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Redazione TirrenoNews

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Ecco Miss Amantea 2014

Venerdì, 15 Agosto 2014 07:40 Pubblicato in Primo Piano

E' Fabiola Redavide la più bella di Amantea.

Dopo diversi anni il titolo di Miss Amantea viene di nuovo assegnato ad una ragazza di Amantea.

Fabiola Redavide dunque è Miss Amantea 2014, 18 anni, una ragazza semplice e solare.

Si è invece aggiudicata la fascia di Miss Sorriso Vanessa Bruno di Campora San Giovanni, altra bellissima ragazza di soli 17 anni.

Miss Ingambissima è invece Maria Rosaria Damiano, ragazza 19 enne di Napoli.

Un lavoro arduo per questa edizione quello della giuria che ha dovuto decretare le vincitrici fra 17 bellissime ragazze che si sono contese il titolo di Miss Amantea.

Una decisione difficile, come ha affermato direttamente il Presidente della giuria, che ha decretato Fabiola Redavide vincitrice di questa edizione.

Un edizione di profondo rinnovamento come ha affermato il patron Piero Maione che ha portato per la prima volta in assoluto la votazione da parte del pubblico tramite il sito ufficiale.

Oltre 250 i voti giunti online che si sono andati a sommare a quelli espressi dalla giuria.

Anche la diretta streaming è stato un successo con punte di 500 utenti connessi.

Il lungomare di Amantea ha invece visto il pienone di spettatori per questa undicesima edizione certamente al di sopra di ogni aspettativa.

Insomma ancora un successo per Piero Maione e company che ancora una volta ha visto protagonista la bellezze del territorio.

Canon Beach. Oregon. Una storia di quotidiana follia. È la storia di Jessica Smith, 40 anni.( nella foto piccola)

L’ex marito Greg Smith la aveva lasciata.

Il tribunale aveva disposto la consegna all’ex marito delle due figlie, Isabella di 2 anni ed Alana di 13 anni (vedi foto).

Jessica avrebbe dovuto consegnare le figlie quel giorno

Ma Jessica scappa e si nasconde nel Surfsand Resort a Cannon Beach.

Poi una mattina un addetto alle pulizie scopre le due figlie in una stanza del terzo piano al Surfsand Resort

Per Isabella non c’è nulla da fare , era già morta.

Sul corpo di Isabella nessun segno di abuso fisico, nessuna lesione apparente.

Dall'autopsia è emerso che la bimba è annegata, e dal rapporto tossicologico è risultato che ha contribuito, alla sua morte, una dose elevata di clorfenamina, un sedativo.

L’altra aveva i polsi e la gola tagliata.

Alana viene sottoposta ad intervento chirurgico presso l’ospedale Doernbecher di Portland e si salva.

La madre Jessica non c’era, era fuggita

Scattano le ricerche e Jessica viene trovata nella sua auto su una strada forestale in prossimità della Highway 26 .

L’ex marito Greg Smith aveva chiesto al giudice una valutazione mentale per l’ex moglie Jessica Smith dopo aver ricevuto strani messaggi dalla sua ex moglie.

Catturata e portata in Tribunale Jessica rideva, come se non fosse successo nulla

Anzi davanti ai giudici in videoconferenza dal carcere Jessica ha dispensato sorrisi e strizzatine d'occhio.

La verità da Alana che appena ripresasi ha raccontato che era stata la madre la quale prima aveva annegato sua sorella e poi aveva utilizzato su di lei un agente paralizzante e le aveva inferto ferite con una lametta

L'avvocato della donna ha dichiarato la sua assistita non colpevole e ha chiesto una perizia psichiatrica.

Francesca Menichino PiazzaLa Lettera Aperta a tutti i cittadini di Amantea da parte del Consigliere di Minoranza al Comune di Amantea, Francesca Menichino (Movimento 5 Stelle Amantea)

 

“Mentre scrivo è passata esattamente una settimana da quel giorno e da quei fatti che vorrei non fossero mai accaduti e ai quali, se ci ripenso, stento ancora a credere . Sento il bisogno di parlare con voi , con tutti voi, cittadini di Amantea".

"Al di là del mio sentire, scrivo perché molti me lo hanno chiesto, ed in particolare una giovane donna di Amantea che, ascoltando domenica le mie parole sulla vergogna mi ha chiesto di comunicarle a tutti.

Per due giorni consecutivi non ho fatto che gridare Vergogna, Vergogna, Vergogna.

Vergogna quando è successo il fatto, vergogna quando ho visto il sindaco che accorsa sui luoghi non mi rivolgeva nemmeno una parola e si chiudeva nella stanza col padre, vergogna quando chiudendomi la porta della ragioneria in faccia ha detto “l’ufficio è chiuso al pubblico”, vergogna quando è arrivato il 118, vergogna quando ho visto il fratello medico del ragioniere entrare nel pronto soccorso, vergogna quando il giorno dopo, nel consiglio comunale di cui sono orgogliosa di far parte, la maggioranza che ci amministra, con il sostegno della segretaria dott.ssa Mercuri, mi ha messo il “bavaglio” impedendomi di parlare di quanto era accaduto, vergogna quando il vicesindaco il dottore G.B.Morelli , ammantato di onorabilità sociale, senza avere il coraggio di ripeterlo al microfono, ha pronunciato la frase “si è inventata tutto”, vergogna quando nessuno tra i consiglieri presenti ha speso una parola per me tranne un timido “mi dispiace “ dell’assessore Tempo subito fulminato dagli sguardi di sindaco e vicesindaco, vergogna quando ho letto le illeggibili note stampa del sindaco e della maggioranza che la sostiene e le irresponsabili dichiarazioni di Magorno e della Bruno Bossio, che legittimano in sostanza, al di là della violenza, l’omissione della consegna degli atti.

