Redazione TirrenoNews
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Sedie abbandonate nella Villa comunale: di chi sono?
Mercoledì, 05 Settembre 2018 17:11 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaCi hanno inviato alcune foto di sedie abbandonate nella villa comunale.
Sembra siano servite per la manifestazione del 31 agosto.
Non si sa a chi appartengano.
Forse sono state dimenticate proprio dagli organizzatori della citata ultima festa del programma estivo di Amantea.
Non pensiamo siano del comune.
Se lo fossero,cioè se fossero gli ultimi acquisti sarebbero almeno stati etichettati con scrittura indelebile in modo da non poter essere rubate o se rubate almeno riconoscibili.
E se fossero del comune sicuramente le avrebbero prese e portate a deposito.
Sicuramente sono di qualche privato che le ha dimenticate.
E poi se fossero del comune sicuramente sarebbero state affidate con obbligo di restituzione e con responsabilità a carico del privato.
E se fossero state del nostro ente sicuramente il comune avrebbe almeno chiuso la villa di notte per evitare che vengano rubate o portate in giro sia pure dentro la villa come sta avvenendo e come si vede nelle foto.
Non crediamo che l’amministrazione sia così distratta da prestare le sedie senza poi ritirarle.
Ora dopo questo articolo staremo attenti a verificare chi viene a prelevarle.
Chi sarà secondo voi?.
Un privato distratto od il comune che non ha cura delle proprie cose?.
Vi faremo sapere.
Salvo che qualche investigatore non lo faccia prima di noi.
Due bellissimi pastori tedeschi impauriscono mezzo quartiere
Mercoledì, 05 Settembre 2018 13:04 Pubblicato in CronacaIeri pomeriggi due bellissimi pastori tedeschi gironzolavano lungo via Dogana nord, nel tratto tra via Garibaldi ed il Catocastro
Troppo belli per essere stati abbandonati( salvo che non lo abbia fatto qualche turista andato via a fine agosto, come si fa con gli ingombranti che non funzionano più!).
E’ più facile che siano scappati al legittimo ma improvvido proprietario, come lascia supporre il fatto che verso sera una signora li cercava nella villa comunale e si informava dai presenti.
Sul tratto di strada comunque diverse persone.
Qualcuna si infilava nell’auto.
Qualcuna tornava indietro e se vicina rientrava nella propria abitazione. Soprattutto se era uscita con il proprio cagnolino
Molti avevano paura.
I cani sui terrazzi o sui balconi o nei giardini, invidiosi della loro libertà, abbaiavano furiosamente
Qualcuno ha chiamato i Vigili Urbani, ma senza ottenere risposta
Qualcuno ha pensato di chiamare addirittura i carabinieri
Qualcuno ha chiamato noi, come avviene da tempo( spes ultima dea)
Abbiamo detto a chi lo ha fatto che la competenza è sicuramente del comune che è il primo ente tenuto a garantire la sicurezza del proprio abitato e dei suoi abitanti anche da cani randagi ed indipendentemente dalla loro bellezza.
Sarà poi il comune a chiamare l’azienda sanitaria locale per il loro accalappiamento.
E’ inutile ricordare che non esiste ad Amantea un numero verde per segnalare i problemi quali quello che stiamo denunciando o magari anche la sola lampadina spenta
Ad Amantea siamo tutti costretti a chiamare l’amministratore con il quale poi restiamo moralmente se non politicamente obbligati.
E’ così che si fanno i voti?
Soverato. Un migrante minaccia un cittadino ed il sindaco lo stende con un pugno!
Mercoledì, 05 Settembre 2018 08:18 Pubblicato in Reggio CalabriaForse è uno dei pochi del PD che difende i propri cittadini dai migranti!
CHE SINDACO!
Questi si che sono Sindaci da apprezzare e da rieleggere!
Soverato - Il sindaco di Soverato Ernesto Alecci è intervenuto a difesa di un cittadino minacciato con una bottiglia di vetro da un extracomunitario in evidente stato di alterazione e dopo averlo colpito e immobilizzato lo ha consegnato ai carabinieri.
Lo racconta la Gazzetta del sud. Il sindaco, eletto in una lista civica e candidato alla Camera col Pd alle scorse politiche, transitava in auto con un dipendente del Comune quanto ha visto l'extracomunitario colpire un signore al viso ed alla mano e poi prendere un bottiglia di vetro.
E' quindi intervenuto e dopo che l'aggressore ha tentato di ferirlo, forte dei suoi trascorsi pugilistici, lo ha colpito con un pugno mandandolo a terra e immobilizzandolo.
In questo frangente l'extra comunitario lo ha comunque ferito ad un braccio con il collo della bottiglia.
"Ho visto la scena mentre ero a bordo di un mezzo in compagnia di un operaio comunale - ha raccontato Alecci - e sono intervenuto per la paura che potesse utilizzare la bottiglia di vetro contro i presenti.
Gli ho chiesto di stare calmo, ma si è scagliato contro di me.
Non avevo altra scelta che colpirlo per stordirlo, l' ho spinto a terra per poi trattenerlo in questa posizione fino all' arrivo dei carabinieri.
Nel tentativo di divincolarsi mi ha ferito con il vetro che aveva ancora in mano mentre minacciava me e la mia famiglia".