Redazione TirrenoNews
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Lago: Consiglio comunale sulla discarica di Giani richiesto della minoranza
Venerdì, 07 Marzo 2014 09:50 Pubblicato in Basso Tirrenoil Consiglio si svolgerà mercoledì 12 Marzo 2014 alle ore 17.30, oggetto della discussione "Realizzazione della discarica in località Cozzo Giani"
Convocato il 5 marzo, protocollo 684, il Consiglio Comunale in sessione straordinaria con il seguente ordine del giorno:
1° Discussone realizzazione discarica località Cozzo Giani comune di lago a richiesta di un quinto dei consiglieri di minoranza
La convocazione è fatta ai sensi dell’articolo 125 comma 3° del TU n 148/1915 e dell’art 11 comma 4 dello Statuto.
La riunione è fissata per il giorno 12 marzo ore 17.30 in prima convocazione e per il giorno successivo, stessa ora, in seconda convocazione
Sedici sono i consiglieri che costituiscono il consiglio comunale, oltre al sindaco Cupelli.
La giunta è rappresentata dal Sindaco Vittorio Cupelli, dal Vicesindaco Elio Filice, dagli assessori Giovanni Barone, Sonnino Bruni, Angelo De Simone e Fiorenzo Scanga
Fanno parte del Consiglio Aldo Barone, Pasquale Barone, Mario Bilotta, Alessandro Cherubini, Francesco Corrente, Gabriella Luciani, Sandro Mazzotta, Giocondo Muto, Elio Nesi, Maria Assunta Palermo( Presidente del Consiglio) , Mario Sacco
- Discarica Giani
- Comune di Lago
- Consiglio Comunale
- Vittorio Cupelli
- Elio Filice
- Giovanni Barone
- Sonnino Bruni
- Angelo De Simone
- Fiorenzo Scanga
- Aldo Barone
- Pasquale Barone
- Mario Bilotta
- Alessandro Gherubini
- Francesco Corrente
- Gabriella Luciani
- Sandro Mazzotta
- Giocondo Muto
- Elio Nesi
- Maria Assunta Palermo
- Mario Sacco
Neknominate. I più intelligenti cominciano a difendersi dal gioco che uccide
Giovedì, 06 Marzo 2014 17:08 Pubblicato inCarlo Alberto Spilotri, studente di Giurisprudenza a Torino, si è ribellato e dopo essere stato nominato da un amico, risponde con un sonoro "E' una str...ata, ripigliatevi" e brinda con un bicchiere di Fanta
Abbiamo scritto che questo gioco per “imbecilli”( ci scusino gli imbecilli) ha colpito anche i nostri ragazzi di Amantea, costretti dai propri amici ( sic!) a mostrare il proprio coraggio (?) accettando la sfida di bere in modo illogico, innaturale, pericoloso.
La attenzione nelle letture ( quasi 4000!) è stata la risposta che ci attendevamo da una società che evidentemente è attenta( come cerchiamo di essere noi) a quei fenomeni sociali pericolosi ( non solo droghe e mafia, quindi) per tutti, a cominciare dai più fragili, dai minorenni .
Ci ha gratificati anche la “ scomparsa” di alcuni video ( ahimè, forse, già copiati) da Facebook con immagini di ragazzi e ragazze ubriachi e sconvolti.
Se ubriacarsi, in sostanza, è pericoloso per la salute, mettersi in rete è perfino stupido!
Notiamo con vivo piacere che “ora” in tanti parlano di questa sciocca moda ma soprattutto notiamo con vero piacere che qualcuno reagisce.
Ecco come :
"Nominato" per ubriacarsi su Facebook replica con l'aranciata: "E' una str...ata, ripigliatevi"
Uno studente torinese, assieme a due amici che hanno fatto come lui, ha rotto per la prima volta la catena delle "Neknominate", la nuova folle gara tra adolescenti basata su chi beve più alcool: si posta su Facebook il video in cui ci si ubriaca e si nomina a propria volta altri amici per "obbligarli" alla bevuta.
Ma Carlo Alberto Spilotri, studente di Giurisprudenza a Torino, si è ribellato: nominato da un altro amico che si riprende mentre beve d'un fiato un bicchiere pieno di vino rosso, fa altrettanto ma con una bottiglia di Fanta. E senza tanta retorica lancia un messaggio chiaro: "Ringrazio per la nomination, e vorrei dire che il fare un video della bevuta, con l'alcolico da bere a goccia, é una grandissima stronz... Quindi ripigliatevi, alla salute".
Carlo Alberto, dopo avere ringraziato due amici che si sono ribellati in video come lui, chiude bevendo un bicchiere di Fanta: un gesto per spezzare la catena del folle gioco che ha già fatto diversi morti all'estero.
Nella foto…quando va bene!!!!!
L’Onorevole Mario Pirillo scrive al ministro Mogherini per tutelare gli Italiani in Venezuela
Giovedì, 06 Marzo 2014 16:49 Pubblicato inFortemente preoccupato per la situazione degli Italiani in Venezuela tra i quali tantissimi meridionali, Calabresi e tanti Amanteani, l’Europarlamentare Pirillo ha scritto al Ministro degli esteri Federica Mogherini la seguente nota:
Bruxelles, 5 Marzo 2014
Gentilissimo Ministro Federica Mogherini,
Il Venezuela, nei decenni passati, è stata terra di immigrazione di centinaia di migliaia di cittadini italiani.
Questi connazionali e le loro discendenze hanno continuato a mantenere oltre la cittadinanza venezuelana anche quella italiana, mantenendo forti legami con la comunità di origine.
In qualità di membro dell'Assemblea Parlamentare Euro-latina del Parlamento Europeo, sono spesso contattato da diversi cittadini venezuelani di origine calabrese che mi informano periodicamente delle attività delle comunità italiane a Caracas.
Negli ultimi giorni ho potuto ricevere numerose e drammatiche telefonate da parte di nostri concittadini, non schierati politicamente, che mi hanno descritto una situazione gravissima e sconvolgente.
Essi sono, ormai, perfino privi di taluni alimenti di prima necessità e sottoposti a coprifuoco da parte dei militari della Guardia Nazionale che non lesinano l'utilizzo di armi da guerra e di lacrimogeni. Le foto inviatemi sono inaccettabili, i nostri connazionali subiscono pesanti restrizioni alle libertà personali e di espressione e le emittenti televisive internazionali sono state oscurate per tenere all'oscuro il popolo venezuelano delle repressioni in atto.
Le condizioni di vita dei nostri connazionali sono, dunque, completamente differenti da quelle delineate nel comunicato stampa del 15 Febbraio 2014, diramato dall'Ambasciata della Repubblica Bolivaria del Venezuela presso la Repubblica Italiana.
La mia lettera intende sollecitare il Suo autorevole intervento e richiamare la Sua attenzione su questa triste vicenda, in modo da poter attivare sia l'Ambasciata Italiana sia il Consolato Generale a Caracas al fine di provvedere a garantire i diritti personali fondamentali di cui devono godere i cittadini italiani residenti in Venezuela.
Convinto che Lei si stia già adoperando, nel salutarla La ringrazio anticipatamente per il suo impegno.
On. Mario Pirillo