Redazione TirrenoNews
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Ragazza stuprata? Se l’è cercata! di Francesco Gagliardi
Venerdì, 10 Novembre 2017 09:59 Pubblicato in ItaliaSi può essere d’accordo o meno su quanto scrive Francesco Gagliardi, così come si può essere ipocriti o meno, negando che la cultura dello sballo ( alcool e droga) per una minorenne che gira da sola alle 3 di notte possa essere la legittimazione della violenza ma nemmeno aiutare a che non succedano gli stupri denunciati.
Ma ecco cosa scrive il prof Gagliardi :
“Il 3 novembre u.s. una ragazza di 17 anni di Bologna ha denunciato alla Polizia di Stato di essere stata stuprata da un nord africano in un vagone di un treno fermo alla stazione ferroviaria e di essersi svegliata completamente nuda.
Aveva trascorso la serata in compagnia di amici in un locale nella zona di Piazza Verdi e di aver bevuto molti bicchieri di bevande alcoliche e ubriacandosi.
Ma una minorenne perché va in giro la notte, si ubriaca, si droga e poi si apparta in luoghi isolati con gente che neppure conosce?
Del triste caso se ne è occupato anche il sacerdote della parrocchia di San Domenico Savio don Lorenzo Guidotti il quale su face book ha postato:- Non provo pietà per lei-.
Don Lorenzo è un sacerdote molto attivo, aiuta i poveri, assiste i bisognosi. Carica e scarica dal suo camioncino generi alimentari per i poveri del quartiere.
Non indossa l’abito talare ma una felpa con una scritta:- Sono un soldato di Cristo-.
E’ contro l’Islam e sogna che l’Italia un giorno possa uscire dall’Unione Europea e si augura che la Francia possa sprofondare come Sodoma e Gomorra.
Di tanto in tanto manifesta una certa insofferenza verso i migranti.
Ovviamente è un sacerdote sui generis che è stato in missione finanche in Africa. Il commento di don Lorenzo non si è fatto attendere.
Appresa la notizia dello stupro ha postato su face book come ho scritto sopra:- Non provo pietà per lei. Se l’è cercata-.
E poi si rivolge direttamente alla ragazza stigmatizzando l’accaduto dando la colpa alla ragazza che prima si ubriaca e poi si fa accompagnare da un ragazzo straniero ironizzando che tutti quelli che frequentano Piazza Verdi sono veri gentleman, liberi professionisti, gente per bene, uomini di cultura.
Svegliarsi seminuda la mattina in un vagone ferroviario è il minimo che le potesse capitare.
Per don Lorenzo la violenza se la sarebbe cercata da sola.
Gli è dispiaciuto per quello che le è accaduto, però doveva pensarci prima.
E poi lancia una ultima stoccata che ha lasciato basiti anche i suoi parrocchiani ed ha scatenato un putiferio:-
Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si divertano anche gli altri-.
Non sono perfettamente d’accordo con don Lorenzo, ha usato un linguaggio molto crudo e poi non tutti gli extra comunitari che vivono nel nostro paese sono delinquenti e stupratori.
Se la ragazza è stata stuprata da un magrebino questi ha sbagliato. Deve essere punito.
Non doveva fare questo vile e vigliacco atto anche perché la ragazza era una minorenne ed era completamente ubriaca. Non poteva difendersi. Però lasciatemelo dire con franchezza:-
Cosa ci faceva una ragazza di 17 anni in Piazza Verdi alle tre di notte?
E i genitori dov’erano? Dormivano tranquilli nei loro letti sapendo che la loro figlia era andata in giro da sola bevendo alcolici e drogandosi?
La ragazza ha sbagliato perché si è fidata da uno sconosciuto e per giunta straniero. Con i tempi che corrono un pizzico di prudenza era necessaria.
E poi ubriacarsi, drogarsi a 17 anni, che pena mi ha fatto quella ragazzina.
Don Lorenzo, non c’è dubbio, ha usato parole forti con toni non propriamente curiali.
