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Redazione TirrenoNews

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Ladri rubano a casa Prodi, ma lui non c’era!

Domenica, 22 Aprile 2018 19:31 Pubblicato in Italia

I ladri sono entrati forzando la porta della casa, che non era dotata di impianto di allarme.

Non è chiaro per ora se l’abitazione del professore, situata in una stradina del centro storico, via Gerusalemme. che collega Strada Maggiore con piazza Santo Stefano,

sia stata scelta con cognizione di causa dopo un’attenta azione di sorveglianza dei movimenti del professore o se l’intrusione si avvenuta in modo più casuale.

L’ex premier e la moglie Flavia erano fuori città con una delegazione bolognese recatasi a Roma in visita a Papa Francesco.

E' accaduto venerdì notte e pare che il bottino consista in diversi oggetti preziosi per un valore ancora da stimare: le indagini e gli accertamenti della Polizia e della Digos sono infatti ancora in corso.

E nell’appartamento la Scientifica ha lavorato per ore, fino a notte fonda, per repertare qualsiasi piccola traccia che potesse indirizzare verso gli autori del furto.

Nell’abitazione non ci sarebbe un impianto di videosorveglianza interno, ma la polizia ha già provveduto ad acquisire tutte le immagini registrate dalle telecamere pubbliche e delle attività nelle strade vicine.

La Digos, invece, è intervenuta per verificare se si trattasse di un semplice furto oppure di un atto finalizzato a qualcos’altro, visto che nei primi anni 2000 Prodi, allora al vertice della Commissione europea, finì in più occasioni nel mirino degli anarchici del Fai.

A parte l’oro e gli orologi, però, a quanto pare dall’abitazione del Professore non mancherebbe altro, né ci sarebbero, al momento, elementi che potrebbero far pensare a un episodio legato all’ambiente sovversivo cittadino.

Un articolo de Il Resto del Carlino parla di circa 30 mila euro fra gioielli e orologi. 

Prodi fortemente addolorato ha raccontato che non ci sono stati segni di effrazione sulla porta e di aver trovato aperte le scatole che contenevano molti documenti ed ha detto :” Hanno preso la nostra vita”

«Hanno preso tutto tutto, non molte cose di valore, un bell’orologio di mia moglie, un bell’orologio mio, ma non è quello il problema. Ci hanno portato via i ricordi di una vita, di mia moglie e miei, dalla spilla della sua cresima regalata dalla nonna, a tutte le medaglie, 38 lauree ad honorem, i ricordi della vita politica e personale»

Siamo tutti curiosi di sapere chi è riuscito a rubare a Prodi!

Comune di Lago: La minoranza “attacca”!

Domenica, 22 Aprile 2018 18:24 Pubblicato in Belmonte Calabro

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del Gruppo di Minoranza Solidarietà e Sviluppo:

“La raccolta differenziata dei rifiuti è iniziata nel luglio 2015 con il servizio “porta a porta”.

Essa aveva due obiettivi: eliminare i cassonetti nelle zone urbane (che rappresentavano uno scempio dal punto di vista igienico e ambientale)

e ridurre, nello stesso tempo, il costo del servizio e quindi consentire un significativo risparmio ai cittadini.

Purtroppo, non è andata così perché il costo del servizio, anziché diminuire, è andato aumentando negli anni.

Nel 2015, l’Amministrazione comunale, nonostante avesse speso oltre trentamila euro per realizzare l’isola ecologica, abbassò la TARI (Tariffa Rifiuti, ex TARSU) del 50% per tutte le attività produttive, oltre una riduzione del costo per coloro che avessero smaltito in proprio l’umido nelle zone periferiche del paese ,riduzione mai avvenuta, nonostante i cittadini interessati avessero presentato domanda per l’auto smaltimento.

Per l’anno 2016 (l’anno del salto della quaglia) le tariffe e il bilancio di previsione, vennero approvate dal Commissario prefettizio; le tariffe approvate dal Commissario vennero mantenute invariate, cioè ai valori del precedente anno 2015, quantizzando un costo totale del servizio in euro 288.744.

Per l’anno 2017, tariffe e bilancio di previsione vennero definiti dall’attuale Amministrazione comunale, approvandosi un piano finanziario relativo ai costi di gestione del servizio per 344.455 euro, con un aumento per le utenze domestiche di circa il 25% e per le attività produttive di circa il 45%, eliminando quasi tutte le agevolazioni che la precedente Amministrazione aveva deliberato e che il Commissario prefettizio aveva confermato.

Quando si discusse delle tariffe per il 2017 con gli aumenti sopra descritti, noi gruppo di minoranza ci opponemmo, affermando che con gli aumenti previsti si penalizzavano le famiglie di Lago e anche le poche attività produttive che, come i nostri nuclei familiari, sopravvivono con difficoltà crescenti nel nostro Paese.

