Il prossimo mercoledì 13 maggio alle ore 18 alla palestra comunale "Maiorano" in Paola (CS) sarà per la Scuola Volley Paola la partita del dentro o fuori.
Dopo la sconfitta rimediata a Bisignano (ben due set persi ai vantaggi , con vari set point a favore), i giovani paolani si giocano tutto, in gara 2, tra le mure amiche. Un'eventuale vittoria permetterebbe al team paolano di affrontare in gara 3 il sabato successivo il Bisignano nella città di Sant'Umile, in caso di sconfitta sarà la Consuleco ad accedere alle semifinali per disputarsi il passaggio alla B2.
Per la partita più importante del campionato regionale di pallavolo serie C 2014/15 la Scuola Volley Paola tutta, chiama a raccolta tifosi, sostenitori, simpatizzanti , amici, ecc. affinchè mercoledì prossimo alle ore 18.00 (Palestra Maioramo - C.da Tina) possano sostenere la squadra per far aggiungere un altro importante risultato alla gloriosa storia della pallavolo della città di San Francesco
Quasi contemporaneamente si ha modo di leggere che Paola ( posta a metà strada tra la Cunsky cetrarese e la Jolly Rosso camporese) sarebbe la città dove i tumori imperversano in modo incredibile, quasi fossero “figli” di qualche “virus”, e che il misterioso fenomeno delle spiagge rosse si amplia.
Non solo ma, altro paradosso, nel mentre il presidente dei geologi calabresi Francesco Fragale “non esclude” l’origine naturale del fenomeno si ha anche modo di leggere che il fenomeno delle spiagge rosse inizialmente localizzato tra Fuscaldo e Paola, “ora il fenomeno si sarebbe allargato alle spiagge a sud del centro tirrenico. In particolare nell'area limitrofa al torrente Deuda che separa la cittadina tirrenica da San Lucido”. Quasi come se la sabbia asportata da nord si sia naturalmente portata a sud( chissà dove arriverà se vera questa ipotesi!)
Il geologo ha dichiarato infatti: “Non mi sento di escludere l'origine naturale del fenomeno. Anche se per avere certezza della vicenda occorrerebbero esami ancora più approfonditi sia petrografici che mineralogici”.
Poi ha aggiunto che in via teorica “la colorazione della spiaggia possa essere generata da un processo di ossidazione dei minerali” ed ha ricordato come “il vanadio, ma soprattutto il cobalto siano presenti nelle rocce metamorfiche dell'Appennino Paolano” e come “queste sostanze possono esser rilasciate in natura attraverso processi di diluizione delle rocce”.
Nè aiutano gli accertamenti fatti dall’Arpacal su disposizione della procura di Paola da tempo attenta alla vicenda.
Nel 2013 infatti erano stati registrati “ eccessi di concentrazioni di metalli pesanti (cobalto, vanadio, cromo totale e stagno) mentre ad una successiva analisi sono risultati con valori normali”.
Le analisi di oggi evidenziano invece che “ due elementi – il cobalto e il vanadio” sono stati trovati nella sabbia in “parametri più alti del limite di legge”.
Una sabbia ed un inquinamento flessibile, allora? Addirittura naturale?
No! Non basta , anzi c’è chi ricorda che se si esclude il vanadio ( usato nelle leghe di acciaio) il “ cobalto si presta a preoccupazioni molto allarmanti. Basti pensare che il 60Co, radioattivo, è un potente emettitore di raggi gamma, pertanto l’esposizione ad esso aumenta il rischio di cancro. Ingerito, viene eliminato dai tessuti solo lentamente”.
E sulla base di questi allarmi resta attuabile l’ordinanza del 18 marzo 2015 adottata dal sindaco di Paola Basilio Ferrari che ha interdetto al pubblico l’area demaniale (zona nord arenile) a margine del Torrente Regina e fino al Torrente Laponte, a causa dell’inquinamento della spiaggia”.
E’ la festa di San Francesco e la città del Santo è piena di calabresi devoti, molti dei quali sono giunti, come tradizione, a piedi dai paesi viciniori camminando di notte sulla pericolosa SS18.