Il suo, però, non è voluto essere un attacco alla ragazzina, ma un tentativo come ha scritto:-
Di far pensare gli altri ragazzi e i loro genitori e chi amministra la cosa pubblica -.
L’attacco, piaccia o non piaccia, è stato un attacco contro la cultura dello sballo.
Calabria, finanziati gli interventi del Piano Operativo “Ambiente”: c’è pure Amantea.
Giovedì, 09 Novembre 2017 22:29 Pubblicato in CronacaIl Ministero dell’Ambiente, in particolare la Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque ha comunicato ufficialmente l’8 Novembre scorso alla Regione Calabria il finanziamento degli interventi inseriti nel Piano Operativo “Ambiente” FSC 2014-2020, nell’ambito del quale era previsto il sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”.
Gli interventi ammessi a finanziamento sono sia per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera che per la bonifica di aree inquinate.
Nella prima linea sono inseriti 24 interventi per quasi 26 milioni di euro di finanziamento. Riguardano i comuni di Amantea, Belvedere Marittimo, Calopezzati, Carpanzano, Castrovillari, Falerna, Gizzeria, Longobucco, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni, Parghelia, Petilia Policastro, Reggio Calabria, Rogliano, San Giovanni In Fiore, Scigliano e Strongoli.
In particolare, sono finanziati i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico e consolidamento dei pendii e del tracciato ferroviario lungo la linea Catanzaro-Cosenza a Carpanzano e a Scigliano.
“Tali lavori consentiranno il ripristino del servizio ferroviario esercito da Ferrovie della Calabria lungo l’intera linea a scartamento ridotto, restituendo ai territori interessati il diritto a una mobilità oggi sacrificata ogni oltre limite accettabile”, sottolinea il Presidente Oliverio.
Nella seconda linea sono inseriti 10 interventi per 56,4 milioni di euro di finanziamento. Riguardano la messa in sicurezza e bonifica di discariche site nei comuni di Crotone, Casignana, Gioia Tauro, Melicuccà, Catanzaro, Vibo Valentia, Mileto, Scigliano e Rogliano.
Tutti gli interventi sono a integrazione e completamento dei programmi di interventi più complessivi previsti su risorse del POR Calabria 2014-2020 e sulle risorse disponibili sul “Patto per lo Sviluppo della Regione Calabria”, di cui alla delibera CIPE 26/2016.
Per l’avvio delle procedure operative per l’attuazione degli interventi finanziati nel Piano Operativo “Ambiente” si è già tenuto un primo incontro a Roma presso la sede del Ministero dell’Ambiente alla presenza del Direttore Generale del Dipartimento per la Salvaguardia del Territorio e delle Acqua, dott.ssa Gaia Checcucci.
9 novembre 2017
Paola . 6 condanne per le Offerte a S.Francesco di Paola
Giovedì, 09 Novembre 2017 22:11 Pubblicato in PaolaVittima truffa fu l'Ordine dei minimi, sottratto oltre un milione euro
Il Tribunale di Paola, presieduto da Paola Del Giudice, ha condannato un consulente finanziario, Massimiliano Cedolia, a cinque anni di reclusione per avere truffato, tra il 2007 e il 2012, l'Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, appropriandosi di oltre un milione di euro.
Il collegio ha anche condannato cinque presunti complici di Cedolia, Francesca Vidiri, Francesco Vidiri, Ofelia Vidiri, Grazia Magurno e Salvatore Magurno.
Il primo a 3 anni e 6 mesi di reclusione e gli altri quattro a 3 anni e 3 mesi. I cinque avrebbero ricevuto da Cedolia e riciclato oltre 280 mila euro.
Il Tribunale ha anche disposto la confisca di tutti i beni, anche eventualmente intestati a terzi, degli imputati, che sono stati anche condannati al risarcimento del danno in favore dell'economo e dell'Ordine dei Minimi, oltre al pagamento di una provvisionale che ammonta complessivamente a più di un milione e duecentomila euro (ANSA)