Della serie #danoncrederci#.
Come fa la Chiesa, nel caso i vescovi calabresi, a sapere che in Calabria si pratica il voto di scambio?
Ne sono stati vittima loro od i fedeli che si sono confessati con i parroci calabresi?
Di fatto, però, questo è il grido di allarme lanciato dai Vescovi calabresi nel comunicato diramato dopo la riunione della Conferenza episcopale calabra, tenutasi a Reggio.
«Sollecitiamo i cattolici alla presenza e alla partecipazione attiva e responsabile alle prossime elezioni politiche.
E nel sostenere tale importante impegno civico, mettiamo in guardia ogni cittadino e credente dal devastante pericolo del voto di scambio, spesso praticato e mai sufficientemente denunciato.
In un contesto politico e socio-economico così delicato non è possibile rifugiarsi in atteggiamenti qualunquisti e superficiali.
Invitiamo a esercitare la propria capacità di scelta, affermando il diritto di voto come strumento imprescindibile per la crescita e il bene del Paese e delle realtà locali: non votare è lasciare che altri decidano per noi»