caso di precisare che l’esame delle condizioni di compatibilità avviene normalmente sulla base di atti e fatti a conoscenza dei consiglieri eletti.
I componenti della pubblica Assise avevano l'obbligo di presentare alla Segretaria Comunale apposite autocertificazioni riguardanti il proprio status 24 ore prima della pubblica seduta al fine di permetterne l'esame.
Ed ancora che le due Consigliere Cinque Stelle Sicoli e Menichino hanno consegnato le loro attestazioni solo nella tarda mattinata del giorno in cui il Consiglio era stato convocato.
Nelle stesse le due Consigliere hanno dichiarato di avere una lite pendente con il Comune di Amantea.
Tale circostanza – ai sensi dell’art. 63 comma 1 punto 4) del TUEL che recita “Non può ricoprire la carica di Consigliere comunale colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, con il comune” – rappresenta proprio una delle cause di incompatibilità previste dalla legge.
In quel Consiglio, durante la discussione dell’ultimo punto all’Ordine del giorno, la Capogruppo Monica Matroianni – nel frattempo venuta a conoscenza dei contenuti delle autocertificazioni presentate dalle componenti del gruppo dei 5S – ha portato a conoscenza dell’intero Consiglio la possibile causa di incompatibilità.
Tuttavia, a quel punto non era possibile rivotare un punto già votato nel medesimo Consiglio.
Trattandosi di eventualità avente potenziali effetti sulla legittimità dell’Assemblea rappresentativa di tutti i cittadini, il Consiglio comunale – anche per scongiurare condotte omissive – aveva il dovere di affrontare la questione nel merito.
Tenendo presente però che, nonostante la lite interessasse anche la Consigliera Menichino, la stessa - rivestendo all’epoca dei fatti il ruolo di Consigliere Comunale (a differenza della Consigliere Sicoli) – dovrebbe beneficiare della deroga contenuta nell’art. 63 comma 3 del TUEL (prevista per chi agisce nell’esercizio del mandato).
La Presidenza – a garanzia del Consiglio, del gruppo del M5S e della stessa Consigliera Sicoli – si è limitata a verificare se l’ipotesi di incompatibilità fosse presente (così come avverrà – secondo quanto richiesto dalla Consigliera Menichino - per altro Consigliere della maggioranza).
Fatte le dovute verifiche e constatato la causa, la Presidenza aveva il dovere di far istruire la pratica (ai sensi del’art. 69 comma 1 del TUEL) e di portarla in Consiglio.
È il caso ancora di chiarire che la decisione presa dal Consiglio lo scorso venerdì non determina la decadenza della Consigliera Francesca Sicoli ma – come previsto dall’art. 69 comma 2 del TUEL – offre alla stessa dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare la causa di incompatibilità in modo da consentire a tutto il Consiglio di approfondire la vicenda e poter deliberare nell’interesse dell’Assemblea e di tutte le cittadini e i cittadini.
Nella malaugurata ipotesi che la Consigliera Francesca Sicoli non fosse compatibile col ruolo di Consigliere, è bene precisare che – a differenza di come erroneamente è stato lasciato intendere – ciò non andrebbe ad incidere sui seggi assegnati al Movimento Cinque Stelle.
Il primo dei non eletti, infatti, verrebbe surrogato.
L’amministrazione Comunale
Ad Amantea (Campora S.G. compresa) è stata già fatta la derattizzazione, ma purtroppo i topi sono sopravvissuti.
Forse, qualcuno è anche morto, ma tanti sono sopravvissuti.
La prova è nella foto, scattata stamattina.
Un bel topo, come si nota.
Un topo che riempie la paletta della spazzatura.
Roba da mezzo kg.
Sembra che stiano continuando il servizio di derattizzazione.
Ma quella naturale, con l’acqua e senza sostanze chimiche che possono inquinare.
Sapete, infatti, che i topi vivono nelle reti fognarie e soprattutto nelle reti delle acque bianche.