A mare la vigilanza è della Guardia Costiera ed una imbarcazione è a pochi metri dalla riva.
Sono le 14.00 circa e siamo di fronte al lungomare nord .
Gli uomini della marina hanno scorto un cadavere galleggiare sul mare senza onde proprio vicino alla riva e si accingono a recuperarlo.
La notizia si sparge ed i paolani arrivano fin sulla spiaggia
Inizialmente la voce parla di uno sbarco di profughi finito male; assolutamente non vero.
Si scoprirà, poi, essere il cadavere di una signora sessantenne di Paola , tale A.N.
La signora che voci dicono essere affetta da problemi psichici si era allontanata da casa e già in passato aveva tentato di togliersi la vita.
L’annegamento viene confermato dai primi rilievi sul cadavere al punto che il PM di turno ha disposto la consegna del corpo agli affranti familiari.
Domenico Bevacqua, del Pd denuncia l’altissimo numero di tumori a Paola.
Il dato offerto da Domenico Bevacqua è incredibile .
Non sappiamo chi glielo abbia offerto, se cioè la fonte dalla quale lui lo abbia tratto sia credibile o meno.
Sicuramente non è ufficiale.
Se lo fosse occorrerebbe denunciare tutto il sistema sanitario regionale ed in particolare quello provinciale ed avviare tutti i responsabili verso un processo per omissione di atti d’ufficio.
Secondo il consigliere regionale Domenico Bevacqua a Paola la media dei tumori è quattro volte superiore alla media nazionale.
Dice, infatti, Bevacqua: “Le notizie che giungono dalle prime indagini condotte sul territorio sono decisamente allarmanti. Bastano pochi dati per inquadrare la gravità del problema: a Paola, a metà strada fra Cetraro (dove è stato trovato il relitto della Cunsky) e Amantea (dove si è arenata la Jolly Rosso), su oltre dodicimila pazienti, la percentuale di giovani ammalati di tumore è quattro volte superiore alla media nazionale”.
E non è solo incredibile e sospetta l’altissima percentuale di giovani paolani ammalati di tumori; probabilmente la più alta in Italia!
Ma è incredibile che il dato dei tumori sia normale nel paese della Cunsky( Cetraro) e della Jolly Rosso( Amantea) ed altissimo a Paola che è lontano dai posti supposti pericolosi!
Parliamo di Paola cioè dell’unico paese dove, secondo l’Arpacal, il mare è sporco
E proprio per questo Bevacqua chiede una commissione d’inchiesta .
Una buona idea non fosse altro che per avere quella verità invocata da tutti e senza la quale nulla è possibile , nemmeno sapere le vere percentuali dei tumori in Calabria!
Un nuovo progetto artistico è entrato in cantiere: i docenti di storia dell’Arte prof. Bruno Cipolla e prof.ssa Francesca Tropea hanno coinvolto le loro classi quarte (rispettivamente IVA LS, IVB LS, IVC LS, IVA OSA e IVB OSA) in un viaggio alla scoperta dei castelli della nostra regione.
La Calabria ha da sempre ricoperto un ruolo strategico nella geografia del Mediterraneo, la sua posizione rendeva le sue coste il perfetto raccordo tra gli scambi tra Oriente e Occidente favorendo quindi la nascita di villaggi isolati e borghi ancor oggi magnifici da visitare nella loro austera solitudine. Dalle valli del Pollino alla punta estrema di Reggio Calabria sono circa ventiquattro i castelli che disegnano lo “skyline” della regione. Ognuno di essi sarebbe da visitare ma per esigenze logistiche ed impegni scolastici si è optato per un percorso che si sviluppa secondo tre “itinerari-visite guidate” che partono dalla sede del Liceo e in tre giornate attraversano tutto il litorale tirrenico calabrese da Belvedere Marittimo a Scilla.