Nel 2018, gli Amministratori in carica si sono inventata una riduzione delle tariffe (per il malcontento e le proteste dei cittadini), portando il costo di gestione del servizio a euro 309.250, sulla base di una riduzione del fondo di svalutazione crediti per circa 30.000 euro e di un minore importo dell’appalto per circa 12.000 euro.

Minore importo dovuto ad una riduzione del servizio in alcuni settori.

Noi Consiglieri di minoranza, in Consiglio comunale, abbiamo chiesto di conoscere se la riduzione dei costi era dovuta ad un miglioramento del servizio oppure a qualche artificio contabile studiato a tavolino.

A quella nostra richiesta non è stata data nessuna risposta.

La nostra posizione è questa: se la riduzione del costo del servizio fosse dovuta a una virtuosa pratica amministrativa, il Comune di Lago, nel 2017, avrebbe aumentato gli introiti in misura straordinaria.

Da quanto ci risulta, invece, gli introiti del 2017 non solo non sono aumentati, ma sono addirittura diminuiti.

Se ciò è vero – e noi crediamo che è vero – la riduzione del fondo rischi è il frutto di una operazione concepita a tavolino.

E si tratta di un’operazione che porterà grossi problemi nell’immediato e negli anni a venire.

Per una informazione più puntuale riportiamo le quantità e i costi del 2017.

1.         UMIDO: 150 TONNELLATE x 106 EURO A TONNELLATA = 16.854 euro

2.         INDIFFERENZIATA: 154 TONNELLATE X 140 EURO A T ONNELLATA = 21.560 EURO

3.         INGROMBANTI: 21 TONNELLATE X 180 EURO A TONNELLATA = 3.780 EURO

4.         COSTO DELL’APPALTO = 121.000 euro

TOTALE COMPLESIVO = 163.194 + IVA = 179.513,40 euro

Ci siamo posti e poniamo alcune domande:

1.         perché il costo effettivo del servizio è di 179.523,40 euro mentre il costo dichiarato ammonta a 309.250 euro?

2.         Perché nel costo complessivo del servizio sono stati caricati gli stipendi e gli oneri di tre dipendenti, nonostante che un dipendente sia andato in pensione? (gli addetti alla pulizia di quello che resta non sono tre unità, ma una).

Da quanto abbiamo sopra riportato risulta una verità:

LA TARIFFA TARI PER IL 2018 POTEVA ESSERE RIDOTTA DEL 30% SE NON DI PIU’.

Noi continuiamo a fare il nostro dovere informando correttamente la popolazione, affinché i nostri concittadini sappiano chi è dalla loro parte e chi è contro i loro interessi.

Lago IL GRUPPO DI MINORANZA                   Solidarietà e Sviluppo

 

Rsu Regione, vince la Uil, perde la Cgil.

Sabato, 21 Aprile 2018 17:08 Pubblicato in Calabria

Undici eletti e 676 voti per la UIL, il sindacato di Barbagallo.

Gli autonomi del CSA arrivano secondi.

Terza la CISL

Questa la CGIL

La competizione si è svolta sulla distanza di tre giorni (17, 18 e 19 aprile).

La UIL prende 676 voti,ed 11 eletti

il CSA prende 347 voti, 6 eletti

la CISL prende 336 voti, 6 eletti

la CGIL prende 169, 3 eletti

il SULPI prende 35 voti, 1 eletto

il DICCAP prende 27 voti, nessun eletto

l’USB prende 15 voti, nessun eletto.

Schede nulle 35, schede bianche 5

Questo l’elenco degli eletti:

UIL: 11 ELETTI
Walter Bloise, 249 voti;
Tina Alessandra Bufano, 85 voti;
Michele Rigoli, 61;
Romualdo Lentini, 56;
Antonio Pantaleone Cerullo, 50;
Salvatore Caridi, 45;
Antonio Garcea, 45;
Pietro Tiano, 44;
Edoardo Vigetti, 42;
Domenico D’Augello, 40;
Luigi Maida, 39.

CSA: 6 ELETTI
Rossella Critello, 152 voti;
Francesco Leta, 35;
Daniela Zaccone, 30;
Simone Candelise, 28;
Domenico Russo, 27.

CISL: 6 ELETTI
Domenico Sodaro, 72 voti;
Stefano Filice, 63;
Giuseppe Spinelli, 48;
Luciano Mazza, 40;
Salvatore Canino, 37;
Giuseppe Messineo, 36.

CGIL: 3 ELETTI
Bruno Schipano, 80 voti;
Manuela D’Andrea, 52;
Francesca Galatti, 48.

SULPI: 1 ELETTO
Raffaele Antonio Corsi, 28 voti.

Una domanda risposta : non sappiamo chi ha ucciso l’uomo ragno e nemmeno chi ha ucciso la CGIL.

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