E ieri e stanotte ha piovuto per cui le reti delle acque bianche si sono riempite ed allora i topi per non affogare sono usciti fuori all’asciutto infilandosi dove possibile.
“Ci stiamo allagando- squittivano- scappiamo, scappiamo”.
I topi, si sa, parlano in italiano non in dialetto, per cui non li sentirai squittire “ scappamu, scappamu” ad Amantea, o “alzemo i tachi” a Venezia…...
Ovviamente anche nelle case.
Tante le grida di donne e rumori di porte sbattute.
Tanti i mariti con scope e palette a caccia di topi.
Su e giù per le scale, nelle soffitte, nei garage, negli scantinati.
Amantea. Va a fuoco un’auto, in pieno giorno e nel centro abitato
Sabato, 09 Settembre 2017 12:17 Pubblicato inErano da poco passate le 830 quando una signora parcheggia la sua auto, ne scende e si allontana.
Nemmeno5 minuti dopo l’auto prende a fuoco.
“Mamma mia- dice una signora che abita proprio vicinissima al luogo dell’evento e che stava spandendo i panni dal balcone-, all’improvviso dal cofano è uscita una fortissima fiammata”
“Poi- aggiunge- il fumo. Un fumo denso ed acre”
Vengono chiamati i soccorsi.
I primi ad arrivare sono i vigili. Non del fuoco , ma quelli urbani.
Sono Gilberto Provenzano e Franca Aloe.
I nostri vigili sono ormai esperti in incendi, ne hanno vissuti tanti in questa estate sostituendosi ai Vigili del Fuoco nelle prime fasi insieme ai carabinieri dei quali ormai abbiamo scritto abbastanza.
Provenzano è appena reduce dall’incendio del castello e del centro storico, ma si dà da fare
Un lungo tubo di Tonino Andreani viene attaccato alla fontana di un vicino di casa , il signor Lorelli da poco tornato dal Venezuela da dove ormai scappano in tanti, e Gilberto si approssima all’auto dirigendovi l’acqua
Non so se sia possibile , ma segnaliamo all’amministrazione comunale di tenere conto che talvolta, come nel caso, un incendio viene spento con l’acqua dei privati ai quali poi si chiede il conto, non tanto per la quota fissa, ma anche per il consumo!
Noi intanto lo ringraziamo
Così come ci corre l’obbligo di ringraziare i vigili urbani, in primis Aloe e Provenzano, ma anche quelli intervenuti successivamente, e coloro che si sono dati da fare per collaborare a spegnere il fuoco, mettendoci il proprio tempo e la propria fatica( le brave persone ci sono ancora!).
Ci vuole un bel po’ di tempo e di fatica ma finalmente i soccorritori con un palanchino ed altri attrezzi riescono ad aprire il cofano che si era dilatato e le cui chiusure non si aprivano più.
La scena è incredibile .
Il motore è completamente bruciato. Non ne resta più niente
La carcassa dell’auto non è completamente bruciata, ma quel che resta è ben poco.
Viene chiamato il carro attrezzi per portare via questa ormai inutile carcassa di auto.
Una sola certezza, quasi totale.
Questa volta si tratta di un fenomeno di autocombustione.
Ne siamo certi.
Ne è prova la testimonianza della vicina di casa.
Ma, ed ancora, a pochissimi metri dall’incendio c’è una telecamera del comune che ha sicuramente ripreso tutto l’incendio
Sagacemente qualcuno ha detto “ Un attentatore non è certo così fesso da farsi filmare e fotografare quando va a fare un attentato. In pieno giorno e nel centro del paese, poi!”
Come dargli torto.
E dulcis in fundo, i soccorritori hanno appena spento le fiamme quando si sente la sirena dei vigili del fuoco venuti dalla lontana Paola.
Ecco questo sì che è un vero problema per Amantea ed il suo circondario.