Nella prima giornata, fissata per il giorno 14 aprile c.a., le classi coinvolte percorreranno la costa in direzione nord, fermandosi in ben quattro tappe: la prima avrà luogo a Fuscaldo, del cui castello sono purtroppo visibili soltanto alcune rovine delle mura di cinta. Di proprietà della famiglia Spinelli, la fortezza custodisce la tragica storia dei Valdesi che, nonostante fossero fuggiti dalle persecuzioni in terra natìa, il Piemonte, cercando rifugio presso i Marchesi, furono processati per eresia proprio in questo castello. La seconda tappa corrisponde al castello di Guardia Piemontese, il quale non è altro che una torre di vedetta nata per controllare le incursioni saracene e in una posizione tale da comunicare velocemente con quelle dei borghi vicini attraverso segnali d’allerta fatti con il fumo di giorno, con il fuoco durante la notte. La terza tappa sarà il castello di Belvedere Marittimo che per la sua posizione strategica fu oggetto di contesa di molte famiglie e infine venne confiscato dal re Ferdinando d’Aragona. Sulla via del ritorno la quarta e ultima tappa: il castello di Paola, di cui oggi rimane soltanto un torrione chiamato “Torre dei soffio” per via delle forti raffiche di vento che colpiscono la zona. Questo, insieme con la Torre del capo di Bonifati, comunicava con la fortezza guardiola.
L’itinerario della seconda giornata interesserà la zona sud della regione per visitare altre quattro fortezze: quella di Fiumefreddo Bruzio, della quale rimangono solo i ruderi a causa della violenta espugnazione del 1807 con un conseguente incendio ordinato da Napoleone; quella di Longobardi, anch’essa ridotta a rovine e affiancata da numerosi palazzi e dal “Timpone”, torre costruita durante il programma di fortificazione; quella di Belmonte Calabro, opera in stile gotico-mudéjar commissionata al maestro Hannequin de Bruxelles dal marchese di Villena Juan Pacheco; in conclusione del viaggio, quella di Amantea. Quest’ultima può essere considerata il simbolo di un’antica roccaforte che, già dal tempo dell’avvento in Calabria dei Saraceni e dei Bizantini, era stata innalzata ad emirato per la sua preziosa posizione strategica.
Nella terza e ultima giornata il gruppo proseguirà il viaggio in direzione sud della regione e sarà articolato in tre visite: la prima presso il castello di Pizzo Calabro, ora una delle mete turistiche più gettonate per aver ospitato il corpo e le gesta di un grande condottiero, Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte; la seconda alla fortezza di Tropea, la cui demolizione ha rivelato l’esistenza di un importante cimitero cristiano; la terza e ultima al castello di Scilla, conosciuto anche come Castello Ruffo di Calabria e fatto costruire dal tiranno Anassila il Giovane per fronteggiare le incursioni dei pirati nel territorio reggino.
Riceviamo e pubblichiamo.
La Palestra Comunale "Maiorano" di Paola il prossimo sabato 11 aprile 2015 alle ore 18.00 ospiterà un importante incontro del campionato regionale di pallavolo di serie C tra la Scuola Volley Paola e la Drs. Elio Group Cetraro. I paolani sono posizionati al 4° posto della classifica generale, mentre la squadra di Cetraro è collocata al 3° posto con 3 punti di vantaggio. I giovani della Scuola Volley Paola guidati dal mister Carmelo Perrotta e dal suo 2° Evaldo Barraco confidano di continuare la striscia positiva di vittorie, tuttavia sono ben coscienti sulle difficoltà che incontreranno. Sicuramente sarà un incontro interessante che potrà esprimere una bella pallavolo.
l'ASD Scuola Volley Paola invita appassionati, sostenitori, simpatizzanti e amanti della pallavolo della Citta di Paola e del tirreno cosentino a partecipare alla manifestazione (ingresso libero) ed a sostenere la giovane squadra paolana che sta conducendo un avvincente campionato di serie C.
La Scuola Volley Paola è stata premiata in occasionale della finale di Coppa Calabria tenutasi domenica u.s. nella Citta di San Giovanni in Fiore.
