BANNER-ALTO2
A+ A A-

Renzi è tornato!?

Vota questo articolo
(0 Voti)

Eccovi un pregevole articolo di Giuseppe Furano; tutto da leggere!

“Chi non era mai andato via è tornato e anche la matematica diventa una opinione…..la sua!

 

In generale i dittatori, con l’aiuto dei mezzi di informazione servili, modificano i dati empirici e numerici per ingannare i loro sudditi e dare una qualche forma di giustificazione al loro agire politico.

Nella trasmissione di Fazio, Renzi ha espresso, legittimamente, la sua posizione politica ma l’ha sostenuta con dati numerici e con altrettante motivazioni false.

Senza rispetto per l’intelligenza e le elementari conoscenze della matematica degli italiani ha sostenuto:” 7 italiani su 10 hanno votato Di Maio o Salvini, quindi devono essere loro a formare il governo”.

Due grosse manipolazioni : anche se si volesse dare per vero, e non lo è, che tutto il 37% del centro destra ha votato Salvini, sommato al 32% Di Maio farebbe circa il 70% dei votanti. Avrebbero quindi votato Di Maio e Salvini solo il 50% degli aventi diritto al voto, quindi solo 5 elettori su 10 e non 7 italiani su 10.

Inoltre, che gli elettori che hanno votato F.I.,FdI o Noi con L’italia volessero anche Salvini, solo Renzi può avere la faccia tosta di sostenerlo.

Per essere onesti e precisi senza falsare i numeri possiamo dire che Lega+M5S hanno avuto circa il 50% dei votanti che sono circa il 36% degli aventi diritto al voto, mentre M5S+Pd il 51% dei votanti che sono circa il 37% degli aventi diritto.

In democrazia non si dovrebbe falsare anche la matematica per sostenere le proprie tesi.

Inoltre il Rosatellum, voluto a suon di forzature da Renzi&B. per tagliare le gambe al M5S e Salvini e continuare a governare insieme è un sistema proporzionale.

Ogni politico onesto dovrebbe sapere e accettare che, in un sistema elettorale proporzionale, non ha alcun senso dire chi ha vinto, chi ha perso, chi deve andare al governo chi deve andare all’opposizione.

In un sistema proporzionale tutte le forze in campo, dopo gli scrutini, hanno il dovere di mettersi in gioco per ottenere quello che ritengono a loro più vicino o meno lontano ed evitare che si affermi quello che è loro più lontano.

E solo alla fine, fallito ogni tentativo di evitare il governo meno gradito, si va all’opposizione.

Il PD sta facendo l’opposto, si ritira dal confronto e fa il tifo per un governo M5S-Lega!

Questo atteggiamento assunto da Renzi e renziani dopo il 04 marzo è, come lo definisce Zagrebelsky, “vagamente eversivo” ,ma è ancor più grave se si ricorda che questa legge proporzionale è stata voluta proprio da loro.

Il M5S, quelli che i “padroni del vapore” ,un giorno sì e l’altro pure, per screditarli, senza argomentare, chiamano in modo dispregiativo “populisti”, dopo il 04 marzo, in coerenza con un sistema proporzionale, che tra l’altro non hanno votato, hanno assunto un comportamento istituzionalmente corretto: confronto sui programmi e ricerca di possibili accordi su temi concreti per risolvere problemi degli italiani.

Il M5S, pur con tutte le contraddizioni che onesti commentatori fanno rilevare, è una forza politica che mette al centro della sua agenda politica temi che dovrebbero essere temi propri di partiti che si definiscono di sinistra : la povertà, la enorme disuguaglianza tra ricchi poveri, il dramma della disoccupazione, l’abolizione degli assurdi privilegi della casta, la corruzione, il conflitto di interessi, difendere il lavoro e i lavoratori dalle multinazionali e dalla finanza (un tempo si diceva dal capitale!).

Sorgono spontanee due domande: perché il PD che si definisce ancora un partito di sinistra, che per 5 anni con Berlusconi ha governato, tentato di fare una mega riforma Costituzionale e ha fatto il Rosatellum, ora pone un muro al M5S?

Perché il PD tifa per un governo M5S-Lega e non si attiva per un governo M5S-PD che oltre a tante altre cose potrebbe riportare la dialettica politica italiana a una chiara concorrenza, per il governo del paese, tra un centro-sinistra e un centro-destra ed evitare di dare il governo del paese alla destra?

La risposta, che commentatori intellettualmente onesti come Cacciari e altri sostengono da tempo, è semplice: il PD renziano non è più un partito disinistra.

Il PDR ha accettato il pensiero neoliberista e ha lasciato i lavoratori senza rappresentanza politica.

Una massa enorme di persone, il tanto sbeffeggiato popolo, si è sentita abbandonata e senza rappresentanza politica, si è rivolta al M5S con la speranza di vedere affermati quei diritti fondamentali del lavoro, dei lavoratori, dei disoccupati e dei più deboli anche attraverso un governo dell’economia come indicato dalla nostra Costituzione sopratutto negli articoli dal 35 al47.

Renzi e renziani, che non sono certo ingenui, sono consapevoli che il M5S avrebbe messo sul tavolo sicuramente temi tradizionali di sinistra: diseguaglianza accettabile, aiuti ai più deboli, conflitto di interessi, lotta alle clientele, alla corruzione e alle mafie con una seria legge anticorruzione, abolizione degli assurdi privilegi dei politici e delle caste, limitazione del numero dei mandati, tutela del lavoro e dei lavoratori, serie riforme per sanità e scuola pubbliche e cose simili, limitazione del potere della finanza.

Come potrebbe, il PD, dire no a un programma di governo basato su questi temi senza perdere definitivamente la faccia e disvelare l’inganno del suo volersi ancora definire di sinistra?

Giuseppe Furano

Redazione TirrenoNews

Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.

 

LogoTirrenoNews

Sito web: www.trn-news.it

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

I Racconti

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy