Redazione TirrenoNews
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“Scuole Sicure”, diverse dosi di droga scoperte negli istituti scolastici
Giovedì, 16 Maggio 2019 19:24 Pubblicato inNuovi accertamenti nell’ambito del progetto “scuole sicure” della polizia per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e dei reati in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole.
Nuovi accertamenti nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”, avviato dalla Polizia di Stato per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e dei reati in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole. Sotto controllo questa mattina alcuni istituti di Lamezia Terme e Catanzaro.
Per quanto riguarda Lamezia l’attività ha permesso agli agenti in servizio al Commissariato, con l’ausilio di un’unità cinofila di Vibo Valentia, di rinvenire e sequestrare dei quantitativi di sostanze stupefacenti a carico di ignoti.
In una siepe del cortile di una prima scuola è stato rinvenuto dal cane antidroga un piccolo sacchetto di plastica con all’interno marijuana, per un peso di 0,8 grammi.
Nei locali di un altro istituto scolastico sono stati rinvenuti 23,2 grammi di marijuana, avvolta in una pellicola trasparente ed occultata all’interno di una scatola di cartone bianco riposta sopra un armadio.
A Catanzaro l’attività della volante, con l’ausilio di unità cinofile, si è svolta in due scuole: nella prima i poliziotti hanno rinvenuto in un bagno, occultati dietro un termosifone, due involucri con marijuana per un peso complessivo di 5,4 grammi.
Nei pressi di uno degli ingressi del secondo istituto scolastico è stato rinvenuto un involucro contenente 3,5 grammi di marijuana nascosto in un fazzolettino di carta.
Tutto lo stupefacente è stato posto sotto sequestro, con gli accertamenti del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.
Reati e presenze di stranieri in calo in Calabria: l’altra verità oltre quella ufficiale
Giovedì, 16 Maggio 2019 18:49 Pubblicato inIl ministro Salvini snocciola i dati provincia per provincia
I reati e la presenza di stranieri in calo in Calabria, con dati percentuali a due cifre. A renderlo noto è il Viminale spiegando che con il Decreto Sicurezza Bis sono state individuate nuove misure per potenziare la lotta alla immigrazione clandestina e tutelare le Forze dell’ordine.
«Un secondo tassello fondamentale - afferma il ministro Matteo Salvini - dopo l’adozione del Decreto Sicurezza che, alla fine dello scorso anno, ha fornito strumenti innovativi per allontanare clandestini e delinquenti, per rafforzare la sicurezza urbana con fondi e poteri ai sindaci contro le grandi piazze di spaccio e il degrado urbano.
Sono stati ottenuti notevoli tagli agli sprechi riducendo i costi dell’accoglienza: circa 400 milioni di euro, reinvestiti in un piano straordinario di assunzioni per 8mila donne e uomini di Forze di Polizia e Vigili del fuoco».
Il monitoraggio effettuato periodicamente dal Viminale su reati e accoglienza «dà ragione alle scelte effettuate dal ministero dell’Interno» visto che, come detto, in Calabria, nel 2019 reati in calo dell’11,3% rispetto al primo trimestre di un anno fa.
Nello specifico, la flessione a Catanzaro è dello 5,7%; -16,2% a Cosenza, -7,8% a Crotone, -9,2% a Reggio Calabria, -18,5% a Vibo Valentia.
Contestualmente si riducono anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. In tutta la regione erano 7.268 al 13 maggio 2018, diventati 4.532 al 13 maggio 2019 (-37,64%): a Catanzaro -40,56%, -28,62% a Cosenza, -44,75% a Crotone, -43,25% a Reggio Calabria, -45,59% a Vibo Valentia.
«Vogliamo fare sempre di più e meglio - ha aggiunto il titolare del dicastero dell'Interno - i numeri sono rassicuranti ma non ci accontentiamo.
Abbiamo segnalato agli amministratori locali nuovi strumenti, in collaborazione con le prefetture, per aggredire le grandi piazze di spaccio, isolare balordi e sbandati, per effettuare sgomberi. Auspico che i sindaci sappiano utilizzarli al meglio, mentre il piano che rinforzerà tutte le questure d’Italia sarà decisivo per ridurre ulteriormente la criminalità». GIANLUCA PRESTIA
Ndr . L’altra verità!
1)Perché una riduzione così bassa in provincia di Cosenza? 28,62% contro il 43, 44 e 45 delle altre province?
2)Perché una riduzione di reati solo dell‘11,3 % a fronte di una riduzione di oltre i 40% nelle strutture di accoglienza?
3)Chiediamo al comune di Amantea ed alla Prefettura di Cosenza i dati di presenze e di reati di Amantea.
I Rom sono poveri e secondo l’UE hanno diritto alle Case popolari
Giovedì, 16 Maggio 2019 18:33 Pubblicato inRicordatevene quando andrete a votare alle EUROPEE!
Non sappiamo se sia solo incredibile o folle!
O forse ambedue, visto che si tratta della Commissione UE!
Parliamo di quella UE che, secondo l’assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio della regione Lazio, Alessandra Sartore, "Nel 2012 la Commissione europea ha aperto un’analisi di pre-infrazione con l’obiettivo di verificare, per tutte le regioni d’Italia, le normative di accesso della popolazione Rom agli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Tale condizione di pre-infrazione ha riguardato la legge regionale Lazio 12/1999 che disciplina le funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica ed è stata conclusa nel gennaio 2016 e da quel momento la Commissione non ha espresso pareri nel senso di un’apertura formale dell’eventuale procedura di infrazione".
“In data 5 gennaio 2016, la Commissione europea ha dunque chiuso negativamente il caso di pre-infrazione Eu Pilot 3945/12/JUST, riservandosi di avviare la procedura di infrazione ai sensi dell’art. 258 Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
In caso di apertura di una procedura di infrazione - ha concluso l’assessore - la Regione Lazio potrebbe essere coinvolta per l’aspetto della compatibilità della L.R. 12/99 (Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica) con la Direttiva 2000/43/CE”.
I Rom sono discriminati per quanto riguarda l’assegnazione di alloggi popolari nel Lazio in quanto non sono in grado di dimostrare, per la loro situazione di fatto, i requisiti richiesti per l’assegnazione quali la residenza e lo sfratto.
Parliamo di quei Rom ai quali il sindaco di Roma ha assegnato recentemente un alloggio popolare( c’entra qualcosa con la UE?)
Parliamo di quei Rom che vivono in modo incivile, che rubano, che non pagano tasse, non certamente dei ROM amici del Papa!.
Parliamo di quei Rom poveri non certo di quelli che girano pieni di oro!
Pensiamo che la UE per aiutare i loro amici ROM, farà un censimento di quelli che si trovano legittimamente in Italia, verificheranno quanti di loro hanno diritto ad alloggi popolari, faranno costruire per loro gli alloggi e glieli assegneranno direttamente, evitando così ogni forma di discriminazione
Conclusa tale fase la UE forse si ricorderà anche di quei fessi di italiani senza casa e che la aspettano da tanti anni.
Attenti a come ed a chi votate alle europee!!!