Il riconoscimento conferito dalla FIPAV regionale riguarda il grande campionato disputato dalla Scuola Volley Paola nell'annata 2013/14, culminato con la promozione in serie C, a seguito dei due incontri di finale vinti contro la Callipo Vibo Valentia. Il premio è stato ritirato dalla presidente della ASD Scuola Volley Paola sig.ra Elena De Martino.
Intanto è grande attesa per lo scontro al vertice nel campionato regionale di pallavolo di serie C tra la Scuola Volley Paola Vs Pallavolo Milani Castrolibero, rispettivamente al 5° e 4° posto della classifica generale, che si terrà nella palestra comunale "Maiorano" in Paola (CS) il prossimo sabato 21 marzo alle ore 18.00. La Scuola Volley Paola confida che la cittadinanza possa sostenere con entusiasmo ed in gran numero i giovani pallavolisti paolani.
Sportelli a Paola, Amantea e Fuscaldo
Il nostro bene più costoso è il tempo. È attribuito a Teofrasto, filosofo e botanico greco, il celebre aforisma che ben sintetizza il senso del progetto “Costruire relazioni e solidarietà” che prevede l’istituzione di una Banca del Tempo sul Tirreno cosentino.
Il progetto è promosso dal Circolo AUSER di Paola in rete con il Comune di Paola, il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, il Circolo AUSER di Amantea, l’associazione “Gli amici del cuore” di Paola, l’ASMEV - Associazione Medici Volontari Calabria, la Società di Salvamento, sezione di Paola, il Gruppo Protezione Civile Demetra di Paola, l’associazione “Il tassello” di Amantea e l’associazione Go’el di Fuscaldo e realizzato con il sostegno di Fondazione CON IL SUD.
L’iniziativa, finalizzata alla valorizzazione dei rapporti umani attraverso l’istituzione della Banca del Tempo, è rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare alle fasce più deboli (anziani, donne, immigrati, disabili, indigenti). La Banca del Tempo è un istituto di credito molto particolare in cui non si deposita denaro, ma tempo e disponibilità. Agisce come centro di scambio di prestazioni e di tempo tra persone, le quali offrono ciò che sono in grado di fare e ricevono ciò di cui hanno bisogno, creando delle relazioni basate sulla solidarietà e sulla socialità.
È prevista l’apertura di tre sportelli, gestiti da volontari, a Paola, in corso Cristoforo Colombo, n. 29, ad Amantea, in via della Libertà 14/B e a Fuscaldo, in via A. Gravina.
I dettagli del progetto saranno illustrati durante una conferenza stampa convocata per mercoledì 4 marzo, alle ore 10.30, presso la sede legale del Circolo AUSER di Paola in Corso Cristoforo Colombo, n. 29.
Ancora pochi giorni di acqua per molti comuni calabresi: ecco quali.
Molti comuni calabresi rischiano di rimanere senza o con poca acqua potabile.
E’ un assurdo, ma è così. Chi non paga, dice la Sorical, non avrà acqua.
Il credito della Sorical verso i comuni è abnorme ed allora si impone una linea dura.
Dalla prossima settimana scatteranno le prime misure nei confronti di circa quaranta enti calabresi con la riduzione della portata idrica erogata.
Ecco i comuni minacciati dalla Sorical della riduzione dell’ acqua . Sono ben 37.
Ecco quelli in provincia di Cosenza : Castrovillari, Paola, Amantea , Scalea, Belvedere Marittimo, Dipignano, Marano Principato, Belvedere Spinello, Spezzano Albanese, Bianchi, Carpanzano, Firmo.
Questi gli altri comuni nelle restanti province:
Caulonia, Cropani, Davoli, Francavilla Marittima, Gioiosa Jonica, Joppolo, Mangone, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, San Ferdinando, San Sosti, Umbriatico, Montepaone, Soverato, Cirò Marina, Lamezia Multiservizi spa, Soveria Mannelli, Locri, Consorzio Acquedotto Vina Palmi, Seminara, Condofuri, Scilla, Tropea, Vibo Valentia, Bova Marina.