A dire il vero uno, sol uno, dei consiglieri di questa maggioranza si è sottratto alla pantomima organizzata, non era presente in consiglio e mi ha comunicato per telefono la propria solidarietà ed è Alessandro Salvatore, giovane ragazzo camporese che ha preferito ascoltare la propria coscienza senza piegarsi al potere e senza essere suddito.

E con lui tanti, tantissimi cittadini liberi di pensare e di dire la loro, che direttamente o indirettamente mi sono stati vicini, lo hanno fatto pubblicamente i consiglieri di minoranza e l’ex consigliere Elvira Suriano che fu l’unica a dimettersi dopo i fatti dell’ inchiesta “Nepetia”, privatamente tanti, tantissimi.

Ringrazio tutti.

M5S Amantea Piazza

A tutti, e soprattutto a quelli disorientati , a quelli che ascoltano le parole irresponsabili di un sindaco che si preoccupa solo di difendere qualcuno senza cercare, volere, accettare la verità, o forse per volerla nascondere, a quelli che giustamente si sentono mortificati dall’accadimento di fatti come questi che segnano una regressione della civiltà, a quelli che non ritengono possibile che ancora accadano queste cose e giustamente se ne vergognano, a tutti io offro la mia riflessione che qualcuno mi ha spinto a fare dicendomi “devi tornare a sorridere, per te , per la tua famiglia” ed io aggiungo per la gioia di fare con passione quello che facevo, il semplice consigliere di minoranza che studia e approfondisce i temi, nella convinzione che anche la minoranza nel gioco democratico tra chi vince e chi perde le elezioni possa e debba contribuire al bene del proprio paese.

Nel distacco però occorre lucidità, non soffermarsi sul fatto in sé( altri se ne occuperanno) ma pensare, avendolo ben presente, ciò che quel fatto significa.

Quella mattina pur avendone chieste parecchie sono uscita dal comune senza nemmeno una carta ma mi sono portata dietro una verità: la verità del modo privatistico e familiare della gestione del Comune di Amantea negli ultimi 30 anni o più.

E’ questo il punto centrale!

E per questo , per il passato e soprattutto per il futuro, io da consigliere, devo pretendere non tanto la vergogna ma l’adempimento degli obblighi istituzionali e un’assunzione di responsabilità.

Se poi il sindaco, il vicesindaco o chi altri vogliano provare vergogna per quanto accaduto è un fatto diverso che attiene alle coscienze. Io e tutti voi cittadini dobbiamo pretendere solo l’adempimento degli obblighi e dei compiti istituzionali , in base ai quali il Comune deve essere non proprietà privata, ma un bene comune.

E allora in questo contesto piuttosto che fare difese d’ufficio e tentare di confondere la gente il sindaco dica perché non c’erano e non erano disponibili gli atti. Dica perché il responsabile del settore finanziario non partecipa ai lavori della commissione bilancio, rendendo impossibile uno studio analitico ed approfondito dei costi ed un’analisi finalizzata alla riduzione dei costi stessi.

Dica perché non ha inteso valorizzare l’analisi e la proposta del M5S che, nel rispetto della Costituzione e dello Statuto dei diritti del Contribuente, chiedeva di non introdurre per il 2014 la TASI che , in questo momento di crisi trasversale colpirà tutti, proprietari e affittuari.

Perchè non dice il sindaco- come risulterà da verbale- che sin dal 5 agosto il M5S aveva chiesto il deposito degli atti a norma dell’art. 42 del Regolamento del Consiglio.

Dica poi perché , con delibera n.117 del 1°agosto scorso, che il M5S ritiene assolutamente illegittima, ha inteso pagare con i soldi pubblici le spese legali all’ingegnere Pileggi che verosimilmente, in base alle ipotesi di reato formulate dalla procura di Paola, è tra i presunti responsabili del sequestro del porto e dell’indebitamento del Comune con il Demanio per un importo di 3 milioni di euro.

Bene dice e fa una lucida analisi il primo cittadino quando risponde al TG3 Regione affermando che i “dipendenti del Comune sono la mia famiglia”; ma allora decida , e lo faccia una volta per sempre , se nel Comune di Amantea, vuole fare il Sindaco o la figlia di famiglia. Entrambe le cose onestamente non è possibile .

A voi cittadini, augurandovi buon ferragosto, dico di distaccarvi dal fatto in sé , di riflettere e di recuperare la serenità cercando di divenire sempre più cittadini attenti ed informati. Solo l’informazione e con essa la verità ci renderà liberi, liberi dalla sudditanza economica ed intellettuale ad un potere che , invece di essere strumento di servizio , è ancora esercizio di dominio.

Ma ormai, e sempre più, dopo il 7 agosto, TUTTO STA CAMBIANDO.

 

Francesca Menichino

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