La versione della Sorical, che appare sul sito istituzionale , è che «la riduzione idrica ai Comuni morosi è a tutela e garanzia della buona e continua erogazione di acqua in ogni famiglia o attività commerciale della Calabria».
I comuni però si ribellano perché ritengono illegittima la misura della riduzione della fornitura dell’acqua.
Come noto la Sorical è un ente la cui maggioranza è della regione calabria e le tariffe del canone idrico sono stabilite dalla Regione Calabria, di concerto con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
In caso di mancato saldo delle spettanze inevase diminuirà l'acqua nei sistemi pubblici dalle 8 del prossimo 3 marzo.
Come noto la Sorical :
Prima invia al comune inadempiente una diffida ad adempiere, invitandolo, entro il termine minimo di 15 giorni dalla data di diffida, a versare l’importo di debito scaduto, o un importo minimo da convenirsi . La Sorical invita inoltre il comune a rendere edotta del rischio la cittadinanza;
Se decorre inutilmente il termine indicato nella diffida l’ente da avvio alle operazioni di riduzione della portata, garantendo comunque un certo numero di mc di acqua;
L’ente riprende la fornitura allorchè il comune adempia a quanto nelle diffida dando formale comunicazione all'utente, e per conoscenza alla Regione Calabria (Assessorato LL.PP); Ufficio territoriale di governo, Procura della Corte dei conti, Procura della Repubblica, nonché alla cittadinanza mediante pubblicazione di avviso sul sito internet soricalspa.it .
E’ in corso la selezione di n 80 soggetti disoccupati percettori di mobilità in deroga da avviare a processi formativi” Tirocini” presso il comune di Amantea
Si tratta di un effetto delle misure politiche messe in atto dell’Unione Europea, dal Governo e dal Parlamento e dalla regione Calabria per la promozione di misure di contrasto alla crisi occupazionale adottando, tra l’altro, soluzioni per i lavoratori espulsi dai processi produttivi percettori di ammortizzatori sociali in deroga e misure di protezione sociale.
In sostanza gli obiettivi sono volti a consentire a soggetti pubblici e privati di avvalersi di personale disoccupato attualmente in mobilità in deroga e residente nella regione Calabria, in possesso delle competenze richieste, per far fronte, per un periodo definito, ad incombenze previste anche da attività socialmente utili e di pubblica utilità per consentire l’utilizzo di lavoratori percettori di forme di sostegno al reddito presso gli Enti Pubblici e privati per far fronte alle cronache carenze di personale e, oltreché dare l’opportunità ai percettori interessati, di svolgere una attività lavorativa di indubbia valenza sociale.
Tradotto in soldoni si tratta di erogare 400 euro mensili lorde per prestare attività lavorativa presso privati ed enti pubblici
E dovranno prestare 20 ore settimanali
La prestazione avrà durata di mesi 6
Il problema è che occorre fare una selezione; virtuale in verità!
Ed a farla deve essere , nel nostro caso, il Centro di impiego di Paola al quale deve essere prodotta la apposita domanda.
La selezione viene fatta con punteggi( anzianità di Mobilità in deroga, moglie a carico, figli a carico, a parità di posizione precedono i più anziani).
Il problema è che i disoccupati devono andare a Paola per presentare la domanda anche se, lo ricordiamo, il servizio deve essere svolto ad Amantea.
Ecco perché la domanda: A che serve l'ufficio del lavoro di Amantea?
Già ! Perché una semplice domanda non può essere presentata ad Amantea dove esiste un ufficio capace ed idoneo a tanto? Ce lo hanno chiesto numerosi lavoratori. Noi lo abbiamo chiesto a nostra volta ma non abbiamo avuto risposta .
Perché costringere persone ( il bando li chiama soggetti ma sembrano più oggetti) a spendere soldi per andare a Paola?.
Si vuole forse chiudere l’ufficio di Amantea?
Perché ancora una volta dobbiamo dare precedenza a Paola?
E che fa l’amministrazione? Dorme?
E che fa la politica amanteana? Dorme anche essa?